All'erta, sentinella!
   Racconto, Cap.
1 Terno, I| sciancato cavò certi fogli sporchi, unti, mezzo laceri: pezzi 2 Terno, II| placidamente, raccolse i piatti sporchi, raccolse la piccola tovaglia I capelli di Sansone Cap.
3 I | della mano dritta erano sporchi d'inchiostro sino alla seconda 4 I | un finestrino da i vetri sporchi che dava sulla scaletta: 5 III | tavolino tutti i piatti sporchi.~ ~— Ecco la camicia, — 6 IV | Bismarck, alcuni foglietti sporchi e un numero del Temps spiegato; Leggende napoletane Par.
7 6 | questi giorni fangosi e sporchi, quando la Noia immortale 8 7 | finestre, aventi i vetri sporchi ed impiombati. La porta La mano tagliata Par.
9 1 | illuminate, attraverso i vetri sporchi.~ ~Mosè Cabib si fermò innanzi 10 2 | guance, pochi peli radi e sporchi.~ ~— Vostra Grazia dove Nel paese di Gesù Parte, Cap.
11 2, V| Ulivi, mendichi laceri, sporchi, senza età, senza fisonomia, 12 4, III| posti più frequentati e più sporchi di Gerusalemme: il posto 13 4, VII| pezzenti avvolti in cenci sporchi: sovra tutto, piena di bimbi Il paese di cuccagna Par.
14 1 | vergognosamente laceri e sporchi, da fare schifo, avendo 15 1 | tre figli, non laceri, non sporchi, e bellini, pareva non le 16 2 | una quantità d’ingredienti sporchi e pericolosi alle sue sfogliate: 17 2 | labbra di zucchero colante e sporchi di cioccolatte. Alcuni altri, 18 11 | i suoi vestiti sciatti e sporchi: d’un tratto il dottore 19 14 | nulla appariva dietro gli sporchi vetri delle finestre: solo, 20 16 | salotto erano più che mai sporchi di polvere, di fumo di lampada, 21 17 | inchiodata dietro quei vetri sporchi di polvere: il suo alito Suor Giovanna della Croce: l'anima semplice Capitolo
22 4 | cattivo odore umano di corpi sporchi, di fiati graveolenti, di 23 4 | che rientrava in quegli sporchi e oscuri paraggi intorno Il ventre di Napoli Parte, Cap.
24 2, 2 | antichi, umidi, alti, tetri e sporchi. È il lato meno spaventoso 25 2, 2 | antiche finestre dai vetri sporchi, gli antichi cavalcavia 26 2, 4 | cocchieri meno laceri e meno sporchi e, sovra tutto, meno avidi 27 3, 4 | fagottello di cenci sdruciti e sporchi, disciolto, in terra. La 28 3, 4 | che una piccola tana di sporchi rosicanti, che io ho migliaja
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