Eduardo Scarpetta
Lo scarfalietto

ATTO TERZO

SCENA ULTIMA   Usciere e detti.

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SCENA ULTIMA

 

Usciere e detti.

 

USCIERE (gridando): Eccellenza, eccellenza.

RAFFAELE: Giacomì che d’è? (Con interesse.)

USCIERE: è figliata la mugliera vosta!

RAFFAELE: Ha fatto mascolo? (Alzandosi.)

USCIERE: Nonsignore!

RAFFAELE: La femmena?

USCIERE: Doie femmene!

RAFFAELE: 7 e 2 nove! Signori miei permettete, lassateme correre a casa, resta sospesa per un’ora l’udienza (p.a.).

AMALIA: Sig. Presidente, questo testimone è un bugiardo.

RAFFAELE: Va bene, adesso che torno, s’è un bugiardo andrà subito carcerato. (Via correndo. I Giudici, P.M. e Cancelliere lo seguono.)

MICHELE: Carcerato! Nonsignore Eccellenza, ve dico la verità! Lo scarfalietto lo mettette io dinto a lo lietto, le giocoliere le faceva venì io ogne matina, tutte sti mbroglie l’aggio fatto io!

FELICE: Che! (Dando un colpo sul piede di Gaetano, che si trovava vicino a lui.)

GAETANO: Ah! Ncoppa a lo callo! (Zoppicando va da Dorotea a domandare perdono.)

FELICE: E levateve da dereto!

AMALIA: E perché hai fatto questo?

MICHELE: Pecché D. Felice, prima de se nzurà me trattava buono doppo nzurato nun me trattava cchiù comme a na vota, e io cercave tutte li mezze pe farlo spartere da vuje.

AMALIA: Ah! Adesso ho capito.

FELICE: Birbante, pe causa toja me facive lascià questo pezzo di burro. Mugliera mia cara, cara, perdoname.

MICHELE: Signore mio perdunateme, nun lo faccio cchiù!

FELICE: Esci! Non ti voglio più vedere.

AMALIA: Va buono, Feliciè, perdonalo chillo è nu scemo.

FELICE: Lo vuoi tu? Ebbene, per questa donna io ti perdono. (A Dorotea ed a Gaetano:) Avite fatto pace pure vuje?

GAETANO: Nun ncè rumpite a capa, lassatece .

FELICE: Bravo. Me dispice ca lo Presidente se n’è ghiuto, ma che torna sono sicuro d’avere una sentenza d’assoluzione e di perdono. nce ne jammo a affittà tre belle carrozze e nce ne jammo a mangià tutte quante ncoppa a du Pallino. Sperando però, come sempre, di aver contentato questo rispettabile pubblico!

 

(Cala la tela.)

 

Fine dell’atto terzo

 

FINE DELLA COMMEDIA

 


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