Eduardo Scarpetta
La casa vecchia

ATTO PRIMO

SCENA SEDICESIMA   Bettina, Luigi, e detto.

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SCENA SEDICESIMA

 

Bettina, Luigi, e detto.

 

BETTINA: Aspettate, ca ccà sta all’oscuro, signorì...

LUIGI (accende un fiammfero, Felice si nasconde): Addò sta?

BETTINA: S’è cuccata, sta dormenno, allora, scusate, jatevenne, io me credeva che steva susuta.

LUIGI: Ma io le voglio vasà sulo la mano.

BETTINA: No, no, scusate, non sta, jatevenne.

LUIGI: È giusto, l’amo e la debbo rispettare. Addio Carmela, io parto, ma subito ci rivedremo. Amami, angelo mio! Felicenotte! (Felice caccia il braccio e saluta.) Zucchero, tesoro, anima mia! teh. (Butta dei baci.)

BETTINA: Basta, basta, jatevenne.

LUIGI: Da Roma te porto na bella cosa... Grazie Bonanotte!...

BETTINA: Buon viaggio. (Luigi via a sinistra. Bettina si accosta al letto di Felice.) Va buono, l’aggio fatto venì, site contenta. (Felice afferra la mano di Bettina e la bacia.) Ma no, chesto l’aggia da io a buje. (Mentre si baciano le mani contemporaneamente e forte, cala la tela.)

 

Fine dell’atto primo

 

 


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