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TOTONNO (con telegramma esce in fretta, e dice a Saverio): Amico, una parola. (Lo tira in disparte.) D. Candida, è morta stanotte, chisto è lo telegramma!
SAVERIO: Lo telegramma!... (Sviene nelle braccia di Totonno.)
TUTTI: Signor Conte! (Lo circondano.)
SAVERIO: Niente, niente, un piccolo giramento di testa, Signori, il Conte Saverio Chichione, ha l’onore, (prendendo per mano Elisa) di presentarvi, la Contessa sua moglie!
TUTTI: Oh!
ELISA: Possibile! Ma comme mai?
SAVERIO: Poi saprete tutto! Mò tengo il cuore addolorato.
FELICE: Signor Conte, voi veramente me lo direte?
FELICE: (E te recrie lo stommaco!).
TOTONNO: Signori, Antonio Pichillo ha l’onore di presentarvi la signorina Nannina, sua moglie.
TUTTI: Bravissimo!
FELICE: Allora se D. Alessio permette, mò me la piglio a chella sciasciuncella.
GIUSTINA: Sì, sì, papà lo voglio!
ALESSIO: Quello non tiene niente.
SAVERIO: Fateli sposare perché io cercherò d’impiegare D. Felice.
ALESSIO: Va benissimo! Allora resta concliuso il matrimonio.
FELICE: Grazie anche a voi. Così posso dire: Signori D. Felice Sciosciammocca, ex farmacista, ha l’onore di presentarvi la signorina... Signurì scusate, abbiate pazienza. (Tocca le gambe di Giustina, poi dice ad alta voce.) Sua moglie!