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ATTO QUARTO
SCENA SETTIMA Alessio, Elisa, Concetto, Nannina, Giustino, Saverio e invitati.
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Alessio, Elisa, Concetto, Nannina, Giustino, Saverio e invitati.
ALESSIO: Ma signora, dite veramente?
ELISA: Io non ci trovo niente di strano. Eccolo là, è giovine è bello, se mio zio acconsente, me lo sposo.
CARMENIELLO:Io per me acconsento.
NANNINA: (Lo zio? Chillo è Carmeniello lo servitore).
CONCETTA: E brava, chesta mò è stata veramente na sorpresa!
ELISA: Cosa volete, egli mi ha dato pruove di un amore puro, sincero, leale, in un momento di aberrazione io ricusai l’amor suo: ma questa sera l’ho visto, il suo volto pallido, la sua voce, mi ha commossa, e sono decisa di sposarla.
NANNINA: (E ched’è, ha lassato lo Conte?).
ELISA: Ma D. Felice, voi non parlate, non dite niente?
FELICE: Ecco quà Signora Elisa... io sono veramente confuso di tant’onore che volete compatirmi, ma però, che sò...
SAVERIO: Cchiò chiò paparacchiò...
FELICE: Essere vostro marito... vostro sposo, stare vicino a voi per tutta la vita, era l’unico, il mio solo pensiero, il mio sogno dorato; ma alle volte si danno delle combinazioni che l’uomo non può mai supporre... e siccome qui, in pubblico io non posso assolutamente parlare mi scuserete se debbo dirvi che... non posso accettare la vostra mano.
TUTTI: Oh!...
ELISA : Possibile! Ma voi mi spiegherete la ragione.
FELICE: La ragione è che io sono ligato con un’altra donna!
SAVERIO: Ma queste sono cose da ragazzo, scusate.
CONCETTA: Non sta, non sta!
NANNINA: Non sta, non sta!