Eduardo Scarpetta
Romanzo d'un farmacista povero

ATTO QUARTO

SCENA SETTIMA   Alessio, Elisa, Concetto, Nannina, Giustino, Saverio e invitati.

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SCENA SETTIMA

 

Alessio, Elisa, Concetto, Nannina, Giustino, Saverio e invitati.

 

ALESSIO: Ma signora, dite veramente?

ELISA: Io non ci trovo niente di strano. Eccolo , è giovine è bello, se mio zio acconsente, me lo sposo.

CARMENIELLO:Io per me acconsento.

NANNINA: (Lo zio? Chillo è Carmeniello lo servitore).

CONCETTA: E brava, chesta è stata veramente na sorpresa!

ELISA: Cosa volete, egli mi ha dato pruove di un amore puro, sincero, leale, in un momento di aberrazione io ricusai l’amor suo: ma questa sera l’ho visto, il suo volto pallido, la sua voce, mi ha commossa, e sono decisa di sposarla.

NANNINA: (E ched’è, ha lassato lo Conte?).

ELISA: Ma D. Felice, voi non parlate, non dite niente?

FELICE: Ecco quà Signora Elisa... io sono veramente confuso di tant’onore che volete compatirmi, ma però, che ...

SAVERIO: Cchiò chiò paparacchiò...

FELICE: Essere vostro marito... vostro sposo, stare vicino a voi per tutta la vita, era l’unico, il mio solo pensiero, il mio sogno dorato; ma alle volte si danno delle combinazioni che l’uomo non può mai supporre... e siccome qui, in pubblico io non posso assolutamente parlare mi scuserete se debbo dirvi che... non posso accettare la vostra mano.

TUTTI: Oh!...

ELISA : Possibile! Ma voi mi spiegherete la ragione.

FELICE: La ragione è che io sono ligato con un’altra donna!

GIUSTINA: (Chesta songh’io!).

SAVERIO: Ma queste sono cose da ragazzo, scusate.

CONCETTA: Non sta, non sta!

NANNINA: Non sta, non sta!

 


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