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Addio, Amore!
Parte, Cap.
1 1, I| Colui che dispone di te, Cesare Dias.~ ~– Tu l'hai visto?~ ~–
2 1, I| giovane, hai coraggio; perchè Cesare Dias, che è quasi vecchio,
3 1, I| fatto paura?~ ~– Perchè Cesare Dias aveva ragione, Anna –
4 1, I| disperato coraggio.~ ~– Cesare Dias aveva ragione, Anna
5 1, I| che ti rendo ribelle a Cesare Dias, a tua sorella Laura,
6 1, I| ultima via. Tu hai parlato a Cesare Dias, gli hai detto che
7 1, I| amore. Pure... parlerò a Cesare Dias. La verità mi sgorgherà
8 1, I| Mia sorella è peggiore di Cesare Dias – rispose ella, con
9 1, II| ho affrontato anche io Cesare Dias. Quale uomo! La sola
10 1, II| appena sfiori la terra. Cesare Dias, seduto in una poltroncina,
11 1, II| quella notte burrascosa. Cesare Dias sorrideva, fissando
12 1, II| mio carattere da quello di Cesare Dias, io ho osato dirgli
13 1, II| mancanza di sentimento. Cesare Dias ha negato il mio amore
14 1, II| Io ho del danaro: sai che Cesare Dias, per non avere noie,
15 1, II| fosso neppure possibile che Cesare Dias la raggiungesse in
16 1, II| e che Laura Acquaviva, Cesare Dias e Stella Martini fossero
17 1, II| Anna...~ ~– Tu parli come Cesare Dias... – gridò ella scostandosi
18 1, II| Quando?~ ~– Quando Cesare Dias sarebbe giunto a prenderti.~ ~–
19 1, II| meraviglia: io torno a casa, con Cesare Dias, quasi avessi fatta
20 1, II| è visto. Tu hai ragione, Cesare Dias ha ragione; anche Laura
21 1, II| Lasciami aspettare Cesare Dias...~ ~– Se non te ne
22 1, II| dell'imminente arrivo di Cesare Dias, o rimpiangeva straziata
23 1, II| e si abbattè ai piedi di Cesare Dias, dicendo:~ ~– Perdonatemi,
24 1, III| chi ha amato e sofferto.~ ~Cesare Dias, in quel periodo, abbandonando
25 1, III| più prossimi che lui: e Cesare non era neppure un parente:
26 1, III| che stupiva ognuno, era Cesare Dias, il gaudente solitario
27 1, III| maritarle presto e bene.~ ~Cesare Dias aveva compito il suo
28 1, III| amicizie obbligatorie? Tutore, Cesare Dias, che aveva accomodato
29 1, III| stravagantissimo padre! Cesare Dias l'aveva presa sospirando,
30 1, III| lor passioni: talvolta era Cesare che taceva, sorridendo,
31 1, III| forse, egli ha ragione. Cesare diceva, sdegnoso: che importa?~ ~
32 1, III| importa?~ ~E così quando Cesare Dias seppe che la sua pupilla
33 1, III| innamorato. Una delle teorie di Cesare Dias era che la rettorica
34 1, III| ignora la passione. Quando Cesare Dias seppe che Anna Acquaviva
35 1, III| si faceva nell'anima di Cesare Dias che aveva delle idee
36 1, III| chieder soccorso. Pensava Cesare Dias, che se Anna Acquaviva
37 1, III| pane! Non già, non già che Cesare Dias si fosse molto intenerito,
38 1, III| morente, alla sua casa, Cesare Dias e Laura Acquaviva,
39 1, III| morale della inferma.~ ~Cesare Dias arrivava ogni mattina,
40 1, III| contemplazioni interiori.~ ~Cesare Dias, senza farsi udire,
41 1, III| altro. Spesso, di sera, Cesare Dias veniva in marsina:
42 1, III| o della imminente festa, Cesare Dias era ancora bello: gli
43 1, III| lentamente, sfiorando il tappeto: Cesare Dias fuggiva alla sua notturna
44 1, III| introvabili godimenti.~ ~Cesare Dias intuiva che, volendosi
45 1, III| un giorno, quando videro, Cesare Dias e Laura Acquaviva,
46 1, III| di voler restare sola con Cesare Dias, quasi che avesse da
47 1, III| orecchio:~ ~– Sentite...~ ~Cesare Dias si accostò: i neri
48 1, III| So, so – mormorò Cesare Dias, con l'ombra di un
49 1, III| di contrizione innanzi a Cesare Dias, a Laura, crebbe, fu
50 1, III| andava con uno sguardo da Cesare Dias a Laura Acquaviva:~ ~–
51 1, III| per quello che le diceva Cesare Dias, ingrandito ormai,
52 1, III| capo appoggiato ai cuscini. Cesare Dias veniva dopo colazione,
53 1, III| rimpiccinito. Essa ammirava Cesare Dias, anche perchè, essendo
54 1, III| taciturnità, di raccoglimento. Cesare Dias, un po' inquieto, chiedeva
55 1, III| nominava sua sorella.~ ~Cesare Dias la fissava, seriamente:
56 1, III| fragile di Anna vibrava, Cesare Dias, naturalmente serio
57 1, III| le lacrime la velavano. Cesare Dias odiava tutte queste
58 1, III| tutti – era l'assioma di Cesare Dias.~ ~– Cercherò – concludeva
59 1, III| dolcezza. Più tardi, venne Cesare Dias e la trovò immersa
60 1, III| reagito, specialmente contro Cesare Dias, poichè lo aveva sempre
61 1, III| Chi dice troppo, si perde. Cesare Dias aveva ragione.~ ~–
62 1, III| nel cuore. La fisonomia di Cesare Dias si chiarì, in quel
63 1, III| supplicò, affannando.~ ~Cesare Dias ebbe l'aria di non
64 1, III| può, mia cara – ribattè Cesare, glacialmente. – Egli, dunque,
65 1, III| paradossale e velenoso di Cesare Dias, le faceva spavento
66 1, III| che quel che aveva detto Cesare Dias, assai duramente, in
67 1, III| proprio fragile errore: Cesare Dias era sulla montagna,
68 1, III| siete forte.~ ~– Sì – disse Cesare.~ ~– E... siete felice,
69 1, III| indovinare il perchè.~ ~Cesare Dias levò il capo, si alzò
70 1, III| offrì; una piccola rosa. Cesare Dias gliela tolse rapidamente
71 1, IV| dirimpetto a loro, era apparso Cesare Dias, in marsina, portante
72 1, IV| occhi fissati sul palco di Cesare Dias. Costui parve sentisse
73 1, IV| qualche parola, ogni poco, con Cesare Dias, ma non si voltava
74 1, IV| quattro, di prima fila, dove Cesare Dias, torcendo macchinalmente
75 1, IV| quattro, dove stavano insieme Cesare Dias e Luigi Caracciolo.
76 1, IV| occhi incantati, abbagliati? Cesare Dias, un po' sdraiato al
77 1, IV| palco delle due fanciulle. Cesare Dias gli disse una parola;
78 1, IV| Luigi Caracciolo e Cesare Dias sono dalla contessa
79 1, IV| pallido e nobile profilo di Cesare Dias e il profilo giovanile,
80 1, IV| le dette la notizia:~ ~– Cesare Dias e Luigi Caracciolo
81 1, IV| suo interesse. E mentre Cesare Dias e Luigi Caracciolo,
82 1, IV| piano alla porta: entrarono Cesare Dias e Luigi Caracciolo.
83 1, IV| due uomini si sedettero, Cesare Dias accanto ad Anna Acquaviva,
84 1, IV| Anna sola discorreva, con Cesare Dias e con Luigi Caracciolo:
85 1, IV| d'artista basta – ribattè Cesare Dias, con un accento nel
86 1, IV| udito i grandi... – sospirò Cesare Dias.~ ~– Già, già, tu hai
87 1, IV| vecchio – terminò di dire Cesare Dias con quella velatura
88 1, IV| cara! – esclamò, ridendo, Cesare Dias – ma essa è dovuta
89 1, IV| Non abbastanza – riprese Cesare Dias, per ispiegare il complimento
90 1, IV| Ma non lagnarti, caro Cesare, sii giusto! Non vale più
91 1, IV| tranquilla Laura? – domandò Cesare Dias, riprendendo la conversazione. –
92 1, IV| problema è risoluto – pronunziò Cesare Dias.~ ~– E l'intervallo
93 1, IV| sera, buona sera: ciao, Cesare.~ ~Così si licenziò Caracciolo,
94 1, IV| grazioso giovane – osservò Cesare Dias.~ ~– Grazioso – confermò
95 1, IV| centenario, resto qui – disse Cesare Dias, sedendosi di nuovo
96 1, IV| le spalle assolutamente a Cesare Dias, e perchè le metteva
97 1, IV| braccio destro, il braccio di Cesare Dias che teneva in mano
98 1, IV| caduto, per non obbligare Cesare a raccoglierlo. Ogni tanto,
99 1, IV| pensando che lo sguardo di Cesare Dias si fissava ogni tanto
100 1, IV| contessa d'Alemagna che Cesare Dias era andato a visitare,
101 1, IV| attrazione di più, e su cui Cesare Dias, ogni tanto, posava
102 1, IV| bruna a una sola maniera? E Cesare Dias non l'aveva graziosamente
103 1, IV| perduto il ventaglio – disse Cesare Dias, chinandosi a raccoglierlo.~ ~
104 1, IV| con un gesto distratto, Cesare Dias riprese il ventaglio,
105 1, IV| come esso palpitava. Adesso Cesare Dias aveva appoggiato, per
106 1, IV| pezzo della congiura. Anche Cesare Dias si era rivolto un poco
107 1, IV| fossero i battiti del cuore di Cesare. No, Anna nulla conosceva
108 1, IV| Involontariamente guardò Cesare. Egli la guardò e sorrise:
109 1, IV| amore. Alle spalle di Anna, Cesare Dias, come se le parlasse
110 1, IV| voce sempre metallica di Cesare Dias fosse un po' velata?
111 1, IV| abbandonata e morente, la voce di Cesare Dias dirle povera figliuola
112 1, IV| Avete la carrozza? – domandò Cesare Dias a Stella Martini.~ ~–
113 1, IV| si erano levate, quando Cesare Dias entrò, con la pelliccia
114 1, IV| aumentò quando vide che Cesare Dias, cortesemente e correttamente,
115 1, V| V.~ ~ ~ ~Cesare Dias proteggeva le assiduità
116 1, V| tranquille e perverse teorie di Cesare Dias la ferivano mortalmente.
117 1, V| unisonamente a quanto le diceva, Cesare Dias si gloriava dell'opera
118 1, V| No, non era possibile. Cesare Dias conosceva assai bene
119 1, V| fuggita a Pompei?~ ~Ah no, no, Cesare Dias non era rassicurato;
120 1, V| senza dare nell'occhio, Cesare Dias portava Luigi Caracciolo
121 1, V| occasione sempre: appena Cesare Dias si accostava alle fanciulle
122 1, V| altronde non era lodevole Cesare Dias, di voler bene maritare
123 1, V| sorvegliante da lontano, il tutore Cesare Dias. Il discorso non diventava
124 1, V| Volontario o involontario, Cesare Dias era complice di Luigi
125 1, V| se fatto in presenza di Cesare Dias, la turbava, la faceva
126 1, V| parola. Ma se era invece Cesare Dias che faceva allusione
127 1, V| intendeva che ella considerava Cesare Dias come il suo giudice
128 1, V| diventate così chiare e Cesare Dias aveva tanto il contegno
129 1, V| diventava nervosa, fissava Cesare Dias con un'espressione
130 1, V| intenzioni erano approvate da Cesare Dias, ella si sfogava trattando
131 1, V| antipatia. Finì per osservare Cesare Dias, che aveva l'occhio
132 1, V| Caracciolo, in un concerto, Cesare Dias, uscendo le disse:~ ~–
133 1, V| ogni tanto, si voltava a Cesare Dias come se egli fosse
134 1, V| dolcezza per piacere a lui, Cesare Dias, e Cesare la trattava
135 1, V| piacere a lui, Cesare Dias, e Cesare la trattava così male! E
136 1, V| su ciò, mia cara – disse Cesare Dias, diventato un po' pallido,
137 1, V| a chiedere sue notizie. Cesare fece rispondere dal suo
138 1, V| perchè sentiva di aver offeso Cesare Dias, forse assai profondamente.
139 1, V| intenzione del discorso di Cesare Dias, forse che ella poteva
140 1, V| dovuto udire dalla bocca di Cesare Dias istesso l'elogio di
141 1, V| l'assenza sprezzante di Cesare Dias le cagionò una cocente
142 1, V| osava neppure osservare, che Cesare Dias non veniva da varii
143 1, V| disoccupato e forte, come Cesare Dias; non ci aveva mai pensato,
144 1, V| otto giorni di assenza di Cesare Dias, conobbe tutte le fasi
145 1, V| il cruccio di non vedere Cesare Dias, finivano per sembrarle
146 1, V| dove potesse incontrare Cesare Dias. Laura preferiva, spesso,
147 1, V| tremando.~ ~– Benissimo – disse Cesare Dias, con un lieve sorriso.~ ~–
148 1, V| trottata, quasi danzando: e Cesare Dias ne fu contentissimo,
149 1, V| stato freddo, disdegnoso, Cesare Dias! Ma che importava ad
150 1, V| riapparisse: certamente, Cesare Dias, non vi aveva messo
151 1, V| campanello che annunziava Cesare Dias, se n'era fuggita nella
152 1, V| rispose con un sorriso: Cesare Dias la guardò con ammirazione.
153 1, V| delle occhiate scrutatrici a Cesare Dias, il quale, invece,
154 1, V| averla fatta litigare con Cesare Dias: ma Luigi non se n'
155 1, V| mentre ella, per piacere a Cesare Dias, s'inebbriava di sacrificio,
156 1, V| giorni, ancora una volta, Cesare Dias, la paura che egli
157 1, V| giornate della sua vita. Cesare Dias, un po' tranquillato
158 1, V| Che avete? – le diceva Cesare Dias.~ ~– Nulla – mormorava
159 1, V| superata, che fra lei e Cesare Dias avvenne la spiegazione.
160 1, V| ella si era accostata a Cesare Dias che parlava con Laura,
161 1, V| di smarrire la ragione. Cesare Dias se ne andò, con la
162 1, V| dovuto dire l'indomani a Cesare Dias; e le pareva che egli
163 1, V| fra sè, mentre aspettava Cesare Dias, andava dicendo, monotonamente:~ ~–
164 1, V| un brivido, vedendo che Cesare Dias aspettava, in silenzio,
165 1, V| Caracciolo, offrendola a Cesare Dias perchè la leggesse.
166 1, V| pel matrimonio – osservò Cesare freddamente.~ ~– Per altri,
167 1, V| misteriosamente.~ ~– La troverò.~ ~Cesare Dias aveva detto queste
168 1, V| camminava dritto alla verità, Cesare, e come ella tremava, ormai,
169 1, V| discussione; e solo loro due, Cesare Dias e Anna Acquaviva, restavano
170 1, V| Tu sei innamorata di Cesare Dias?~ ~– Sì – disse semplicemente
171 1, VI| La lettera di Anna a Cesare Dias, diceva così:~ ~«Non
172 1, VI| La lettera di Anna a Cesare Dias continuava, dicendo
173 1, VI| respingermi. – Anna».~ ~Cesare Dias lesse molto attentamente
174 1, VI| amate. Saluti cordiali – Cesare Dias».~ ~Ella ricevette
175 1, VI| voi – Anna Acquaviva».~ ~Cesare Dias stette un giorno senza
176 1, VI| Anna – Sta bene: e poi? – Cesare Dias».~ ~Ella rimase esterrefatta.
177 1, VI| credeva di dover fare su Cesare Dias una impressione profonda,
178 1, VI| era la soluzione peggiore. Cesare Dias non era nè arrabbiato,
179 1, VI| volta, una tragedia: ma per Cesare Dias era, ancora una volta,
180 1, VI| Immutabile, immutabile. Cesare Dias: questa era la idea
181 1, VI| sapere il poi di quell'amore. Cesare Dias, con la mite curiosità
182 1, VI| quello che era il cuore di Cesare Dias: le parve di trovarsi
183 1, VI| il miracolo di commuovere Cesare Dias: e che tutti coloro
184 1, VI| dovesse compiere, perchè Cesare Dias, forse ignaro della
185 1, VI| scrisse questa lettera a Cesare Dias:~ ~«Perchè mi domandate
186 1, VI| contenuto di questa lettera, Cesare Dias diventò molto pensoso
187 1, VI| poteva durare tutto questo? Cesare Dias era un uomo di grande
188 1, VI| della sua prima lettera, Cesare Dias era sicuro che ella
189 1, VI| avrebbe voluto essere amata da Cesare Dias. L'amore non corrisposto
190 1, VI| dimenticato Giustino Morelli?~ ~Cesare Dias finì per iscuotere
191 1, VI| vedeva giungere nelle mani di Cesare Dias, vedeva il sorriso
192 1, VI| fuoco nel caminetto; ed ecco Cesare Dias, annoiato, sdegnato,
193 1, VI| pianamente. In salotto, Cesare Dias mostrava a Laura, molto
194 1, VI| non le riuscisse. Mentre Cesare Dias e Laura Acquaviva commentavano
195 1, VI| bene che restava sola con Cesare Dias e fece una mossa, a
196 1, VI| ricadde sul tavolino. Tremava. Cesare Dias la guardava, sorridendo
197 1, VI| contro la indifferenza di Cesare Dias, invano, poichè le
198 1, VII| in cui il suo amore per Cesare Dias si era rivelato, dalla
199 1, VII| essa aveva confessato a Cesare Dias di amarlo, si allontanava,
200 1, VII| nessuno la riconosceva; e con Cesare Dias aveva una tenerezza
201 1, VII| Molto spesso, a quello che Cesare le diceva, ella non rispondeva:
202 1, VII| combattimenti, di scrivere a Cesare Dias. Era l'unica, solitaria
203 1, VII| insopportabili. Ella scriveva a Cesare Dias lungamente e confusamente,
204 1, VII| aveva detto un giorno a Cesare Dias, il giorno seguente
205 1, VII| per giorno, ora per ora. Cesare Dias non rispondeva.~ ~E
206 1, VII| tutto era perduto, scrisse a Cesare Dias una lettera lunga di
207 1, VII| ne scrisse una parola a Cesare Dias parendole necessario
208 1, VII| a Napoli, dove lasciava Cesare Dias: ma sentiva anche che
209 1, VII| Buona sera – le disse Cesare Dias, giunto presso a lei.~ ~
210 1, VII| me. Io non posso guarire, Cesare.~ ~Ed era così disperata
211 1, VII| modo come le aveva parlato Cesare Dias. – Tutto si spera,
212 1, VII| Ditemelo ancora – soggiunse Cesare.~ ~– Ebbene, io aveva sognato,
213 1, VII| sono giovane, ma muoio, Cesare!~ ~– La vecchiaia è una
214 2, I| fregiato di argento, che Cesare le aveva donato nel suo
215 2, I| Chi è?~ ~– Sono io, Cesare – disse ella, piegandosi,
216 2, I| antichi tappeti di Smirne, che Cesare Dias aveva riportati da
217 2, I| della reseda, senza che Cesare li degnasse di uno sguardo.
218 2, I| occhiata al piccolo ritratto di Cesare, chiuso nella sua cornicetta
219 2, I| una lettera del nome di Cesare, e mentre la mano destra
220 2, I| dato queste belle rose?~ ~– Cesare – disse la sorella, con
221 2, I| gliene parlò, scherzando, Cesare Dias, ella dette in una
222 2, I| mostrare troppo l'amore per Cesare. Le pareva di essere un'
223 2, I| Giustino, alla passione per Cesare Dias e al suo matrimonio.
224 2, I| diventate più familiari fra Cesare e Laura, si davano del tu
225 2, I| Quando l'hai visto, Cesare? – domandò Anna prendendo
226 2, I| in camera.~ ~– È buono, Cesare – disse Anna, guardandone
227 2, I| andarono nel salone, aspettando Cesare, per uscire. Egli venne
228 2, I| sua parola, ma non l'ebbe. Cesare aveva visto l'abito di lana
229 2, I| caldo del diavolo – disse Cesare, quando l'equipaggio imboccò
230 2, I| a piedi, in carrozza: e Cesare internamente si seccava
231 2, I| alla daumont coniugale di Cesare Dias, lo stage di Giulio
232 2, I| passando, dei grandi saluti a Cesare Dias, e la contessa d'Alemagna
233 2, I| chiese con un risolino, Cesare.~ ~– Mi piace – completò
234 2, I| genio ad Anna – soggiunse Cesare con una enigmatica ironia.~ ~–
235 2, I| offerte a sua sorella da Cesare, ora si sfogliava, all'occhiello
236 2, I| d'amici, e chi salutava Cesare da una parte, chi dall'altra;
237 2, I| d'Alemagna? – le domandò Cesare, mentre accompagnava la
238 2, I| molte signore e di signori. Cesare trovò loro due posti, innanzi:
239 2, I| delle simpatie che godeva Cesare Dias irradiava la sua persona.
240 2, I| e a Laura Acquaviva.~ ~– Cesare vi ha abbandonate? – egli
241 2, I| tratto, disse:~ ~– Ecco Cesare.~ ~Infatti Dias camminava
242 2, I| tutto il campo di Marte, Cesare Dias pareva quel che era,
243 2, I| Passando sotto la tribuna, Cesare levò la testa e salutò,
244 2, I| questa volta, tornando, Cesare Dias non levò neppure la
245 2, I| valore delle scommesse.~ ~– Cesare avrà vinto, forse; parlava
246 2, I| È costume di vincere per Cesare – disse con cortesia, ma
247 2, I| Non si chiamerebbe Cesare per nulla – rispose Anna,
248 2, I| giorno in cui aveva amato Cesare Dias, un velo era disceso
249 2, I| tratto, si trovò innanzi Cesare Dias, senza che ella lo
250 2, I| posso condurre te – disse Cesare Dias alla moglie, che lo
251 2, I| non giungeva ad ispirare a Cesare l'odio, il disprezzo, ma
252 2, I| nella vita: – così diceva Cesare, ed aveva ragione, sempre,
253 2, I| Laura si era allontanata con Cesare Dias, la saggia e bellissima
254 2, I| certo sorridere anche lui, Cesare, lontano. Solo Anna, fra
255 2, I| più orribile solitudine, Cesare – disse ridendo Luigi Caracciolo.~ ~–
256 2, I| amico mio! – disse, ridendo, Cesare Dias, mentre tutti scendevano
257 2, I| dando il braccio ad Anna, Cesare dando il braccio a Laura.~ ~–
258 2, I| soggiunse ironicamente Cesare.~ ~– Tu sei mio maestro,
259 2, I| conforto di aver riveduto Cesare, di andar via con lui, di
260 2, I| trovarono la loro carrozza, ma Cesare, ormai riconciliato con
261 2, I| signore a salire in vettura, e Cesare, senza salire, si mise ad
262 2, I| licenziarsi. A un tratto, Cesare chiuse lo sportello e disse
263 2, I| disse Anna.~ ~Vide che Cesare Dias e Luigi Caracciolo
264 2, I| letto, nel suo ritratto, Cesare parea che beffardamente
265 2, II| rientrando, verso le sei, Cesare Dias aveva portato a casa
266 2, II| si sapevano staccare da Cesare, attirati da un fascino
267 2, II| capo, quello che diceva Cesare. Dopo pranzo, quasi tutti
268 2, II| per te, quella vestaglia, Cesare? – disse scherzando Laura.~ ~–
269 2, II| finge; – ripetette, ridendo, Cesare – ci giurerei, che la ostinata
270 2, II| anni, mi pare...~ ~– Oh Cesare, non scherzare così! – supplicò
271 2, II| gran fioriera, alle spalle; Cesare stava sdraiato in una poltrona,
272 2, II| l'inquietudine nervosa. Cesare, adesso, aveva aperta la
273 2, II| tua figura.~ ~– Imparerò, Cesare – aderì ella, vinta subito.~ ~–
274 2, II| dolori, Laura? – chiese Cesare.~ ~– Nè piccoli, nè grandi.~ ~–
275 2, II| insieme – disse ironicamente Cesare, scuotendo la cenere della
276 2, II| presto sì – concluse Cesare, dopo una brevissima esitazione.~ ~–
277 2, II| esitazione.~ ~– Ti aspetto, Cesare – disse Anna, insistendo.~ ~–
278 2, II| parola affettuosa – veramente Cesare non faceva che rispondere
279 2, II| amore. Quella sera, quando Cesare fu andato via, le due sorelle
280 2, II| buonumore, per il buonumore di Cesare, per la promessa di ritornar
281 2, II| promessa di ritornar presto che Cesare le aveva fatta.~ ~– Chissà!
282 2, II| passare, sino al ritorno di Cesare; li trattenne, con una repressa
283 2, II| sapevano che ella aveva amato Cesare Dias sino a volerne morire,
284 2, II| lentamente. – Che avrebbe detto Cesare, se vi avesse udito, da
285 2, II| andato: e certo, non molto Cesare poteva tardare, al più un'
286 2, II| eterno pensiero, che era Cesare. Anzi, adesso ne rammentava
287 2, II| ognuna di esse la riportava a Cesare Dias, poichè ella aveva
288 2, II| Anna le rispose di sì. Cesare aveva stabilito, seguendo
289 2, II| poltrona, tendeva l'orecchio; Cesare le aveva promesso formalmente,
290 2, II| sognava solo l'arrivo di Cesare, e provava una necessità
291 2, II| bacio rendeva più acuta. – Cesare, Cesare – ella diceva, stringendo
292 2, II| rendeva più acuta. – Cesare, Cesare – ella diceva, stringendo
293 2, II| che a un nottambulo come Cesare, il presto non potea significare
294 2, II| mezzanotte. Era questo: Cesare sarebbe ritornato alle due,
295 2, II| ad alcuno era l'anima di Cesare. Ebbe un brivido di orrore,
296 2, II| l'ora in cui, certamente, Cesare sarebbe arrivato. Ma tentava
297 2, II| Erano le due giuste. Adesso, Cesare sarebbe venuto.~ ~Ma non
298 2, II| abbreviare la distanza fra sè e Cesare, se ne andò nella camera
299 2, II| gran seduzione personale di Cesare invaderle l'anima, salirle
300 2, II| se fossero le labbra di Cesare: poi, intenerita, li passò
301 2, II| vestaglia. Ma dove era dunque Cesare? Il fastidio del suo ritardo
302 2, II| quell'ora.~ ~Dov'era, dunque, Cesare? Ogni tanto, cercando domare
303 2, II| immediatamente le pareva che Cesare fosse già giunto, che venisse
304 2, II| evidenza della realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro
305 2, II| della realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro amore,
306 2, II| realtà. Ah Cesare, Cesare, Cesare, il caro amore, dove era,
307 2, II| del club che frequentava Cesare. E subito, ebbe un senso
308 2, II| senso di pace nell'anima. Cesare doveva essere colà a giocare,
309 2, II| visto venire più presto Cesare, che doveva solo attraversare,
310 2, II| dal circolo, e che anche Cesare sarebbe finalmente venuto
311 2, II| Adesso, adesso, certo. Cesare sarebbe venuto: ed ella
312 2, II| l'ultimo frequentatore. Cesare non vi era. Ella provò un
313 2, II| dormiva da quattr'ore. Dunque, Cesare Dias, suo marito, era presso
314 2, II| donne poteva trattenevo Cesare Dias, l'uomo fine ma corrotto,
315 2, II| uomo, quest'uomo era dunque Cesare Dias, che per piacergli,
316 2, II| temporale, ella pianse sopra Cesare, il cui ideale le si era
317 2, II| sognare di lui, dormendo, Cesare passava le sue notti accanto
318 2, II| la maniglia della porta. Cesare entrò, era pallidissimo:
319 2, II| non battè palpebra. Allora Cesare fece una stretta di spalle,
320 2, II| a lei.~ ~– Buon giorno, Cesare – ella rispose, staccandosi
321 2, III| estate del suo matrimonio, Cesare Dias accompagnò sua moglie
322 2, III| sorta una freddezza. Sì, Cesare non aveva tardato a riprendere
323 2, III| attossicata. In quanto a Cesare, egli ne era stato annoiatissimo
324 2, III| tutte le impressioni di Cesare, e cercava di farsi perdonare,
325 2, III| averlo atteso, quella notte. Cesare, con la indulgenza un po'
326 2, III| occhi, felice ancora che Cesare non l'avesse punita, della
327 2, III| poco.~ ~Anna scriveva a Cesare due volte al giorno, delle
328 2, III| Scrivendo, glielo poteva dire a Cesare, quanto lo amava, che la
329 2, III| propria elezione. Veramente, Cesare le scriveva un paio di volte
330 2, III| arrivava una lettera di Cesare, dava i suoi saluti a Laura
331 2, III| passato, e quel suo amore per Cesare Dias, amore che Luigi Caracciolo
332 2, III| ai balletti della sera. E Cesare, da Saint-Moritz raccomandava
333 2, III| gli parlava così spesso di Cesare, con tale una emozione nella
334 2, III| altro, Laura denunziasse a Cesare l'amor suo per Anna. Le
335 2, III| voi? Anche vostro marito Cesare è buono?~ ~– Anche: più
336 2, III| potete dire che è buono?~ ~– Cesare non me ne fa di tutti i
337 2, III| marito ogni giorno e che Cesare Dias le rispondeva di rado,
338 2, III| qualche amore passato di Cesare, a qualche relazione che
339 2, III| nel vuoto, l'immagine di Cesare Dias era scrollata, un poco,
340 2, III| di poter parlare lei di Cesare. E la semplice donna, a
341 2, III| parlare con qualcuno di Cesare, poichè nella bontà grande
342 2, III| acciecamento della sua passione per Cesare, ella fantasticava che Caracciolo
343 2, III| ricominciava a parlare di Cesare, egli aveva un sogghigno
344 2, III| mormorava. – Buon giorno, Cesare – continuava a dire, rivolgendosi
345 2, III| aperti e generosi, parlava di Cesare. Dove era, che faceva, quando
346 2, III| che forse, a quell'ora, Cesare era sul Righi con la contessa
347 2, III| in Isvizzera: oppure che Cesare non sarebbe tornato subito,
348 2, III| tacere.~ ~– Se lo sapesse Cesare, gli dispiacerebbe, eh?~ ~–
349 2, III| Caracciolo, sulle avventure di Cesare Dias. Ah, come si vergognava
350 2, III| una parola la condotta di Cesare senza dirne male, è vero,
351 2, III| ma dicendole sempre che Cesare Dias non aveva mai avuto
352 2, III| ahimè, che il cuore di Cesare era stato sempre troppo
353 2, III| ricordare della vita di Cesare Dias, questa morbosa ricerca
354 2, III| scoraggiamento. Come lo amava Cesare Dias, quella donna! Questi
355 2, III| avvertire, improvvisamente Cesare giunse. E al pallore della
356 2, III| un'ora dopo il suo arrivo, Cesare intese quanto fosse stato
357 2, III| segreto della sua vita era Cesare, standogli seduta accanto,
358 2, III| chiacchierare, e due o tre volte Cesare aveva domandato:~ ~– E Laura?~ ~–
359 2, III| curiosa fanciulla – osservò Cesare, fattosi un poco pensieroso.~ ~–
360 2, III| gridò:~ ~– Laura, è venuto Cesare!~ ~Cesare si alzò e si avanzò
361 2, III| Laura, è venuto Cesare!~ ~Cesare si alzò e si avanzò verso
362 2, III| un po' esteriore, dove Cesare, Anna e Laura erano travolti
363 2, III| è un costume assai raro. Cesare, ogni tanto, diceva ad Anna
364 2, III| raffinatezza di spirito, Cesare aveva subito chiesto, in
365 2, III| meravigliosamente al sarcasmo gentile di Cesare, aveva subito narrato che
366 2, III| dice? – aveva domandato Cesare, arricciandosi i neri mustacchi,
367 2, III| elegantissima.~ ~– Spietata, Cesare – aveva risposto Laura,
368 2, III| spietata – aveva ripetuto Cesare.~ ~– Ti piacerebbe, che
369 2, III| alla fedeltà, malgrado che Cesare, senz'averne l'aria, sorvegliasse
370 2, III| disse un giorno.~ ~– Male, Cesare: non potrebbe andar peggio –
371 2, III| Sì, sei generoso come un Cesare; ma quando hai preso una
372 2, III| amate voi, forse? – chiese Cesare, con un lievissimo, quasi
373 2, III| concluse con una risatina, Cesare.~ ~– Ma tu vuoi la mia disperazione,
374 2, III| sempre scherzoso, da parte di Cesare, ironico e tranquillo, da
375 2, III| festicciuole di villeggiatura, Cesare accompagnava sempre Laura,
376 2, III| raggiunta da Caracciolo. Quando Cesare tornava e li trovava, o
377 2, III| sentimentale – concludeva Cesare, con uno di quei sorrisi
378 2, III| indignava egualmente contro Cesare, come contro Luigi.~ ~–
379 2, III| gloria di quel trionfante Cesare Dias, che aveva così completamente
380 2, III| della passione di Anna per Cesare, di quella di Caracciolo
381 2, III| venire alla conclusione che Cesare Dias era un grande affascinatore:
382 2, III| troppo freddo e scettico Cesare Dias, il marito a cui egli
383 2, III| bella gioia del ritorno di Cesare era svanita. Anna si chiudeva
384 2, III| cessato un minuto di amare Cesare Dias, e che la sua segreta
385 2, III| suo marito e sua sorella; Cesare pareva ridiventato un giovinotto
386 2, III| corteggiatori? – domandava Cesare Dias, con una gravità burlesca.~ ~–
387 2, III| che ella riceveva quando Cesare e Laura si davano del tu,
388 2, III| del tu, sempre, Laura e Cesare, dal giorno in cui Cesare,
389 2, III| Cesare, dal giorno in cui Cesare, lasciato il grave posto
390 2, III| nulla avrebbe mai detto a Cesare, a Laura, per nulla, mai.~ ~
391 2, III| violentemente, di portarsi via Cesare; se suo marito dava la mano
392 2, III| lampo del suo sguardo; se Cesare, quasi per celia, baciava
393 2, III| familiari, familiari molto: Cesare si occupava dei vestiti
394 2, III| che un onest'uomo come Cesare, potessero commettere questo
395 2, III| fraterno. Si accorgeva, Cesare, di quest'ansietà segreta,
396 2, III| trovasse in pericolo. E Cesare si era anche fatto, in quel
397 2, III| che ella talvolta, quando Cesare le dava un bacio, si metteva
398 2, III| che pensi? – : le chiedeva Cesare con una certa ansietà repressa.~ ~–
399 2, III| errato.~ ~– Ti amo tanto, Cesare, tanto ti amo!~ ~– Lo so –
400 2, III| amo!~ ~– Lo so – mormorò Cesare, con un lieve sorriso. –
401 2, III| Hai ragione, non è questo, Cesare: io sono gelosa di te.~ ~–
402 2, III| tocchi una mano di donna, Cesare, io mi sento dilaniare.~ ~–
403 2, III| morte naturale – concluse Cesare, ridendo ancora.~ ~Ed ella
404 2, III| scialle di crespo bianco: Cesare dava una crollata di spalle
405 2, III| diretta a se stessa, tanto che Cesare la lasciò cadere, due o
406 2, III| apertamente:~ ~– Andiamo via, Cesare, te ne prego!~ ~– Così presto?
407 2, III| Non importa, andiamo via, Cesare.~ ~– Ti secchi, qui, nel
408 2, III| stesso, in quella difesa di Cesare.~ ~– E voi, non cercate
409 2, IV| diceva il cameriere di Cesare al padrone.~ ~– Sta bene,
410 2, IV| imperturbabile, serena.~ ~E Cesare e Laura riprendevano lietamente
411 2, IV| bene dell'indifferenza di Cesare e di Laura, per la sua assenza.
412 2, IV| Due o tre volte, però, Cesare, un po' preoccupato di questo
413 2, IV| Un giorno, irritato, Cesare Dias le aveva dichiarato
414 2, IV| languendo per un uomo come Cesare Dias, ella aveva pensato,
415 2, IV| aveva pensato a paragonare Cesare Dias, cuore arido e sdegnoso,
416 2, IV| deprime fino all'abbattimento. Cesare Dias incoraggiava questo
417 2, IV| diadema scintillante che Cesare le aveva donato il giorno
418 2, IV| bene. E tu mi accompagni, Cesare? – disse Anna, rivolgendosi
419 2, IV| stata sola in palco con Cesare, sola con lui, certamente,
420 2, IV| speranza di trovare a casa Cesare, di passare almeno mezz'
421 2, IV| alla porta della stanza di Cesare, a quella porta dove egli
422 2, IV| ancora in penombra, poichè, Cesare, di dentro, aveva abbassato
423 2, IV| portiere, tutta la stanza di Cesare illuminata, udendo tutto
424 2, IV| più, per non farsi udire. Cesare era già vestito, in marsina,
425 2, IV| Laura, era nella stanza di Cesare. Ella non era seduta in
426 2, IV| seggiolone di cuoio, dirimpetto a Cesare; nè sull'altro seggiolone
427 2, IV| seggiolone di cuoio, accanto a Cesare; ell'era seduta, alla meglio,
428 2, IV| bracciuolo del seggiolone, dove Cesare era sdraiato: seduta di
429 2, IV| spalliera del seggiolone di Cesare: ed ella, stando più in
430 2, IV| inchinava a parlare sul volto di Cesare, sorridendo, con un sorriso
431 2, IV| rosso arco delle labbra. Cesare col viso levato la guardava,
432 2, IV| impallidiva di emozione. Quando Cesare baciava la mano di Laura,
433 2, IV| momento in cui le labbra di Cesare si posavano delicatamente,
434 2, IV| era restata in quella di Cesare, mollemente abbandonata:
435 2, IV| indissolubile, le dita di Cesare, ad una ad una, si erano
436 2, IV| distoglieva gli occhi da quelli di Cesare, in quel momento sorrise
437 2, IV| per sempre alla mano di Cesare: un sorriso lungo, fatto
438 2, IV| ogni sfumatura del volto di Cesare e di quello di Laura, le
439 2, IV| dentro, sempre guardando Cesare e sempre sorridendogli:
440 2, IV| le rose sulla spalla di Cesare. Poi aveva portato le rose
441 2, IV| E sorridendo, guardando Cesare con un'intensità amorosa
442 2, IV| arrovesciando la testa. Gli occhi di Cesare e di Laura avevano lampeggiato.
443 2, IV| Mentre per la seconda volta Cesare aveva baciato le bianche
444 2, IV| baciare quei fiori, mentre Cesare li baciava. E lentamente,
445 2, IV| inebriante, le labbra di Cesare e di Laura si erano congiunte
446 2, IV| uscisse dalle bocche di Cesare e Laura, perchè fosse distratto
447 2, IV| la sua mano da quella di Cesare e aveva fatto qualche passo,
448 2, IV| mazzolino delle rose bianche. Cesare vedendo allontanarsi Laura,
449 2, IV| purità. Ella tornò verso Cesare, guardandolo, sorridendogli:
450 2, IV| mani, adorandolo. Ed allora Cesare, i cui occhi si erano velati
451 2, IV| cervello, disse fra sè:~ ~– Cesare non sa piangere; questi
452 2, IV| ombre. Erano suo marito Cesare e sua sorella Laura. Parlavano.
453 2, IV| da quei baci furiosi di Cesare, si era rialzata e stava
454 2, IV| ritta innanzi a lui, mentre Cesare, sempre seduto, le teneva
455 2, IV| vuoi bene? – aveva chiesto Cesare.~ ~– Ti voglio bene – aveva
456 2, IV| volta che, allontanandosi da Cesare, un poco, graziosamente,
457 2, IV| insopportabilità di quel fatto. Ma Cesare, pian piano, aveva detto
458 2, IV| riapparve sulla faccia di Cesare. Sulla porta essi si baciarono
459 2, IV| Addio, amore – disse Cesare.~ ~La fanciulla, abbassando
460 2, IV| uscì. Anna vide ritornare Cesare verso la scrivania: egli
461 2, IV| Anna – disse la voce di Cesare, tranquilla.~ ~– Che vuoi? –
462 2, IV| orologetto che le aveva donato Cesare.~ ~– È l'una – rispose la
463 2, IV| Laura era stata baciata da Cesare, sotto i suoi occhi, e più
464 2, IV| le labbra di Laura e di Cesare.~ ~– Gitta quei fiori! –
465 2, IV| l'oro di sua sorella, che Cesare aveva baciati, sulle labbra
466 2, IV| fresche di sua sorella, che Cesare tante volte aveva baciate,
467 2, IV| aveva veduto nella stanza di Cesare e che la faceva inorridire,
468 2, IV| tu eri nella stanza di Cesare... io sono rientrata improvvisamente...
469 2, IV| rispose solo:~ ~– Perchè amo Cesare.~ ~– Oh Signore, Signore! –
470 2, IV| che chiedi ancora? Io amo Cesare.~ ~– Taci, taci, taci –
471 2, IV| della sua ragione.~ ~– E Cesare mi ama – concluse Laura.~ ~–
472 2, IV| Taci, non dire, che tu e Cesare siete infami!~ ~– Tanto,
473 2, IV| Tanto, l'hai visto: io amo Cesare ed egli mi ama – disse implacabilmente
474 2, IV| tu tradisci?~ ~– Io amavo Cesare, da prima: tu mi hai tradita –
475 2, IV| dell'infamia! Io amavo e amo Cesare; tu mi tradisci, amandolo.~ ~–
476 2, IV| hai, allora, ingannato me, Cesare e tutti quanti: tu hai,
477 2, IV| Già: e neppure io di Cesare Dias – ribattè ridendo malvagiamente
478 2, IV| giustizia, Anna, in quel giorno, Cesare Dias corse a salvarti; caritatevolmente,
479 2, IV| amore, Laura! Ma io adoro Cesare, ma io sono orribilmente
480 2, IV| gioventù, il tuo onore, per Cesare?~ ~– E tu non lo hai amato
481 2, IV| morire forse, per lui, se Cesare non ti sposava? Io ti ho
482 2, IV| Caterina Acquaviva: ebbene, Cesare ha affascinato te, e Cesare
483 2, IV| Cesare ha affascinato te, e Cesare ha affascinato me.~ ~– Oh
484 2, IV| Capisci che debbo amare Cesare io sola, che Cesare è mio,
485 2, IV| amare Cesare io sola, che Cesare è mio, e che non lo voglio
486 2, IV| gravemente Anna.~ ~– Ma Cesare ama me e non te, ma io amo
487 2, IV| ama me e non te, ma io amo Cesare, ma Caracciolo ti ama: ebbene,
488 2, IV| Tu non devi amare più Cesare. Devi coraggiosamente strapparti
489 2, IV| sorella, devi dimenticare Cesare.~ ~– Anna, non posso.~ ~–
490 2, IV| tu! Ma non devi amare più Cesare.~ ~– Anna, non posso.~ ~–
491 2, IV| madre, tu non devi amare più Cesare.~ ~– Anna, non posso.~ ~
492 2, IV| lo meriteresti!~ ~– Ma Cesare mi piangerebbe assai – disse
493 2, IV| grazia di non amare più Cesare, offrendole in cambio tutti
494 2, IV| mai più che ella amava Cesare e che non voleva finire
495 2, IV| volendo essere amata da Cesare; poichè Laura era fuori
496 2, IV| degli uomini, innanzi a Cesare e innanzi a Laura, ella
497 2, IV| ragione. Il suo amore per Cesare era così grande e sincero,
498 2, IV| di dimenticare l'amore di Cesare, nessuno avrebbe potuto,
499 2, IV| fatale di Sorrento, quando Cesare Dias, glacialmente le aveva
500 2, IV| che non sapeva amare, da Cesare Dias che non voleva amare.~ ~
501 2, IV| che non sapeva amare, da Cesare Dias che non voleva amare,
502 2, IV| loggia di Sorrento, quando Cesare le aveva detto la parola
503 2, IV| d'oro su queste linee:~ ~«Cesare, debbo dirti qualche cosa,
504 2, IV| bigliettino che aveva scritto a Cesare e piegandosi, lo passò sotto
505 2, IV| biancore, sul tappeto.~ ~– Cesare deve dirmi l'ultima parola –
506 2, IV| tutto era nelle mani di Cesare, restò presso quella porta
507 2, IV| ella disse, fiocamente.~ ~Cesare entrò, riposato nel volto,
508 2, IV| cosa di grande importanza, Cesare.~ ~– Al solito – egli disse,
509 2, IV| sulla gamba.~ ~– Abbreviamo, Cesare. Ti debbo chiedere una grazia.
510 2, IV| dici? Voglio una grazia, Cesare.~ ~– E chiedila, dunque,
511 2, IV| fuggo un amore infelice, Cesare – disse ella, gravemente,
512 2, IV| Andiamo via insieme, Cesare.~ ~– Ti ho detto di no:
513 2, IV| Sii leale – riprese Cesare, con una nuova gravità nella
514 2, IV| lo svenimento – soggiunse Cesare, dominandola con lo sguardo
515 2, IV| E chi dunque? – domandò Cesare.~ ~– Laura – ella finì,
516 2, IV| Imminente, invincibile pericolo, Cesare.~ ~– Per fortuna, che tu
517 2, IV| sacra per l'amor tuo. Senti, Cesare, ella è stata qui, questa
518 2, IV| uomini, e non l'ho uccisa!~ ~Cesare era un po' pallido, niente
519 2, IV| Non ti burlare di me, Cesare, tu non sai quello che fai,
520 2, IV| io non ne ho colpa.~ ~– Cesare, Cesare!~ ~– E pensare che
521 2, IV| ne ho colpa.~ ~– Cesare, Cesare!~ ~– E pensare che non ho
522 2, IV| confessatelo.~ ~– Tu mi tradisci, Cesare, amando Laura.~ ~– Ne siete
523 2, IV| siete certa?~ ~– Certa, Cesare.~ ~– Badiamo che le cose
524 2, IV| udiva e della faccia di Cesare, fredda faccia implacabile
525 2, IV| bufera.~ ~– Non te n'andrai, Cesare. Non mi sfuggirai. Devi
526 2, IV| lascerò partire! Rammentati, Cesare, quello che hai fatto ieri
527 2, IV| sorella! Sotto i miei occhi, Cesare, e per lunghi minuti, perchè
528 2, IV| Oh che mi hai fatto tu, Cesare, mentre ti adoravo, che
529 2, IV| perfetta educazione – osservò Cesare, glacialmente.~ ~Ella lo
530 2, IV| vuoi farmi morire, dunque, Cesare? Ma come hai potuto dimenticare
531 2, IV| Ella ti ha baciato, Cesare: io l'ho visto.~ ~– E si
532 2, IV| stata fra le tue braccia, Cesare, per tanto tempo che mi
533 2, IV| che infamia, che infamia, Cesare, tu le hai detto di volerle
534 2, IV| precetti dell'educazione.~ ~– Cesare, tu l'hai baciata!~ ~– Sfido
535 2, IV| cose.~ ~– Sulle labbra, Cesare.~ ~– È la mia consuetudine:
536 2, IV| una fanciulla innocente, Cesare!~ ~– Le ragazze sono meno
537 2, IV| cambiato.~ ~– È mia sorella, Cesare!~ ~– Questo è un fatto assolutamente
538 2, IV| disgusto.~ ~– Tu, dunque, Cesare – ella riprese – non hai
539 2, IV| trionfa. Sai che sei, tu, Cesare?~ ~– Non lo so. Ma se voi
540 2, IV| tu amato un giorno, mai, Cesare, Cesare, hai mai sentito
541 2, IV| un giorno, mai, Cesare, Cesare, hai mai sentito la immensità
542 2, IV| niente, niente. Quando Cesare vide che ella si era buttata
543 2, IV| seccato a morte, il signor Cesare Dias.~ ~– Oh Vergine santa,
544 2, IV| drammatico, dicevamo, per Cesare Dias che è vecchio, che
545 2, IV| seccature, di nessun genere. Cesare Dias che è una persona comune,
546 2, IV| scusa per seccarlo...~ ~– Ah Cesare, Cesare, Cesare – ella diceva
547 2, IV| seccarlo...~ ~– Ah Cesare, Cesare, Cesare – ella diceva implorando
548 2, IV| Ah Cesare, Cesare, Cesare – ella diceva implorando
549 2, IV| dovete aggiungere al nome di Cesare: e sarà questo l'aggettivo
550 2, IV| mani, gli disse:~ ~– Ah Cesare, Cesare, tu hai ragione,
551 2, IV| gli disse:~ ~– Ah Cesare, Cesare, tu hai ragione, ma io ti
552 2, IV| È vero, tu hai ragione, Cesare – ella disse, assaporando
553 2, IV| tradita. Convenitene.~ ~– Cesare, Cesare, sii umano, sii
554 2, IV| Convenitene.~ ~– Cesare, Cesare, sii umano, sii cristiano,
555 2, IV| sia piacevole? – chiese Cesare, infilandosi i guanti. –
556 2, IV| avviandosi alla porta.~ ~– Cesare, se te ne vai, io commetto
557 2, IV| con quell'aggettivo.~ ~– Cesare, se te ne vai io muoio! –
558 2, IV| corse sino alla soglia. Cesare si era già allontanato,
559 2, IV| prima del colloquio con Cesare. Quasi fosse una bella ed
560 2, IV| Quelli della stanza di Cesare erano chiusi, come ella
561 2, IV| no, nessun altro.~ ~– E Cesare?~ ~Ma appena le tre sillabe
562 2, IV| poichè voi siete disperata? Cesare, è vero?~ ~– No – diss'ella
563 2, IV| torto, io soltanto.~ ~– È Cesare, non lo negate.~ ~– No –
564 2, IV| ripetette, semplicemente.~ ~– Cesare è un infame, lo so – egli
I capelli di Sansone
Cap.
565 IV | articoli di Brancani, di Cesare Dias, di Filippi, le novelle
Castigo
Cap.
566 I | silenzio era nella stanza di Cesare Dias. Egli stava seduto
567 I | mormorò una voce trepida.~ ~Cesare non si mosse: sembrava non
568 I | interrogato. Non avea pianto, Cesare: ma tutto il volto aveva
569 I | il petto della cameriera. Cesare Dias la guardò, trasognato,
570 I | nel suo alone luminoso. Cesare li guardava, intensamente,
571 I | avevano invasa la gran camera. Cesare non guardava ciò; non guardava
572 I | stavano fissi gli occhi di Cesare Dias. Il primo era una piccola
573 I | Ah, si rammentava bene, Cesare Dias, dove l’aveva comperata
574 I | distese il pallore sul viso di Cesare.~ ~Accanto alla rivoltella
575 I | Nessuna... niente...~ ~Cesare crollava il capo. Era naturale
576 I | rivoltella.~ ~Anzi che parlare, Cesare assentì col capo.~ ~— Stava...
577 I | lei?~ ~— Sì... — rispose Cesare, così piano che appena Laura
578 I | ribrezzo, di pietà colse Cesare Dias.~ ~— Taci... — disse
579 I | teatro? Tutta l’anima di Cesare Dias vacillò, un minuto.
580 I | Vacillava lo spirito di Cesare fra il sogno e il desiderio.
581 I | strana ambasciata, mentre Cesare Dias si riaggiustava macchinalmente
582 I | replicò lui.~ ~La donna uscì. Cesare camminò un paio di volte,
583 I | rumor sordo si udì fuori. Cesare andò al balcone; un vento
584 I | suggellare. L’occhio di Cesare Dias, adesso, si accostava
585 I | Acquaviva, la moglie di Cesare Dias.~ ~Era vestita, la
586 I | Dias, la giovane moglie di Cesare Dias. Non dunque il fior
587 I | beneaugurante! Dalla soglia, Cesare Dias guardava la giovane
588 I | aveva amato.~ ~Non lui, Cesare Dias, il marito, il vedovo —
589 I | quella che si era uccisa. Cesare non poteva non pensare che
590 I | levasse dalle memorie di Cesare Dias il nitido, crudele
591 I | la truce immagine. Quando Cesare Dias aveva veduto la faccia
592 I | deserta della Vittoria. Cesare Dias era solo, innanzi al
593 I | irrimediabile Fine, era principiata. Cesare Dias passava con sua moglie
594 I | piccolezza. S’infastidiva Cesare, pensando che forse sarebbe
595 I | gli occhi e le labbra di Cesare Dias innanzi alla bianca
596 I | visto fremere o piangere Cesare Dias al letto di morte di
597 I | giovane morta.~ ~Poteva Cesare Dias buttarsi in ginocchio
598 I | teneva. Niuno doveva vedere Cesare Dias esser un uomo come
599 I | una bianchissima nuvola, Cesare Dias pensava che la giovane
600 I | indifferenza. Si rammentava bene, Cesare, di aver ammucchiato intorno
601 I | dà spettacolo di sé, lui, Cesare, che si era messo sovranamente
602 I | terra nera, per sempre, Cesare si ricordava che cos’era
603 I | stanza di Anna alla stanza di Cesare, col ritmico passo, camminando
604 I | erano legate al collo di Cesare come una catena che non
605 I | avevano sfiorato la faccia di Cesare, quante volte, disfatte,
606 I | nascosto sotto il velo: ma Cesare ricordava quella breve fronte
607 I | disdegno, ma adorava la vita, Cesare, ma non gli pareva che nessuna
608 I | cuore era combattuta, in Cesare Dias, da una sottile sensazione
609 I | camera avesse ondeggiato.~ ~Cesare Dias, piegato sul balcone,
610 I | improvvisamente, nella mente di Cesare Dias sorse un ricordo vivissimo,
611 I | alto mare. E immediatamente Cesare Dias ebbe un moto di ribrezzo
612 I | guardò Anna, vide Anna.~ ~Cesare Dias vide uno stupefacente
613 I | Disperata di morire!~ ~Cesare indietreggiò, si coprì il
614 I | Passione. Adesso intendeva, Cesare, la pietà della povera donna
615 I | Aveva indietreggiato, Cesare, e si era coverto gli occhi,
616 I | d’amore che si dicevano Cesare e Laura, aveva visto e udito
617 I | camminato, spinta, spinta da Cesare, da Laura, da se stessa,
618 I | appassionata moglie di Cesare, tenera sorella di Laura,
619 I | tenera sorella di Laura, Cesare e Laura si erano messi insieme
620 I | amor suo, aveva chiesto che Cesare avesse pietà di lei, a Cesare
621 I | Cesare avesse pietà di lei, a Cesare il corrotto, a Cesare il
622 I | a Cesare il corrotto, a Cesare il perfido, a Cesare che
623 I | a Cesare il perfido, a Cesare che aveva insidiato la pace
624 I | E niente, niente, anche Cesare aveva negato, nel freddo
625 I | Non avevano avuto pietà, Cesare, Laura, chiusi nel loro
626 I | salivano alle labbra di Cesare Dias mentre guardava sua
627 I | cuore, muto per sempre. Cesare vedea bene la immobilità,
628 I | espressione dell’animo di Cesare? Invano si piegava, pronunziandole,
629 I | prima volta nella sua vita, Cesare ebbe il senso dell’irreparabile.
630 I | Avrebbe potuto mille volte Cesare Dias inginocchiarsi innanzi
631 I | coltre ove Ella giaceva, Cesare pianse su quel cadavere.~ ~. ~ ~
632 I | piange per la prima volta, Cesare udì un mormorio nella stanza
633 I | dille, le litanie — disse Cesare, rapidamente, allontanandosi.~ ~
634 I | permetterebbe...~ ~— Va’ via — disse Cesare, con dolcezza. — Veglierò
635 I | bruciavano gli occhi, a Cesare, dalle lagrime che vi salivano,
636 I | parea terreo; guardava Cesare, rivolgendo a lui la interrogazione
637 I | Che fai? — le chiese Cesare all’orecchio.~ ~— Prego —
638 I | tratto.~ ~— Non serve — disse Cesare, brevemente.~ ~— Anna si
639 I | l’entrare qui? — chiese Cesare.~ ~— No.~ ~— Non hai avuto
640 I | pentimento, nella pietà, Cesare; in preda ad un atroce combattimento
641 I | Anche io — consentì Cesare, e prendendo una mano di
642 I | scioglierla da quella di Cesare, che furiosamente la stringeva.~ ~—
643 I | volesse dire qualche cosa. Cesare si era allontanato, in un
644 I | pentito, capisci, pentito, io Cesare Dias, umiliato nel pentimento,
645 I | cercare me, e quando io, Cesare Dias lo scettico, il cinico,
646 I | averci perdonato...~ ~— Cesare, Cesare, lasciami — mormorava,
647 I | perdonato...~ ~— Cesare, Cesare, lasciami — mormorava, soffocatamente,
648 I | perdono.~ ~E la mano di Cesare si appesantiva sulla spalla
649 I | perdono, non lo domanderei, Cesare, mai, mai, mai.~ ~— E perché? —
650 I | disperata della vittima...~ ~— Cesare, tu hai perduto la testa;
651 I | Di’ che hai mentito, Cesare, dicendo che soffri!~ ~—
652 I | col sole, tu ritornerai Cesare.~ ~— Domani sarà come stanotte,
653 I | Sempre?~ ~— Sempre.~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che
654 I | Sempre.~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che mi vuoi
655 I | Sempre.~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che mi vuoi bene ancora!~ ~—
656 I | quello che vi è tra noi?~ ~— Cesare, mi vuoi bene?~ ~— Innanzi
657 I | morta, che infamia!~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che
658 I | che infamia!~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che non è vero
659 I | infamia!~ ~— Cesare, Cesare, Cesare, di’ che non è vero che
660 I | Che verità? — gridò Cesare vedendo venire l’ignoto
661 I | casa di Luigi Caracciolo, Cesare.~ ~— Oh! — egli fece, senz’
662 II | innanzi allo scalone di marmo. Cesare Dias ne discese, subito,
663 II | con loro un appuntamento. Cesare Dias si fermò sul largo
664 II | tanto dovevano essere vasti. Cesare, tenendo stretto fra le
665 II | soltanto queste due parole, Cesare Dias, sarebbero bastate
666 II | per le vie: e malgrado che Cesare Dias si tenesse assai indietro,
667 II | quasi giunto al suo scopo, Cesare bussò più forte, due volte,
668 II | si schiuse dando largo a Cesare, richiudendosi alle sue
669 II | scaletta di marmo rosa, Cesare Dias sentì un’altra volta
670 II | in una penombra delicata, Cesare Dias trovò colui che gli
671 II | il conte Luigi? — domandò Cesare, che non arrivava a vincere
672 II | sapevano nulla! — gridò Cesare esasperato.~ ~— Nulla, è
673 II | riordinare.. certe carte...~ ~E Cesare Dias, intese, adesso, che
674 II | Andrò di là — concluse Cesare, imperiosamente.~ ~Era quel
675 II | riconosciuto, forse? Io sono Cesare Dias: io posso entrare di
676 II | Quietamente, lo seguì. Cesare attraversò una seconda stanza,
677 II | aveva accompagnato; perché Cesare Dias intendesse che quella
678 II | mezzo di quella stanza, Cesare sentiva tutti i particolari
679 II | dunque sotto gli occhi di Cesare Dias, non alterata, non
680 II | stanza, e gli acuti sensi di Cesare Dias lo avevano avvertito
681 II | di quel divino volto. E Cesare Dias vide questa scena d’
682 II | come la verità istessa, Cesare Dias, colui che tante volte,
683 II | alla passione più profonda! Cesare sapeva la scena, e la vedeva,
684 II | lucidamente vedeva tutto Cesare, il cui occhio era sempre
685 II | niuno lo indovinasse; salvo Cesare Dias? E quando la contessa
686 II | Alemagna lo aveva tradito, lui, Cesare Dias, per Giulio Carafa,
687 II | qui, lontano, senz’altro. Cesare Dias».~ ~Si levò per andarsene.
688 II | si disciolgono? Non forse Cesare sapeva ciò, poiché a un’
689 II | visione della scena amorosa, Cesare, inebbriato di tutte le
690 II | desiderio, di disprezzo, Cesare aveva dimenticato l’orribile
691 II | tradimento di Laura e di Cesare, quando con una ormai facile
692 II | forse punendo soltanto Cesare e Laura, forse, forse punendo
693 II | insieme a quella di Laura e di Cesare. E adombrata, adesso, nei
694 II | quella disperata follia che Cesare avea visto nei suoi occhi
695 II | dimenticanza, che la fantasia di Cesare Dias non vedeva che l’altra
696 II | era un codardo, innanzi a Cesare Dias, se egli era l’amante
697 II | sparita dall’immaginazione di Cesare Dias, totalmente. Non fremeva
698 II | orgoglio ne era venuto a Cesare, abituato a soggiogare e
699 II | fare, su questa morte. Ah Cesare voleva, avrebbe voluto distruggere
700 II | in casa di Luigi. Sentì, Cesare, che questo fatto limpido,
701 II | innanzi alla fantasia di Cesare Dias, riavvicinandosi, riavvicinandosi,
702 II | annosa durezza del cuore di Cesare, mentre allora, avrebbe
703 II | fatalità del fatto istesso, Cesare aveva vinto quell’abbandono
704 II | serve, non serve — disse Cesare, rodendo il freno, facendo
705 II | qui?~ ~— No! — esclamò Cesare lampeggiando di sdegno dagli
706 II | Anna aveva sofferto e dove Cesare aveva trascorso nella suprema
707 II | della Cavallerizza, dove Cesare incontrò ancora della gente
708 II | Chiatamone, della Riviera. Cesare lo conosceva bene; e sapeva
709 II | gravissima crisi morale.~ ~Mentre Cesare divorava, silenziosamente,
710 II | il cameriere, visto che Cesare non gli diceva altro, gli
711 II | attendendo che il tempo passasse, Cesare Dias fumava con la stessa
712 II | tutte le sue forze. Poi, Cesare ebbe come un senso di freddo;
713 II | pareva, nel sogno, che egli Cesare Dias, fosse entrato in quella
714 II | baciando le rosse labbra. Cesare fece uno sforzo su se stesso
715 II | acciaio, col monogramma di Cesare Dias. Egli, così pallido
716 II | ucciso Luigi o per cui lui, Cesare, sarebbe morto, avrebbe
717 II | facchini, il cameriere disse a Cesare:~ ~— Nel coupé, giù, vi
718 II | suo viso.~ ~— Buona sera, Cesare — ella disse, accostandosi,
719 II | pelliccia di lontra!~ ~— Cesare, andiamo, andiamo...~ ~Egli
720 II | più vicina, lo chiamò.~ ~— Cesare mio, amore, amore, andiamo...
721 II | m’importa.~ ~— Ti adoro, Cesare, non mi abbandonare...~ ~—
722 II | Muoio di questo amore, Cesare, se te ne vai...~ ~— Non
723 II | del suo silenzio? Senza Cesare, che avrebbe fatto? Balzò
724 II | era insopportabile:~ ~— Cesare, senti — disse, riavvicinandosi
725 II | infami e i deboli — disse Cesare, guardandola freddamente,
726 II | uomini, lo so. Tu solo, Cesare, non puoi condannarmi; tu
727 II | diritto di esser spietato, Cesare. Abbiamo peccato insieme,
728 II | dirti nulla! Ricordati, Cesare, se all’annunzio del tuo
729 II | mie ginocchia vacillarono. Cesare, Cesare, te ne ricordi?
730 II | ginocchia vacillarono. Cesare, Cesare, te ne ricordi? Ti ho stesa
731 II | piegando la testa sulle mani di Cesare.~ ~— Non posso dimenticare
732 II | posso dimenticare nulla, Cesare — ella riprese, levando
733 II | mi baciassi sulle labbra, Cesare, Cesare — disse ella, abbandonata
734 II | baciassi sulle labbra, Cesare, Cesare — disse ella, abbandonata
735 II | quattro volte, quattro...~ ~Cesare taceva.~ ~— Quella sera,
736 II | tuo unico ed ultimo amore, Cesare, così dicevi: non puoi abbandonarmi...~ ~
737 II | non si possono dividere, Cesare...~ ~— Anna è morta! È una
738 II | gelosia, ma ella è in pace, Cesare, ed è la vita che è una
739 II | te, senza il tuo amore, Cesare, deserta di ogni speranza,
740 II | che non avevi amata mai?~ ~Cesare taceva: ed era così sconvolto,
741 II | stellato. Poi ritornò presso Cesare: egli si era seduto accanto
742 II | Vado da Caracciolo.~ ~— Oh Cesare, Cesare, scorda tutto questo,
743 II | Caracciolo.~ ~— Oh Cesare, Cesare, scorda tutto questo, dimentica
744 II | una tragedia compiuta?... Cesare, ma non sei più tu... come
745 II | abbandonata... Chi ti assicura, Cesare... non correr dietro alle
746 II | battermi con Caracciolo.~ ~— Ma Cesare, se tu muori?~ ~— Tanto
747 II | domattina.~ ~— Se te ne vai, Cesare, vengo anch’io.~ ~— Non
748 II | d’amore, questa — rispose Cesare, sottovoce, senza guardarla.~ ~—
749 II | Per me, è sempre l’ora, Cesare. Cesare, ho invocato questa
750 II | è sempre l’ora, Cesare. Cesare, ho invocato questa libertà,
751 II | rinunzi, ora che è morta? Cesare, ti amo.~ ~— Non dire più
752 II | nominare più, ella è morta, Cesare: si è data pace. Io sono
753 II | braccia! Non è una morta, Cesare, sono io, Laura, la tua
754 II | lasciamoci, è tempo.~ ~— No, Cesare, non me ne vado.~ ~— A che
755 II | Eppure, andrò.~ ~— Oh, Cesare, per l’amor nostro, desisti...~ ~—
756 II | desisti...~ ~— Non posso.~ ~— Cesare, per tutto il passato, per
757 II | stendendogli le braccia.~ ~— Cesare, vedi come ti prego, ai
758 II | la grazia... t’imploro, Cesare, non mi lasciare.~ ~— Alzati,
759 II | aspettasse colà, per terra. Cesare si alzò dal divano, si avvicinò
760 III | presto! Ma tutti conoscevano Cesare Dias, il marito tradito;
761 III | sposa, la moglie di quel Cesare Dias che tante volte era
762 V | disse Carafa — è stato Cesare che non ha voluto.~ ~— Che
763 V | noiose — dichiarò Carafa. — Cesare doveva essere un marito
764 V | teorie di celibato. Guarda Cesare Dias, così egoista, così
765 V | Questo secondo matrimonio di Cesare produrrà un secondo suicidio,
766 V | Un’ora di ritardo: Laura e Cesare si saranno uccisi — disse,
767 V | arrivarono. Erano soli: e Cesare dava il braccio a Laura,
768 V | appoggiava al braccio di Cesare, con la sua consueta disinvoltura,
769 V | ciò che doveva accadere.~ ~Cesare Dias era vestito con lo
770 V | faccia e alla persona di Cesare Dias, egli aveva sempre
771 V | da questo pensiero. Pure, Cesare restava presente a se stesso,
772 V | idea.~ ~Sottovoce, presto, Cesare si scusò col parroco del
773 V | giungo in ritardo — disse Cesare, mentre Laura stringeva
774 V | alle otto e mezzo — replicò Cesare freddamente.~ ~— Meglio
775 V | corbelleria.~ ~Del resto, Cesare Dias parve non avesse inteso,
776 V | venire nessun altro — rispose Cesare, duramente.~ ~— Come, neanche
777 V | verso l’altare.~ ~Mentre Cesare Dias e Laura Acquaviva si
778 V | correttamente le preghiere: Cesare stava ad occhi bassi, in
779 V | del suo amico — credi che Cesare abbia fatto testamento?~ ~—
780 V | testamento?~ ~— Non mi piace, Cesare — rispose l’altro, pianissimo.~ ~
781 V | slancio, piamente. Anche Cesare avrebbe dovuto dire la preghiera
782 V | rituale domanda:~ ~— Voi, Cesare Dias, volete per vostra
783 V | lo chiamò soltanto:~ ~— Cesare!~ ~E appena appena potendo
784 V | chiese nuovamente:~ ~Voi, Cesare Dias, volete per vostra
785 V | Laura Maria Acquaviva?~ ~Cesare guardò il prete: poi disse,
786 V | legittimo sposo il signor Cesare Dias?~ ~— Sì — ella dichiarò,
787 V | sorriso sulle labbra.~ ~— Voi, Cesare Dias e Laura Maria Acquaviva,
788 V | umiltà sul cuscino, mentre Cesare aveva soltanto piegato un
789 V | degli sposi. Poi disse a Cesare:~ ~— L’anello.~ ~Quello
790 V | guardò, trasognato.~ ~— Cesare, l’anello disse Laura, quietamente.~ ~
791 V | E si alzò dal cuscino. Cesare non si mosse, pensando.~ ~—
792 V | mosse, pensando.~ ~— Andiamo Cesare — suggestionò ancora lei.~ ~
793 V | riserva di espressioni, mentre Cesare li ascoltava in silenzio
794 V | firmare?~ ~Laura guardò Cesare, interrogandolo: che poteva
795 V | matrimonio di sua sorella? Lui, Cesare, si era ammogliato una volta
796 V | stato preparato.~ ~— Firma, Cesare — gli suggerì lei.~ ~Egli
797 V | prendendo il braccio di Cesare.~ ~— Buona notte, signori —
798 V | fiori d’arancio.~ ~Avanti a Cesare e a Laura andava il sagrestano,
799 V | s’incrociò con quella di Cesare che prendeva quella di Marco.~ ~—
800 V | vettura.~ ~— Tu parti domani, Cesare? — chiese Giulio Carafa,
801 V | approvò freddo freddo Cesare.~ ~— Tornate presto?~ ~—
802 V | rispose Laura, vedendo che Cesare non parlava e che cercava
803 V | gennaio, forse — soggiunse Cesare vagamente, cercando adesso
804 V | cappello agli sposi, mentre Cesare già fumava.~ ~Il coupé degli
805 V | che mai.~ ~— Non invidii Cesare?~ ~— No.~ ~— Vale a dire,
806 V | Mi piace, ma non invidio Cesare.~ ~— Non ti capisco.~ ~—
807 V | inteso che non invidiamo Cesare e che compatiamo Laura.~ ~—
808 V | Chiaia.~ ~— Pensare che Cesare non sarà neanche maleducato~ ~—
809 V | volte Laura s’inchinò verso Cesare, a guardarlo; ma egli aveva
810 V | braccio sotto quello di Cesare e gli si accostò.~ ~— Che
811 V | si accostò.~ ~— Che hai, Cesare?~ ~— Nulla.~ ~— Ti senti
812 V | sposa: dovresti chiederlo.~ ~Cesare tacque: e voltò la faccia
813 V | dello sportello.~ ~— Dimmi, Cesare, a che pensi?~ ~— Ai fatti
814 V | desolata:~ ~— Tu mi odii, Cesare!~ ~— Io? No.~ ~— Mi ami,
815 V | talento, Laura — le rispose Cesare, glacialmente.~ ~— Non lo
816 V | rimpiangi sempre il passato, Cesare: ciò è, per lo meno, scortese —
817 V | fredda e irritante passività Cesare opponesse all’ira. Laura
818 V | la udiva.~ ~— Perdonami, Cesare — ella riprese, umiliandosi,
819 V | è anche dannoso.~ ~— Ma Cesare, Cesare, tu non intendi
820 V | dannoso.~ ~— Ma Cesare, Cesare, tu non intendi quello che
821 V | Tu bestemmi l’esistenza, Cesare.~ ~— Non far della retorica,
822 V | presto le scale, mentre Cesare la seguiva, più piano, strisciando
823 V | cambiata, nell’assenza di Cesare, da Laura che era rimasta
824 V | intatta solo la stanza di Cesare, lasciando serrata la camera
825 V | Ritornando dal suo viaggio, Cesare era ancora andato in albergo,
826 V | alla passività pensosa di Cesare Dias, ella aveva voluto
827 V | scivolò in ginocchio innanzi a Cesare, con un moto familiare di
828 V | piccola carezza della mano di Cesare sui suoi biondi capelli,
829 V | ella prese una mano di Cesare, e la portò alle labbra,
830 V | pazienza. Di’ pure.~ ~— Ma Cesare, tu mi spingi alla disperazione;
831 V | sai, taci.~ ~— Dimmelo, Cesare.~ ~— Non me lo domandare.~ ~—
832 V | non m’intenderesti.~ ~— Cesare, non mi respingere: il soccorso
833 V | Ella si era seduta presso a Cesare, aveva accostata la poltrona
834 V | spirito pareva dolcezza.~ ~— Cesare, perché mi lasci estranea
835 V | Tu soffri per amore, Cesare! Per amore di quella pallida
836 V | levò la testa, guardandolo. Cesare, prima di parlare, impallidì
837 V | innanzi all’ultima frase di Cesare che era il decreto pauroso
838 V | un impulso bizzarro.~ ~— Cesare — disse — Cesare, vieni
839 V | bizzarro.~ ~— Cesare — disse — Cesare, vieni con me.~ ~— Dove? —
840 V | che era stata la stanza di Cesare Dias e che era restata intatta.~ ~
841 V | mondanità della esistenza di Cesare, poiché la frivolezza, la
842 V | seggiolone di cuoio bruno, dove Cesare era solito di sedersi, per
843 V | sera, durante il pranzo, Cesare, ti ricordi? mi hai guardata
844 V | formava nella mia anima... Cesare, mi ascolti, mi comprendi,
845 V | con lei, in carrozza! Ah Cesare, Cesare, non parlare di
846 V | in carrozza! Ah Cesare, Cesare, non parlare di gelosia:
847 V | Non le vide, egli.~ ~— Cesare, te ne rammenti, è questa,
848 V | tremante.~ ~Non le rispose, Cesare. Guardava, là, sempre. Ed
849 V | dove egli teneva i suoi: Cesare guardava nella penombra,
850 V | fissi sulle portiere, donde Cesare non poteva distogliere i
851 V | sera — egli mormorò.~ ~— Cesare, non guardare più!~ ~— E
852 V | brillanti, nei capelli neri.~ ~— Cesare, per carità, io muoio di
853 V | egli replicò, fieramente.~ ~Cesare, per carità...~ ~— Ella
854 V | orrore.~ ~— Mi fai male, Cesare — si lamentò lei.~ ~— Non
855 V | stanza dell’altro amore.~ ~— Cesare!~ ~— Sicuramente. Ignori
856 V | gioventù e di amore!~ ~— Cesare!~ ~— Alla notte, qui, qualunque
857 V | che mi amava tanto!~ ~— Cesare, Cesare!~ ~— Ah ella adorava
858 V | amava tanto!~ ~— Cesare, Cesare!~ ~— Ah ella adorava questa
859 V | le davo un bacio...~ ~— Cesare, Cesare, Cesare~ ~— Sei
860 V | un bacio...~ ~— Cesare, Cesare, Cesare~ ~— Sei maritata,
861 V | bacio...~ ~— Cesare, Cesare, Cesare~ ~— Sei maritata, puoi udirle,
862 V | selvaggio e feroce.~ ~— Cesare, non parlare così...~ ~—
863 V | Irreparabile! — ripetette Cesare, abbassando la testa.~ ~
864 V | non mi racconterai questo, Cesare!~ ~— E perché?~ ~— Perché
865 V | crollando il capo.~ ~— Addio, Cesare.~ ~— Addio, Laura.~ ~Se
866 VI | alle sue nozze con Laura, Cesare Dias aveva ricevuto da Roma
867 VI | seguente telegramma:~ ~ ~ ~«Cesare Dias. Napoli — Apprendo
868 VI | Luigi Caracciolo».~ ~ ~ ~Cesare Dias aveva immediatamente
869 VI | aspettatemi domattina — Cesare Dias».~ ~ ~ ~Così, dopo
870 VI | dopo avergli risposto, Cesare Dias ebbe il senso che tutto
871 VI | aveva avuto della morte, Cesare Dias! Il suo delicato e
872 VI | avrebbe potuto ucciderlo, lui, Cesare, gli sembrava un mezzo così
873 VI | avrebbe fatto della sua vita, Cesare, trascinando tutto l’irrimediabile
874 VI | loro due? E non sapea più, Cesare Dias, quale fosse più saggia,
875 VI | della domanda, scrisse a Cesare che lui e Palliano sarebbero
876 VI | testamento al suo uomo di affari, Cesare consumò la sua mattinata.
877 VI | sapendo se condolersi con Cesare del lutto ancora recente,
878 VI | contegno tenere: era certo che Cesare Dias avesse sposato sua
879 VI | fischi della vaporiera e Cesare Dias respirava, fiducioso
880 VI | nello scompartimento e visto Cesare, vi salì leggermente, sedendosi
881 VI | sue valigie. Era Laura. Cesare ebbe tale un moto di disgusto,
882 VI | dell’equilibrio.~ ~Pure, Cesare non si lasciò prendere a
883 VI | accelerava il suo cammino, Cesare sentiva calmarsi quel movimento
884 VI | parte riprese la lettura: ma Cesare era disattento e si voltava
885 VI | Un silenzio. Era notte. E Cesare fu convinto che Laura sapesse
886 VI | interiore, non ricordandosi, Cesare, neppure più della presenza
887 VI | all’Hôtel de Rome, dove Cesare era conosciuto, perché vi
888 VI | salotto — disse, subito, Cesare.~ ~Ella non fiatò, il suo
889 VI | pranzare — si licenziò così, Cesare, dopo averla accompagnata
890 VI | Usciti da quel salone, Cesare le disse, nel corridoio
891 VI | indietro. Quando fu fuori, Cesare percorse il Corso due volte,
892 VI | vi potevano essere. Egli, Cesare, era l’offeso: e sceglieva
893 VI | destino che si allontanava, Cesare rilesse e si fermò al nome
894 VI | lutto. Pensò che neppur lui, Cesare, era stato fedele a quella
895 VI | si fecero annunziare a Cesare Dias: erano scesi all’Hôtel
896 VI | vide entrare nel salotto, Cesare andò loro incontro, li ringraziò,
897 VI | ha voluto venire — disse Cesare, frenando la voce e il fastidio.~ ~—
898 VI | mi lascerà fare — osservò Cesare.~ ~— Laura?~ ~— Senti, è
899 VI | inutile parlarne — disse Cesare, levando la testa, turbato
900 VI | Non t’irritare, ti prego, Cesare — continuò Carafa, seriamente. —
901 VI | quella domanda, al cuore di Cesare!~ ~— Non parliamo di ciò,
902 VI | potrei risponderti nulla.~ ~— Cesare, le hai, queste prove?~ ~—
903 VI | obbligo di gentiluomo.~ ~— Cesare, se non hai le prove, fai
904 VI | Li vinceva l’emozione di Cesare, ma Carafa volle dire tutto.~ ~—
905 VI | credono a quest’offesa, Cesare! — esclamò Carafa.~ ~— Ci
906 VI | essi avrebbero fatto come Cesare.~ ~— Va bene, dunque — soggiunse,
907 VI | Oh si batterà! — disse Cesare, con un sorriso di sicurezza.~ ~—
908 VI | senz’altro.~ ~Rimasto solo, Cesare passeggiò su e giù per quel
909 VI | così che si preparava, lui, Cesare Dias, a un duello in cui
910 VI | noie.~ ~— Raccontamele, Cesare.~ ~— A che serve?~ ~— Come
911 VI | Ti batti domani, è vero, Cesare? — ella domandò, ravviandosi
912 VI | Laura.~ ~— A rivederci, Cesare.~ ~Ma prima di uscire, ricordandosi
913 VI | ricordandosi di una cosa, Cesare tornò indietro e le disse,
914 VI | sei mesi lo porterai?~ ~— Cesare! — ella gridò.~ ~Ma si pentì
915 VI | Laura, uscendo di casa, Cesare Dias pensava che sarebbe
916 VI | attraversandole anche lei, come Cesare, col ribrezzo che danno
917 VI | odiosi, quei quartieri nuovi, Cesare: ma quel giorno gli sembravano
918 VI | Va’ fuori porta — disse Cesare.~ ~— Quale porta?~ ~— Quella
919 VI | e Ponte Molle: ma vuoto. Cesare fumava: ma a un certo punto,
920 VI | Farnesina e l’Albero Bello. Cesare saltò dalla carrozza, nel
921 VI | di tutte le indifferenze! Cesare intese subito: prese del
922 VI | del cavallo verso Roma. Cesare si mise lentamente per via
923 VI | perfettamente deserta.~ ~Cesare si fermò, acuendo gli occhi
924 VI | foderata di petit-gris. Cesare guardò la signora, vedendone
925 VI | bene, un momento.~ ~Così Cesare Dias vide i neri capelli
926 VI | scirocco era nell’aria. Cesare si avanzò due volte, per
927 VI | Anna, sua moglie.~ ~Allora, Cesare si mise a seguire passo
928 VI | sulla campagna solitaria. Cesare non si rendeva conto assolutamente
929 VI | che si era impolverato: Cesare si fermò anche lui, aspettando
930 VI | scansò, lo lasciò passare: Cesare la imitò in tutti i suoi
931 VI | mattoni di Valle d’inferno, e Cesare fissò anche lui la lunga
932 VI | sorvolante sulla terra: mentre Cesare sentiva crescere in sé un
933 VI | scomparve. Affannatissimo, Cesare si slanciò dietro a lei,
934 VI | Eccomi, signoria.~ ~Cesare lo fissò, non intendendo
935 VI | alla lontana. A un tratto, Cesare rivide, piccola, bigia,
936 VI | a tre passi di distanza, Cesare aspettava, come se egli
937 VI | voltarsi, senza guardar Cesare, se ne andò difilata, rialzandosi
938 VI | leggermente. Non parve forse a Cesare, fermo sugli scalini, che
939 VI | di due bei cavalli sauri, Cesare non vedeva adesso che la
940 VI | si mise per Tordinona, e Cesare, sempre seguendola, raccomandava
941 VI | urgeva i sensi e il cuore di Cesare, perché egli si fermasse
942 VI | E che importava a lui, Cesare Dias, se la duchessa fosse
943 VI | ombre non lo sgomentavano. Cesare Dias non era né un sognatore,
944 VI | principio di conversazione. Cesare li guardò così meravigliato,
945 VI | conosco: e tu? — chiese Cesare a Giulio.~ ~— Anche Firidolfi
946 VI | per amor di Dio! — pregò Cesare.~ ~— Quelli arrivano alle
947 VI | vi sono delle fornaci — Cesare disse, con un primo bizzarro
948 VI | mi posso battere? — disse Cesare, fremendo di collera.~ ~—
949 VI | quarantott’ore — esclamò Cesare, sbuffando, levandosi.~ ~
950 VI | tante altre.~ ~— Siedi, Cesare, siedi: siamo in pubblico.~ ~
951 VI | vita romana fa sosta, ma Cesare si sedette, vergognandosi
952 VI | Ma tu devi essere calmo, Cesare. Tu devi batterti alla spada,
953 VI | udirla — disse fieramente Cesare.~ ~— E perché?~ ~— Perché
954 VI | burattini.~ ~— Parla — disse Cesare, nascondendosi gli occhi
955 VI | glielo impedirò! — gridò Cesare, diventando livido.~ ~—
956 VI | impedirete voi! — gridò Cesare.~ ~— Ci sarebbe impossibile —
957 VI | castigo!~ ~Tacquero tutti tre; Cesare si mordeva le labbra, pallidissimo.~ ~—
958 VI | Luigi? — disse ansiosamente Cesare, a Carafa.~ ~— Io? Nel tuo
959 VI | udiresti? — disse fievolmente Cesare.~ ~— Sì, cento volte sì.~ ~—
960 VI | alla porta della camera di Cesare. Egli si era gettato sul
961 VI | salotto illuminato.~ ~— Cesare, dove sei?~ ~— Sono qui —
962 VI | rotonda. Laura interrogò Cesare, con uno sguardo. Ed egli
963 VI | Se ti annoio, fuori, Cesare, lasciami pure a casa.~ ~—
964 VI | pietà. Ah, era sempre bello Cesare Dias nel nero vestito serotino
965 VI | ombra passò sul volto di Cesare.~ ~— Si usano questi ricami
966 VI | affascinanti di vitalità. Cesare le aveva dato il braccio,
967 VI | minuto secondo di arresto, Cesare, mentre camminava: vicino
968 VI | saluto a Laura. Quasi quasi Cesare avrebbe voluto interrogarli.
969 VI | di ricchezza serena.~ ~Cesare trattava Laura, quella sera,
970 VI | sua ammirabile calma, ma Cesare vedeva bene che tristezza
971 VI | verso la fine del pranzo che Cesare ricevette un biglietto,
972 VI | Grazie: va bene: verrò. — Cesare».~ ~Ella non resistette:~ ~—
973 VI | letterina di Giulio Carafa, che Cesare Dias mandò a comperare un
974 VI | questo desiderio che aveva Cesare di condurla al teatro. Le
975 VI | andiamo a questo teatro, Cesare.~ ~— E perché?~ ~— Così:
976 VI | svago comune, volgare in Cesare, le parea così bizzarro!
977 VI | cortese o galante. Laura e Cesare erano quasi soli, non dicevano
978 VI | Tutto va bene — soggiunse Cesare, mentre si infilava il soprabito
979 VI | nell’anno a Roma — disse Cesare.~ ~— È la leggenda?~ ~—
980 VI | così torniamo insieme, Cesare.~ ~— .. tanto è inteso che
981 VI | nozze. Il teatro era pieno. Cesare compì tutto il suo ufficio
982 VI | resto, una folla borghese. Cesare scambiò alla lontana un
983 VI | su cui, due o tre volte, Cesare si fissò, naturalmente.
984 VI | Ti diverti? — chiese Cesare, che non aveva detto una
985 VI | meglio un poco. Laura e Cesare andarono e vennero, due
986 VI | graziosetto, era finita. Cesare, mentre la gente seguitava
987 VI | Che hai? — le domandò Cesare.~ ~Laura non rispose, non
988 VI | sbarrati su lady Hermione. Cesare seguì lo sguardo sconvolto
989 VI | viso di lady Hermione. E Cesare leggeva, nella faccia di
990 VI | nel palco di Laura e di Cesare Dias, per un minuto secondo.
991 VI | su lei immobilizzati di Cesare: poi aprì il suo ventaglio
992 VI | Laura, Laura — mormorò Cesare, distogliendosi da quello
993 VI | muoversi, senza parlare. Cesare non le disse nulla. Guardava
994 VI | indietro, per non farsi vedere. Cesare si piegò due o tre volte
995 VI | aggrottamento di sopracciglia.~ ~— Cesare, andiamo via — disse fieramente.~ ~—
996 VI | con dolcezza. Un sogno? Cesare Dias, il suo amore, il suo
997 VI | ogni altra cosa umana.~ ~— Cesare, portami via, portami via —
998 VI | ed ella era la moglie di Cesare Dias, e innanzi alla postuma,
999 VI | postuma, violenta gelosia di Cesare per la morta, innanzi a
1000 VI | il corpo e la fantasia di Cesare Dias — sì, sì, aveva sfidata