IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Alfabetica [« »] ricca 108 riccamente 6 riccarda 15 riccardo 561 riccardò 1 ricccone 1 ricche 42 | Frequenza [« »] 564 coi 562 guardava 562 paolo 561 riccardo 556 sè 555 fronte 555 là | Matilde Serao Raccolta di opere Concordanze riccardo |
I capelli di Sansone Cap.
1 I | stretto lettuccio il piccolo Riccardo dormiva, con una manina 2 I | posò sul volto del piccolo Riccardo, e quel visino, dal pallore 3 I | riccioli castagni del piccolo Riccardo, poi si posò sulla fronte: 4 I | si posò sulla fronte: e Riccardo fece udire, nel sonno, un 5 I | stamperia, il sonno del piccolo Riccardo Joanna continuò tranquillo.~ ~ 6 I | domandò Marianna, accennando a Riccardo che dormiva beatamente, 7 I | portare il signorino don Riccardo?~ ~— Portamelo in ufficio, 8 I | mezzo quando il piccolo Riccardo si svegliò, il sole meridiano 9 I | No, no, no, — replicò Riccardo, irritato, battendo i piedi 10 I | attaccato un pezzetto di petto, Riccardo Joanna andò a mangiarla 11 I | indicandole il piccolo Riccardo, che lavava aristocraticamente 12 I | quella bella creatura di Riccardo, che chinava gli occhi e 13 I | intelligenza del piccolo Riccardo erano tali che commovevano 14 I | Vuoi pranzare con noi, Riccardo? — gli disse, quando le 15 I | insaldava i grandi colletti di Riccardo, o ella gli lavorava dei 16 I | e andiamo, signorino don Riccardo.~ ~— Posso andare anche 17 I | ufficio? — domandò il piccolo Riccardo con aria d'importanza.~ ~— 18 I | Ah! va bene, — disse Riccardo, tutto soddisfatto.~ ~Ora 19 I | leggere, nè scrivere — disse Riccardo. — Ma non serve, papà dice 20 I | arroventavano sull'altro fornello. Riccardo attraversò l'anticamera 21 I | silenzio Peppino andò via. Riccardo aveva posato il berretto 22 I | scaffali, nei cantucci oscuri: Riccardo procedeva con una certa 23 I | d'Illustrazioni italiane, Riccardo sollevò un nuvolo di polvere, 24 I | attraversava la stanza, Riccardo levava gli occhi, curioso, 25 I | amministratore del Tempo, sembrava a Riccardo un tempio: non vi si entrava 26 I | dietro la porta del tempio; Riccardo restava con gli occhi fissi 27 I | aveva detto una parola a Riccardo, giammai aveva fatto mostra 28 I | notata la sua presenza: e Riccardo, il piccolo principe, si 29 I | e questo titolo pareva a Riccardo qualche cosa di misterioso, 30 I | un minuto, poi diceva a Riccardo di andar a giocare in anticamera. 31 I | anticamera. Quest'ordine, per Riccardo, era una liberazione. Quel 32 I | l'ordine non veniva: e Riccardo si accostò alla scrivania 33 I | non importa, papà, — disse Riccardo, scotendo il capo.~ ~A Paolo 34 I | piccolino, non dubitare.~ ~Riccardo scappò fuori, tutto felice; 35 I | Domenico era grande amico di Riccardo, lo lasciava scherzare col 36 I | prendere un abbonamento, Riccardo taceva, mentre il gobbettino 37 I | gobbetto non gli dava retta, a Riccardo, che gli voleva raccontare 38 I | Don Domè?... — disse Riccardo.~ ~— Ah? — disse quello, 39 I | mio, ora parleremo.~ ~Ma Riccardo si era seccato: aveva voltate 40 I | giornale nel loro legame. Riccardo era un grande amico di Francesco, 41 I | inchiodato sul seggiolone. Riccardo lo guardava a tagliare, 42 I | che raspa, oggi, — osservò Riccardo.~ ~— Certi giorni pare uno 43 I | più parlare. Il piccolo Riccardo ascoltava senza batter palpebra, 44 I | disse, sottovoce, il piccolo Riccardo.~ ~— Volete tagliare, signorino? — 45 I | gravemente, stringendo le labbra, Riccardo afferrò le cesoie e si diede 46 I | di fuori lo chiamò.~ ~— Riccardo?~ ~— Eccomi.~ ~Fuori vi 47 I | quando lo riprendevano. Riccardo era il suo prediletto, aveva 48 I | cosa, che cosa? — chiedeva Riccardo attaccato alla lunghissima 49 I | piede e il ginocchio destro. Riccardo vi si arrampicava come uno 50 I | suicidio!~ ~Dolfin lasciò Riccardo a malincuore, e andò dietro 51 I | ascoltava con aria stracca, e Riccardo, che gli aveva tenuto dietro, 52 I | scrivere la notizia, annoiato; Riccardo lo seguiva. Paolo Joanna 53 I | Domenico, — propose il piccolo Riccardo.~ ~Adesso, nella stanza 54 I | un quarto, — tornò a dire Riccardo.~ ~— Paolo, dammi Riccardo, 55 I | Riccardo.~ ~— Paolo, dammi Riccardo, lo porto a passeggiare.~ ~— 56 I | del pranzo.~ ~— Lascialo Riccardo: mi serve.~ ~— Quello si 57 I | passeggiare.~ ~— Ti annoi, Riccardo?~ ~— No, papà: non mi annoio 58 I | Paolo, prendile: almeno per Riccardo.~ ~— Troverò altrove: lascia 59 I | se avesse indovinato.~ ~— Riccardo, vuoi arrampicarti ancora? — 60 I | foglio: ne prese un'altro. Riccardo si era seduto, le mani abbandonate, 61 I | spento, come stanco.~ ~— Riccardo?~ ~— Papà?~ ~— Senti una 62 I | fievole.~ ~— Necessario, Riccardo mio, — rispose il padre.~ ~— ... 63 I | E si avviò.~ ~— Senti, Riccardo.~ ~— Che cosa?~ ~— Digli 64 I | di entrare. Paolo, mentre Riccardo era di là, volle rimettersi 65 I | Ecco, papà, — susurrò Riccardo.~ ~Gli pose sulla scrivania 66 I | monete di rame.~ ~— Bravo, Riccardo.~ ~Si chinò per baciare 67 I | possono udire, per carità, Riccardo.~ ~Il fanciullo cercava 68 I | ansietà di quella ultima ora. Riccardo gironzava per la tipografia, 69 I | pagina composta, tutta nera. Riccardo gironzava, ma sapeva che 70 I | chiamavano le sue due compagne. Riccardo si metteva accanto a lei, 71 I | lasciale dire, — l'ammonì Riccardo, per consolarla.~ ~Il bambino 72 I | non mi piace, — osservò Riccardo.~ ~— Voi siete un signore, 73 I | della macchina ricominciò. Riccardo si era ritirato in un angolo 74 I | meravigliava. Quando era al riposo, Riccardo vi si accostava timidamente, 75 I | trionfatori, due piccoli re. Riccardo li invidiava.~ ~A Riccardo 76 I | Riccardo li invidiava.~ ~A Riccardo la macchina pareva una cosa 77 I | giornale linea per linea. Per Riccardo la macchina pensava e sapeva, 78 I | stridente, rombante, mugolante. Riccardo, assorbito, contemplava 79 I | dorme, — ripeteva pian piano Riccardo, come se non volesse svegliarla, — 80 I | Patria che usciva al mattino. Riccardo era rimasto compreso di 81 I | tutti i nervi tesi.~ ~— Riccardo, levati di là, — disse da 82 I | non mi posso far male.~ ~— Riccardo, non discutere, levati di 83 I | dallo spettacolo di fuori, Riccardo accostò la faccia ai vetri. 84 I | stridule o sonore.~ ~. ~ ~Riccardo si era annodato dietro la 85 I | voglio sardine — rispose Riccardo, con la cera disillusa del 86 I | bianche cariche di gemme. Riccardo non parlava, e suo padre 87 I | Paolo Joanna e suo figlio Riccardo in questo si eran trovati 88 I | Chissà! — aveva risposto Riccardo, posando delicatamente le 89 I | la zuppa per Paolo e per Riccardo. Una glutine bionda si agitava 90 I | No: è sagou, — rispose Riccardo.~ ~— A me sembra tapioca.~ ~— 91 I | hanno dato un'altra volta.~ ~Riccardo, a furia di girare per le 92 I | piccanti, di pesce passato, Riccardo li conosceva bene, e il 93 I | ammonitrice.~ ~Ma erano tristi, Riccardo come Paolo, tristi di non 94 I | mangiavano in silenzio, Riccardo rosicchiando i suoi grissini, 95 I | capitalista contento e quieto.~ ~Riccardo quando aveva visto entrare 96 I | conto del suo spauracchio, Riccardo gustava lentamente i piselli 97 I | carezzando i riccioli di Riccardo, — diventerà anch'esso un 98 I | cavaliere, — rispose prontamente Riccardo, imitando la sicurezza di 99 I | signor cavaliere,— osservò Riccardo, sorbendo il suo punch alla 100 I | fanciulletto ricco e vizioso che Riccardo rifiutava l'insalata russa 101 I | principe scontento quella di Riccardo al cospetto della bavarese 102 I | delle sale terrene. Paolo e Riccardo avevano deciso di andar 103 I | Toledo: Paolo teneva per mano Riccardo. Un giovane bruno, con gli 104 I | gelato.~ ~— Vuoi il gelato, Riccardo?~ ~— No, papà, voglio il 105 I | due piccolini?~ ~— Nulla, Riccardo: è per vendere il giornale.~ ~— 106 I | è, nel giornale?~ ~— No, Riccardo.~ ~— Allora perchè gridano 107 I | baldanzoso, il piccino.~ ~— Oh, Riccardo è un omino, — soggiunse 108 I | col suo passo lieve lieve. Riccardo stringeva il mazzolino dei 109 I | teatro Sannazaro.~ ~— No, no, Riccardo.~ ~— Sì, quando ride, papà.~ ~— 110 I | Ti porterò sempre con me, Riccardo: non dire più queste cose.~ ~— 111 I | portare dei fiori all'Amalia, Riccardo.~ ~— Sì, sì, portiamoglieli, 112 I | confetti.~ ~— Glieli darai tu, Riccardo: un mazzo ci darebbe troppo 113 I | i fiori e andarsene: ma Riccardo li aveva già presi e li 114 I | lasciò per quattro lire. Riccardo si avviò in trionfo verso 115 I | parlare con Joanna, mentre Riccardo aspettava, sulla soglia, 116 I | Vieni dunque, - diceva Riccardo.~ ~— Avete i biglietti, 117 I | fra il muro e le quinte: Riccardo, in punta di piedi, temendo 118 I | vagamente, senza far rumore. Riccardo si teneva stretto a suo 119 I | immaginazione del fanciullo.~ ~— Qui Riccardo ha portato i suoi fiori, — 120 I | Lei, voi, tu, di Cagna. Riccardo restava immobile presso 121 I | padre.~ ~— Lo spero bene: ma Riccardo l'ha già. Non è vero, piccolo, 122 I | una mantiglia di merletti, Riccardo si era seduto sull'angolo 123 I | dichiarazione d'amore a Riccardo — esclamò, a un tratto, 124 I | verrai a trovarmi, nevvero, Riccardo? Ti darò i confetti!~ ~Scappò 125 I | Paolo Joanna.~ ~— Andiamo, Riccardo.~ ~Tutti e tre si avviarono. 126 I | Tutti e tre si avviarono. Riccardo piccolo piccolo, in mezzo 127 I | pesante, sulle palpebre, Riccardo si fermava anch'esso: e 128 I | bimbo, levando il capo.~ ~— Riccardo?~ ~— Non hai più denari, 129 II | rauca voce dei tisici:~ ~— Riccardo, mi vuoi bene?~ ~— Papà, 130 II | sarebbe bastato pel cuore di Riccardo, il ricordo dell'agonia 131 II | abbassati, il giovanetto Riccardo vegliava suo padre. Due 132 II | misero volto di lavoratore.~ ~Riccardo si mise a urlare di dolore: 133 II | calze decenti da mettergli. Riccardo si cavò le sue che erano 134 II | fierezza di un grande dolore. Riccardo si acconciò facilmente alla 135 II | malinconico e superbo, Riccardo non entrava nei caffè, non 136 II | Forse... — mormorò Riccardo, — forse.... sono troppo 137 II | sangue, te lo assicuro.~ ~Riccardo guardava il suo interlocutore, 138 II | Quella sera, alla trattoria, Riccardo fu nervoso. I suoi colleghi 139 II | ragionevolmente lo spirito di Riccardo. Non gli rimase che uno 140 II | gravemente, contraddicendo tutti; Riccardo taceva. Poi il cronista 141 II | confidenze. A un certo momento, Riccardo, per sottrarsi a quella 142 II | invincibilmente, la sera seguente, Riccardo ritornò alle sue cartelle 143 II | molto forte. Per otto giorni Riccardo aprì il giornale con un 144 II | sacerdoti che pontificano. Riccardo, nella prima ora taceva, 145 II | di sette od otto persone, Riccardo si faceva più audace, sosteneva 146 II | ammiratore più ingenuo di Riccardo, era quasi un compare, tanto 147 II | un compare, tanto aiutava Riccardo con la mimica della meraviglia 148 II | No, no, — mormorava Riccardo, — ho promesso...~ ~— Che 149 II | combattimento si andava allargando. Riccardo era con quelli che scendevano, 150 II | per gli uomini nuovi. Onde Riccardo era solo contro tutti quelli 151 II | dovresti esser ministro, Riccardo.~ ~Più il tempo passava 152 II | più si faceva cocente in Riccardo il sentimento della propria 153 II | avversari lo rispettavano. Riccardo era innamorato di quel giornale, 154 II | occhi vivissimi — ma costui Riccardo non sapea bene chi fosse, 155 II | rispondea superbamente Riccardo.~ ~Ma in cuor suo un rancore 156 II | di tutto la passione, e Riccardo ritornò per Piazza Capranica, 157 II | cortesia importante.~ ~Mentre Riccardo passeggiava su e giù, non 158 II | plichi. Nessuno badava a Riccardo che passeggiava, aspettando: 159 II | assunse nella immaginazione di Riccardo proporzioni fantastiche.~ ~ 160 II | l'usciere ritornando.~ ~Riccardo attraversò un salotto dove 161 II | poi alzò il capo e disse a Riccardo:~ ~— Lei cosa vuole?~ ~L' 162 II | vedrà... lei si chiama?~ ~— Riccardo Joanna.~ ~— Non fa altro?~ ~— 163 II | era giornalista, — rispose Riccardo sottovoce.~ ~— Dove?~ ~— 164 II | capo si rimise a scrivere. Riccardo se ne andò, col sangue alla 165 II | bonaria, quel signore, che Riccardo gli avrebbe buttato le braccia 166 II | necessario, e niente altro.~ ~Ma Riccardo era fuori della realtà: 167 II | sotto un mucchio di fasce. Riccardo la tenne in mano un momento, 168 II | leggeremo la vostra prosa.~ ~Riccardo non rispose: solo era un 169 II | avvenire, che la fortuna di Riccardo Joanna egli la considerava 170 II | Ti avvertirò, — mormorava Riccardo, internamente disperato.~ ~ 171 II | raccomando.~ ~Niente altro. Riccardo entrava nel giornalismo 172 II | tavolino. Non vi era posto per Riccardo: il proto gli accennò un 173 II | sotto la vampa del gas, Riccardo corresse la terza pagina. 174 II | avevano consumato quasi tutto. Riccardo mangiò di pessimo umore. 175 II | che pensa e quel che dice Riccardo Joanna!~ ~Un altro gli chiese:~ ~— 176 II | Io non so, rispose Riccardo, seccato assai.~ ~— Non 177 II | raccomandava certe correzioni a Riccardo, gli a capo, massimamente — 178 II | chiamato dal lavoro. Di là, Riccardo udiva spesso un grande andirivieni, 179 II | di cosmetico, toglieva a Riccardo tutta la poesia della bellezza 180 II | grezza, ancora rudimentale. Riccardo era come il medico che non 181 II | avevano fatto nascere in Riccardo quella strana ma fatale 182 II | scappó detto, una volta, a Riccardo, annoiato e impazientito.~ ~ 183 II | giovane. Distrattamente Riccardo chiese al suo vicino, un 184 II | redattore che possedeva vettura, Riccardo abbassava la testa sulle 185 II | bozze, sedendosi accanto a Riccardo scambiando con lui qualche 186 II | poche frasi rincoravano Riccardo, lo riempivano di tenerezza:~ ~— 187 II | patria del cuore, — mormorò Riccardo, — ma qui si pensa.~ ~— 188 II | essere abbandonato come Riccardo, chiuso nel suo gabinetto, 189 II | nulla, ma piange con voi. Riccardo aveva la nostalgia di un 190 II | sembravano colpite da pallore, Riccardo provava l'emozione intima 191 II | più belle, più eleganti, Riccardo immaginava quanto piacesse 192 II | domani? Due soltanto.~ ~Riccardo si fece pallido come un 193 II | andare e venire, distrassero Riccardo Joanna dalla ruina che era 194 II | racconto del suo amico; ma Riccardo era troppo deluso per provar 195 II | trattava di riescire, e Riccardo studiava molto. Per una 196 II | moglie di un banchiere! Riccardo sogghignava. Gli pareva 197 II | tutta una nobile vedetta, Riccardo si avvicinava al tempo dei 198 II | girò sui tacchi e andò via. Riccardo sorrise ironicamente: non 199 II | posto di platea, mentre Riccardo aveva una poltrona: si diedero 200 II | Brandi accompagnava sempre Riccardo a casa. Confitto nella sua 201 II | Confitto nella sua poltrona, Riccardo ascoltava attentamente la 202 II | Brandi che applaudiva forte; Riccardo fece una levata di spalle.~ ~ 203 II | astennero. Sotto l'atrio Riccardo accese il suo sigaro a quello 204 II | rispose tranquillamente Riccardo.~ ~— Sarà... — disse l'altro, 205 II | assai interessanti?~ ~Come Riccardo fumava il suo sigaro in 206 II | lascerai parlare, — osservò Riccardo, mentre uscivano da via 207 II | bonario, ora insultante. Riccardo Joanna distruggeva linea 208 II | presso la porticina di Riccardo Joanna a Via in Arcione, 209 II | Parlava del teatro, ora, Riccardo, cavando dalla memoria, 210 II | moto rapido del cervello di Riccardo: ma sentiva che egli diceva 211 II | inebetito, giusto quando Riccardo credeva di averlo convinto, 212 II | Va al diavolo! — gridò Riccardo imbestialito, ficcando la 213 II | capirai mai nulla, — rispose Riccardo, dalla scala.~ ~Andò subito 214 II | Eccellenza, non mi ha risposto.~ ~Riccardo sorrise languidamente, non 215 II | più naturale delle cose, Riccardo Joanna si alzò, si vestì, 216 II | far colazione da Morteo. Riccardo Joanna fece un gran saluto, 217 II | domenica o nei giorni di paga, Riccardo Joanna ebbe la bontà di 218 II | per ricambiare la bontà di Riccardo Joanna, gli veniva raccontando 219 II | La vita è bella, disse Riccardo Joanna.~ ~Ma Vincenzo Brandi 220 II | con un batter di palpebre: Riccardo Joanna udì tremare il braccio 221 II | Tu l'ami assai! — chiese Riccardo.~ ~— È una passione, caro 222 II | Ah! — disse soltanto Riccardo, come se non avesse pensato 223 II | Ti piace? — chiese Riccardo.~ ~— .. Sì, mi piace... 224 II | ma debbo andare, — disse Riccardo. — A rivederci, ci vediamo 225 II | ebbero portato la pagina, Riccardo si adoprò a far prestissimo, 226 II | bene.~ ~Si lasciarono. Ma Riccardo Joanna non uscì subito di 227 II | per una, con lo sguardo, Riccardo Joanna seguì le migliaia 228 II | con quel giornale in mano, Riccardo Joanna ebbe un minuto supremo 229 II | posso, — rispose, asciutto, Riccardo.~ ~— Dopodomani, allora.~ ~— 230 II | Andiamo via. — gli disse Riccardo.~ ~Presolo pel braccio, 231 II | come quella della mente in Riccardo, ed egli si trovò subito 232 II | Vincenzo Brandi. Dopo le frutta Riccardo chiese dei sigari avana, 233 II | serenità della digestione, Riccardo Joanna contò le linee del 234 II | fanno? — andava ripetendo Riccardo.~ ~— Diciotto lire e venti 235 II | Niente male, niente male, Riccardo!~ ~Una fioraia venne, dette 236 II | dei fiori ai due amici: Riccardo le dette due franchi. Dopo 237 II | nella mitezza della sera, Riccardo volle fare una passeggiata 238 II | calcolarono quanto aveva speso Riccardo in quel giorno:~ ~— Giusto 239 II | avevo: non contano, — disse Riccardo.~ ~Risero insieme, senza 240 II | avvelenò la coscienza di Riccardo. Ripensò tutto il passato, 241 III | DI SANSONE~ ~ ~ ~Quando Riccardo Joanna schiuse la porta 242 III | Quanta polvere! — esclamò Riccardo.~ ~— Più ne levo e più ce 243 III | l'articolista brillante, Riccardo Joanna, bel giovanetto, 244 III | scrivono delle lettere.~ ~Riccardo scavalcò le spazzature ed 245 III | rosso con cui si avvertiva Riccardo Joanna che poteva pagare 246 III | grigiastra, il volto di Riccardo Joanua si decompose.~ ~— 247 III | proprio a lui. — mormorava Riccardo, a cui quel biglietto rosso 248 III | Breo che rimproverava a Riccardo Joanna le idee audaci espresse 249 III | mite soffio di adulazione, Riccardo sorrideva: malgrado il continuo 250 III | a quel favore femminile, Riccardo si mise in tasca il giornale 251 III | per quel conto di fiori.~ ~Riccardo fece un gesto di fastidio. 252 III | aspetto impolverato e triste: Riccardo stava ritto come indeciso 253 III | abbonati, eh? — domandò Riccardo.~ ~— Sì.~ ~— Allora dammi 254 III | assaporare la sua potenza. Riccardo era già quasi uscito quando 255 III | lavagna il direttore?~ ~Riccardo, senza rispondere, andò 256 III | ancora venuto in ufficio. Per Riccardo vi era questo:~ ~— Joanna, 257 III | canta al cafè concert. E Riccardo, preso il bastoncello di 258 III | alle tre.~ ~Per le scale Riccardo Joanna incontrò Carlo Mosca, 259 III | È inutile, — disse Riccardo, con un gesto di sfiducia.~ ~— 260 III | con un gesto disperato.~ ~Riccardo fece sentire un risolino 261 III | la sua voce cantante.~ ~A Riccardo era venuto in mente che 262 III | di voluttà sulla faccia. Riccardo Joanna, col bicchiere del 263 III | bicchiere colmo di Porto. Riccardo era incantato; nella bottega 264 III | sifone nel bicchiere, — e Riccardo si lasciava andare, dolcissimamente, 265 III | uscì, scomparve qual dea. E Riccardo ebbe un senso di freddo, 266 III | arrossì, ma non disse nulla. Riccardo continuò a pregarlo con 267 III | per non sembrare un orso. Riccardo conservava nella faccia 268 III | contristi, amico mio.~ ~— O Riccardo, più felice di te, in Roma, 269 III | di questa terra — gridò Riccardo, esasperato. — Devi per 270 III | ostriche, nè il caviale. Riccardo dovette obbligarlo; Scano 271 III | Perchè m'invidiate? — chiese Riccardo.~ ~— La tua prosa va; tutti 272 III | Per questo, rispose Riccardo, brevemente.~ ~— Fossi in 273 III | non li faresti, — ribattè Riccardo, sempre più scuro nella 274 III | confidenza con lui.~ ~— Vedi, Riccardo, tante volte le penso anch' 275 III | tutta la nostra vita.~ ~Riccardo sorrideva; quelle volgari 276 III | poetico e aggettivante di Riccardo era alla moda fra i letterati 277 III | esclamò dolorosamente Riccardo.~ ~— Se qualcuno me le prestasse, 278 III | tavolino.~ ~— Che fai? — chiese Riccardo.~ ~— Calcolo... calcolo 279 III | sono una malattia...~ ~Riccardo non pagò, non volle vedere 280 III | Sulla soglia del caffè Riccardo fu presso dall'incertezza; 281 III | strideva come metallo limato. Riccardo usciva da quella conversazione 282 III | palazzo dell'Esposizione Riccardo lasciò la carrozza, dicendo 283 III | la porta, chiamò subito Riccardo.~ ~— Joanna, Joanna, venga 284 III | Grazie della lezione, — disse Riccardo inchinandosi. Ella rise: 285 III | nari dilatate e frementi, Riccardo Joanna respirò quell'alito, 286 III | persona ancora introvabile, Riccardo Joanna si avanzava, senza 287 III | sempre sul passaggio di Riccardo, e che il suo orecchio fino 288 III | neppure un brivido, scorgendo Riccardo Joanna solo. Come aveva 289 III | Beatrice di Santaninfa, Riccardo guardava intensamente donna 290 III | concentrare l'anima vagabonda di Riccardo, solo la donna ne attraeva 291 III | amore, quegli occhi spenti? Riccardo guardava donna Caterina, 292 III | si voltava mai a guardare Riccardo Joanna, solo un lievissimo 293 III | applaudito alla fine del pezzo. Riccardo scontento di quella indifferenza, 294 III | dopo il concerto.~ ~Quando Riccardo Joanna scese la scaletta 295 III | santo a San Pietro. Ciao. — Riccardo.~ ~Non osando salire in 296 III | della passione di Gesù. Riccardo andava attorno, senza far 297 III | croce e si pose accanto a Riccardo. Passeggiarono insieme, 298 III | cominciare ad amarsi.~ ~Riccardo specialmente, anima ansiosa 299 III | croce, uscendo dalla chiesa. Riccardo non soddisfatto di quello 300 III | trotto del cavalluccio, Riccardo si domandava, ostinatamente, 301 III | Clelia Savelli, che vedendo Riccardo, subito gli sorrise, facendogli 302 III | Eccellente, — mormorò Riccardo, come distratto.~ ~— Ha 303 III | lestamente salì nel coupé. Riccardo rimase sulla soglia della 304 III | le fioriva sulle labbra. Riccardo, ritto accanto a lei, seguendo 305 III | così vivo nel movimento, Riccardo prendeva la sciabola e l' 306 III | curvandosi accanto a lei, Riccardo sentiva come un profumo 307 III | occhi di donna Clelia e di Riccardo. Era una lieve garza colore 308 III | Sì, un sogno — ripetè Riccardo.~ ~La esposizione continuava; 309 III | adornarne i suoi salotti. Ma Riccardo, dai nervi squisiti, dalla 310 III | cocchiere suo, paziente.~ ~A Riccardo parve più oscura la notte, 311 III | entrando dall'amministratore, Riccardo, e la sua voce pareva un 312 III | facendo fremere d'impazienza Riccardo, contento di tenere nelle 313 III | un altro quarto d'ora.~ ~Riccardo, generoso e superstizioso, 314 III | sotto il sorriso. Ma in Riccardo la distrazione era profonda: 315 III | fili di perle orientali. Riccardo pensava se non valeva la 316 III | a sentire il Lohengrin. Riccardo cercò il ramoscello di mughetto 317 III | fece così impetuoso, che Riccardo entrò ansioso nella bottega 318 III | migliore dei ramoscelli Riccardo lo pagò due lire. Lo portò 319 III | marsina?~ ~— Sicuro, sor Riccardo, sono qui sul letto, cinque 320 III | eccole qua.~ ~— Io, sor Riccardo mio, per voi vado volentieri, 321 III | raccomandando la porta a Riccardo.~ ~Costui, già distratto, 322 III | di guanti presentabili, Riccardo dovette perdere la testa, 323 III | da pranzo, — gli mormorò Riccardo, piegandosi sulla ringhiera.~ ~— 324 III | Frutta?~ ~— Sì, sì.~ ~Riccardo rientrò chinando il capo, 325 III | lume nella sua camera e Riccardo si guardò due o tre volte 326 III | domani v'è articolo, sor Riccardo?~ ~— Domani? non so... forse 327 III | domani, — disse ridendo Riccardo.~ ~— Uh! sono troppo vecchia, 328 III | neve e dei negri abeti. Riccardo Joanna avrebbe voluto fuggire 329 III | E perchè? — chiese Riccardo, come risvegliandosi da 330 III | di filosofo pessimista. Riccardo non si prese neppure la 331 III | apparvero nella prosa di Riccardo Joanna, che parlava di una 332 III | mezzo, a Piazza Colonna.~ ~Riccardo Joanna piegò di nuovo il 333 III | un'onda di letizia venne a Riccardo Joanna. Perduto nell'ombra 334 III | complesse, così perfette: e Riccardo si concentrava nell'attenzione, 335 III | molle, per dormire, — disse Riccardo malinconicamente.~ ~— O 336 III | Savelli aveva presentato Riccardo Joanna a donna Beatrice 337 III | anelli della mano destra.~ ~Riccardo era alle spalle di Elsa 338 III | metallo temprato e brunito.~ ~Riccardo, guardando nel salotto, 339 III | angoloso, un po' rigido. Riccardo provò una fitta così dolorosa 340 III | conversazione si allargasse, Riccardo taceva, confuso, turbato, 341 III | era cortese interromperlo: Riccardo cercava di restar disinvolto, 342 III | accompagnarla sino al giardino: Riccardo Joanna rimase, mentre si 343 III | lo Stabat di Pergolesi. Riccardo ascoltava, trasalendo dolorosamente, 344 III | don Pompeo rientrando.~ ~Riccardo aspettava ancora, agonizzante: 345 III | voglia di morire, — rispose Riccardo.~ ~Il banchiere uscì col 346 IV | a due a due gli scalini. Riccardo Joanna restò solo nella 347 IV | asfissiante ardeva. Il bel Riccardo, affranto da quella fatica 348 IV | Temps spiegato; davanti a Riccardo Joanna, arrotolato e sudicio 349 IV | sogni erano svaniti. Egli, Riccardo Joanna, il brillante articolista, 350 IV | un dispaccio che tese a Riccardo; poi cominciò a rassettargli 351 IV | di lagrime di un ragazzo. Riccardo si fermò un momento, pensando 352 IV | Va bene, — disse Riccardo, andandosene, preso da un' 353 IV | dissero.~ ~— Senti, — disse Riccardo a Frati. traendolo nel buio 354 IV | rinchiuse rumorosamente dietro Riccardo che uscì canticchiando.~ ~— 355 IV | stile, caro alle signore, un Riccardo Joanna giovinetto, pranzava 356 IV | per mangiare, lo chiamò. Riccardo gli diede la mano a traverso 357 IV | nè tu — disse vivamente Riccardo; — ma più ti guardo, e più 358 IV | ride esce col suicidio di Riccardo Joanna, la sua fortuna è 359 IV | nulla di tutto ciò, disse Riccardo. — non credevo ci fosse 360 IV | Bene, ciao. — disse Riccardo guardandolo mentre si allontanava 361 IV | senatore, sempre tranquillo.~ ~Riccardo sopraffatto da quella speranza 362 IV | giornalisti. Passarono presso a Riccardo, due lo salutarono.~ ~— 363 IV | salutarono.~ ~— Ciao, Joanna.~ ~Riccardo li lasciò un po’ dilungare, 364 IV | fondo: ci deve essere.~ ~Riccardo traversò le sale, con faccia 365 IV | Andiamo all'ufficio — disse Riccardo quando furono fuori.~ ~Quel 366 IV | nasconderla agli occhi di Riccardo.~ ~— Lascia stare, non c’ 367 IV | il tuo articolo, — disse Riccardo Joanna.~ ~— Ti piace?~ ~— 368 IV | Evviva il giornalismo! — Riccardo Joanna.~ ~Joanna scrisse 369 IV | nuovo?~ ~— Nulla, per ora; Riccardo pare tranquillo, ha delle 370 IV | trovarono tutto illuminato. Riccardo stava prendendo da un armadio 371 IV | E gli altri? — domandò Riccardo.~ ~— Vengono — rispose Stresa, — 372 IV | potendone più, si voltò a Riccardo:~ ~— Joanna, tu cadi vittima 373 IV | involontariamente e dalla farcia di Riccardo, gelata, rabbrividente. 374 IV | cartelle e mezzo! — disse Riccardo togliendo la fascia e svolgendolo; — 375 IV | disse Stresa, andandosene.~ ~Riccardo e gli altri due se ne andarono 376 IV | una pertica, si posero Riccardo in mezzo, sul canapè, parlando 377 IV | in Inghilterra? — domandò Riccardo, non persuaso, sorridendo.~ ~— 378 IV | rendita turca?~ ~— No,—disse Riccardo col suo brutto sorriso.~ ~— 379 IV | consigliarlo.~ ~— Sentite, Riccardo: persuadetevi. Il vostro 380 IV | aveva null'altro da dargli. Riccardo macchinalmente tese la busta 381 V | V.~ ~ Eldorado.~ ~ ~ ~Riccardo Joanna stese la mano, al 382 V | Il bollettino, — disse Riccardo, senza alzare il capo da 383 V | Ah! — disse soltanto Riccardo.~ ~— Ho anche pubblicato 384 V | credo anch'io — soggiunse Riccardo, con una ironia profonda.~ ~— 385 V | ascella un manoscritto, che Riccardo non gli aveva neppure dato 386 V | questo fascio di giornali a Riccardo Joanna:~ ~— Molti rossi, 387 V | violente e strampalate. Riccardo Joanna leggeva tutto, dalla 388 V | andava a colpire il cuore di Riccardo Joanna: tutto quello che 389 V | sempre la via del cuore di Riccardo Joanna, era Giulio Frati, 390 V | di un fiele profondo che Riccardo assorbiva, ogni mattina, 391 V | che aveva rinfacciato a Riccardo Joanna l'avventura dell' 392 V | morte di un giornale: e Riccardo Joanna ne trasaliva, leggendo 393 V | Frati che rinfacciava a Riccardo Joanna la fondazione del 394 V | per ingiuriare il Tempo e Riccardo Joanna; e il giornalista 395 V | di un grande organismo.~ ~Riccardo Joanna cercava corazzarsi 396 V | attendamento di un giorno.~ ~Riccardo Joanna viveva solo, con 397 V | recessi oscuri della terra. Riccardo, abituato da anni a quell' 398 V | mormorò dolcemente l'attrice a Riccardo.~ ~— Tutte le commedie sono 399 V | temete figliuola mia, — fece Riccardo, freddamente, — non guasteremo 400 V | senza dargli la mano.~ ~Riccardo andò via; i suoi dubbi tormentosi 401 V | subito.~ ~Si lasciarono: Riccardo andava, perduto in riflessioni, 402 V | solo, era venuto in mente a Riccardo Joanna di portarsi candidato 403 V | uomini, di cose, d'interessi, Riccardo Joanna sentiva una rotellina 404 V | bonacciona di un grosso bove. Riccardo Joanna, ritornato presente 405 V | uno splendido avvenire.~ ~Riccardo s'inchinò, senza rispondere: 406 V | tre quarti della somma che Riccardo Joanna chiedeva. Il milione 407 V | Spillmann, in via Condotti, Riccardo Joanna, l'uomo indurito 408 V | rumori della strada, e per Riccardo Joanna, il suo commensale, 409 V | digestione che cominciava, Riccardo Joanna vide in Marco Farina 410 V | lo ubbriacava. Era lui, Riccardo Joanna, che aveva fatto 411 V | dei trionfi giornalistici, Riccardo Joanna, deluso, provava 412 VI | bussare e richiuse la porta. Riccardo Joanna non si mosse, non 413 VI | seccatori, — mormorò Riccardo con la sua stanchissima 414 VI | sarà un usciere, — disse Riccardo.~ ~— È troppo giovane.~ ~— 415 VI | giovanissimi, — mormorò Riccardo, con una convinzione profonda.~ ~— 416 VI | Venga, venga, — disse Riccardo Joanna con la sua, cortesia 417 VI | sono con lei, — ribattè Riccardo Joanna.~ ~Il giovanotto 418 VI | modestamente, egli sogguardava Riccardo Joanna, questo giornalista 419 VI | il terribile giornalista, Riccardo Joanna, apparve ancora un 420 VI | avanzo di ruina.~ ~Intanto Riccardo Joanna aveva finito di scrivere 421 VI | a lei, signore. — disse Riccardo Joanna, voltandosi al giovanotto, 422 VI | spinge… lei mi scuserà...~ ~Riccardo squadrò il giovanotto, fiutando 423 VI | pausa, freddissimamente, Riccardo.~ ~— Ecco, signor Joanna: 424 VI | disse, glacialmente, Riccardo Joanna.~ ~— Io ho pel giornalismo 425 VI | completò macchinalmente Riccardo, con gli occhi socchiusi, 426 VI | pure, — soggiunse di nuovo Riccardo Joanna, rimettendosi a studiare 427 VI | di provincia, lei? — fece Riccardo con un tono indescrivibile 428 VI | posti sono occupati, — disse Riccardo seccamente.~ ~— Come cronista, 429 VI | firmare.~ ~— Ah! — disse Riccardo e firmò rapidamente, sogguardando 430 VI | quattrini in mano: li consegnò a Riccardo Joanna.~ ~— Mancano cinque 431 VI | occhi il suo ardore, che Riccardo Joanna lo guardò intensamente, 432 VI | disse improvvisamente Riccardo, — vi resti da oggi: la 433 VI | Assai buono — ripetette Riccardo Joanna misteriosamente. — 434 VI | andò di là, tutto felice.~ ~Riccardo lo seguì con l'occhio, poi 435 VI | n'è neppure un foglio.~ ~Riccardo frugò fra le carte, e trovò, 436 VI | mio, — disse pazientemente Riccardo Joanna.~ ~— Il suo, le pare? 437 VI | rispose tranquillamente Riccardo.~ ~Amati lo guardò un po’ 438 VI | quattrini, — disse asciutto, Riccardo Joanna.~ ~— Il Tempo non 439 VI | indicando la stanza di Riccardo Joanna.~ ~— Omo grande, 440 VI | Agapito: le voci si alzarono. Riccardo Joanna, attratto dal rumore, 441 VI | magnificenza che gli aveva fatto Riccardo Joanna. La pancia rotonda 442 VI | Malgrado la stagione calda, Riccardo portava una redingote greve, 443 VI | meraviglia, seguiva docilmente Riccardo Joanna.~ ~ ~ ~Mangiavano 444 VI | mangiava assai poco: e Riccardo Joanna mangiava pochissimo 445 VI | disse con una certa fierezza Riccardo Joanna.~ ~— E gli altri?~ ~— 446 VI | affollata: due volte si fermò Riccardo Joanna, con due persone. 447 VI | in disparte per prudenza. Riccardo Joanna riprendeva il cammino, 448 VI | al caffè Cova: entrarono. Riccardo Joanna si era raddrizzato 449 VI | nella tazza del caffè, Riccardo Joanna aveva la cera di 450 VI | Avevano anche preso il cognac: Riccardo Joanna ne aveva bevuto due 451 VI | Amati di scrivere. Infine Riccardo Joanna socchiuse la porta, 452 VI | là, ricominciò più viva. Riccardo Joanna ritornò fuori.~ ~— 453 VI | penetrare nella cameretta di Riccardo Joanna. Costui era seduto 454 VI | rispose distrattamente Riccardo Joanna.~ ~E si mise a rivederlo, 455 VI | Antonio Amati guardava Riccardo Joanna, il gran giudice 456 VI | inappellabile e tremava in sè. Ma Riccardo Joanna non disse nulla: 457 VI | chiacchierando un po' qui, un po' lì. Riccardo Joanna presentava a tutti 458 VI | E niente carta, sor Riccardo.~ ~— Volete che il Tempo 459 VI | Niente.~ ~— E niente, sor Riccardo.~ ~Antonio Amati assisteva 460 VI | lì dentro. A un tratto, Riccardo Joanna, decidendosi, disse 461 VI | torno.~ ~Uscì di corsa, Riccardo Joanna ebbe un lieve sorriso 462 VI | sorridente e familiare. Riccardo Joanna fumava ancora un 463 VI | stanzino.~ ~— Andiamo, — disse Riccardo Joanna, crollando le spalle 464 VI | le trentamila lire, sor Riccardo.~ ~— Non le ha, sor Margari; 465 VI | tonfo sordo, sul carrettino. Riccardo Joanna e Antonio Amati rimasero 466 VI | Sono pochissime — Confermò Riccardo, non accorgendosi neppure 467 VI | Non dimandate, — ribattè Riccardo, con durezza. Essi tacquero, 468 VI | di Milano.~ ~Lentamente Riccardo Joanna e Antonio Amati si 469 VI | silenzio: e andava accanto a Riccardo Joanna timidamente, impacciato, 470 VI | allontanarsi.~ ~— No, no, — disse Riccardo, trasalendo, cercando di 471 VI | andavano, fra la gente, Riccardo ricadde nel suo mutismo: 472 VI | ridestandosi da un sogno, Riccardo Joanna. — Di chi dovrei 473 VI | Lei farà... farà…. — disse Riccardo con profonda malinconia.~ ~ 474 VI | disse imperiosamente Riccardo Joanna.~ ~— Domani? — disse 475 VI | Mi darà il saldo?~ ~Riccardo Joanna fece un gesto così 476 VI | lo empiva di meraviglia. Riccardo Joanna si sedette al suo 477 VI | abbassava la testa, mortificato, Riccardo Joanna carezzava la carta 478 VI | ancora chiusi nelle fascette. Riccardo Joanna non si decideva a 479 VI | appoggio al pomo del bastone. Riccardo Joanna gli fece qualche 480 VI | tutti bugiardi e straccioni. Riccardo Joanna faceva ancora dello 481 VI | o strozzino? — domandò Riccardo Joanna al suo creditore, 482 VI | ma vide che la mano di Riccardo Joanna giocherellava nervosamente 483 VI | da comperarlo! — strillò Riccardo, ridendo, esasperato.~ ~ 484 VI | faceva il conto dei debiti di Riccardo Joanna, e avrebbe voluto 485 VI | dopo un momento, appena Riccardo Joanna aveva ripresa la 486 VI | amor proprio di trattore. E Riccardo Joanna protestava un viaggio, 487 VI | compire il suo dovere.~ ~Riccardo Joanna li ascoltava, col 488 VI | tacquero ambedue, come stanchi. Riccardo Joanna non rispondeva.~ ~— 489 VI | precedenti, dei debiti di Riccardo Joanna. E le cifre ballavano 490 VI | somma favolosa per liberare Riccardo Joanna da tutti i suoi debiti.~ ~ 491 VI | sottovoce questa volta, con Riccardo Joanna, che gli rispose 492 VI | sottovoce: ma quando vide che Riccardo Joanna neppur le offriva 493 VI | qualunque cosa le dicessero Riccardo Joanna e l’usciere, che 494 VI | Ritornate alle sei! — disse Riccardo Joanna, non sapendo come 495 VI | Amati si alzò, andò presso Riccardo Joanna, e gli parlò sottovoce. 496 VI | disprezzo, con cenno imperioso, Riccardo Joanna tese un batufoletto 497 VI | furiosa quando voleva il suo. Riccardo Joanna non si degnò neppure 498 VI | almeno pagato un debito di Riccardo Joanna! Costui aveva finito 499 VI | questo lavorìo macchinale, Riccardo Joanna, l'automa giornalista, 500 VI | Ecco fatto, — disse Riccardo Joanna, ficcandosi le mani 501 VI | del direttore si taceva: Riccardo Joanna era ricascato in 502 VI | silenziosamente innanzi a Riccardo Joanna. Costui la guardò, 503 VI | Venticinque e settanta.~ ~Riccardo Joanna lo guardò, lesse 504 VI | inutile, tutto, — disse Riccardo Joanna, aprendo le braccia, 505 VI | disse precipitosamente Riccardo Joanna.~ ~— Ebbene, ecco.~ ~— 506 VI | Eccellenza, sono le sei, — disse Riccardo Joanna all'usciere.~ ~— 507 VI | chiuso nella sua collera. Riccardo Joanna andava e veniva, 508 VI | Sì, disse brevemente Riccardo.~ ~— È stampato il mio articolo?~ ~— 509 VI | Parigi.~ ~— Toh! — disse Riccardo Joanna. E rise. Antonio 510 VI | improvvisamente? — chiese, poi, Riccardo Joanna.~ ~— No, signor cavaliere: 511 VI | ha bisogno più di me?~ ~Riccardo Joanna rientrò in tipografia. 512 VI | tipografo, e il signor cavaliere Riccardo Joanna, direttore proprietario 513 VI | ripieghi della eloquenza di Riccardo Joanna, perchè nulla valse 514 VI | di emozione, scrivendo. Riccardo Joanna lasciava fare senza 515 VI | comparve sulle labbra di Riccardo Joanna.~ ~Il ragazzino entrava 516 VI | nella cartella di pegno a Riccardo Joanna. Costui passò il 517 VI | a saziarsi.~ ~Solamente Riccardo Joanna metteva molt’acqua 518 VI | Amati divorava grissini: Riccardo Joanna non mangiava pane 519 VI | loro idee di gastronomia. Riccardo Joanna se avesse avuto il 520 VI | latticini, per le frutta: Riccardo Joanna, stomaco rovinato, 521 VI | precede la digestione. E Riccardo Joanna pagò un conto abbastanza 522 VI | farete, farete, — diceva Riccardo Joanna, tutto intenerito, 523 VI | fatalità, — gli rispose Riccardo Joanna. Ma non andarono 524 VI | Sant'Eufemia, dove abitava Riccardo Joanna.~ ~— Venite su con 525 VI | in cui il fiammifero di Riccardo Joanna faceva sembrar fantastici 526 VI | lettuccio stretto e miserello. Riccardo accese una mezza stearica: 527 VI | crosta secca d'inchiostro. Riccardo Joanna guardava il fumo 528 VI | Antonio Amati guardava Riccardo Joanna e la stearica ardeva 529 VI | gialla a Rio Janeiro, — disse Riccardo Joanna.~ ~La stearica dette 530 VI | fece fra loro. Il sigaro di Riccardo si era smorzato: egli non 531 VI | della stearica, la faccia di Riccardo Joanna sembrava più gialla 532 VI | voi? — chiese a un tratto Riccardo Joanna.~ ~— No: io la ignoro.~ ~ ~— 533 VI | disse con voce fievole Riccardo Joanna.~ ~— Non importa, 534 VI | catastrofe, — riprese fievolmente Riccardo Joanna come se si svegliasse 535 VI | gli domandò il vecchio Riccardo Joanna.~ ~— No.~ ~— Io, Dal vero Par.
536 20 | la grandiosa ferocia di Riccardo, il sogghigno crudele di 537 27 | presentato come il conte Riccardo Altimari: un inchino, un 538 27 | vedeva o sentiva che il conte Riccardo Altimari non la perdeva 539 27 | perdeva di vista: il conte Riccardo Altimari, una di quelle 540 27 | fermò e si voltò. Il conte Riccardo era fermo all'altro estremo, 541 27 | ombra, riconobbe il conte Riccardo.~ ~- Laura! - chiamò egli Fior di passione Novella
542 7 | tranquillità.~ ~- Ah! sei tu, Riccardo? Non ti ho inteso venire - 543 7 | coppe di cristallo. Don Riccardo era in marsina, cravatta 544 7 | Le mie saranno migliori, Riccardo.~ ~- Chi te le ha date?~ ~- 545 7 | divertenti: ti seccheresti meno, Riccardo mio.~ ~- I vicini sono Mario 546 7 | stia bene il rosa pallido, Riccardo?~ ~- Tutto ti sta bene, 547 7 | quel bambino, - osservò don Riccardo, scotendo le ceneri della 548 7 | una certa ansietà. Fiasco, Riccardo mio, fiasco! Un vestito 549 7 | come per lisciarli. Don Riccardo accese un'altra sigaretta, 550 7 | la prima, volta.~ ~- Oh Riccardo, oh Riccardo! - singhiozzava 551 7 | volta.~ ~- Oh Riccardo, oh Riccardo! - singhiozzava donna Livia 552 7 | pensava quanto suo marito, don Riccardo, fosse più chic di Mario La mano tagliata Par.
553 2 | questo biglietto, si chiama Riccardo Leslie, o meglio Dick Leslie. 554 2 | come sussidio, questo buon Riccardo Leslie, il detective geniale, Piccole anime Parte
555 7 | mentre mamma discorreva con Riccardo.~ ~— Con Riccardo?~ ~— Sì, 556 7 | discorreva con Riccardo.~ ~— Con Riccardo?~ ~— Sì, papà.~ ~— Che faceva 557 7 | Sì, papà.~ ~— Che faceva Riccardo?~ ~— Passeggiava, papà. 558 7 | palla e li ho bastonati. Riccardo è salito in carrozza con 559 7 | Ripetta, papà, ma prima Riccardo ha baciato mamma sul collo. 560 7 | Mario?~ ~— È andato a dire a Riccardo che non ti baci più, mamma.~ ~— Il romanzo della fanciulla Racconto, Cap.
561 2, I| a caccia.~ ~— Sta bene, Riccardo, tuo fratello, Eva?~ ~—