Eduardo Scarpetta
'Nu ministro mmiezo a li guaje

ATTO TERZO

SCENA SESTA   Carlino e detti.

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SCENA SESTA

 

Carlino e detti.

 

CARLINO (agitato con telegramma in mano): Eccellenza, il telegramma che mi ha mandato a decifrare è della più alta importanza!

MINISTRO: Chi è che telegrafa?

CARLINO: S.a E.a il presidente del Consiglio.

MINISTRO: Legga, legga...

CARLINO (legge): «Il Fanfulla pubblica telegramma da Roccapulita. Suo corrispondente dice aver parlato con lei progetto di conciliazione partiti. Ella averla accanitamente combattuto. Questo fatto è inesplicabile, e costituirebbe gravissima imprudenza, contrario impegni assunti con me. La invito smentire, se possibile, colloquio, aggiungendo preghiera tornare subito capitale».

MINISTRO: Ma che stu pasticcio?

CARMELA: Ma tu haje parlato o no co sto corrispondente?

MINISTRO: Ma io non ho visto alcun giornalista.

CARMELA: Ma allora devi smentire per telegrafo.

MINISTRO: E subito. (A Carlino.) Telegrafi subito al Ministro e gli dica che non solo non c’è l’ombra di vero in quello che dice il giornale, ma quanto l’assicuro che non ho parlato, né visto alcun corrispondente.

CARLINO: Eccellenza, sì. (Via.)

MINISTRO: Fammi il famoso piacere de farme sta cujeto colle tue opinioni. Lasciami solo, ho paura di diventare matto! (Carmela via.) Tengo la capa comme a nu pallone. Pare impossibile che vi possano essere dei giornalisti così leggieri da inventare certe cose di sana pianta!...

 


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