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ATTO SECONDO
SCENA SEDICESIMA Eugenia, poi Totonno, Delegato e guardie, poi Concetta, indi Mimě, Nicola, Ciccillo e Marietta.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Eugenia, poi Totonno, Delegato e guardie, poi Concetta, indi Mimì, Nicola, Ciccillo e Marietta.
EUGENIA: Me ne putesse scappà. Addò sta D. Pascale?
TOTONNO (dal fondo a d.): Addò sta, addò sta stu piezzo de carugnone, la spia m’ha ditto tutto. (D.d.)
TOTONNO (fuori con delegato e guardie): Ah! State lloco? (Al Delegato:) Chisto è lo nnammurato de muglierema.
FELICE: Io?!
DELEGATO: Signore, in nome della legge siete in arresto.
FELICE: Mi arrestate e perché?
DELEGATO: Perché state in questa camera con la moglie di questo signore.
FELICE: Io? Signor delegato voi avete preso uno sbaglio, io la moglie di questo signore non la conosco. (Esce Concettina dalla prima a destra.)
DELEGATO: Questo poi si vedrà.
TOTONNO: Mò nun lo può negà, chisto è lo nnammurato tujo.
CONCETTINA: Ah! T’aggio ncucciato finalmente.
CONCETTINA: Chesta è la nnammurata toja.
CONCETTINA: Statte buono, sacc’io chello c’aggia fà. (Via.)
DELEGATO: Venite con noi.
TOTONNO: Cammina carogna. (Per inveire col bastone.)
FELICE: Io nun saccio niente, questo è un abuso. (Gridando.)
MIMÌ (uscendo): Chesta non è la valigia de Lisa. (Lascia la sua e prende quella di Saverio. Totonno tira bastonate.)
DELEGATO: Fermatevi tutti! (Le guardie tengono afferrato Felice. Mimì via con la valigia. Il delegato prende Antonio che tira bastonate. Eugenia e Marietta gridano, gli altri si djfendono, tutti a concerto.)