Eduardo Scarpetta
Persicone mio figlio

ATTO PRIMO

SCENA OTTAVA   Giulia (con aceto) e detto.

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SCENA OTTAVA

 

Giulia (con aceto) e detto.

 

GIULIA: Ecco l’aceto...

PERSICONE: Grazie...

GIULIA: Oh! bravo, è rinvenuto.

MARCHESE: Per grazia del Signore durò solo un minuto.

GIULIA: Fu per la gioia?

MARCHESE: Certo.

NICOLA (entrando): Permettano i signori?

MARCHESE: Avanti.

NICOLA: Il mio padrone con la sorella è fuori.

MARCHESE: Oh! onore!

GIULIA: Falli entrare.

MARCHESE: Aspetta.

PERSICONE: Falli entrare.

MARCHESE: Ancora un momentino... ma, figlio mio, ti pare Che in questo stato orribile vedere ci facciamo?

PERSICONE: Ma sì, n’hai ben ragione, ma presto, o babbo, andiamo. Voglio indossar quell’abito, che ancora non ho messo. E che lo tengo nuovo, e me lo metto adesso.

MARCHESE: AndiamoGiovanotto, potete farli entrare, Un poco con mia figlia potranno chiacchierare. Fra breve noi verremo. (Via.)

GIULIA: Nicola, ma fa presto... Via, falli entrare subito...

NICOLA: Eccomi qua, son lesto. (Via.)

GIULIA: Oh! qual piacere, oh, gioia, Errico a me vicino (Guarda.) Entrate, miei signori, fa presto Nicola.

 


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