Eduardo Scarpetta
Lu marito de nannina

ATTO SECONDO

SCENA UNDICESIMA   Nannina, Francisco, Biase e detti.

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SCENA UNDICESIMA

 

Nannina, Francisco, Biase e detti.

 

NANNINA: Che è stato. Uh! Papà mio, e che l’è venuto? papà, papà. (Gridando.) Qualcheduno.

BIASE: Che cos’è, che è succieso.

NICOLA: Figlia mia, Don Celestì, jammo ncoppa a la guardia. E tu pure haje da venì, comme staje .

NANNINA: Ma pecché neh papà?

NICOLA: Pecchesto. Jammoncenne. Don Celestì portatevella. (Si avvia con i servitori.)

FELICE: Vostro marito stanotte ve spara.

NANNINA: Possibile!

FELICE: Possibilissimo. Jammo, facite priesto. (Se la mette sotto il braccio.) Duje mise fa avevemo da j a lo Municipio, jammo ncoppa a la guardia.

TUTTI: Alla guardia. (Viano pel fondo.)

 

(Cala la tela.)

 

Fine dell’atto secondo

 

 


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