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grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commentoAddio, Amore!
Parte, Cap.
1 1, I| Passando, sfiorò la stanza dove riposava la loro istitutrice,
2 1, I| via – sospirò lei.~ ~– Ma dove?~ ~– In qualunque paese.
3 1, I| portami via.~ ~– Anna, Anna, dove troveremo ricovero? senza
4 1, II| Metaponto e per Brindisi, dove c'imbarcheremo per l'Oriente.
5 1, II| avvenire. Ricordati, ricordati dove ti aspetta – Anna».~ ~Giustino
6 1, II| confessionale, dalla parte opposta dove stava Stella Martini. Costei
7 1, II| azzurra costiera napoletana, dove il freddo invernale si mitigava
8 1, II| mare lucidamente azzurro, dove le vele bianche parevano
9 1, II| gran paesaggio desolato, dove pareva s'avanzasse minaccioso
10 1, II| sola, in una landa sterile, dove il fuoco era passato, distruggendo
11 1, II| Speranza, della Fortuna, dove così profondi solchi han
12 1, II| interminabile, in una grande ombra, dove il senso di tutte le cose
13 1, II| scintillanti, dalle vivide guance dove era affluito il sangue,
14 1, II| Portami via, altrove, dove possa dirti una parola!~ ~
15 1, II| tornato:~ ~– Vieni.~ ~– Dove andiamo?~ ~– Sopra.~ ~– ..
16 1, II| lasciò soli in quelle stanze, dove talvolta dimora due o tre
17 1, II| appassionato di archeologia, o dove riposano, per qualche ora,
18 1, II| paglia; e questo ambiente, dove tanti estranei erano passati,
19 1, II| La tua famiglia sa dove sei e quello che hai fatto...
20 1, II| quella confusione di dolore dove ella volta a volta si lamentava
21 1, II| letto, oscura e fredda, dove non aveva osato entrare
22 1, II| questa volta:~ ~– Anna, dove sei dunque?~ ~Ancora silenzio.
23 1, III| macchioline di un rosso acceso, dove più piccole, dove più grandi:
24 1, III| acceso, dove più piccole, dove più grandi: le labbra, specialmente,
25 1, III| soffrisse senza poter dire dove e come, senza poter essere
26 1, III| chiedendole pianamente che avesse, dove soffrisse, che cosa potesse
27 1, III| ambiente austero e sereno, dove si potesse padroneggiare.
28 1, III| marsina: arrivava dal circolo, dove aveva pranzato, andava a
29 1, III| domandare donde venisse e dove andasse: quando lo aveva
30 1, III| silenzio crebbe nella stanza, dove il mite tramonto primaverile
31 1, IV| assai molle: dalle poltrone, dove gli eleganti, in piedi,
32 1, IV| bianco sull'alto del braccio, dove la leggera manica giungeva;
33 1, IV| ricciuti, formanti un nimbo dove la luce si frangeva sulla
34 1, IV| avanzava, per filare la romanza dove Raul parla della sua Valentina,
35 1, IV| quattro, di prima fila, dove Cesare Dias, torcendo macchinalmente
36 1, IV| nasceva da quella dolce musica dove pur fremevano, dentro la
37 1, IV| rivolto verso l'occidente dove Apollo tramontò, rivoltandosi
38 1, IV| mattina, verso l'oriente dove Apollo deve sorgere ancora
39 1, IV| prima fila, numero quattro, dove stavano insieme Cesare Dias
40 1, IV| centro: e quel breve spazio dove due persone vivevano, era
41 1, IV| il finale del primo atto, dove già fioriscono dolorosamente
42 1, IV| seconda fila al lubbione, dove studenti, operai, commessi
43 1, IV| amici che come amanti.~ ~Dove si era seduta adesso, Anna
44 1, IV| manifestazione! E in un palco dove una snella donna stava assorta,
45 1, IV| marito. Anna ben vedeva dove i distratti e profondi sguardi
46 1, IV| scintilla di un'occhiata, chi sa dove diretta; ma in certi palchi,
47 1, IV| incandescente di passione, dove segretissima, dove trapelante
48 1, IV| passione, dove segretissima, dove trapelante appena, dove
49 1, IV| dove trapelante appena, dove così manifesta che era impossibile
50 1, IV| la forza di non domandare dove fosse. Piombata da un cielo
51 1, IV| realtà della sua esistenza, dove ancora permaneva la traccia
52 1, IV| tutti i sensi ammaliati, dove le giungessero vagamente
53 1, IV| freddo albergo di Pompei, dove giaceva abbandonata e morente,
54 1, V| regione alta e sterile, dove fosse finito ogni entusiasmo,
55 1, V| sapeva che esse andavano e dove si faceva trovare così per
56 1, V| o in qualche rara festa, dove le fanciulle intervenivano
57 1, V| certi soggetti favoriti, dove egli poteva sfoggiare quello
58 1, V| sfoggiare quello che sapeva, e dove Anna poteva dirgli la sua
59 1, V| fatta di una docile cera, dove la mano dello scultore potesse
60 1, V| ore di cui non dava conto, dove forse, oh Dio, passava queste
61 1, V| bizzarrie e di contraddizioni, dove la parola amore non era
62 1, V| era certamente scritta, ma dove si leggeva in qualunque
63 1, V| andare in qualche posto, dove potesse incontrare Cesare
64 1, V| transigere, non sapendo più dove si sarebbe fermata, sentendo
65 1, V| fresche e carezzanti ombre, dove è così dolce il pregare;
66 1, V| e cieco come Caracciolo, dove lo troverete?~ ~– Io ho
67 1, VI| la forza e la debolezza dove si trovano, adesso che io
68 1, VI| io ho messo l'ideale mio, dove esso merita di stare, in
69 1, VI| alla tomba e più in là, fin dove l'anima vive: amarlo senza
70 1, VI| genuflessione delle mie parole, dove l'anima mia si genufletteva,
71 1, VI| esanime sulla spiaggia, dove ero stata abbandonata, simile
72 1, VI| gli aveva subito rivelato dove era il grave imbarazzo della
73 1, VI| irosamente quella carta dove la mano di Anna si era posata
74 1, VI| nella stanza delle ragazze, dove aveva trovata Anna che pregava,
75 1, VI| messo le vostre speranze dove non possono realizzarsi,
76 1, VI| pronunziò con tono leggero, dove non mancò un velo di gaiezza:~ ~–
77 1, VI| conservare quelle carte, dove ella gli aveva confessato
78 1, VII| folti di alberi ombrosi, dove le bianche statue occhieggiano
79 1, VII| occhieggiano tra le foglie e dove le acque cantano, ricadendo
80 1, VII| guardaroba e uno studietto dove le fanciulle lavoravano.~ ~
81 1, VII| sentimentale delle camere, dove una gentile donna ha vissuto,
82 1, VII| Sorrento, a villa Caterina, dove sua madre aveva amato ed
83 1, VII| partire, partire, andare dove egli non fosse, così buono
84 1, VII| dando le spalle a Napoli, dove lasciava Cesare Dias: ma
85 1, VII| in quella villa Caterina, dove la gioventù di sua madre
86 1, VII| un languore senza fine, dove fosse pur sempre scomparsa
87 1, VII| sempre scomparsa ogni cosa, dove nulla più sussultasse in
88 1, VII| suoi sonaglietti, la piazza dove Sant'Antonio, protettore
89 1, VII| nelle celestiali sfere dove ancora vivono i buoni, si
90 1, VII| eleganza, nei suoi saloni, dove tutte le finezze del lusso
91 1, VII| sempiterna alla delicata stanza, dove l'azzurro si faceva bianco,
92 1, VII| divorato dalla luce, dal sole, dove il profumo di violetta era
93 1, VII| venire le lagrime agli occhi, dove tutto era l'emblema di una
94 1, VII| qualche visita nelle ville, dove fanciulle e signore si raccoglievano,
95 1, VII| mare di villa Caterina, dove erano sedie e poltrone,
96 1, VII| gli occhi fissi nel cielo, dove tremolava di luce la via
97 1, VII| sarebbe bastato: pur di essere dove voi siete; pur di finire
98 1, VII| ruga gli segnava la fronte, dove Anna leggeva per la prima
99 1, VII| il muretto del terrazzo, dove si era appoggiata, parlandogli:
100 1, VII| giro della stanza materna, dove era stato il nido di un
101 1, VII| ella si fermò a ogni mobile dove, certo, la mano, la fronte
102 1, VII| innanzi alla piccola scrivania dove, certo, sua madre si era
103 2, I| altro lato dell'appartamento dove occupava due o tre stanze
104 2, I| stanza, indecisa se andare dove i piedi sottili, inarcati
105 2, I| impregnano gli ambienti, dove vivono i fumatori solitarii.
106 2, I| armi, nelle sue librerie dove anche i libri, pochi libri,
107 2, I| aria severa alla stanza, dove l'uomo mondano, l'uomo galante
108 2, I| nel bel vaso di Satzuma dove strani disegni si pingeano,
109 2, I| gli occhi da un taccuino, dove segnava qualche cifra, con
110 2, I| Lassù te ne andrai... dove vorrai...~ ~– Naturalmente –
111 2, I| sospeso a una catenella, dove ella, in vece di una sacra
112 2, I| equipaggio imboccò Toledo, dove la folla si assiepava, per
113 2, I| puro ovale del volto bruno, dove la bocca rossa e fresca
114 2, I| sparito, laggiù, laggiù, dove vi erano gruppi di signore
115 2, I| di signore e di signori, dove i bookmakers gridavano la
116 2, I| disgraziata combinazione dove tutto di lei soffriva, l'
117 2, I| Certamente anche laggiù, dove la bianca figura di Laura
118 2, I| con la sua voce armoniosa, dove l'interesse prendeva toni
119 2, I| del lusso. L'equipaggio dove erano Anna Dias e Laura
120 2, I| pallidissima, con certi occhi dove si approfondiva un ignoto
121 2, II| rifuggiva dai pubblici ritrovi dove non si sentiva intonata
122 2, II| un cantuccio del salotto, dove intorno alla sedia lunga
123 2, II| scatola di argento russo, dove conservava le sue sottili
124 2, II| vesto, questa sera.~ ~– Dove vai? – e la moglie pareva
125 2, II| questi piccoli circoli, dove si tiene a non esser troppo
126 2, II| accanto alla sedia di riposo, dove Anna si era seduta di nuovo.~ ~–
127 2, II| Mah!... se sapessi dove se ne vola il vostro spirito,
128 2, II| voi vagabondate, chi sa dove... e a me, umile mortale
129 2, II| stanza da letto di Anna, dove una delle grandi lampade
130 2, II| in quell'ambiente severo, dove tutto le diceva, che l'animo
131 2, II| crespo della vestaglia. Ma dove era dunque Cesare? Il fastidio
132 2, II| Cesare, il caro amore, dove era, dove era? Si doveva
133 2, II| il caro amore, dove era, dove era? Si doveva levare, di
134 2, II| donna, di quell'altro mondo, dove la sola legge è il piacere,
135 2, II| sola legge è il piacere, dove il solo dominatore è il
136 2, II| dominatore è il capriccio, dove sono sciolti tutti i vincoli
137 2, II| tutti i vincoli sociali, dove ogni rispetto sparisce,
138 2, II| ogni rispetto sparisce, dove gli uomini possono mostrare
139 2, II| addormentava nella stanza solitaria dove egli l'aveva freddamente
140 2, III| Engadina, in quel Saint-Moritz, dove vanno tutti quelli che vogliono
141 2, III| quell'alba, in quel ritorno, dove egli appariva brutto e vecchio:
142 2, III| delle assai lunghe lettere, dove gli narrava tutto quello
143 2, III| quello che le avveniva, dove raccontava tutti i suoi
144 2, III| specialmente a Sorrento, dove era sola e dove era molto
145 2, III| Sorrento, dove era sola e dove era molto triste, di parlarle
146 2, III| allontanava mai dal posto dove era Anna, ma le gironzava
147 2, III| scrollata, un poco, dall'altare dove Anna le consacrava la sua
148 2, III| generosi, parlava di Cesare. Dove era, che faceva, quando
149 2, III| quella donna! Questi amori dove la differenza dell'età è
150 2, III| differenza dell'età è grande, dove la differenza dei caratteri
151 2, III| guancia di sua sorella, dove, lei presente, le labbra
152 2, III| febbrile, un po' esteriore, dove Cesare, Anna e Laura erano
153 2, III| riunioni di giovanotti, dove spesso era stato l'anfitrione,
154 2, III| simpatizzare coi volti pensosi dove si legge la misteriosa traccia
155 2, III| una montagnola sorrentina dove sorge un convento.~ ~– Avete
156 2, III| imponeva di lasciare le stanze dove erano suo marito e sua sorella,
157 2, III| chiudersi in camera sua, dove restava delle ore, per domare
158 2, III| occhi, coi capelli biondi dove scintillava, qua e là, dell'
159 2, III| in ginocchio nella stanza dove era morta sua madre, chiedendo
160 2, IV| casa di via Gerolomini, dove ella aveva tanto amato e
161 2, IV| il portico del San Carlo, dove un cartellino rosso era
162 2, IV| grandi landaux di famiglia, dove due genitori si trascinavano
163 2, IV| di Cesare, a quella porta dove egli sempre entrava, non
164 2, IV| bracciuolo del seggiolone, dove Cesare era sdraiato: seduta
165 2, IV| scivolata dal seggiolone, dove stava seduta, aveva sciolto
166 2, IV| stralunato, quasi non sapesse più dove si trovasse.~ ~Allora Anna,
167 2, IV| levò dalla poltroncina, dove aveva aspettato che il tempo
168 2, IV| con maggior durezza.~ ~– Dove, Anna?~ ~– Levati e vieni,
169 2, IV| schiaffo.~ ~– Eccomi: vengo dove vuoi – disse orgogliosamente
170 2, IV| cintura, allo stesso posto dove le aveva quattr'ore prima.~ ~–
171 2, IV| e sereni di sua sorella, dove le labbra di suo marito
172 2, IV| nuovi, dei paesi belli, dove il tuo spirito assorgerà
173 2, IV| delle vette incommensurabili dove, se non vi uccide la tormenta,
174 2, IV| lunghissima e gelida alba, dove il sole non veniva a metter
175 2, IV| stralunati quella porta, dove si bussò per la seconda
176 2, IV| levandosi in piedi. – E dove è Laura?~ ~– Oh non temere,
177 2, IV| mia cara signora.~ ~– E dove è?~ ~– È andata a messa,
178 2, IV| dalla sfera di passione, dove doveva trovare la scusa
179 2, IV| nauseanti laidezze umane; dove non è luce d'anima, dove
180 2, IV| dove non è luce d'anima, dove non è grido di dolore, dove
181 2, IV| dove non è grido di dolore, dove si perdono, senza dignità
182 2, IV| grandezza, i cuori e i sensi, dove l'uomo finisce e la bestia
183 2, IV| sua faccia impenetrabile, dove le appassionate ingiurie
184 2, IV| commesso, sotto il tetto dove tua moglie alberga, un peccato
185 2, IV| avversaria, in quella lotta, dove ella aveva tutti i punti
186 2, IV| appressò allo specchio, dove con una lenta cura, rialzò
187 2, IV| si chiama il boschetto, dove i grandi viali laterali
188 2, IV| giallo: ma il gran salotto dove Luigi Caracciolo si era
All'erta, sentinella!
Racconto, Cap.
189 Ert, I| il poligono dei Bagnoli, dove la mattina, all'alba, i
190 Ert, I| dai piedi dipinti di nero, dove stendevano le tovaglie,
191 Ert, I| coupé innanzi, nè al forgone dove si conducono i soldati convalescenti:
192 Ert, I| picciolo stabilimento di bagni, dove la marinara, adesso, spazzava
193 Ert, I| chiamano Sciurillo.~ ~— Di dove siete'?~ ~— Di Napoli.~ ~—
194 Ert, I| in un camerone già scuro, dove, in fondo, un gran fuoco
195 Ert, I| nuda, imbiancata di fresco, dove quella folla si era messa
196 Ert, I| teneva la mano alla cintura dove l'aveva sospesa. Una oppressione
197 Ert, I| Giusto, il grande camerone, dove aveva avuto assegnati una
198 Ert, I| scoppiò sotto il camerone dove non dormiva Rocco Traetta,
199 Ert, II| vivi, in quel bagno penale dove lo avevano mandato ad occupare
200 Ert, II| quell'ambiente singolare, dove la solitudine profonda si
201 Ert, II| contatto dei galeotti. La culla dove Mario dormiva, era uscita
202 Ert, II| dalla officina di falegnami dove quei disgraziati lavoravano;
203 Ert, II| Se sugli spalti erbosi, dove metteva a sedere sul prato
204 Ert, II| di dolore, di punizione, dove tutto si deturpava per la
205 Ert, II| la pesante carrozzetta dove il bimbo entrò con un salto
206 Ert, II| entrò con un salto allegro, dove si buttò a sedere con un
207 Ert, II| può capitare a tutti.~ ~— Dove vuoi andare? — disse la
208 Ert, II| un posto quasi deserto, dove le case finivano e cominciava
209 Ert, II| una viottola fra i prati, dove venivano a pascere i cavalli
210 Ert, II| ne erano in quel campo, dove stavano, ma più ve ne dovevano
211 Ert, II| violento dei campi abbandonati, dove nessuno va, da mesi e da
212 Ert, II| nessuno va, da mesi e da anni, dove la vegetazione s'inasprisce
213 Ert, II| erano state piantate a caso, dove forse non esisteva più il
214 Ert, III| Erano giunti a una piazzetta dove stava sorgendo un nuovo
215 Ert, III| continuò il fiero galeotto — ma dove uno è passato, passa l'altro.
216 Ert, III| erano migliori di quelli dove dormivano i sani: non era
217 Ert, III| immagini, sulla terrazzina dove fiorivano, nei vasi, i garofani
218 Ert, III| carcere di San Francesco dove aveva aspettato due anni
219 Ert, IV| punizione il pentimento. Ma dove la legge di Stato finisce,
220 Ert, IV| una conquista della terra dove nasceste. Voi anche siete
221 Ert, IV| delle finestre del carcere, dove i galeotti erano mandati
222 Ert, IV| era messa sulla piazza, dove intorno a essa si erano
223 Ert, IV| direttore Gigli, in cucina, dove Grazietta gli dava un bicchiere
224 Ert, IV| sopra una spalla, in alto, dove il bimbo rideva e gli batteva
225 Ert, V| capo sull'origliere bianco dove dormiva anche il suo piccolino.
226 Ert, V| certo punto dell'isola, dove ella gli andava a portare
227 Ert, V| nell'ufficio di direzione, dove il capitano Gigli scriveva.
228 Ert, V| distrattamente, scappando dal cortile dove mangiavano, col suo tozzo
229 Ert, V| mangiavano, col suo tozzo di pane dove aveva messo sopra il companatico.
230 Ert, V| fin anche dal dormitorio, dove era così vigile la sorveglianza,
231 Ert, VI| alla porta della stanzetta dove era il bimbo: ne usciva
232 Ert, VI| lei, con voce monotona, dove non entrava più espressione. —
233 Ert, VI| Al cimitero di Napoli, dove non ci sono galeotti fra
234 Ert, VI| uscivano dalla odorosa stanza, dove il piccolo morto giaceva.
235 Ert, VII| strada, o in una campagna dove siete perfettamente certo
236 Ert, VII| consegna era di sparare in giù, dove i fuggitivi si dirigevano,
237 Ert, VII| solamente all'ultimo dormitorio, dove erano sessanta galeotti,
238 Ert, VII| fra l'erba della fratta, dove la sentinella calabrese
239 Terno, I| pranzo ed entrò nella camera dove si dormiva, schiudendone
240 Terno, I| treccie di capelli biondi, dove si mescolavano già i bianchi,
241 Terno, I| quella spera verdastra, dove le faccie apparivano pallide,
242 Terno, I| soldi il chilo.~ ~— Gesù! E dove li hai visti, questi quattro
243 Terno, I| alla bonafficiata oggi, dove giuocare tre, quaranta e
244 Terno, I| cappello.~ ~— Già. E tu, dove vai?~ ~— Lo dicevo qui,
245 Terno, I| e se la signora viaggia, dove pagare da sè il biglietto.
246 Terno, I| cantuccio di via Eccehomo, dove sta il lustrascarpe, era
247 Terno, I| infatuato, di sotto il banchetto dove conservava il lustro e le
248 Terno, I| carta a forma di cuore, dove s'infittano le cifre, straccetti
249 Terno, I| ritornare alla sua bottega dove cominciava ad affluire gente,
250 Terno, I| Egli si tastava in tasca, dove trovava le due lire che
251 Terno, I| per la strada Pignatelli, dove ogni mattina trovava il
252 Terno, I| arrivare a Santa Maria la Nova, dove il banco lotto era affollatissimo,
253 Terno, I| il quartiere tradizionale dove si fanno i santi. Quando
254 Terno, I| con un vero cordone. Ma dove l'arte di Peppino Ascione
255 Terno, I| da S. Giovanni Maggiore, dove abitavano, si raffreddavano
256 Terno, II| mancava finanche la sedia dove Gelsomina, la creatura bella
257 Terno, II| Jaquinangelo. Al secondo, dove abitava il giudice Scognamiglio,
258 Terno, II| ermeticamente. Al terzo piano, dove abitavano donna Luisa Jaquinangelo
259 Terno, II| cercando un posto pulito dove riporlo: e mentre Tommasina
260 Terno, II| tegame, in un largo piatto dove attingevano in due, avendovi
261 Terno, II| sabato a prendere i numeri, dove si estraevano, alla Rotonda,
262 Terno, II| nella stanza di una scuola, dove il suo troppo robusto temperamento
263 Terno, II| Governo non se ne fugge. Ma dove sarà Tommasina?~ ~— Dove
264 Terno, II| dove sarà Tommasina?~ ~— Dove sarà? — ripetette la fanciulla.~ ~
265 Trent, I| la tasca del soprabito, dove nei portafoglio largo, sdruscito,
266 Trent, I| al largo della Carità, dove risiedeva la grande banca
267 Trent, I| tenendo sollevata la mano dove avevano il denaro, carte
268 Trent, I| da quel grande silenzio dove il passo dei frequentatori
269 Trent, I| sbirciando dietro il cancello, dove non v'erano che due o tre
270 Trent, II| conduce al palazzo Cariati, dove abitava la signora Eleonora.
271 Trent, II| la guardò tacendo.~ ~— Ma dove sta? — riprese ella, come
272 Trent, II| pericolo? Se sapessi almeno dove va? Ma non so niente, io,
273 Trent, II| Oh per carità, ditemi dove? — fece ella, congiungendo
274 Trent, II| café-chantant, un po' trattoria dove si cena allegramente dopo
275 Trent, II| quella lettera ricevuta, dove la sorella gli chiedeva
276 Trent, II| grandi. Qual solitudine! Dove era il marito? A Salerno,
277 Trent, II| illecitamente. La solitudine! Ma dove era dunque Paolo Collemagno?
278 Trent, II| uscisse da lotte terribili, dove la sua virtù era per naufragare.~ ~—
279 Trent, II| immersa la mano nella borsa, dove era ricamato in tappezzeria
280 Trent, III| popolari sino a Toledo, dove diventava immenso, visto
281 Trent, III| per andare nella chiesetta dove era solita pregare, accanto
282 Trent, III| quello che vuole in un paese dove si vendono il miglior pesce,
283 Trent, III| manicotto. Si mise per Toledo: dove lungo i due marciapiedi
284 Trent, III| stati radiati dai circoli, dove non avevano pagato i loro
285 Trent, III| bancarella di tipografia dove si stampavano cento biglietti
286 Trent, III| presso i grandi gioiellieri, dove la solitudine è sempre cosi
287 Trent, III| tutti i cantoni, dai casotti dove si vendevano le bombe-carta,
288 Trent, III| attaccato al muro, da poco, dove la banca Costa dichiarava
289 Trent, III| leggendo una seconda volta. Dove la folla ricominciava era
290 Trent, III| giallo-bruna, assai dura, dove entravano il miele e le
291 Trent, IV| bella voce indifferente, dove pareva spento ogni senso
292 Trent, IV| svolgeva nell'anima:~ ~— Chissà dove sarà, il signore? — chiedeva
293 Trent, IV| grande letargo spirituale dove il suo dolore non aveva
294 Trent, IV| rientrando nella stanza dove la signora passava distrattamente
295 Trent, IV| potete salvarla. Ditemi dove posso vedervi oggi, subito.
296 Trent, IV| una vita infelicissima. Dove poteva essere suo marito,
297 Trent, IV| nuove e vecchie banche, dove si offriva il ventiquattro,
298 Trent, IV| Capodimonte, alla bizzarra strada dove la fatal villa del prete,
299 Trent, IV| del prete, la villa tetra dove il prete dagli occhiali
300 Trent, IV| sotto un arco di pietra, dove il custode forestale dalla
301 Trent, IV| glaciali dei boschi oscuri dove non penetra sole. Andavano.
302 Trent, IV| ricevute, carte, registri dove il suo nome appare. Bisogna
303 Trent, IV| quattro giorni.~ ~— Non sapete dove è?~ ~— No: prima lo diceva:
304 Trent, IV| pensare che non avete neppure dove ricoverarvi! — disse lui,
305 Trent, IV| vista dell'arco di pietra, dove volevano separarsi. Egli
306 Trent, IV| girando da un posto all'altro, dove probabilmente o chimericamente
307 Trent, IV| svergognata; ma non conosceva dove abitasse.~ ~Allora, perduta
308 Trent, IV| esclamò lui. Non so bene dove potrai andare, ma io non
309 Trent, V| equivoche, nei portoni oscuri, dove gente di brutto aspetto,
310 Trent, V| di vicolo Mezzo Cannone, dove ci è di tutto, famiglie
311 Trent, V| schiudendo gli occhi nell'abisso dove si era lasciato travolgere
312 Trent, V| presentavano le donne. Dappertutto dove vi era una banca, alla Trinità
313 Trent, V| pianti muliebri, un clamore, dove mettevano il loro strillo
314 Trent, V| strada, le mura, le pareti, dove il loro denaro era stato
315 Trent, V| bollente crogiuolo di denaro dove tutto si squagliava, spariva,
316 Trent, V| Francisco, la parola tremenda. E dove non si piangeva, nel gran
Gli amanti: pastelli
Par.
317 Stresa | mise audacemente le labbra dove io le avevo messe e bevve,
318 Stresa | temperatura alta di passione, dove scompariva la forma della
319 Stresa | ore, solo, pur di vivere dove io viveva, mentre io era
320 Stresa | corretto, con quei suoi occhi dove nuotava uno sguardo di languore
321 Stresa | apparenza di tristezza, dove chi sa quante altre donne
322 Stresa | tenerezza e di languore, dove ogni cuor semplice si sarebbe
323 Stresa | peccato. La colpa esiste solo dove è la debolezza, la miseria,
324 Morell | la cara unione soltanto dove era Giustino Morelli. Cominciai
325 Morell | Anna. Venire in casa tua, dove vi è lui, mi è insopportabile.~ ~-
326 Dias | fosse partita per i paesi dove solamente di pensiero e
327 Dias | catena; ma che se restavo dove egli era, mi sarebbe bastato
328 Caracc | torpore pieno di pensiero, dove era immersa.~ ~- Tutti gli
329 Caracc | suoi larghi e severi occhi, dove una gran bontà attenuava
330 Felice | allontanata la tempesta dove minacciava di naufragare
331 Felice | seduto su quel banco di marmo dove tanti fiori di oleandro
332 Felice | la gran rotonda luminosa dove arrivava il rombo sordo
333 Vincen | sinistro cullava il canestrone, dove dormiva il suo figliuolino.~ ~-
334 Vincen | bruno affocato di rosso, dove non compariva sorriso.~ ~-
335 Vincen | dallo stabilimento di bagno dove faceva da marinaio, cioè
336 Vincen | schidioncino nella pignatta, dove bolliva il polipo nella
337 Vincen | Vicenzella, mostrando la pignatta dove solo un po' di brodo restava.~ ~-
338 Vincen | piccolo braciere di creta, dove un fuocherello di carboncini
339 Marqui | capito?...~ ~- Ho capito.... dove metterò tutta questa roba?...~ -
340 Marqui | guardando quei sacelli dove erano raccolti gli strascichi
341 Marqui | suo salottino personale dove una stoffa Pompadour alle
342 Marqui | da ballo, bianco e oro, dove le laboriose e sapienti
343 Marqui | ambasciata di Pietroburgo, dove era addetto. Quel vestito
344 Marqui | matrimonio di convenienza, dove la sposa era così smorta
345 Marqui | buttata via. Con l'occhialino dove era scritto Nada, cioè Nulla,
346 Heliot | erano tese di rasi dipinti dove la gru, l'animale fantastico
347 Heliot | paraventi dipinti ad acquarello, dove i fiori rosei del mandorlo
348 Heliot | delicatamente, i vasi, immensi, dove appaiono processioni di
349 Heliot | nel suo preferito francese dove aveva meno timidità a parlare
350 Heliot | trascorse, così, nella casa dove l'arte dell'Estremo Oriente
351 Heliot | languore dolente e tetro, dove si riflettevano le alternative
352 Heliot | viaggio della corazzata dove era imbarcato Paolo Collemagno
353 Sorel | all'angolo di via Torino, dove doveva voltare: si fermò,
354 Sorel | inginocchiandosi innanzi al divano dove ella giaceva sdraiata, per
355 Sorel | cariche di vino di Sicilia; dove, dunque? Si rammentò una
356 Sorel | Nessuno nel piccolo caffè dove si fermano i cocchieri da
357 Sorel | tutto un deserto di mota, dove cresce a stento qualche
358 Sorel | ma deciso a seguirlo, fin dove voleva andare l'uomo che
359 Maria | terza volta, nel salone dove si conversava, dopo il pranzo,
360 Maria | sguardo aveva una limpidità dove l'anima mite della donna
361 Maria | rendeva più pallido il posto dove le labbra lo mettevano,
362 Maria | morfina è il sonno molle dove la potenza del male si attutisce.
363 Maria | tormento, lassù, in quel pranzo dove tutti sorridevano e ridevano,
364 Maria | sorridevano e ridevano, dove anche lui avea sorriso,
365 Maria | portato per via Caracciolo, dove, si erano amati e dove si
366 Maria | dove, si erano amati e dove si erano baciati: ma aveva
367 Maria | contemplazioni spirituali, dove, almeno, non soffriva anche
368 Maria | innanzi alla sedia a sdraio, dove leggeva, accanto al fuoco:
369 Maria | nella casa, nella stanza dove sempre si vive, dove sempre
370 Maria | stanza dove sempre si vive, dove sempre si pensa, dove tutto
371 Maria | vive, dove sempre si pensa, dove tutto è segreto, poichè
372 Maria | dal coperchio di argento, dove era il cognac: e i giornali,
373 Maria | con quegli occhi castani dove si mescolavano così perfidamente
374 Maria | deserta via di Costantinopoli, dove egli abitava; non un rumore
375 Maria | presso la gran poltrona dove egli giaceva sdraiato; e
376 Maria | volle lasciare quella stanza dove aveva inteso, ancora una
377 Maria | declinato il giorno, nella casa dove li conduceva l'amore e che
378 Maria | avvertimento e di quell'invito, dove si riussumeva ogni suo desiderio,
379 Maria | riussumeva ogni suo desiderio, dove si chiudeva il segreto unico
380 Maria | sulla spalliera del divano dove egli appoggiava la testa,
381 Maria | specialmente qui, sull'ampio divano dove erano ancora ammucchiati
382 Maria | quella impronta del raso, dove la testina si era posata,
383 Maria | nido, era il santuario, dove egli aveva vissuto il tempo
384 Maria | nelle armonie infinite, dove l'anima trascina e purifica
385 Maria | egli le aveva amate, forse. Dove erano questi glaciali fantasmi?
386 Maria | Egli non si levò dal divano dove si era buttato, che udendo
387 Gerald | Brosborough, visitava il cimitero dove dormivano suo padre, sua
388 Gerald | andare, venire, viaggiare, dove le paresse e piacesse. Miss
389 Gerald | serrata con un cordone dove avrebbero dovuto essere
390 Gerald | nessuno spettacolo pubblico, dove la toilette è di obbligo.
391 Gerald | montatoio, larga di cuscini, dove lei si distendeva, sola,
392 Gerald | Sorrento, in un albergo, dove aveva bisogno di sedie fatte
393 Gerald | gonfiò tutta. Nell'albergo dove morì, dovettero ordinare
394 Caricl | diceva con la voce bassa dove mormoravano le note dell'
395 Angel | la mia casa, il mio paese dove è tanto sole e sono tanti
396 Angel | cinismo e l'entusiasmo; e dove il mondo lo misconosceva
397 Angel | pianto, su quella terrazza dove giungevano tutti i profumi
398 Angel | conosciute, tutti i paesi dove avete abitato, tutte le
Le amanti
Parte, Cap.
399 Fiamm, I| della sua stanza solitaria, dove sola vivente era una pia
400 Fiamm, I| di fiammeggianti visioni, dove talvolta, accanto al nome
401 Fiamm, I| fiero profilo maschile, dove uno sguardo superbo e amoroso
402 Fiamm, I| vagabondaggio a Villa Borghese, dove ancora i viali pare che
403 Fiamm, I| che sanno un posto solo dove appoggiare il capo stanco:
404 Fiamm, I| ambiente di poesia e d'amore, dove potessero passare sconosciuti
405 Fiamm, I| precede, su quella città dove l'amore pare abbia la sua
406 Fiamm, I| particolari definiti, matematici, dove la loro insofferenza si
407 Fiamm, I| pensando ad altro.~ ~- Dove vai?~ ~Egli faceva un cenno
408 Fiamm, I| ma col caminetto acceso dove buttava delle carte, dopo
409 Fiamm, I| fra le mani il sacchetto dove erano i suoi valori più
410 Fiamm, I| grande galleria coperta dove si prendono i biglietti
411 Fiamm, I| trovò. E allora non seppe dove indirizzare il telegramma;
412 Fiamm, I| sette nella sala del buffet, dove prese un brodo e una tazza
413 Fiamm, I| piazza della stazione.~ ~- Dove andiamo? - ella chiese.~ ~-
414 Fiamm, II| trasportato lontano, lontano, dove non vi sia che amore. Che
415 Fiamm, II| tutte le piccole botteghe, dove si vendevano dei nonnulla,
416 Fiamm, II| che si potesse distinguere dove l'acqua finisse, dove cominciasse
417 Fiamm, II| distinguere dove l'acqua finisse, dove cominciasse il velo di nebbia.
418 Fiamm, II| monotonia di quella voce dove pareva si fosse infranta
419 Fiamm, II| disse lei, dopo una pausa, - Dove andiamo?~ ~- In giro - fece
420 Fiamm, II| In giro - fece lui. - Dove tu vuoi.~ ~Invece, la voce
421 Fiamm, III| giro, senza chieder loro dove volessero andare. Due o
422 Fiamm, III| seguivano canali: l'acqua era, dove verdastra, dove bigia, dove
423 Fiamm, III| acqua era, dove verdastra, dove bigia, dove semplicemente
424 Fiamm, III| dove verdastra, dove bigia, dove semplicemente torbida, dove
425 Fiamm, III| dove semplicemente torbida, dove con un'opaca oscurità di
426 Fiamm, III| superstiti di un naufragio dove tutto avessero perduto.~ ~
427 Fiamm, III| tavolini del caffè Florian, dove si ripetono, meno ingenue
428 Fiamm, III| stazioni nella basilica dove, sotto le arcate che pare
429 Fiamm, III| di ottobre, non sapendo dove portare il loro bizzarro
430 Fiamm, III| stabilimento di bagni marini, dove accorre tutta Venezia e
431 Fiamm, III| verso la spiaggia lagunare dove ancorava il vaporetto che
432 Fiamm, III| tempo. Sapete che il mondo dove viviamo e la vita che facciamo,
433 Fiamm, III| Venezia mi sembra la tomba dove è sepolta tutta la poesia
434 Sole, II| vecchio teatro Argentina, dove cantavano una vecchia musica,
435 Sole, II| cadesse nella tetraggine, dove sarebbero risorti gli amarissimi
436 Sole, II| ardeva di un sentimento dove tutto era elemento di ardore,
437 Sole, II| Non qui, Giovanni.~ ~- Dove, dunque?~ ~- Nella mia casa -
438 Sole, II| Ditelo.~ ~- È la casa dove avete amato un altro.~ ~-
439 Sole, IV| fondamento della passione e dove la vanità si nascondeva
440 Sole, IV| occhi distratti e stupiti, dove, ogni tanto, si abbassava
441 Sole, IV| una malinconia intensa, dove, ogni tanto, passava la
442 Sole, IV| dolorosa avvenne fra loro, dove tutta la violenza e tutta
443 Sole, IV| innamorate e pure ingiurianti: e dove tutta la mitezza e tutto
444 Sole, IV| s'era mutato purtroppo, e dove la lava incandescente della
445 Sole, IV| devastazioni vulcaniche: dove aveva vissuto la fede nell'
446 Sole, IV| tranquillo e non più torturante: dove avevano balzato di gioia
447 Sole, IV| con uno sforzo supremo là dove altre creature arrivano
448 Sole, V| Sul viso altiero di Clara, dove sempre aveva brillato il
449 Sole, V| rampogna; delle lettere dove tutto il fuoco dell'anima
450 Sole, V| evitavano di vedersi in casa, dove soffrivano anche più. Non
451 Sole, V| pomeridiane, si videro al Pincio, dove ella gli aveva dato convegno.
452 Amant, I| nuove avventure d'amore dove il cuore e la persona avessero
453 Amant, I| sedere sopra un divano, dove era gittato uno scialle
454 Amant, II| che erano disponibili e dove Adele Cima trasportò i suoi
455 Amant, II| con quel luminoso sorriso dove ella trasfondeva tutta la
456 Amant, II| un gran buco nero nero, dove precipitassero Paolo Spada
457 Amant, II| infinito paese dei sogni dove se ne vanno le anime dei
458 Amant, II| entrare nei magazzini di mode, dove le comperava pazzamente
459 Amant, II| seguirlo nelle grandi trattorie dove ordinava dei pranzi squisiti,
460 Amant, II| ambiente la sconvolgeva, ma dove, almeno erano soli. Adesso,
461 Amant, II| piglio alle molte cartelle dove scriveva col suo carattere
462 Amant, II| fargli osservare il suo viso, dove la pena che questa febbre
463 Amant, II| silenzio era il suo rifugio, dove naturalmente, le più semplici
464 Amant, II| suadente, in quell'affetto dove mancava qualunque sorta
465 Amant, II| aveva errato per i paesi dove il peccato era anche romanzo
466 Amant, II| peccato era anche romanzo e dove il romanzo conduceva al
467 Amant, II| e lunga, lunga e sicura, dove il peccato perdeva ogni
468 Amant, III| almeno, non tutto il mondo dove l'artista viveva le fosse
469 Amant, III| Paolo Spada delle domande, dove appariva anche più chiaramente
470 Amant, III| rileggere quelle pagine dove la natural poesia dell'arte
471 Amant, III| nessun modo, dalla mediocrità dove era sempre vissuta: le replicavano,
472 Amant, III| e poi chiusa in un amore dove tutte le sue facoltà soffrivano,
473 Amant, III| sue facoltà soffrivano, dove soffocava nel silenzio ogni
474 Amant, III| silenzio ogni suo dolore e dove ella non avrebbe mai più
475 Amant, III| non gli chiedeva neppure dove andasse e a che ora ritornasse.
476 Amant, III| questi teatri scintillanti, dove aveva visto delle donne
477 Amant, III| delle donne bellissime, dove il suo animo di artista
478 Amant, III| senti male?~ ~- Sì.~ ~- Dove hai male?~ ~- Alla testa.~ ~-
479 Sogno | balcone aperto del salotto dove fumavano, non spirava un
480 Sogno | dimora in Napoli. Che fare, dove andare, dove portare il
481 Sogno | Che fare, dove andare, dove portare il suo corpo e il
482 Sogno | Bruxelles, o a Copenaghen, dove le notti sono gelide, e
483 Sogno | delicato volto ovale e bruno, dove la piccola bocca rosea si
484 Sogno | via marina di Santa Lucia, dove mille lumicini si agitavano,
485 Sogno | mille lumicini si agitavano, dove i trams, carichi di gente
486 Sogno | minuti a suono di cornetta, dove le venditrici ambulanti
487 Sogno | davano il loro richiamo, dove i pescatori accovacciati
488 Sogno | va ai bagni la mattina; dove i vaporini approdano, dove
489 Sogno | dove i vaporini approdano, dove approdano i barcaiuoli,
490 Sogno | barcaiuoli, con le barchette, dove sono le sorgenti dell'acqua
491 Sogno | dovunque, senza sapere dove si andasse. I bevitori e
492 Sogno | vendemmia, piena di orti dove ancora, come un po' dappertutto,
493 Sogno, I| di cielo, tutta chiara, dove le pie stelle avevano un
494 Sogno, I| erbe odoranti arrivava, dove più acuto signoreggiava
495 Sogno, I| punta di Massalubrense, dove l'abbraccio si chiude; e
496 Sogno, I| ricominciava sempre dal principio, dove passavano sulle sue mani
497 Sogno, I| leggieri come un soffio, dove carezzava i suoi capelli
498 Sogno, I| una mano molle e lenta, dove un acuto profumo di fiori
499 Sogno, I| le saliva al cervello, dove una voce ripeteva il suo
500 Sogno, I| quella deserta campagna, dove sboccavano tante grotte
501 Sogno, II| che lo ringiovaniva.~ ~- Dove andate? - soggiunse ella,
502 Sogno, II| io ho il tuo gelsomino, dove è dunque andato il fiore
503 Sogno, II| obbedì, dandole la carta, dove erano scritte soltanto queste
504 Sogno, II| guardarla in viso con gli occhi dove il cerchio nero, intorno,
505 Sogno, II| due pieghe alle labbra, dove prima si disegnava la curva
506 Sogno, II| davanti agli intimi recessi dove il suo amore viveva, non
507 Sogno, II| aveva dischiuso il tempio dove il suo idolo si ergeva,
508 Sogno, II| senza neppure farmi sapere dove viaggiava: e sono stato
509 Sogno, II| attraverso l'Europa, vado dove ella è, poichè questo, capite,
La ballerina
Cap.
510 I | addosso, quando usciva e dove riponeva i pochi spiccioli
511 I | scritta tutta di fiori, dove si leggessero due o tre
512 I | misera stanza mobiliata dove dormiva insieme con Maria
513 I | mestiere, guardando bene dove metteva i piedi, salutata
514 I | verso la strada di Chiaia, dove sono le botteghe dei maggiori
515 I | facevano arco alla testa, dove si ammassavano i bruni capelli,
516 I | rendeva divino quel volto dove la beltà aveva la sua sede.
517 I | altre tre, di lire.~ ~— Dove debbo mandarla? — disse
518 I | nastro di amoerro bianco, dove stava scritto, a lettere
519 I | collina di Poggioreale, dove è il camposanto: ma vanno
520 I | mostrare sul suo volto, dove si armonizzavano bizzarramente
521 I | qualche osteria dei dintorni, dove potessero mangiare un boccone,
522 I | e i boschetti di alberi, dove da mattina a sera cinguettano
523 I | magnifica forma di tempio, dove la fortuna, la ricchezza
524 I | grosse catene di argento, dove bruciava l’olio votivo:
525 I | lapide marmorea, sul posto dove giaceva, dietro la fredda
526 I | cuscino di velluto rosso, dove, un’ora prima, era venuto
527 I | le platee: e dal loggione dove il popolo si ammassava nelle
528 I | alle poltrone d’orchestra dove si raccoglieva la nobiltà
529 I | della Riviera di Chiaia, dove Amina Boschetti viveva fra
530 I | passava nella sua anticamera, dove Carmela si rannicchiava
531 I | Galleria Principe di Napoli, dove centinaia di altre persone,
532 II | umida tromba del cortiletto, dove si aprivano le finestrelle
533 II | di ballo, in provincia, dove le povere ballerine vanno
534 II | il pane. Per San Carlo, dove l’impresario, il maestro
535 II | d’attorno la sua cintura, dove era ravvolto un grembiule
536 II | per vie poco frequentate, dove potea incontrare ladri,
537 II | onesta: nel vicolo Paradiso, dove la pettinatrice anche abitava,
538 II | riscaldati dalla fiamma del gas, dove le corifee si vestivano
539 II | Vi unì due o tre vasetti dove restava un po’ di cold cream,
540 II | quinte, nei loro cameroni, dove si acconciavano, cavavano
541 II | legno abbastanza sconnesso e dove, spesso, pigliavano delle
542 II | comune alle otto ballerine e dove erano appoggiati degli specchi,
543 II | sulle rive della Schelda, dove viene a render giustizia
544 II | del Vico Rotto San Carlo, dove aveva comperato tre soldi
545 II | ella prese il pacchetto dove il pane e la carne erano
546 II | nella tasca del suo vestito dove portava sempre il rosario,
547 II | quel pranzo di Sorrento dove, certo, i due gentiluomini
548 II | andiamo?~ ~— Ma che! Con chi? Dove? Ferdinando e Luigi sono
549 II | tutte portando una borsetta dove tenevano i pochi gioielli
550 II | sogguardando appena il palcoscenico dove si aggiravano delle ombre
551 II | il passo. Nell’androne, dove vagolava la luce di un solo
552 III | qualche trattoria di Toledo, dove si trovavano i lumi abbassati
553 III | camerieri sonnacchiosi, dove si incontravano altre ballerine,
554 III | trafitture interiori.~ ~— Dove vuoi andare? — ella chiese,
555 III | Villanova, sul Campo di Marte, dove, addirittura, era un pranzar
556 III | strozzatorio nelle case da giuoco, dove faceva firmare delle cambiali
557 III | dà molto denaro, forse? E dove lo piglia?~ ~— Niente danaro,
558 III | in un altro quartiere, dove nessuno la conoscesse; offerta
559 III | oscuri della sua anima, dove, pure, qualche cosa di profondo
560 III | Bari, a Caserta, a Reggio, dove le davano un paio di lire
561 III | la Madonna delle Grazie, dove niuno la conosceva. Non
562 III | palcoscenico delle Varietà, dove, per due o tre ore, era
563 III | dalla lettura dei romanzi dove Roberto Gargiulo attingeva
564 III | piccolo porto artificiale, dove si ancorano i piccoli yacht,
565 III | restaurant Starita, in un posto dove tutti quanti li avrebbero
566 III | consacrava ai viaggi all’estero, dove vi era grande vita e belle
567 III | piovevano luce su tavole dove cenavano i napoletani, a
568 III | al suo compagno. Fuggire, dove? Che avrebbe pensato don
569 IV | in quella grande società, dove non si è uccisi se non in
570 IV | destra degli spettatori, dove ogni socio va a dare una
571 IV | il sotterraneo ieratico, dove è seppellito, vivo, il traditore
572 IV | come non comprendeva più dove si trovasse, con quei gridi
573 IV | fuggì verso il camerone, dove si dovevano spogliare e
574 IV | ribrezzo, arretrandosi.~ ~— Dove vai, bella mia? — le chiese
575 IV | salire.~ ~— Ma si può sapere dove vai, così? — domandò imperiosamente,
576 IV | voce bassa, gli rispose~ ~— Dove mi pare.~ ~— Ah! — esclamò
577 IV | qualche cosa.~ ~— E non sapete dove?~ ~— Mi hanno detto due
578 IV | Sì, sì, l’albergo Suisse. Dove sta? Al Molo, mi hanno detto!~ ~—
579 IV | Molo, in un avvallamento dove già cominciavano i lavori
580 IV | portinaio le sbarrò la via,~ ~— Dove andate?~ ~— A vedere il
581 IV | lurida striscia di cocco, dove un lercio cameriere sonnecchiava,
582 IV | dirimpetto alla scaletta, dove andava a finire la striscia
583 IV | sporca e pretenziosa stanza dove tante persone erano passate
584 IV | gli occhi secchi e lucidi, dove non appariva una lagrima,
585 IV | boccheggiava, sul letto dove si era disteso non aveva
586 IV | avrebbe presa quella stanza, dove un uomo si era ucciso? I
587 IV | ci campo su questa terra, dove voi siete morto!~ ~Così
I capelli di Sansone
Cap.
588 I | fondiccio melmoso del caffè, dove lo zucchero si liquefaceva,
589 I | dal fondo della cucina, dove spremeva il sugo di pomodoro
590 I | cucina accanto al tegame dove bolliva il sugo di pomodoro:
591 I | se ne andò in camera sua, dove restò solo solo, di nuovo,
592 I | seggiolone di cuoio nero dove nessuno sedeva: ogni tanto,
593 I | porta, quella stanza di là, dove sedeva e troneggiava il
594 I | sommessa, a riprese:~ ~— Dove sta vostra moglie, don Domenico?~ ~—
595 I | nella stanzetta semibuia, dove stava l'altro suo amico,
596 I | quella stanzetta oscura, dove si accendeva il gas alle
597 I | I larghi fogli di carta dove gli indirizzi erano stampati,
598 I | trovare nella cameretta buia, dove non entrava mai nessuno,
599 I | non entrava mai nessuno, dove il forte fabbro dall'occhio
600 I | la sera: sotto l'arco, dove si conservava il carbone,
601 I | strofinacci sudici. Sul muro, dove un tempo erano state le
602 I | in collo, e non sapendo dove andare, lo portò in cucina,
603 I | composizione: sopra certe casse dove non si lavorava più, il
604 I | di legno, simile a quello dove lavoravano suo padre e Dolfin.
605 I | appello come pei soldati.~ ~— Dove sta Gennarino Mennella?~ ~—
606 I | sedersi, presso il tavolino dove la donnina vestita di nero
607 I | sedettero fuori, sulla strada, dove si allungava una fila di
608 I | di cassoni, di tavolini, dove delle ombre si agitavano
609 I | all'arte: alla Pignasecca, dove Paolo Joanna doveva voltare,
610 I | su, sino e Piazza Dante, dove abitava, e il giornalista
611 II | allo Scoglio di Frisio, dove la stampa festeggiava un
612 II | Abbastanza bene, grazie.~ ~— E dove lavori? In quale giornale?~ ~—
613 II | Colonna, a Piazza Colonna, dove non andava mai. Si voleva
614 II | articoli così intitolati: Dove andiamo? — Il voto di ieri. —
615 II | conversazioni serotine, dove egli parlava quasi sempre,
616 II | rivivere quella vita.~ ~Ma dove convergevano i suoi desiderii
617 II | bello e spiritoso e forte dove scrivevano i migliori scrittori
618 II | eleganti edifizietti di prosa, dove era così leggiadra la disinvoltura
619 II | Riccardo attraversò un salotto dove non ci era nessuno, una
620 II | era nessuno, una stanza dove due omini scrivevano, ma
621 II | Riccardo sottovoce.~ ~— Dove?~ ~— Al Tempo, di Napoli:
622 II | di essere salito lassù, dove nessuno si curava di lui,
623 II | nessuno si curava di lui, dove di lui nessuno voleva sapere:
624 II | introdusse in un camerottino, dove ci era il posto soltanto
625 II | restò confuso, non sapendo dove mettere i segni: per fortuna
626 II | discorsi e risate, discorsi dove l'accento toscano vivacissimo
627 II | lui un tempio misterioso, dove si pontificava, recitando
628 II | e il tratto spiritoso, dove una lettera maiuscola era
629 II | lasciava freddo; i versi dove mancavano le virgole, non
630 II | della poesia; il periodo dove il tipografo aveva dimenticato
631 II | nucleo di scrittori felici, dove i toscani portavano l'arguzia
632 II | grande città come Roma, dove la vita già si disegnava
633 II | argenterie, coi tappeti molli, dove non si udiva il passo del
634 II | andando sul palcoscenico dove pochi potevano andare, carezzato
635 II | sfilare continuo di equipaggi, dove le donne troneggiavano,
636 II | le donne troneggiavano, dove le donne trionfavano, ora
637 II | poltrona pel Politeama, dove non posso andare. Vi sentite
638 II | ermeticamente ai profani, dove non si poteva penetrare
639 II | nel silenzio della notte, dove si udivano soltanto i misteriosi
640 II | facevano colazione, al Falcone, dove andavano qualche volta,
641 II | entrò nella trattoria Trevi, dove Vincenzo Brandi lo aspettava
642 III | nella redazione, vuota, dove si sentiva forte ed acre
643 III | il cortiletto semibuio, dove pendevano dai balconcini
644 III | specie di molle beatitudine, dove la bionda contessa dagli
645 III | beneficenza, in Via Nazionale, dove avrebbe trovato donna Tecla
646 III | al manubrio delle urne, dove rotolavano i cartoccetti
647 III | trapassargli l'anima.~ ~— Dove andiamo? — chiese il cocchiere.~ ~—
648 III | belli dei nuovi articoli: ma dove potrei trovare il pugnale
649 III | scatole di legno leggerissimo dove s'incrosta qualche piccolo
650 III | scatole di metallo traforato, dove la pesante materia è vinta
651 III | gialla, il verde intenso dove l'azzurro si è liquefatto,
652 III | marciapiede, nella via bruna, dove il freddo della prima ora
653 III | ombra, nella solitudine.~ ~— Dove comanda? — domandò il cocchiere
654 III | quell'uomo che gli chiedeva dove andava, che uno smarrimento
655 III | inchiodò sul marciapiede. Dove andava? Non sapeva che dirgli,
656 III | intorno, come trasognato.~ ~— Dove comanda? — chiese di nuovo
657 III | stearica, scostando un calamaio dove l'inchiostro si era seccato,
658 III | ne ritornò in camera sua, dove lo seguì la sora Rosa.~ ~—
659 III | voleva trionfare nei balli, dove è profondo, invincibile
660 III | torpore.~ ~— È giovedì santo. Dove ha da andare?~ ~— Portami
661 III | nell'ufficio del Quasimodo dove Gregorio sonnecchiava, con
662 III | innanzi ad un palcoscenico, dove ferveva il dramma, tutto
663 III | ammantata di bianco.~ ~— Dove andate?~ ~— In nessun posto.~ ~—
664 IV | revolver. Mancava la capsula. Dove trovare una capsula? Andò
665 IV | bisogno che si avrà di voi. Dove non è riuscito Sella, riuscirà
666 V | ampio caminetto fiorentino dove una bella vampa consumava
667 V | Tempo, nei tre giornali dove aveva scritto, conservatore,
668 V | Dalla sua misera stanza, dove a stento guadagnava le dieci
669 V | giornalismo corrodente, dove s'era consumato tutto il
670 V | sua grande stanza vuota, dove il fuoco sonnecchiava sotto
671 V | giorno, a villa Borghese, dove egli si recò — come ogni
672 V | Spesso entrando nei lunghi dove molta gente sta riunita,
673 V | guardando nella strada, dove la carrozza correva, senza
674 VI | arrivato...~ ~— Arrivato dove?~ ~— Alla grandezza.~ ~—
675 VI | sull'angolo della tavola, dove il neo-giornalista scriveva,
676 VI | Rastrellari, in una stanza bassa, dove si sentiva un acre odore
677 VI | Non per questo. Un duello, dove ferite l'avversario, costa
678 VI | costa almeno duecento lire: dove siete ferito leggermente,
679 VI | me da Margari?~ ~— Vengo dove vuole lei.~ ~— Margari è
680 VI | di Milano, al Broletto, dove ferve così forte quella
681 VI | entrò; era un trattore, dove Joanna aveva pranzato, per
682 VI | Tempo; un combattimento dove il vecchio giornalista adoperò
683 VI | arrivarono in via Sant'Eufemia, dove abitava Riccardo Joanna.~ ~—
684 VI | ambedue accanto al tavolino, dove vi era l'occorrente da scrivere:
685 VI | morto presso la nutrice, dove la madre aveva dovuto lasciarlo.
686 VI | profonda. La punizione colpisce dove si è peccato. Sono così
687 VI | Come vivo? come faccio? Dove vado a naufragare? Quando
Castigo
Cap.
688 I | di porcellana giapponese dove erano ancora i resti di
689 I | di limpidissimo cristallo dove, ogni mattina, una mano
690 I | rammentava bene, Cesare Dias, dove l’aveva comperata e quando;
691 I | angolo della bella stanza, dove la signora stava, vestita.
692 I | coppa di bronzo antico, dove ella lasciava i gioielli
693 I | luminoso centro della stanza, dove era la signora. Il tavolino,
694 I | trasformato in un breve altare dove la immagine della Madonna
695 I | terra, era una neve di rose, dove, ogni tanto, le fresche
696 I | si sollevava sul petto, dove era stato poggiato, un piccolo
697 I | accanto alla scrivania, dove, dalla morta, gli era stato
698 I | di quella fronte limitata dove non si racchiudeva che un
699 I | tempio dell’indifferenza dove solo gli elettissimi che
700 I | sarebbe levato dalla poltrona dove si abbandonava da tanto
701 I | ombra, in quel silenzio, dove solo la burrasca metteva
702 I | gran languidezza mortale dove aveva sentito cadere tutte
703 I | di tempesta, nella stanza dove dormiva la morta: gli parve
704 I | quell’ambiente mortuario, dove non doveva entrare neppure
705 I | fissarono su quel misero volto, dove tutta la umile e tragica
706 I | indistinta, indefinita, dove tutto di sé naufragasse.
707 I | raggricchiate anche sul crocefisso, dove ogni pena si placa. E allora,
708 I | che di ritornare sul luogo dove hanno ucciso, non vedono
709 I | per la via, nella carrozza dove la trasportavano; ma veniva
710 I | casa di Luigi Caracciolo, dove, nel suo salotto, innanzi
711 II | suoi amici conoscevano e dove era assai più facile trovare
712 II | di ritorno dal cimitero dove sua moglie era stata chiusa
713 II | impedirgli di mettere il piede dove sua moglie era venuta a
714 II | alla faccia scialba e rasa dove era impressa la domesticità,
715 II | scritto alla contessa.~ ~— E dove è andato?~ ~— Non lo so,
716 II | il capo. — Ma io non so dove è andato.~ ~— Non ve lo
717 II | avrebbe mai saputo, da costui, dove era Luigi Caracciolo: ma
718 II | penetrare in quella penombra dove la catastrofe si era svolta,
719 II | attraversò una seconda stanza, dove il lusso dell’anticamera
720 II | il più misterioso amore, dove la penombra quasi diventava
721 II | lasciando per sempre la casa dove Anna si era uccisa, innanzi
722 II | Innanzi a questa poltrona dove la donna doveva essere stata
723 II | scrivania di legno rosa, dove vedeva delle carte; si sedette
724 II | lenta e bassa cantilena dove i morbidi versi tristi e
725 II | infamia. Sullo sgabello arabo, dove Luigi Caracciolo si doveva
726 II | accostata a quel caminetto dove bruciavano i tronchi odorosi,
727 II | in quella poltrona ampia, dove egli aveva trovato i fiori
728 II | si era uccisa alla Villa, dove qualcuno l’aveva incontrata,
729 II | cadavere, che la immensa pietà dove si era franta l’annosa durezza
730 II | quell’ambiente d’amore, dove il sentimento intimo e l’
731 II | casa di piazza Vittoria, dove Laura, dopo il trasporto
732 II | innanzi alla tetra casa dove Anna aveva sofferto e dove
733 II | dove Anna aveva sofferto e dove Cesare aveva trascorso nella
734 II | via della Cavallerizza, dove Cesare incontrò ancora della
735 II | giardinetti, di piccoli squares, dove passano delle eleganti signore
736 II | ritornano dal fare delle visite, dove è un continuo andare e venire
737 II | diradare quei veli biancastri dove si disegnava, talvolta,
738 II | una figura, e svaniva; dove si allungava, stranamente,
739 II | cereo che si consumava; dove un profumo di legni orientali
740 II | fiamme del caminetto.~ ~— Dove?~ ~— Al camposanto.~ ~—
741 II | Domattina.~ ~— Per dove?~ ~— Non lo so.~ ~— Non
742 II | con un fiore di geranio e dove era passata la carezza del
743 II | anche io, sono piaciuta dove apparivo, sono piaciuta
744 II | ai cristalli del balcone, dove appoggiò la sua fronte,
745 II | quello sconfinato pianto, dove ella versava tutte le lacrime
746 II | nelle ebbrezze invincibili dove le umane creature toccano
747 II | toccano le vette vertiginose, dove il piacere diventa tormento
748 III | primavera stupenda di Toscana, dove la gran campagna è tutta
749 III | campagna è tutta floreale, dove ondeggiano al ponente tutte
750 III | erbose prode di Fiesole, dove ridono rosseggianti i papaveri;
751 III | attirati dall’inverno tepido dove le anemie si rinfrancano
752 III | di bel sangue vivificato, dove le misteriose nevrosi si
753 III | fingono almeno di placarsi, dove i deboli polmoni respirano
754 III | deliziosamente l’aria dei colli, dove le lunghe estenuazioni del
755 III | delle chiese che è il Duomo, dove non vi ha empio cuore che
756 III | che non frema di emozione, dove l’aridità dell’anima disseccata
757 III | dell’antichissimo palazzo dove Dante, si dice, vide apparire
758 III | il Poeta amò: dal viale dove Luisa Strozzi, tornando
759 III | all’angolo di Ponte Vecchio dove il perfido traditor Buondelmonte
760 III | tumulto giocondo di Vienna dove, tre o quattro volte, Luigi
761 III | Luigi s’era tanto divertito, dove aveva lasciato tante amabili
762 III | fumando delle sigarette, dove faceva mettere un poco di
763 III | non vi era nessun paese, dove la vita esteriore potesse
764 III | Baleari, per Tunisi, per dove li portava il triste pellegrinaggio
765 III | totale guarigione nel paese dove andavano: partendo auguravano
766 III | freschissimo nelle notti serene dove l’insonnia diventava piacente;
767 III | soprattutto, il maggio fiorentino, dove l’asprezza della ferita
768 III | vestite, dai negri capelli dove rosseggiano i fiori del
769 III | sparire di figure muliebri, dove l’eleganza artistica temperava
770 III | campagna, fra le alte erbe, dove le margherite dai petali
771 III | crepuscolo a quel viale dei Colli dove così nobilmente ascendevano
772 III | equipaggi dai frementi cavalli, dove le donne passeggianti hanno
773 III | allora, avvolgevano la città dove hanno amato, insieme, Guido
774 III | fitto stuolo di tavolini, dove intorno sedevano donne e
775 III | ascoltava le canzonette dove il verso tedesco stride
776 III | così titillante i nervi, o dove la dolcezza semplice si
777 III | nel silenzio della piazza dove la facciata del Duomo pare
778 III | ripalpitava nelle memorie! Dove il palazzo della Signoria
779 III | della loggia di Orcagna, dove il verde Perseo si aderge
780 III | in quella città magica, dove Ginevra risuscitò solo per
781 III | subito, perduto nelle tenebre dove tutto cade; gli parea, sovra
782 III | alcoolizzato che entra nell’osteria dove la bianca e ardente acquavite
783 III | in villa, fuori Firenze, dove le belle donne cortesi ricevevano
784 III | sulle terrazze di marmo dove fioriscono gli oleandri,
785 III | dalla pelle bianchissima dove gli azzurri occhi pareano
786 III | quella terrazza fresca, dove la gran tenda batteva al
787 III | un accoglimento muliebre, dove il naturale interesse che
788 III | innanzi a quelle opere dove si era prostrato il cuore
789 III | quelle fantastiche ore, dove sotto la marsina del gentiluomo
790 III | in tanta poetica calma dove le acredini dello scetticismo
791 III | Santa Croce; deserta piazza dove, in fondo, si delinea la
792 III | fondo, si delinea la chiesa dove tutti i grandi italiani
793 IV | terrazza degli oleandri, dove altre coppie flirtavano,
794 IV | preso da quella cantilena dove la purità della voce di
795 IV | grandi arazzi di alto liccio, dove certe morenti dame azzurre
796 IV | riverenza, in mezzo al salone, dove la fantastica donna inglese
797 IV | alta spalliera scolpita, dove l’arme dei Neri si rilevava:
798 IV | i grandi occhi neri.~ ~— Dove? — chiese Luigi, sentendo,
799 IV | e silenziosa: la domanda dove si riassumeva tutta la malattia
800 IV | il suo cuore, venga da dove vuole, parta per dove le
801 IV | da dove vuole, parta per dove le piace, non vi è che un
802 IV | luce di viola del vespro, dove le gemme di ametista del
803 IV | in tutti i paesi nordici, dove l’idea della morte soverchia
804 IV | certezza, in questo mondo dove tutto è fallace, cominciando
805 IV | grande giardino fiorito dove il mausoleo sarà messo nel
806 IV | al suo scopo amoroso.~ ~— Dove andate, questa sera, duchessa? —
807 IV | attraversò la terrazza dove già le ombre della sera
808 IV | un velluto marrone oscuro dove qua e là, ogni tanto brillava
809 IV | preziosissimi oggetti d’arte, e, dove un vuoto restava, sulle
810 IV | silenzio era sulla piazza, dove si ergea, al chiaror plenilunare,
811 IV | bene, sull’ampio tavolone dove erano posati degli altri
812 IV | contemplare la notte estiva, dove già saliva un bagliore perlaceo
813 IV | è una notte napoletana, dove il tremito delle stelle
814 IV | Sempre in quella villa?~ ~— Dove vorrete... nella notte,
815 IV | sulla mia piccola nave... dove vorrete, per le vie... per
816 V | il matrimonio.~ ~— Ah! e dove? Nel cortile?~ ~— Nossignore:
817 V | Passarono innanzi alla cappella dove giace la santa regina che
818 V | grandi armadi di legno bruno, dove erano conservati i paramenti
819 V | morbido mustacchio nero, dove ancora non appariva biancore;
820 V | sacri, col suo gran tavolino dove si posavano i Messali, il
821 V | coi suoi occhi sorpresi, dove ora si mescolava un senso
822 V | Sì, parto.~ ~— Per dove?~ ~— Non so bene, ancora.
823 V | Laura.~ ~— Resta inteso.~ ~— Dove ti porto? — domandò Giulio
824 V | tardi, in tutti i paesi dove egli era stato. Gli ho scritto,
825 V | telegrafato, dovunque. A Firenze, dove egli era restato un mese,
826 V | raccoglimento e di distrazione dove, forse, viveva il segreto
827 V | Ho veduto quella stanza dove sono stati insieme, un’ora,
828 V | da quel grido spaventoso, dove tutta l’angoscia di un’anima
829 V | Cesare, vieni con me.~ ~— Dove? — ed era trasognato e lontano,
830 V | la gran camera austera dove si respirava quel sottile
831 V | ambiente severo e nobile, dove invano si era svolta la
832 V | seggiolone di cuoio bruno, dove Cesare era solito di sedersi,
833 V | mia camera, all’oscuro, dove stavo, con gli occhi pieni
834 V | potesse vestire pel teatro, dove io avevo rifiutato di andare,
835 V | libro, su questa sedia, dove l’ho lasciato, per sette
836 V | Ed ella mise i suoi occhi dove egli teneva i suoi: Cesare
837 V | Qui, in questa stanza, dove ancora mi sembra di vederla
838 V | ella odiava la sua stanza, dove era sempre sola, dove io
839 V | stanza, dove era sempre sola, dove io non andava quasi mai,
840 V | io non andava quasi mai, dove ella sfogava tutte le sue
841 V | segrete; e adorava questa, dove io viveva, dove ella mi
842 V | questa, dove io viveva, dove ella mi trovava al mattino
843 V | al mattino e alla sera, dove io le permettevo di sedersi,
844 V | di sedersi, di restare, dove io le davo un bacio...~ ~—
845 VI | squisiti piaceri. Dal caffè, dove aveva fatto colazione, andò
846 VI | di nuovo il discorso:~ ~— Dove scendi, a Roma?~ ~— Mah...
847 VI | scendi, a Roma?~ ~— Mah... dove scendi tu — e fece un atto
848 VI | niente; non faccio che andare dove tu vai.~ ~— Ti accorgerai
849 VI | dal cristallo, nelle ombre dove la rocca di Velletri si
850 VI | portare all’Hôtel de Rome, dove Cesare era conosciuto, perché
851 VI | parte del Corso di Roma, dove finisce il poco rumore della
852 VI | ha detto di portargliela, dove egli si trovava.~ ~— Al
853 VI | castigo che lo colpiva, dove più avea peccato, arcanamente
854 VI | allo stesso Caffè di Roma, dove, alle tre, lo avrebbero
855 VI | alla esposizione dei quadri dove nessuno andava, percorse
856 VI | quartieri di Roma nuova, dove ne appariva una striscia,
857 VI | il Monte Mario, il posto dove battersi, l’indomani. Via
858 VI | verso la sponda del fiume, dove i piccoli salici nerastri
859 VI | passo molle e pure leggero. Dove, dunque, aveva visto quella
860 VI | immensa piazza San Pietro, dove alti salivano nell’aria
861 VI | acqua delle due fontane, dove alto si ergeva l’obelisco,
862 VI | porticato e della chiesa. Dove era la signora? Dispersa,
863 VI | in via Bocca di Leone, dove la signora, cavate due carte
864 VI | Condotti e piazza di Spagna, dove da una venditrice ambulante
865 VI | spirito; là, in quella chiesa dove quella donna si era inginocchiata
866 VI | forma: ma qui in città, dove la dama lasciava delle carte,
867 VI | dei Condotti, senza sapere dove andasse, urtando la gente,
868 VI | forse? Io lo schiaffeggio, dove lo trovo.~ ~— Si batterà,
869 VI | illuminato.~ ~— Cesare, dove sei?~ ~— Sono qui — egli
870 VI | il Circolo della Caccia dove andavano a pranzo. E non
871 VI | salendo verso l’angolo dove comincia via Nazionale,
872 VI | comincia via Nazionale, e dove, accanto al teatro Nazionale,
873 VI | illuminata dalla luce elettrica, dove il volo dei colombi, abitatori
874 VI | convento delle fanciulle dove è stata confinata la duchessina
875 VI | fila, dirimpetto a loro, dove erano entrate due signore.
876 VI | sottrarla a una contemplazione dove ella perdeva ogni senso
877 VI | merletti, lo puntò sul palco dove erano la principessa di
878 VI | la profondità dell’abisso dove era caduta da mezz’ora.
879 VI | stamane?~ ~— Solo.~ ~— E dove, Cesare, dove?~ ~— In una
880 VI | Solo.~ ~— E dove, Cesare, dove?~ ~— In una via... di campagna...
881 VI | soffocando il suo spasimo. — Dove andava?~ ~— Così: passeggiava.
882 VI | aveva troppo freddo.~ ~— Dove?~ ~— Qui, all’Hôtel d’Europe.~ ~—
883 VI | non ci può venire.~ ~— E dove, dove, dunque?~ ~— Qui,
884 VI | può venire.~ ~— E dove, dove, dunque?~ ~— Qui, nella
885 VII | poi, ridiscese nell’atrio, dove disse ai due signori che
886 VII | stamattina, alle otto.~ ~— E... dove?~ ~— Alla Valle d’inferno,
887 VII | avevano trovato il medico; dove li aspettava la carrozza;
888 VII | addensarsi su quell’affare. — Dove l’hai lasciata?~ ~— All’
889 VII | immagini sacre e di rosari, dove pallide e belle donne, dai
890 VII | deserto della campagna romana, dove non appare villico affaticato
891 VII | tornante alla povera casipola, dove non si ode né canto di uccelli,
892 VII | da una porta all’altra, dove stretta, dove larga, dove
893 VII | all’altra, dove stretta, dove larga, dove saliente, dove
894 VII | dove stretta, dove larga, dove saliente, dove scendente,
895 VII | dove larga, dove saliente, dove scendente, un anello strano
896 VII | Carafa un posto poco lontano dove egli andava ad aspettare
897 VII | discendeva verso una spianata, dove sorgevano i rustici forni
898 VII | chiarore per la campagna e dove, nel giorno, si raffreddano,
899 VII | abbandonate. Il vasto piano dove non appariva traccia di
900 VII | traccia di coltivazione, dove non era ombra d’uomo, dove
901 VII | dove non era ombra d’uomo, dove la sola traccia umana pareva
902 VII | vegetale poteva nascere, dove non vi era né albergo, né
903 VII | pareva che avesse dimenticato dove si trovava, guardando, così,
904 VII | spianato, perfettamente, dove la luce, venendo ampia e
905 VII | scegliere il posto più sicuro, dove ferirlo mortalmente. Fu
906 VII | gli occhi in alto, lassù, dove, oltre la proda erbosa,
907 VII | dolenti, con un volto smorto, dove già cominciava a salire
908 VII | quella triste carrozza, dove, nel fondo, biancheggiava
909 VII | da una tenue speranza. — Dove andremo?~ ~— Dove tu vuoi,
910 VII | speranza. — Dove andremo?~ ~— Dove tu vuoi, Laura.~ ~— Non
911 VII | desiderio, di andare, non so dove?~ ~— Nessun desiderio —
912 VII | approvò, tristemente. — Ma dove andare?~ ~— Io non so —
913 VII | cerchiamo un paese tranquillo... dove restare qualche tempo...
914 VII | trovare un angolo quieto, dove finire di scontare questo
915 VII | cerchiamo un angolo segreto, dove andar a chiuderci, indifferenti
916 VII | Telegrafa che te le mandino.~ ~— Dove?~ ~— A Milano: andremo verso
917 VII | provincia di Reggio Calabria, dove i Dias avevano avuto e ancora
918 VII | punto: partiva, chi sa per dove, chi sa per quanto tempo,
919 VIII | signorili, dalle grandi serre, dove qualche doviziosa dama dall’
920 VIII | ghirlandette dei piccoli cappelli, dove le rose incoronavano le
921 VIII | innanzi al real palazzo, dove si doveva ballare, alla
922 VIII | ballare, alla palazzina dove abitò tanto tempo Vittorio
923 VIII | verso il campo della festa, dove era lui con Hermione; si
924 VIII | grande cerchio del ballo, dove il moto era più lento, tante
925 VIII | qualche passo innanzi.~ ~— Dove?~ ~— Laggiù, in Inghilterra:
926 VIII | Questo dolore, venire laggiù, dove voi siete? Ma che dite?
927 VIII | Ma che dite? il dolore è dove non siete, lady.~ ~— Non
928 VIII | l’apertura della tenda, dove insieme a Clemente Cortez,
929 VIII | discendendo dall’altura dove sorgeva la tenda araba:
930 VIII | giunse, con un vassoio, dove la bottiglia dal collo sottile
931 VIII | resto, cercando il posto dove quelle labbra si erano posate,
932 VIII | passarono accanto all’altura dove s’ergeva la tenda araba,
933 VIII | ancora, nel bosco più oscuro, dove solo il rumore dei loro
934 VIII | bosco profondo e solingo, dove scarsamente penetrava il
935 VIII | anche nelle ore più alte: e dove regnava, quindi, quella
936 VIII | respiri da tutte le fibre: dove regnava quella sacra penombra
937 VIII | stanza socchiusa, di camera dove siano delle lampade temperate
938 VIII | paesaggio, e dei prati, dove le bianche sibille che danno
939 VIII | così! Soli, ma nelle stanze dove una visita potea essere
940 VIII | potea essere annunziata, dove un servo sempre poteva entrare:
941 VIII | e la baciò sul collo, dove la zona di seta ricamata
942 VIII | nel volto ovale e bruno, dove brillavano dolcemente e
943 VIII | fieramente gli occhi neri, dove bizzarramente rideva la
944 VIII | in una lenta vertigine, dove era sparito il senso del
945 VIII | torbida: con la bocca schiusa dove biancheggiavano, quasi lucenti,
946 VIII | perché tutto può essere vero, dove è l’ombra, dove è il mistero.~ ~
947 VIII | essere vero, dove è l’ombra, dove è il mistero.~ ~Ella tremò,
948 VIII | sul gelo della voce.~ ~— Dove vai?~ ~— Non so: vado.~ ~—
949 VIII | vai?~ ~— Non so: vado.~ ~— Dove, dove, dove?~ ~— Laggiù...~ ~—
950 VIII | Non so: vado.~ ~— Dove, dove, dove?~ ~— Laggiù...~ ~—
951 VIII | so: vado.~ ~— Dove, dove, dove?~ ~— Laggiù...~ ~— In Inghilterra,
952 IX | amaranto, dalle ampie maniche dove si perdevano le braccia
953 IX | del mare, verso la città, dove brillava la collana di luce,
954 IX | leggermente appoggiata al leggìo, dove stava schiuso l’Evangelio
955 IX | timidi e trepidi occhi, dove si leggeva.~ ~— Rinunzi,
956 IX | parte?~ ~— Fra un’ora.~ ~— Dove va?~ ~— Non lo so.~ ~— Non
957 IX | Genova, e di là a Gibilterra, dove il servo si sarebbe fermato
958 IX | dolcezza e ogni fierezza, dove non era restata che la infinita
959 IX | andava alla penna d’avorio, dove era scolpita una Chimera
960 IX | sulle vette delle Alpi, dove sono le nevi eterne, poiché
961 IX | il giro di quella stanza dove aveva passato vani mesi
962 IX | nella sua stanza da letto, dove appena entrava un riflesso
963 IX | piccola bandiera ammainata dove, sul bianco, era ricamata
964 IX | ormeggiata allo scalo di marmo, dove, sul mare, finiva il giardino
965 IX | andò innanzi al leggìo dove stava aperto il grande libro
966 IX | quella rigidezza monacale, dove già trionfa la morte della
967 IX | casa, alla diletta casa, dove aveva vissuto sognando,
968 IX | farla restare! Il salone dove avevano passato tante e
969 IX | alla camera di Hermione, dove si proiettava un poco di
970 IX | quell’abbattimento desolato dove soltanto il nome di Hermione,
971 IX | sollevò la sua volontà.~ ~— Dove va la Chimera? — chiese
972 IX | raggiungerò domattina: ditemi; dove va, ditemelo!~ ~Il servo
973 IX | non sapete... ditemi, dove va?~ ~— Io non lo so, Eccellenza.~ ~—
974 IX | in tutto... ma io non so dove va la Chimera.~ ~— Ve ne
975 IX | lei, è vero?~ ~— Io non so dove è andata Sua Signoria: ma
976 IX | Voi non volete dirmi dove è andata la Chimera, vi
977 IX | salutarlo. Sul grande tavolino dove ella soleva scrivere le
978 IX | Donde veniva, che voleva, dove andava? Niente egli sapeva.
979 IX | avanzarsi in quella camera, dove ella non lo aveva mai lasciato
980 IX | mano sul cuscino di velluto dove tante volte la pia straniera
981 IX | quella oscurità della camera, dove entrava solo un riflesso
982 IX | chi fosse, donde venisse, dove andasse: non sapeva chi
983 IX | Macchinalmente, guardò quelle sedie dove tante volte l’aveva guardata,
984 IX | del terrazzo: ma dal posto dove si trovava, i suoi occhi
985 IX | guardava, non l’orizzonte dove la sua donna, il suo amore,
986 X | aria un po’ triste poiché dove il sole non entra, nel paese
987 X | dell’Albergo dei Poveri, dove è raccolta tanta miseria,
988 X | carrozza nera, semplice, dove è nascosto, sotto i fiori,
989 X | porta al Campo di Marte, dove si fanno le esercitazioni
990 X | altra porta a Poggioreale, dove è il camposanto.~ ~Ambedue
991 X | coraggio, dell’abilità, dove la vita assume un carattere
992 X | e questa grande strada, dove coloro che sono partiti
993 X | quella solitudine campestre dove cessava la pompa cittadina,
994 X | tragitto, per una via deserta, dove non debbano badare alla
995 X | suo giardino nel mezzo, dove così folti crescevano i
996 X | perdentesi fra i cespugli, dove, dappertutto, in quella
997 X | giardino tutto fiorito, dove, veramente, le lapidi bianche
998 X | maestà placida degli ambienti dove le due grandi verità, la
999 X | finestretta dai vetri colorati, dove era disegnato un Gesù che
1000 X | sinistro una pari finestretta dove era disegnata una Annunciazione: