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Giulietta e detto, poi Rocco e coro di bambini.
GIULIETTA: Eccellenza, nce sta lo maestro de li scole comunale.
MINISTRO: Dille che non nce sto... che sò muorto!
GIULIETTA: Eccellenza, è già la terza vota che si presenta.
MINISTRO: Sa che vuò fà, lascialo trasì.
GIULIETTA (via, poi torna subito con Rocco e bambini): D. Rocco Stoppino, direttore dell’asilo infantile.
MINISTRO: Nce voleva pure lo stuppino! (Entra Rocco e ragazzi. Rocco alla testa dei ragazzi che al suo comando si schiereranno in fondo alla scena.)
ROCCO: Eccellenza... la sacra missione pedagogica di guidare i figli del popolo sul tramite spinoso della virtù, è tale e sì elevato incarico, che costituisce un pesante fardello per chi non ha la rettitudine dei vasti intendimenti, e la purezza della coscienza, imperocchè il fanciullo che nei doveri della famiglia non attinge come a limpido ruscello alle ispirazioni delle popolazioni neglette ed abbandonate, mal riesce non solo a coltivare se stesso, umile fronda sbattuta dalle bufere della vita, che nel pelago delle umane vicende, lo rendono qual fragile barchetta...