Eduardo Scarpetta
La pupa movibile

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA   Gervasio e detti.

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA QUINTA

 

Gervasio e detti.

 

GERVASIO: Comandate.

FELICE: Scusate, voi siete il principale di questo negozio?

GERVASIO: Nonsignore, sono uno degli operai meccanici... il più fidato, faccio tutto io.

FELICE: Benissimo. Noi siamo 2 forestieri, che siamo venuti qui per vedere la pupa meravigliosa... siccome abbiamo letto sul giornale che questa pupa... (Gervasio lo lascia e va vicino alla porta a sinistra disperandosi e facendo dei segni verso dentro.) che questa pupa è veramente una bella cosa... seh, e io co chi parlo, co lo muro, chillo non me audienza. Giovinò, vuje me sentite o no?

GERVASIO: Parlate. (Seguita come sopra piegandosi e mettendo le mani alla pancia.)

FELICE: Giovinò, si avita quacche cosa, jate dinto, noi possiamo aspettare. (Ad Angiolillo:) Chillo soffre. Se dovete fare qualche incombenza potete andare, non portiamo fretta.

GERVASIO: Nonsignore.

FELICE (ad Angiolillo): Chello com’è brutto... Dunque si può vedere questa pupa?

GERVASIO: Ma vuje la volite vedé?

FELICE: Perfettamente.

ANGIOLILLO: Siamo venuti proprio per questo.

FELICE: Ma però avimma parlà prima col principale, gli dobbiamo confidare un segreto.

GERVASIO: Va bene, accomodatevi, chillo lo principale esce; ma non credo che ve le fa vedé subito, chelle sodoje.

FELICE: Ah, so doje?

GERVASIO: Sissignore, la mamma e la figlia.

FELICE: Ah! Ha fatta pure la mamma?

GERVASIO: Sissignore.

ANGIOLILLO: Maestro, e de la mamma che ne facimmo? (Gervasio seguita a far segni.)

FELICE: Come, che ne facimmo? E non essere che la mamma è cchiù bona de la figlia? Vuje non ve n’incaricate de le ppupe, lasciate a me, pecché si la mamma è bona io la piglio e me la porto. (A Gervasio:) E pecché non ce l’ha da vedé subito? Lui nel giornale ha detto all’una, l’una è.

GERVASIO (gridando e accostandosi più a Felice che indietreggia): Ah! è l’una, è l’una .

FELICE (Chillo ha avuto 2 soldi mmocca, a chisto le dongo na pagliucata, me sta accumincianno a tuccà li nierve!).

GERVASIO: Ma vedite, chillo non che appena esce le parlate de le ppupe; è un artista pieno di ofanità, essere fatto cerimonie, complimenti, congratulazioni. Vuje le facile primme no discorso estraneo, le prima di altre cose, e all’ultimo le dicite che volete vedere questi 2 ultimi capolavori.

FELICE: Le parlammo prima di altre cose... e de che le parlammo?

GERVASIO: Vedite vuje... che v’aggia dicere... chillo accussì la penza. Si appena esce le parlate de le pupe, è capace che non ve le vedé cchiù.

FELICE: Va bene, è stato buono che me l’avite avvisato.

GERVASIO: (Lasseme j avvisà lo principale, chisto è no guajo!). (Per andare ai due.) Avite capito , vuje facitele primme nu discorso estraneo, cerimonie, complimenti, e all’ultimo l’ammuccate, che volete vedere queste due belle cose... Accomodatevi, accomodatevi... permettete? (Via a sinistra, Angiolillo va in fondo.)

FELICE: Voi vedete che altro carattere... già, questi artisti tutti stravaganti.

ANGIOLILLO: Maestro, sta venenno uno da chesta parte, sarrà isso.

FELICE: Molte cerimonie, capite?

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License