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Alfabetica [« »] equivoco 9 equìvoco 1 equo 4 era 10808 êra 1 eragli 1 eran 140 | Frequenza [« »] 14054 in 13306 per 10880 con 10808 era 10236 l' 10011 è 8403 ma | Matilde Serao Raccolta di opere Concordanze era |
grassetto = Testo principale grigio = Testo di commento
(segue) Il paese di cuccagna Par.
9001 17 | che serviva da dispensa, era piena di salami nerastri 9002 17 | di fianco all’osteria, era un giuoco di bocce, circondato 9003 17 | altra dai Ponti Rossi: vi era anche la via attraverso 9004 17 | ma non contava. Però, se era deserta la campagna intorno 9005 17 | aspettava, perché la serva che era incaricata della cucina, 9006 17 | la moglie di Babbasone, era assente, il marito la mandava 9007 17 | mercatino di Capodimonte, era impossibile trovare: la 9008 17 | sola vecchia serva, che era tutta intenta alla sua cucina, 9009 17 | napoletano non fanno opposizione. Era un’ora dolce e tranquilla, 9010 17 | faccia arguta di Babbasone era serena, come la mattinata 9011 17 | una figura nera di donna. Era una ragazza, che di poco 9012 17 | grandi, neri, bruciavano. Era Carmela, la sigaraia, la 9013 17 | Raffaele, detto Farfariello. Era giunta a piedi, naturalmente, 9014 17 | esaltazione invano repressa. Era vestita come una stracciona, 9015 17 | intorno, rapidissima: non vi era nessun avventore.~ ~- Vino 9016 17 | rifiutava mai.~ ~E siccome ci era un sol bicchiere, egli bevette 9017 17 | pensosa. Una macchia di vino era sulla tavola ed ella, col 9018 17 | soffocava: e vide che vi era un’altra finestra, che dava 9019 17 | da quest’altra parte vi era un grande silenzio, una 9020 17 | opporvisi; forse, a quell’ora, era già accaduto; ogni tanto 9021 17 | scomparve dalla via donde era venuta. I giovanotti, coi 9022 17 | forse perché il pranzo non era pronto: subito il ragazzetto 9023 17 | del pergolato: ma questo era nudo. Intanto, con la più 9024 17 | larghissima scodella che era stata deposta nel mezzo, 9025 17 | non morire, in quel punto. Era una comitiva simile alla 9026 17 | lentamente, per la via donde era venuto, senza voltarsi.~ ~ 9027 17 | egli sorrideva alteramente: era l’unico segno di allegrezza 9028 17 | intervalli: ogni volontà, in lei, era vinta. Ella restava appoggiata, 9029 17 | arrivava nei posti ove egli era stato, sempre dieci minuti 9030 17 | fatto sapere, che tanto, era inutile, che egli non voleva 9031 17 | Babbasone ai Ponti Rossi, era stata una indiscrezione, 9032 17 | dei quartieri bassi, si era recata lassù, ansando, dolorando, 9033 17 | digerire; e in certi momenti era tanta la pace che trapelava 9034 17 | non potette udire e che era:~ ~- Salute.~ ~Se ne andavano: 9035 17 | casa, e a uno a uno, - ella era corsa all’altra finestra 9036 17 | alberi. Affannata, di nuovo, era corsa alla finestra che 9037 17 | apprestava anche a partire. Tutto era salvo, se costoro prendevano 9038 17 | cinghia che faceva da cintura: era il calcio della rivoltella. 9039 17 | le mani quella porta che era vecchia e tarlata e che 9040 17 | tutto quel rumore e che era pallido nel suo volto raggrinzito 9041 17 | comprendendo che quella era da seguirsi. Andava, andava, 9042 17 | sulla spalla, in grembo. Era sola. Abbassava la testa, 9043 17 | stessa via per cui ella era venuta, mentre ella giaceva, 9044 17 | mormorò Carmela.~ ~- Era un dichiaramento, eh? Quanti 9045 17 | il delegato, il cui cuore era indurito, ormai.~ ~- Non 9046 17 | chiudendo gli occhi.~ ~- Era per voi, eh, che si sono 9047 17 | improvvisamente.~ ~- E per chi era?~ ~- Non lo so: non so niente, - 9048 17 | guance cariche di rossetto: era Maddalena, la disgraziata 9049 17 | ridotta!~ ~Un lividore si era cosparso sulla faccia della 9050 17 | dopo, tutta la benda da cui era circondata la testa della 9051 17 | dal naso. Il delegato che era accorso, aggrottò le sopracciglia: 9052 17 | su cui si gelò. Gelida era la fisonomia della morta: 9053 18 | portinaia sospirò di malinconia. Era da anni che non si sfittava 9054 18 | meraviglia e restavano, ella era diventata familiare di tutti: 9055 18 | tre grandi appartamenti, era una vera disgrazia, una 9056 18 | fratello mio, sorella mia! Era naturale che don Cesarino 9057 18 | dove si erano sposati, che era bellissima, veramente un 9058 18 | giuocato tutto al lotto, ed era così carico di debiti, così 9059 18 | del marchese Cavalcanti era una cosa preveduta, da tempo: 9060 18 | perché il marchese Cavalcanti era stato l’antico proprietario 9061 18 | la marchesina Cavalcanti era stata respinta dal diventare 9062 18 | monasteri, in altri ordini non era permesso più entrare con 9063 18 | se ne andava, anzi se ne era andato, mettendola sul lastrico, 9064 18 | dottor Antonio Amati che era già ricco e che guadagnava 9065 18 | per fare una carità, tanto era un buon signore, aveva voluto 9066 18 | quella miseria. Ebbene, non era da credersi, ma il marchese 9067 18 | Cavalcanti aveva detto no, si era incocciato a dire di no, 9068 18 | ordine non si eseguiva, era preparato un gran castigo 9069 18 | può sapere; ma il padre era stato duro. Tanto che il 9070 18 | tutti i suoi malati e se ne era andato al suo paese, da 9071 18 | paese, da sua madre. Poi, era ritornato: ma non aveva 9072 18 | nel palazzo Rossi, e se ne era andato ad abitare una casa 9073 18 | A palazzo Rossi, la casa era chiusa, con tutti i suoi 9074 18 | lestamente, verso Toledo, dove ci era il moto, la luce e l’allegrezza, 9075 18 | malinconica e valorosa Luisella si era già disfatta di una gran 9076 18 | mobili: il bel salone rosso era oramai nudo dei suoi mobili 9077 18 | immeschinita, ammiserita, si era ristretta alla camera da 9078 18 | malaugurio, una fatalità che si era appesantita sopra una famiglia 9079 18 | nudo e gelido salone, vi era un tal freddo, un tal odore 9080 18 | vecchie carte giallastre era per terra, in un angolo 9081 18 | violenza. Anche la cappella era senza più un santo, venduto 9082 18 | marchesina.~ ~Senz’altro: ed era, quell’apparizione, come 9083 18 | avvolta nel gramo sciallino, era seduta presso il suo lettuccio, 9084 19 | una mano sulla fronte, che era coperta di gelide stille 9085 19 | dell’udito. L’Intendente era stato durissimo: non poteva 9086 19 | pallore mortale di cui si era coperto il volto di don 9087 19 | portar via. Ah l’Intendente era stato anche preciso, nella 9088 19 | arretrato: se no, la catastrofe era inevitabile: lo Stato incamerava 9089 19 | funzionario.~ ~Don Crescenzo si era messo a pregare, allora; 9090 19 | aveva moglie e figli, se era stato tanto ingenuo da far 9091 19 | fino all’ultimo centesimo, era un galantuomo, infine, ingannato, 9092 19 | scene all’Intendente ed era giunto a ottenerne un mese, 9093 19 | Crescenzo intese; questa volta era finita davvero, bisognava 9094 19 | mercoledì, nel cervello.~ ~Era vero, aveva una giovane 9095 19 | ricchi, potenti ed oscuri, si era trasfusa in lui, dalla presenza, 9096 19 | lentamente, lentamente, gli si era diffusa per le vene, penetrando 9097 19 | borghese della sua casa era cresciuto, sua moglie ingrassava, 9098 19 | troppo mangiato, adesso era incinta di nuovo e portava 9099 19 | due punte di fuoco.~ ~Si era staccato dallo stipite del 9100 19 | al male. Denaro, denaro, era quello che voleva, era la 9101 19 | era quello che voleva, era la sua sete, era la sua 9102 19 | voleva, era la sua sete, era la sua fame, era la sua 9103 19 | sua sete, era la sua fame, era la sua anima che solo quello 9104 19 | determinato a tutto, si era messo alla ricerca di qualche 9105 19 | questo impeto di dolore. Era questione di vita o di morte, 9106 19 | pensare all’insuccesso, era un’idea alla quale non resisteva! 9107 19 | non resisteva! Adesso si era fermato, di nuovo, in piazza 9108 19 | marchese Carlo Cavalcanti, che era un suo forte debitore: ma, 9109 19 | fra tutti, il marchese era quello che gli faceva più 9110 19 | propria sventura, e fra tutti, era quello che meno poteva aver 9111 19 | troppa paura di non riescire, era troppo sfiduciato, sarebbe 9112 19 | sicuro dei suoi debitori era Ninetto Costa, l’agente 9113 19 | del denaro in piazza, vi era chi credeva ancora nella 9114 19 | stella. Ninetto Costa si era indebitato varie volte con 9115 19 | somma piuttosto grossa, si era trovato così sprovvisto 9116 19 | Crescenzo! Che importa! Era un uomo di denaro, Costa. 9117 19 | Borsa, sapendo che quella era l’ora in cui Ninetto vi 9118 19 | fiducia bizzarra dei disperati era entrato là dentro già tranquillizzato, 9119 19 | bocca dello stomaco. Ma dov’era, dunque, Ninetto Costa? 9120 19 | cambiato casa, da tempo, da che era principiata la decadenza: 9121 19 | di Taverna Penta, dove si era ridotto Ninetto Costa, giusto 9122 19 | porta di Ninetto Costa, vi era uno sciupato biglietto da 9123 19 | gaudente e dai cosmetici, ne era fuggita: le tempie erano 9124 19 | valigia così floscia, dove non era nulla dentro! Ma il pensiero 9125 19 | due sedie la cui paglia era tutta macchiata. Sul tavolino 9126 19 | macchiata. Sul tavolino vi era un bicchiere, con un paio 9127 19 | Sicilia. Per terra non si era spazzato da tempo: le mura 9128 19 | afferrava alla gola.~ ~Ed era questa la casa dell’avvocato, 9129 19 | dell’avvocato, di colui che era stato uno dei più grandi 9130 19 | Oh che follia, che follia era la sua! Non era forse meglio 9131 19 | che follia era la sua! Non era forse meglio fuggire, giacché 9132 19 | il corpo scarno, piccolo, era coperto da una coltre brunastra, 9133 19 | Sul tavolino da notte vi era un bicchiere d’acqua, dove 9134 19 | mano destra del morente, era avvolta dai nastri neri 9135 19 | dalla faccia sino al piede, era colpita d’immobilità, già 9136 19 | espressione dolce e bonaria era sparita, lasciando su quel 9137 19 | tracce di una passione che era giunta sino alla vergogna.~ ~- 9138 19 | degli schiaffi di cui le era prodigo suo marito. Una 9139 19 | due volte don Crescenzo vi era stato, ma aveva assistito 9140 19 | tali scene nauseanti che era scappato via, cacciato quasi 9141 19 | meno; Colaneri, perdio, non era fallito come Ninetto Costa 9142 19 | agli scolari.~ ~- E non era vero, naturalmente!~ ~- 9143 19 | il complotto per perdermi era bene organizzato. Il preside 9144 19 | che il viso del professore era pallido e stravolto. Ma 9145 19 | cinica figura di Colaneri si era scomposta, come se non reggesse 9146 19 | passione del giuoco gli era oramai apparsa in tutta 9147 19 | apostasia. Aveva fatto il male, era disceso sino alla colpa, 9148 19 | gli aveva fatto credito, era perché supponeva di potergli 9149 19 | dormendo in uno stanzone, dove era solo il letto e un cassone, 9150 19 | sdegnava, li abbandonava: ed era cominciata tutta una esistenza 9151 19 | per questo figliuolo che era il loro idolo, che essi 9152 19 | colpo di grazia, infine, era stato quando egli aveva 9153 19 | ottuso di quei contadini era entrata l’idea di una grande 9154 19 | mostrarsi con loro; egli era così bello, così signore, 9155 19 | Di pallido, il dottore si era fatto rosso rosso e pareva 9156 19 | potuto impedire, egli si era abbassato e aveva baciata 9157 19 | lavorato. Nessun’altra parola era stata scambiata fra loro: 9158 19 | scambiata fra loro: egli era sparito. La sera non era 9159 19 | era sparito. La sera non era rientrato nell’alberghetto; 9160 19 | il giorno seguente non era rientrato a pranzo, il che 9161 19 | aspettato sino a sera, egli non era venuto e la contadina sgranava 9162 19 | un servitore dell’albergo era entrato, con la sua aria 9163 19 | sua sventura. Anche costui era fuggito, dunque, anche costui 9164 19 | quattrocento lire se ne era prese un trecentocinquanta 9165 19 | maledizione. La lettera era piena di tenerezza e di 9166 19 | anzi, fievolmente, tanta era la pietà per i due vecchi, 9167 19 | Li lasciò, senz’altro. Era notte, adesso, quando discese 9168 19 | un malaugurio, egli se li era riserbati per la sera. Ma 9169 19 | dalla piccola Agnesina che era venuta ad aprire la porta 9170 19 | la lampada a petrolio, ed era un gruppo fantasticamente 9171 19 | a un tratto, che tutto era finito. Le cento lire che 9172 19 | crescente, poiché quella moneta era veramente l’ultima parola 9173 19 | trovato più niente: tutto era detto.~ ~La sua disperata 9174 19 | fiacco, debole, esaurito, era dunque quella, l’ultima 9175 19 | nulla, più nulla: tutto era finito. Qualcun altro, ancora, 9176 19 | voleva neppure andarvi: tutto era inutile, tutto, poiché dovunque 9177 19 | tutto, poiché dovunque egli era apparso, dovunque aveva 9178 19 | malgrado che si facesse tardi. Era disceso per Santa Brigida 9179 19 | rientrare, no; tutto non era dunque finito? Sua moglie 9180 19 | Marina. Non reggendosi, si era seduto sopra uno dei banchi 9181 19 | onta? Ah questo, questo gli era insopportabile! Un castigo 9182 19 | rinnegare la religione, dove era nato, di cui era stato sacerdote; 9183 19 | religione, dove era nato, di cui era stato sacerdote; e la tristezza 9184 19 | Fragalà, dedizione in cui era finito il nome dell’antichissima 9185 19 | accusa di falsario e che era tornato a far l’appaltatore, 9186 19 | potendone più dai debiti, si era buttato dalla finestra del 9187 19 | calcio nella pancia, mentre era incinta di due mesi, e nessuno 9188 19 | nominassero più il suo nome? Ah era troppo, era troppo: che 9189 19 | suo nome? Ah era troppo, era troppo: che colpa aveva 9190 19 | Villa del Popolo: l’ombra era profonda, le guardie non 9191 19 | generazione. Il giuoco del lotto era una infamia che conduceva 9192 20 | ammalata, e subito, nella casa, era caduto ogni stridio, ogni 9193 20 | del marchese Cavalcanti s’era fatta di gelo: e una espressione 9194 20 | eguale espressione, si era dipinta sui volti dei due 9195 20 | aveva crollato il capo, e si era messo da sé a curare l’ammalata, 9196 20 | coma in cui la fanciulla era immersa, che per suscitare 9197 20 | malefizii. Bianca Maria era giovane, era forte, avrebbe 9198 20 | Bianca Maria era giovane, era forte, avrebbe vinto il 9199 20 | dicendole sottovoce che era lui, il padre, suo padre, 9200 20 | e il marchese Cavalcanti era costretto, per saper qualche 9201 20 | Margherita assentiva, sì, era vero, anche da lontano egli 9202 20 | se ne andava. Il marchese era preso da un’angoscia così 9203 20 | avevano pregato insieme, era deserta; egli, dopo aver 9204 20 | mendicità, pur sapendo che era un delitto familiare, quello 9205 20 | Maria, non aveva osato: egli era colpito inguaribilmente, 9206 20 | la morte. Una sola cosa era capace di ridargli un lampo 9207 20 | cioè un lampo di odio: ed era il nome di quell’esecrato 9208 20 | effetto, adesso il chinino era iniettato, con la minuta 9209 20 | il calore della febbre: era una variazione minima, scorante. 9210 20 | a un tratto migliorata: era sonno invece di torpore. 9211 20 | mentalmente, la sua attenzione era su quel volto amato, affilato 9212 20 | punta di piedi uscì fuori: era il marchese di Formosa che 9213 20 | si riempirono di lacrime: era la prima buona notizia, 9214 20 | pacifico sonno della malata. Era l’imbrunire, quando ella 9215 20 | anche il marchese Cavalcanti era accorso vicino al letto 9216 20 | quella sottile voce, che le era andata al cuore.~ ~- Niente: 9217 20 | il marchese Cavalcanti si era seduto al capezzale dell’ 9218 20 | Due o tre volte, egli si era chinato e le aveva domandato:~ ~- 9219 20 | lume fugacissimo di sorriso era riapparso. Era già notte 9220 20 | di sorriso era riapparso. Era già notte e i visi non si 9221 20 | sono vivo.~ ~Margherita era accorsa, sconvolta, un’altra 9222 20 | confusamente. La fanciulla era caduta in convulsioni: a 9223 20 | in segreto, quel nome che era stato per lei il segno della 9224 20 | nulla arrivava a sopire. Era un incubo, oramai: e malgrado 9225 20 | immobile, stupefatto. Chi era entrato, dunque? Quando 9226 20 | nella stanza ove egli si era rifugiato e lo chiamò con 9227 20 | guardandola negli occhi, era il medico curante, il Morelli, 9228 20 | vitreo, immobile, come si era immobilizzata tutta la persona.~ ~- 9229 20 | verrà.~ ~- Ma perché? Non era il medico curante? E un 9230 20 | disperazione, la malata si era riscossa, e di nuovo rapidamente, 9231 20 | rapidamente, a denti stretti, si era messa a dire:~ ~- Amati… 9232 20 | l’unica cosa viva di lei era la voce che voleva Amati, 9233 20 | della sua ragione smarrita era Amati, Amati, Amati.~ ~- 9234 20 | Il marchese scriveva: ma era insopportabile lo sdegno 9235 20 | casa sua, perché sua figlia era malata: niente altro. Quando 9236 20 | poiché il dolor di testa era divenuto insoffribile, atroce. 9237 20 | giungesse presto, almeno: gli era impossibile sopportare più 9238 20 | ricoverata la sua disperazione. Era Giovanni, solo: e pareva 9239 20 | dottor Amati.~ ~- Non vi era?~ ~- Non vi era, l’ho aspettato 9240 20 | Non vi era?~ ~- Non vi era, l’ho aspettato sotto il 9241 20 | lettera… e ha detto che egli era troppo occupato, che la 9242 20 | il dottore Morelli, che era andato e che era ritornato, 9243 20 | Morelli, che era andato e che era ritornato, domandandogli, 9244 20 | condurrete?~ ~- Lo condurrò.~ ~Era ben tardi, però, quando 9245 20 | adesso il dottor Amati: era quasi mezzanotte e la gente 9246 20 | mezzanotte e la gente si era diradata per Toledo, nella 9247 20 | alla governante che gli era venuta ad aprire.~ ~- Veramente… 9248 20 | vecchio, il cui orgoglio era completamente sparito.~ ~ 9249 20 | libri. Ma il dottor Amati era in piedi, in mezzo alla 9250 20 | stanzetta. Il dottor Morelli era andato via da poco, lasciando 9251 20 | nome di Amati, ma il capo era affondato nei cuscini e 9252 20 | qualche tempo. Il padre era ai piedi del letto, appoggiato 9253 20 | occhiata al vecchio, che era sempre fermo ai piedi del 9254 20 | che la povera Bianca Maria era in preda a questo delirio, 9255 20 | si ritirò in quella che era stata la sua stanza da studio, 9256 20 | colorito malgrado l’età, era chiazzato di violetto; i 9257 20 | dicevano nulla: l’udito gli si era affinato e non una parola 9258 20 | si svegliò, il silenzio era così profondo, che egli 9259 20 | vecchi di sessanta. Ora, era sopraggiunto anche il dottor 9260 20 | sopraggiunto anche il dottor Amati. Era irriconoscibile: un accasciamento 9261 20 | corpo. La bocca violetta era socchiusa; le palpebre terree Il romanzo della fanciulla Racconto, Cap.
9262 Pre | antiche il protagonista vero era il coro, e di aver letto 9263 1, I| anima: la bottega del fabbro era ancora chiusa, la tipografia 9264 1, I| la tipografia del Pungolo era sbarrata: per i vicoli di 9265 1, I| quattro o cinque volte era giunta in ufficio dopo le 9266 1, I| Così, ogni mattina, ella era presa da una gran tremarella: 9267 1, I| ci voleva un’ora; ella era uscita un’ora prima. Se 9268 1, I| braccia piegate alla cintura! Era inutile, oramai: era uscita 9269 1, I| cintura! Era inutile, oramai: era uscita troppo presto, non 9270 1, I| ai Ventaglieri? Assunta era di servizio nel pomeriggio, 9271 1, I| Che! Caterina Borrelli era una dormigliona impenitente, 9272 1, I| del riposo. E l’amarezza era anche senso di abbandono, 9273 1, I| l’anima della nonna che era morta l’anno prima, la salute 9274 1, I| miserie umane. Ecco, ella non era una testa forte come Caterina 9275 1, I| molto semplice. Pareva, ed era, molto antico: certo aveva 9276 1, I| spigoli dei suoi muri oscuri era una fioritura verticale 9277 1, I| flessuosa persona diciottenne, era ben riparata in un vestito 9278 1, I| per montare a cavallo. Non era povera nè popolana, Adelina 9279 1, I| popolana, Adelina Markò: era una delle due o tre felici 9280 1, I| alla porta bianca su cui era scritto: Sezione femminile. 9281 1, I| viziata.~ ~Respirarono. Era sempre meglio giunger prima 9282 1, I| circuiti diretti. Lo stanzone era cupo ed esse sbassavan la 9283 1, I| oscurità dell’anticamera era aumentata dal grande armadione 9284 1, I| mosche: l’interesse di tutte era quel foglio di carta che 9285 1, I| disse Caterina Borrelli, che era la miope più insolente, 9286 1, I| qualcuno sopraggiungeva. Era Peppina Sanna, una magrolina 9287 1, I| sempre sotto il braccio. Era Maria Immacolata Concetta 9288 1, I| tutti si burlavano, che era piena di scrupoli religiosi, 9289 1, I| il nome di Gesù e Maria. Era Annina Caracciolo, brunissima, 9290 1, II| scrivendo il telegramma che era per Napoli, sul foglio bianco. 9291 1, II| telegramma d’amore continuava, era di cinquantanove parole, 9292 1, II| veniva da Casacalenda ed era diretto a una Maria Talamo, 9293 1, II| alla Riviera di Chiaia. Era un telegramma dolcissimo: 9294 1, II| donna adorata. Tutto questo era letto da Maria Morra che 9295 1, II| letto da Maria Morra che era accorsa anche lei, da Peppina 9296 1, II| Peppina Sanna che passando, si era fermata, da Caterina Borrelli 9297 1, II| cessarono. La direttrice era venuta dall’altra sala delle 9298 1, II| sala delle macchine, dov’era stata a conferire col capoturno 9299 1, II| complottare!~ ~— Direttrice, era un telegramma, — disse Caterina 9300 1, II| occhi abbassati. Ella non era cattiva, ma sentiva moltissimo 9301 1, II| Cioè le cinque e mezzo. Era notte da mezz’ora: eppure 9302 1, II| gas, ma visto che non vi era lavoro, la direttrice aveva 9303 1, II| dopo?~ ~— Sì: ha detto che era Natale e che si seccava.~ ~— 9304 1, II| affari urgenti di ufficio, era severamente proibita. Si 9305 1, II| severamente proibita. Si era indulgente pei ritardi, 9306 1, II| veniva sorpresa sul fatto, era punita prima con l’ammonizione, 9307 1, II| ricadesse mai più. Eppure era questo il peccato più frequente, 9308 1, II| il moccolo, che l’amore era una bellissima cosa: il 9309 1, II| convitto, dicendole che era contenta del suo posto: 9310 1, II| suo posto: pure la lettera era malinconica. Anche su lei, 9311 1, II| nessuno, sola al mondo, era presa da una nostalgia della 9312 1, II| Non è un sacrifizio.~ ~Era una soavissima creatura, 9313 1, II| nervosa che non ne poteva più; era sempre pronta a cambiar 9314 1, II| diventavano brutali con lei, che era molto educata. Infatti, 9315 1, II| Così Clemenza Achard era lì, accanto a Maria Vitale 9316 1, II| straccioni, il corrispondente era socialista. Il corrispondente 9317 1, II| dannato. Clemenza Achard era tutta confusa, non osando 9318 1, II| innamorato di Peppina De Notaris. Era un giovanotto bruno e sottile 9319 1, II| fino alle cinque: e se ella era libera nel pomeriggio, andava 9320 1, II| quel piccolo caffè non vi era mai nessuno e l’innamorato 9321 1, II| padrone, col cameriere, si era fatto amico con tutti. Di 9322 1, II| nove Peppina De Notaris era la prima ad andarsene, salutando 9323 1, II| discorrendo piano di quello che era avvenuto il giorno nella 9324 1, II| glielo aveva prestato: ella era la prediletta, perchè non 9325 1, II| soleva entrare il direttore. Era un piemontese severo, talvolta 9326 1, II| sommessa. La discussione era: la vice-direttrice può 9327 1, II| maritarsi, un giorno o l’altro, era una impiegata provvisoria, 9328 1, II| linea di Terracina e se n’era andato verso la porta a 9329 1, II| permesso, — pensarono.~ ~Era un falso allarme: egli ritornò 9330 1, II| a tutte quelle fanciulle era piombata la grande stanchezza 9331 1, II| ma, ora, il desiderio le era passato, e, tolte da un 9332 1, III| nessuno. — Questo editto era stato letto in forma solenne, 9333 1, III| incapaci di decidersi: vi era tempo due giorni. E il fermento 9334 1, III| servizio straordinario. Era una oppressione, un martirio 9335 1, III| sua sorella Serafina, che era inferma. Adelina Markò, 9336 1, III| dell’ordinario, e il ritardo era di tre ore; con Firenze, 9337 1, III| con Milano, con Torino, vi era un ingombro tale di dispacci, 9338 1, III| con la sezione femminile era semiaperta, caso nuovissimo, 9339 1, III| linee; su tutte il ritardo era di tre ore, i telegrammi 9340 1, III| Sessantaquattro, — era la risposta recisa.~ ~Esse 9341 1, III| moltiplicazione dei telegrammi era miracolosa, tutti telegrafavano, 9342 1, III| tutti telegrafavano, ora. Si era dovuto attivare un quinto 9343 1, III| si riceveva soltanto: vi era stata messa quella che riceveva 9344 1, III| Napoli-Salerno, lo spettacolo era diversamente meraviglioso. 9345 1, III| corrispondente di Salerno era il migliore impiegato di 9346 1, III| prima forza: e il torneo era cominciato. Alternavano 9347 1, III| tasto per dare il proprio. Era un alternarsi di rumori: 9348 1, IV| il cielo e nel pomeriggio era venuta la fine pioggia autunnale, 9349 1, IV| serviva per l’istruzione, era disteso un waterproof nerognolo, 9350 1, IV| ma alla fine dell’orario, era difficile calzare nuovamente 9351 1, IV| che potevano spendere, non era più composta della granita 9352 1, IV| che in quel cioccolatte vi era del mattone pesto. Questo 9353 1, IV| incidente delle colazioni era un eterno soggetto di lite 9354 1, IV| Ma con Gaetanina Galante era difficile di averla vinta, 9355 1, IV| difficile di averla vinta, tanto era insolente e ineducata: aveva 9356 1, IV| per esigere. Non pagarla, era impossibile, tanto era il 9357 1, IV| era impossibile, tanto era il terrore che la direttrice 9358 1, IV| il servizio telegrafico era tutto un lavoro di pazienza. 9359 1, IV| forza, volontà, pensiero, era ammalata, attaccata nella 9360 1, IV| piccolissima sensazione: l’apparato era sensibile. Allora, pallidamente, 9361 1, IV| persona morente. E il guasto era dichiarato, per non avere 9362 1, IV| malattia della corrente era così bizzarra! da un istante 9363 1, IV| dalla mattina: ma il cielo era rimasto chiuso e grigio, 9364 1, IV| gli altri paesi con cui era legato. Da quattro giorni 9365 1, IV| isolamento dalla Sicilia, che era il più importante, sembrava 9366 1, IV| e nel mese di agosto si era felicemente maritata con 9367 1, IV| vedovo di quarant’anni ed era felice, adesso, come aveva 9368 1, IV| più bella della sezione era Agnese Costa, una alta, 9369 1, IV| grigi. Anche Emma Torelli si era fidanzata con un impiegato 9370 1, IV| caso della Juliano, non si era mai potuta sapere: era mancata 9371 1, IV| si era mai potuta sapere: era mancata a un tratto; ma 9372 1, IV| ma tre o quattro volte era stata chiamata in direzione, 9373 1, IV| fatto. E anche la direttrice era stata tre o quattro volte 9374 1, IV| conferire col direttore; n’era venuta via con la faccia 9375 1, IV| latente. E pensare che ella era così brutta! Ma tutto un 9376 1, IV| tacevano: su quelle macchine vi era un garbuglio di correnti, 9377 1, IV| metallo delle macchine, vi era una lieve scintilla.~ ~Gli 9378 1, IV| ritornava di lassù, dove era andata con le altre ausiliarie. 9379 1, IV| chiamarla e chiederle che era accaduto lassù. Un lampo 9380 1, IV| tuono scoppiò, un fulmine era caduto in città. Tutte le 9381 1, IV| allargò nell’ufficio. Napoli era isolata: i tasti, le macchine, 9382 1, IV| improvvisa morte: la corrente era morta. E attorno alla direttrice, 9383 1, IV| rimpiangevano Maria Vitale che era morta.~ ~ ~ ~ 9384 2, I| disordinato. Un bocciuolo di rosa era passato nella cintura del 9385 2, I| Gipsy?~ ~— Benissimo, non si era che sferrata, ieri l’altro; — 9386 2, I| la cesta del lavoro che era più grande delle altre, 9387 2, I| diede una spallata. Tanto, era povera, nobilissima, con 9388 2, I| un quadro. Intanto Eva si era anche messa al suo posto 9389 2, I| una piccola macchia rossa era comparsa, respingendo indietro 9390 2, I| meno amabili, Eva stessa era un po’ imbarazzata nel riceverla: 9391 2, I| male e un grandissimo bene. Era una zingara scappata dalla 9392 2, I| dalla tribù, — nossignore, era la figlia di un console, 9393 2, I| console, nobile, ma povera, — era una stracciona, — aveva 9394 2, I| confiscate, in Ungheria, — era figlia di una cavallerizza, — 9395 2, I| cavallerizza, — sua madre era una Radziwill, — ella si 9396 2, I| Angiolina Cantelmo, che era entrata allora, abbozzò 9397 2, I| abbozzò un debole sorriso. Era una persona delicata e alta, 9398 2, I| buona ed onesta fanciulla si era messa ad amare il suo fidanzato. 9399 2, I| fidanzato. Il matrimonio era andato a monte, per questioni 9400 2, I| quello di Angiolina; Giorgio era partito per un viaggio, 9401 2, I| ella aveva taciuto, non si era lagnata, non aveva detto 9402 2, I| per quelli da ballo non ci era che Worth, per i vestiti 9403 2, I| vestiti da sport non ci era che Reuss, per quelli da 9404 2, I| impegnati, poi venduti, egli era un pezzente indebitato, 9405 2, I| sentimento di altruismo che era in Eva, riempiva le sue 9406 2, I| amare e dal beneficare. Ce n’era voluto per convincere le 9407 2, I| Candida: e Giovannella non si era mai data pace di questo 9408 2, I| tratto, non si sa come, era nata una grande amicizia 9409 2, I| malinconia le rodeva. Qual era dunque il segreto di Felicetta? 9410 2, I| mammà; e Olga Bariatine era intimamente felice, ella 9411 2, I| dodici diversi feudi, ed era imparentata coi Borboni 9412 2, I| gli Orléans di Francia, era una figliuoletta che il 9413 2, I| questa creatura della strada era salita quasi sopra un trono, 9414 2, I| scompigliò tutti i cestini; ed era così comunicativa la sua 9415 2, II| a destra e a sinistra, era un continuo arrivare di 9416 2, II| bengala a prua e a poppa, era un ascendere timido, ma 9417 2, II| di piacere. Una fanfara era piazzata nel centro della 9418 2, II| dell’albero di maestro vi era qualche sedia, ma nessuno 9419 2, II| una dolcissima simpatia si era stabilita fra i due giovani, 9420 2, II| ammirava quel giovanotto che si era voluto togliere dell’ambiente 9421 2, II| orecchini di brillanti.~ ~Era un waltzer, molte signore 9422 2, II| più belle cose: — Willy era il suo amante, — Willy non 9423 2, II| momento Giulia Capece si era indispettita contro Elfrida: 9424 2, II| contro Elfrida: Willy Galeota era il primo fra gli sposabili 9425 2, II| si consolò: la sua corte era al completo, tutte gliela 9426 2, II| sua mazzettina di balena: era in carattere la mazzettina 9427 2, II| dolcezza del suo ebetismo, ma era tutto felice di portare 9428 2, II| intorno alle tavole del buffet era un gran viavai di signore 9429 2, II| zitelle nervose; e ci si era venuta ad aggiungere Eugenia 9430 2, II| osservatrice arguta, si era seduta sopra un divano, 9431 2, II| alzò, vedendo che non vi era mezzo di dissuaderla.~ ~ 9432 2, II| aria di uomo strano se n’era andato via dalla spiaggia, 9433 2, II| e due o tre altri. E non era più venuto; ella non aveva 9434 2, II| di ridere, nè di ballare, era inquieta e nervosa, non 9435 2, II| non si ballava, la luce era più mite, le tende che lo 9436 2, II| scaletta, un gran movimento era a bordo, l’ammiraglio aveva 9437 2, II| quelle vôlte basse; talchè era un accalcarsi alle scalette, 9438 2, II| simulato. Eva Muscettola era ricomparsa al braccio di 9439 2, II| rosa fioriva: e la rosa era sul petto di Eva, che pensava; 9440 2, II| Dapprima la candida luce si era posata sul castello di prora, 9441 2, II| figura di Angiolina Cantelmo era apparsa, idealmente trasfigurata 9442 2, II| in quella chiarità: poi era saltata sul ponte, dove 9443 2, II| Come la luce si muoveva, era un gridìo confuso e allegro 9444 2, II| castello di prua la luce era giunta ai piedi del castello 9445 2, II| napoletana, e la sua febbre si era comunicata a quattro o cinque 9446 2, II| frettoloso e passionato, era cominciato, fra gli applausi, 9447 2, II| profumato, nel cuore di Eva era nata, fluiva una novella, 9448 2, III| d’Innico Althan con Eva era stato stabilito: lo spirito 9449 2, III| ho lasciati a metà. Mamma era furiosa, al solito, l’ho 9450 2, III| ridendo.~ ~— Sfido io! Non era meglio che morisse, Olga, 9451 2, III| bisca, a giocare, e stamane era in ritardo di un’ora pel 9452 2, III| disse Eva.~ ~— Caspita! Vi era anche tuo fratello!~ ~— 9453 2, III| comprare un~ ~libro.~ ~Tecla era venuta anche lei con una 9454 2, III| mamma in carrozza, Eva.~ ~— Era con tuo fratello Innico, 9455 2, III| popolana diventata principessa era sorto nel cuore un amore 9456 2, III| trovava più sartina che mai; era uno scandalo amarsi così 9457 2, III| Verdeau a Parigi, poverina, era fallita, per colpa di Giulia; 9458 2, III| non poteva staccarsene, era proprio un legame serio.~ ~ 9459 2, III| decisamente Elfrida Kapnist era troppo libera nei suoi discorsi, 9460 2, III| libera nei suoi discorsi, era intollerabile. E la cattiva 9461 2, III| le fioriva sulle labbra. Era entrata Angiolina Cantelmo 9462 2, III| colui che viaggiava lontano, era andato dal principe Serracapriola 9463 2, III| molto di più, ma Cantelmo era un amico, un parente, si 9464 2, III| la ragazza se ne moriva. Era tornato il bel viaggiatore, 9465 2, III| subito che il suo fidanzato era nel gruppo di Giulia Capece, 9466 2, III| il sorriso che gli mandò era parola, luce, affetto, sentimento, 9467 2, III| Un gruppo di giovanotti era entrato, Willy Galeota, 9468 2, III| Carlo Mottola; Mario Capece, era anche arrivato, portando 9469 2, III| riviera di Chiaia, non vi era bisogno di lasciar Napoli, 9470 2, III| acclamazione di saluti. Ella era sempre più carina, nel suo 9471 2, III| felpa azzurro cupo: ella era pallidissima: Massimo aveva 9472 2, III| occhi le pungevano, la gola era soffocata dai singhiozzi. 9473 2, III| scendere verso Napoli. Ed Eva era ritornata alla sua preoccupazione, 9474 2, III| in realtà Chiarina Althan era pensosa e triste.~ ~ ~ ~ 9475 2, IV| Angiolina Cantelmo, che si era spenta quietamente, in una 9476 2, IV| Serracapriola: il funerale era stato fatto senza nessun 9477 2, IV| involava: Giorgio Serracapriola era partito di nuovo, sopra 9478 2, IV| fratello di Eva, che si era tirato un colpo di rivoltella 9479 2, IV| uscendo da una bisca, la gente era intervenuta: i suicidi non 9480 2, IV| seppelliti in terra benedetta, s’era dovuto scrivere a Roma, 9481 2, IV| averne il permesso, ma non vi era stata funzione, tutto era 9482 2, IV| era stata funzione, tutto era stato fatto di notte, alla 9483 2, IV| solo la nobiltà siciliana era intervenuta; era stato fatto 9484 2, IV| siciliana era intervenuta; era stato fatto a Palermo, con 9485 2, IV| chiassosa, simpatica creatura era morta di parto, dopo avere 9486 2, IV| suo marito, la morte le era parsa una cosa orrenda, 9487 2, IV| la novità della funzione, era venuta nella chiesa di S. 9488 2, IV| sull’altar maggiore. Ella era vestita di un lunghissimo 9489 2, IV| in velluto bianco. Ella era tutta candida, da capo a 9490 2, IV| serenità: una pace suprema era dipinta su quella faccia. 9491 2, IV| Non sorrideva, per cui non era serena. Le labbra pareva 9492 2, IV| testa, essi a cui la fede era rientrata in core con la 9493 2, IV| aveva vinto, la spagnuola era ripartita per Barcellona, 9494 2, IV| Barcellona, Carlo Mottola si era deciso a sposare Tecla, 9495 2, IV| la buona, aveva perduto, era stata vinta; e Tecla, umilmente, 9496 2, IV| di pregare, la sua anima era immersa nel peccato, ella 9497 2, IV| salvarsi dal peccato, ella era indegna di pregare, indegna 9498 2, IV| crocifisso di argento al petto, era scampata dalla tempesta, 9499 2, IV| scampata dalla tempesta, era in salvo, aveva rinunziato, 9500 2, IV| vecchio principe, Napoli era ormai troppo lugubre, le 9501 2, IV| vittoria, per colei che era stata sempre buona con lei, 9502 2, IV| inabissava nella preghiera era Chiarina Althan, la creatura 9503 2, IV| la prima volta. La madre era rimasta sull’altar maggiore: 9504 2, IV| sua figliuola: la famiglia era distrutta da cima a fondo, 9505 2, IV| convento: innanzi ad essa vi era Eva. Le avevano levato il 9506 2, IV| cardinale officiante che era entrato nel monastero con 9507 2, IV| noviziato, la vocazione sua era così profonda, così irresistibile, 9508 2, IV| sempre in tempo: ella si era mostrata così decisa, così 9509 2, IV| così irremovibile, che s’era dovuto ricorrere per forza 9510 2, IV| esempio. Dunque la novizia si era levata su, in mezzo al coro, 9511 2, IV| monotonia delle voci monacali. Era la lunga formula del giuramento 9512 2, IV| mezzo al coro, per terra, era disteso un tappeto; le monache 9513 2, IV| Filomarino, l’anima mistica, che era risalita dall’amore della 9514 2, IV| via domandavano se quello era un matrimonio o un funerale.~ ~ 9515 3, I| avendo più pretese, non era troppo fasciata in un vestito 9516 3, I| serena la faccia; ma Eugenia era stretta come in una morsa 9517 3, I| rotondo. La serva dietro, poi, era carica di sacche, di ombrellini, 9518 3, I| consolarla, dicendo che Brown non era poi irragionevole, malgrado 9519 3, I| la sua aria tranquilla, era profondamente soddisfatta 9520 3, I| innamorato, Vincenzino Spano, non era ancora giunto; sua madre, 9521 3, I| ancora giunto; sua madre, che era contraria a quest’amore, 9522 3, I| acqua ferrata col limone ed era tornata a mani vuote: in 9523 3, I| mani vuote: in realtà, ella era complice della sorella, 9524 3, I| della rivoluzione, di cui era vedova, avevano un circolo 9525 3, I| legno del salone di aspetto. Era piuttosto una grande loggia 9526 3, I| sotto i passi delle persone. Era una loggia sfinestrata, 9527 3, I| ammiccavano, cercando qualcuno. Era semplicemente vestita di 9528 3, I| tardi. Eugenia Malagrida era già entrata nel camerino, 9529 3, I| di giungere troppo tardi, era arrivata a barattare il 9530 3, I| le due, Caterina Borrelli era sempre quella che aveva 9531 3, I| dal soprabitino stinto si era seduto — e suonava una polka. 9532 3, I| una polka. Il pianoforte era scordato e la polka strideva: 9533 3, I| rallegrare la società, si era levato e sembrava più meschino, 9534 3, I| occupava di lui: una voce era corsa:~ ~— Le Altifreda, 9535 3, I| ad Annina Manetta, ella era immersa nel buddismo completo 9536 3, I| il suo Vincenzino Spano era giunto, sedeva dirimpetto 9537 3, I| che non si alzava mai, si era levato per lasciarle passare.~ ~ 9538 3, I| prendere il bagno, poichè era libero il doppio camerino: 9539 3, I| pianoforte, dal sorriso amabile: era vestita o piuttosto coperta 9540 3, I| indefinita, essa che non era mai stata tradita, nè mai 9541 3, I| pensava a un cugino che era andato lontano, che l’aveva 9542 3, I| Ma quello più attento era un gruppo di ragazze che 9543 3, I| Londra o a Pietroburgo.~ ~Era Elisa Costa, una fanciulla 9544 3, I| agenzie capitati in Napoli. Era Gelsomina Santoro, che studiava 9545 3, I| non riuscivano. Giusto, era con loro Matilde Cipullo, 9546 3, I| bella donna borghese che era scappata con un nobilotto 9547 3, I| tutte la salutavano, ella si era fermata qualche minuto in 9548 3, I| Il ponente rinfrescava: era l’una: un acuto odore salino, 9549 3, I| signor Canavacciuolo si era ritirato in fondo a un suo 9550 3, II| sensi, soavissima al cuore era scesa sopra Napoli la sera 9551 3, II| sentimentali: per tutto era un odore acuto penetrante, 9552 3, II| platani del Chiatamone, era un lento movimento di gente 9553 3, II| ritrovo serotino napoletano.~ ~Era una sfilata continua di 9554 3, II| oscuro, un po’ sinuoso, era deserto, frequentato solo 9555 3, II| quelle persone erano dirette, era sfolgorante di luce. Sotto 9556 3, II| sinistra, a gruppi, a viali, era la gente seduta, in piedi, 9557 3, II| mettendosi al suo posto, così vi era alla Villa, la destra e 9558 3, II| un po’ più democratica, era fatta dalle ragazze sinceramente 9559 3, II| piani, splendido di lumi, era posto al centro dei gruppi 9560 3, II| leggiere di un cappellino che era un amore. Ella lasciava 9561 3, II| Giusto, quella sera egli si era mostrato splendido, pagando 9562 3, II| Villa, quello di sedersi era un grave problema, lesinavano 9563 3, II| osservò Concetta Sanges, che era la più brutta di tutte.~ ~— 9564 3, II| Malagrida, che quella sera si era unita con la Jovine, affogata 9565 3, II| suo vecchio abito bianco, era dello stesso parere, ella 9566 3, II| dello stesso parere, ella era sempre del parere di chi 9567 3, II| non trovava più sedie, era una processione fittissima 9568 3, II| fanciulle possiedono. La musica era adesso un pot-pourri del 9569 3, II| guardarla e il vecchio se n’era accorto e aveva tirato la 9570 3, II| ella doveva ammogliare, era seccata di quel ritardo: 9571 3, II| soddisfazione si diffuse, tanto era difficile che un giovanotto 9572 3, II| la Cipullo da quando ella era zitella, giammai ella aveva 9573 3, II| in conversazione, poichè era lei che avrebbe dovuto sposare 9574 3, II| gruppi di olmi. Ivi la luce era fioca e il profumo delle 9575 3, II| Tutto quel boschetto era pieno di questo sussurrio 9576 3, II| delle quercie basse e nere, era pieno di questo grande tremito 9577 3, II| voce — e Gelsomina Santoro era alla rotonda, non amando 9578 3, II| della Villa, su Mergellina, era un vagabondare d’amanti, 9579 3, II| l’andare delle famiglie era lento, le ragazze cercavano 9580 3, II| con la sua bella mamma, era uscita per la porta di mezzo, 9581 3, II| nuovo studente di Annina era un biondino smorto. Le Fusco, 9582 3, II| musica, sempre la medesima, era finita; a Pasqualino Jacobucci, 9583 3, II| Laterza, il contino Geraci era venuto ad aggiungersi, con 9584 3, II| Jacobucci la guardasse, si era lusingata di togliere il 9585 3, II| a Elena De Pasquale; ma era stata una illusione. Ora, 9586 3, II| arrabbiata con Carluccio Finoia, era diventata implacabile.~ ~— 9587 3, II| Aiello, l’impiegato che era là per Enrichetta Caputo, 9588 3, II| quello di anatra di Eugenia. Era una lunga processione di 9589 3, II| si scandalizzava; che vi era di meglio del matrimonio, 9590 3, II| a mezzanotte, la Villa era vuota: e l’accenditore del 9591 3, III| III.~ ~ ~ ~Era un grande stanzone quadrato, 9592 3, III| la signora Caputo, non vi era tappeto. Lungo la parete 9593 3, III| figliuola; l’anticamera era illuminata da un lume a 9594 3, III| lo stanzone di passaggio era perfettamente oscuro.~ ~ 9595 3, III| potenza dell’illuminazione era concentrata nello stanzone 9596 3, III| capelli avvolti nelle cartine, era in sottanina bianca, una 9597 3, III| incipriandosi la gola scoperta.~ ~Era il ritornello eterno, che 9598 3, III| già lo stanzone da ballo era pieno di gente: le mamme, 9599 3, III| brutta: e l’avvenimento era la finezza della sua cintura; 9600 3, III| respirare. Enrichetta Caputo si era un po’ rattristata, vedendola 9601 3, III| di perderlo, così. Ma si era distratta, dovendo ricevere 9602 3, III| dello stanzone Arturo Aiello era comparso, col soprabito 9603 3, III| l’aria, Enrichetta Caputo era scivolata fra i gruppi per 9604 3, III| ordine. Enrichetta Caputo era andata presso il gobbo, 9605 3, III| con lui il waltzer, come era stabilito, senza che lui 9606 3, III| innamorato o col fidanzato, era la regola. Emilia Galanti 9607 3, III| la regola. Emilia Galanti era al posto col suo dottore 9608 3, III| in chirurgia, Mariannina era appoggiata al braccio del 9609 3, III| faceva la corte. Ma dov’era, dunque, Arturo Aiello? 9610 3, III| le offrì di ballare, egli era il direttore della sala, 9611 3, III| cena di Enrichetta: l’acqua era stata presa in un bicchiere 9612 3, III| ballare queste creature si era già levata su:~ ~— Balli 9613 3, III| quantunque sapesse che era il più cattivo complimento 9614 3, III| gobbo, mancava e che non vi era nessuno per poter suonare 9615 3, III| disperazione. Mascarpone era furioso, borbottava che 9616 3, III| borbottava che lui non era abituato a dirigere in case, 9617 3, III| dirigere in case, dove non vi era neppure uno strimpellatore 9618 3, III| egli resisteva, diceva che era impossibile ballare il cotillon 9619 3, III| questo non ci fosse, egli era pieno di fantasia, avrebbe 9620 3, III| alla suocera del maggiore era stata fracassata, in un 9621 3, III| fatto l’altro sabato, che era dovuto andar da lei Arturo 9622 3, III| l’astuzia del cavaliere era d’inginocchiarsi d’un colpo 9623 3, III| cuscino, l’astuzia della dama era di tirare subito il cuscino, 9624 3, III| ginocchia del cavaliere. Era un’ansietà di tutti il vedere 9625 3, III| indispettita della dama, era uno spasso straordinario. 9626 3, III| straordinario. Gennarino Mascarpone era dichiarato il Dio dei maestri 9627 3, III| i cavalieri; Enrichetta era nervosa, perchè uno dei 9628 3, III| piattelli delle steariche era scoppiato, la candela finiva; 9629 3, III| con cui voleva ballare. Era la gran scelta finale in 9630 3, III| conosciuti o sospettati vi era un lieto mormorio nell’assemblea, 9631 3, III| centocinquantamila lire di dote, era grossa, grossa, tozza e 9632 3, III| dell’altra stearica, si era spezzato.~ ~ ~ ~Nella Cucina, 9633 3, IV| asciugavano sulle sedie. Era l’appartamento di don Giuseppe 9634 3, IV| Guardia Nazionale, dove si era ballato tutte le domeniche 9635 3, IV| i fondi: e lentamente si era arricchito, a cinquant’anni 9636 3, IV| arricchito, a cinquant’anni era capitano e notabile del 9637 3, IV| tanto che don Giuseppe si era deciso a sposare Franceschella, 9638 3, IV| subito dopo il matrimonio era diventata donna Franceschina, 9639 3, IV| empisse la casa. La casa era grande, tre saloni, un salotto; 9640 3, IV| si capiva che quella roba era stata impegnata, da disgraziati 9641 3, IV| cintura, sul petto, ella era piena di gioielli, tutti 9642 3, IV| osservare tutto questo, era così piacevole trovare una 9643 3, IV| bene illuminata, dove non era neppur necessario di salutare 9644 3, IV| finanche il contino Geraci, si era degnato di venire, malgrado 9645 3, IV| abbandonata, Annina Manetta era raggiante, sua madre non 9646 3, IV| Adelina, la minore, che si era incaponita a voler far l’ 9647 3, IV| di un calzolaio; la mamma era disperata, prendeva a schiaffi 9648 3, IV| figliuolo del calzolaio era riuscito a venire in casa 9649 3, IV| già vecchio, tanto ella era sciattona; Annina decisamente 9650 3, IV| si ballava quella sera, era quaresima, e donna Franceschina 9651 3, IV| quaresima, e donna Franceschina era scrupolosa.~ ~Le ragazze 9652 3, IV| amava Gaetanella Sanges, che era afflitto da una strana sordità, 9653 3, IV| da lui il gran segreto. Era dunque vero, quello che 9654 3, IV| quantità di altri bei regali? Era vero che quella destinata 9655 3, IV| cresceva, l’impazienza era grandissima, non si quietavano 9656 3, IV| fornisce; la larga bocca era turata da un pezzo di tela 9657 3, IV| altro padron di casa, come era chiamato, si faceva bendare 9658 3, IV| lusingato: e il premio era triplice, un berretto da 9659 3, IV| bastone col pomo d’oro, che era poi un bastoncino da un 9660 3, IV| bastoncino da un soldo, su cui era infilato un pomodoro. Il 9661 3, IV| così fieramente in giro, era da schiattare dalle risa, 9662 3, IV| le spalle, la sua scelta era già fatta, dal carnevale, 9663 3, IV| dove la pignatta non ci era e che per poco non ruppe 9664 3, IV| casa: doveva veder bene dov’era la pignatta, dicevano le 9665 3, IV| pignatta, ma la mazzata era data troppo debolmente, 9666 3, IV| il fazzoletto; tanto ella era miope, bastava levarle gli 9667 3, IV| carta bianca, il premio; era un braccialetto d’argento, 9668 3, IV| modo di trattar la gente era questo? Ma su tutti questi 9669 3, V| 1872, all’una pomeridiana. Era un rumore sordo, sotterraneo, 9670 3, V| mai cessante. La giornata era purissima, di una grande 9671 3, V| dalla simpatica zoppina, vi era ricevimento, quel mercoledì; 9672 3, V| Napoli. La nuvola bianca s’era diradata completamente; 9673 3, V| quella sera di primavera era rosso, pel riflesso, sino 9674 3, V| Castellammare e di Napoli, era rosso sino al forte Ovo. 9675 3, V| rumore di onde; anzi il mare era pieno di barche, immobili 9676 3, V| costernazione nell’anima, la frase era ripetuta continuamente intorno 9677 3, V| scopriva tutto il Vesuvio, era la famiglia Malagrida, padre, 9678 3, V| incoraggiarla: pericolo non ve ne era, e poi, non ci era lui, 9679 3, V| ve ne era, e poi, non ci era lui, che le voleva bene, 9680 3, V| ma la casa del maestro era al Ponte di Chiaia, in su, 9681 3, V| la cui vigna di Ottaiano era rovinata, lo avevano incontrato 9682 3, V| Santoro, sentendo che vi era pericolo per Napoli, domandava 9683 3, V| strappata di casa, dove era in continue convulsioni, 9684 3, V| dicendole che, dopo tutto, era meglio vedere. La circondavano, 9685 3, V| Firenze, che diamine, non si era mica ai tempi di Pompei, 9686 3, V| paura, ma via: Napoli non era piacevole, con quelle montagne, 9687 3, V| padiglione del Divino Amore era arrivato il Pungolo con 9688 3, V| notizie. Enrichetta Caputo ch’era febbricitante quella sera, 9689 3, V| aveva dato un grido ed era svenuta. La madre e Ciccillo 9690 3, V| pensando che oramai Enrichetta era sua, per riconoscenza; egli 9691 4, I| Dell’Eterna Verità.~ ~ ~ ~Era una musica piana, filata 9692 4, I| quelle teste giovani non era che un continuo studio per 9693 4, I| detta bottigliella, perchè era piccola e rotonda; di mano 9694 4, I| cantare. Giuseppina Nobilone era la più infelice fra tutte, 9695 4, I| geografia; in lingua italiana era sempre riprovata, e ogni 9696 4, I| classe: Cleofe Santaniello era intelligente e studiosa, 9697 4, I| intelligente e studiosa, ma era presa da un tal tremore, 9698 4, I| con la gi; Maria Caressa era bravissima per la storia, 9699 4, I| invece Checchina Vetromile era sempre così brava che i 9700 4, I| sorella; Giuseppina Mercanti era costretta a vivere in casa 9701 4, I| quella che non cantava mai, era Giustina Marangio, quella 9702 4, I| canto, un grande movimento era accaduto, come nella formazione 9703 4, I| stanzuccia umida e bassa che era la loro classe. Dalle porte 9704 4, I| arrivavano: ma il lungo corridoio era rimasto vuoto; qua e là 9705 4, I| figura: si vedeva solo che era di media statura, che era 9706 4, I| era di media statura, che era magra e che vestiva di nero. 9707 4, I| magra e che vestiva di nero. Era lì da che le ragazze avevano 9708 4, I| questo si udì un fruscio: era Rosa, la inserviente, un 9709 4, I| tentava di imporre silenzio. Era una grassona bianca, buonissima, 9710 4, I| orologio, l’unico della classe, era considerata come una gran 9711 4, I| il suo immenso vantaggio era appunto quell’orologetto 9712 4, I| in classe, che Scalera era sorella di una rammendatrice 9713 4, I| rammendatrice di seta; ma era sembrata una calunnia di 9714 4, I| Ora la personcina nera era arrivata in capo al corridoio, 9715 4, I| lentamente: in un angolo vi era una vaschetta di zinco, 9716 4, I| di una catenina metallica era attaccato un secchietto 9717 4, I| secchietto, poi bevve. Ma l’acqua era calda, come è sempre quella 9718 4, I| Qualcuna delle ragazze si era seduta: Giuseppina Nobilone 9719 4, I| scrivevano, si levarono. Era entrato il direttore.~ ~ 9720 4, I| entrato il direttore.~ ~Era un piccolino, scarno, dagli 9721 4, I| di storia naturale, che era spesso ammalato e abbastanza 9722 4, I| entrato, schiuse la finestra: era un igenista.~ ~— Aria, aria — 9723 4, I| perchè il professor Radente era in ritardo di dieci minuti, 9724 4, I| vedeva bene la fisonomia. Era una faccia piatta, senza 9725 4, I| quello che impressionava era l’assenza totale delle ciglia 9726 4, I| nero, tutto scrostato. Ella era orrenda.~ ~— Volete dirmi 9727 4, I| il sacchetto; la Mazza si era rigettata verso il muro, 9728 4, I| spaventata.~ ~Il professore era lì sulla porta. Tutte quante 9729 4, I| per rispetto. La preghiera era finita e la Diaz restava 9730 4, I| prete salì sulla cattedra; era piccoletto e grasso, con 9731 4, I| facevano terrore. La mano era bianca, pienotta, con le 9732 4, I| La poveretta la disse, era sulle origini del volgare, 9733 4, I| che ha fatto i programmi, era dunque un pappagallo. E 9734 4, I| le sopracciglia bionde, era il massimo della collera 9735 4, I| almeno il suo zero se l’era guadagnato. Il prete fissò 9736 4, I| circolava un bigliettino dove era scritta una strofetta, che 9737 4, II| dell’armonia: e la poveretta era rimasta smarrita, muta, 9738 4, II| macchinetta parlante si era arrestata. Estrada, il professore 9739 4, II| cenno di disgusto e poi si era lanciato in una lunga spiegazione 9740 4, II| Faceva sempre così, Estrada. Era uno spirito superiore, più 9741 4, II| a Beaumarchais. Estrada era ancora giovane: un bell’ 9742 4, II| dalla voce vibrante. Estrada era amato da tutto un gruppo 9743 4, II| ascoltando Estrada: costui era passato dall’armonia educativa 9744 4, II| discorso, levarono il capo. Era commossa Cristiana De Donato, 9745 4, II| aveva perso la voce ed egli era stato scritturato al teatro 9746 4, II| che amava uno studente e n’era stata tradita, si sbiancava 9747 4, II| villaggio perduto nelle Alpi, era tutta scossa; persino Isabella 9748 4, II| E mentre tutta la classe era profondamente turbata, mentre 9749 4, II| ridacchiando fra loro. Era un pretarello tutto storto 9750 4, II| irritava, strillava che non era decente porre in dubbio 9751 4, II| frasi; la classe intera era presa da un solletico di 9752 4, II| dopo la lezione di Estrada, era rimasto nella classe un 9753 4, II| pieni di sottintesi, ed era uno stirarsi di faccie per 9754 4, II| desiderio e di dolore. Non era arrivata neppure a descriverne 9755 4, II| un moto nervoso che gli era abituale: e un po’ d’impazienza, 9756 4, II| di Atwood, la classe si era impuntata da una settimana, 9757 4, II| sè, la macchina di Atwood era troppo diabolica:~ ~— Cleofe 9758 4, II| quaderno, dove la macchina era disegnata: Judicone tornò 9759 4, II| piccola e così meschina come era, forse per pietà non la 9760 4, II| impallidirono; a Judicone che era tanto buona, scesero i lagrimoni 9761 4, II| onore della terza classe era umiliato. Mentre il direttore 9762 4, II| Checchina Vetromile che era una delle migliori, si alzò 9763 4, II| vuole, io la posso dire.~ ~Era Giustina Marangio, la fanciulla 9764 4, II| ricreazione la classe si era vuotata. Le convittrici 9765 4, II| pronunziavano, Amelia Bozzo era scappata via dal primo corso 9766 4, II| lavori donneschi: la maestra era docile, compativa quelle 9767 4, II| carico delle loro lezioni, era di manica larga, le lasciava 9768 4, II| progetti per quest’ora, che era quasi di libertà: Caterina 9769 4, II| tavoletta del banco, dove ci era il cuscinetto di lana verde 9770 4, II| La faccia di De Vincentis era molto arcigna quel giorno. 9771 4, II| correggerla: macchè! La classe era in un momento di felicità 9772 4, II| lezione e la scuola, tutto era detto: le alunne, esterrefatte, 9773 4, II| del teorema.~ ~La lavagna era piena zeppa di cifre, di 9774 4, III| otto, un’ora prima. Quello era il giorno dell’esame orale, 9775 4, III| superiore. E l’esame, l’esame era il pensiero pauroso, angoscioso, 9776 4, III| incoraggiamenti di Borrelli, s’era seduta sullo sporto della 9777 4, III| la povera Nobilone che era stata riprovata all’esame 9778 4, III| all’esame scritto e non era passata all’esame orale; 9779 4, III| già esaminate, l’interesse era intorno a loro, furono subito 9780 4, III| ufficiale pensionato, e si era buttata nelle sue braccia: 9781 4, III| se chiedevano quello che era nel programma, se il direttore 9782 4, III| programma, se il direttore era nervoso, se i dieci minuti 9783 4, III| ha mai spiegato che cosa era la riflessione ontologica?~ ~— 9784 4, III| sempre detto che Radente era una bestia? — esclamò Caterina 9785 4, III| pianto; la Barracco che era presso a lei, si fece livida, 9786 4, III| scongiurata per tre ore, era venuta a quel nome di mamma: 9787 4, III| sapeva come far vivere, si era buttata giù sul selciato, 9788 4, III| approvata, la Barracco, ma non era possibile esser mai felice, 9789 4, III| Isabella Diaz. In verità era così laida col suo viso 9790 4, III| e con lei Luisetta Deste era così carina nella sua bellezzina 9791 4, III| piccoletta, Carmela Fiorillo era così simpatica coi suoi 9792 4, III| quel contrasto. Ora Casale era ritornata dall’esame e De 9793 4, III| contradditorie. Defeo si era imbrogliata giusto alla 9794 4, III| fenomeno di trasformazione era completo: con le guance 9795 4, III| luce sulle piante: tutto era inutile, oramai, tutto era 9796 4, III| era inutile, oramai, tutto era deciso, non avrebbero mai 9797 4, III| sempre più di avvenimenti: vi era il caso di Luisetta Deste, 9798 4, III| la salute a studiare. Vi era il caso della Scapolatiello, 9799 4, III| sposavano in settembre, non ci era più rimedio e questa notizia 9800 4, III| sconvolto talmente la testa, che era andata all’esame come una 9801 4, III| restava solo la morte. Vi era il caso delle due sorelle 9802 4, III| con sforzi immensi, tanta era la confusione e il timore 9803 4, III| timore della poverina. E vi era il caso di Giustina Marangio, 9804 4, III| avuto il massimo dei punti era riuscita la prima.~ ~ ~ ~ 9805 4, IV| voce che la sua malattia era contagiosa, ella è stata 9806 4, IV| casa nel villaggio dove era la scuola, ella abitava 9807 4, IV| pianto, ha dato il foglio. Era una lettera d’amore a un 9808 4, IV| nei teatri di provincia. Era ad Albenga, ultimamente.~ ~. .. 9809 5, I| dicevano irregolare: Cristina era troppo giovane. Le tre sorelle 9810 5, I| passate, presenti e future, era l’oggetto di molti sospiri 9811 5, I| crescente, quella grossezza loro era così soffocante e ridicola, 9812 5, I| duchessa di San Demetrio, che era venuta dal suo castello 9813 5, I| schiantare la manica, si agitava: era una delle ragazze Tarcagnota 9814 5, I| Ma il gran movimento era sui cinque balconi di Rosina 9815 5, I| sette sorelle Astianese, si era maritata la settimana prima 9816 5, I| lire: il papà Astianese era molto ricco, ma aveva sette 9817 5, I| venticinque anni. Sticco era il più ricco del paese, 9818 5, I| pesanti e luccicanti, ed era soddisfatta di sè, del suo 9819 5, I| soddisfazione.~ ~La casa era piena di ragazze e di spose. 9820 5, I| orientale, mezza montanara, che era bruna bruna, fumava sempre 9821 5, I| ambiente matrimoniale che era la realtà de’ loro sogni. 9822 5, I| stabilirsi a Napoli, ella era ambiziosa, audace, rinunziava 9823 5, I| balconi tutti e tutte: ma era un falso allarme, al Circolo 9824 5, I| due a braccia tese, ed era illuminato fantasticamente 9825 5, I| contenere — e Grazia Orlando era tutta commossa, a vedere 9826 5, I| della vita.~ ~Emma Demartino era rimasta sul balcone, pensando, 9827 5, I| ora l’inno di Garibaldi. Era felice, molto felice per 9828 5, I| prima di Rosina: Carluccio era a Napoli, a prepararsi per 9829 5, I| Una grande malinconia le era piombata sull’anima.~ ~Intanto, 9830 5, I| malinconia: in fin de’ conti non era la più infelice di tutte. 9831 5, I| altra macchina s’accese, era una scappata di razzi che 9832 5, I| nella provincia non vi era nessuno che potesse contentarle: 9833 5, I| maritare: Luisa Ciccarelli era troppo brutta, troppo imbecille. 9834 5, I| pranzo delle Tarcagnota era preparata una grande cena, 9835 5, I| ultimo pezzo cominciava. Era prima un grande arco di 9836 5, I| i potenti argani con cui era tirata su, non si vedevano. 9837 5, I| tirata su, non si vedevano. Era vestita con la tunica rossa, 9838 5, I| Nella piazza il popolo era inginocchiato, pregando, 9839 5, II| Dalla mattina la casa era piena di gente che andava 9840 5, II| che andava e veniva, ella era stordita da tante domande, 9841 5, II| per esprimere che non vi era da opporsi.~ ~— È un brutto 9842 5, II| Ma di Vincenzino ce n’era uno solo, il tuo; e la intonazione 9843 5, II| il tuo; e la intonazione era fra dispettosa e umile.~ ~ 9844 5, II| Lucrezia Sticco-Piccirillo che era venuta apposta da Casapulla: 9845 5, II| a sapere da Rosina, come era andata la cosa: ed ella 9846 5, II| astuccio di cuoio rosso, dove era riposta una posatina di 9847 5, II| rivolgevano al cristianello. Ed era un concerto: il piccolo 9848 5, II| come per dormire. La stanza era vuota. Ella si voltò, cercò 9849 5, III| verde: Federico Mastrocola era al suo posto, alla piccola 9850 5, III| di fanciulla anemica si era manifestato, con gli anni, 9851 5, III| tempie, intorno alle orecchie era bianca e trasparente come 9852 5, III| volto, senza rimedio, non era la radezza dei capelli male 9853 5, III| capelli male dissimulata, non era la magrezza del collo; erano 9854 5, III| aggrinzivano la pelle; la cintura era ancora sottile, ma un segno 9855 5, III| infallibile della vecchiaia era il taglio dell’abito, molle 9856 5, III| il segno della vecchiaia era in quelle scarpette di marocchino 9857 5, III| Oliver, una personcina bionda era comparsa, tutta inondata 9858 5, III| ammiccando con gli occhi azzurri: era Emma Sticco che tutti chiamavano 9859 5, III| e il granaio di Federico era poca: ambedue sporgendo 9860 5, III| alberi di fichi; accanto vi era l’orto delle Tarcagnota, 9861 5, III| a Napoli; la primogenita era morta di parto, tutte le 9862 5, III| che le stava malissimo, era gialla, era orrenda.~ ~— 9863 5, III| stava malissimo, era gialla, era orrenda.~ ~— Era orrenda: 9864 5, III| gialla, era orrenda.~ ~— Era orrenda: ma il cappello 9865 5, III| orrenda: ma il cappello era verde e la faccia era color 9866 5, III| cappello era verde e la faccia era color terra, — esclamò l’ 9867 5, III| tranelluccio, dove Federico non era cascato; rideva anche, sottovoce, 9868 5, III| drammatico. La biondina era furiosa, perchè Federico 9869 5, III| e il gomitolo del filo era caduto per terra: il gatto, 9870 5, III| quei due innamorati. Non era forse stata felicemente 9871 5, III| nel tempo, nel passato che era fuggito via, velocemente?~ ~— 9872 5, III| più quella conversazione. Era una preghiera che si staccava 9873 5, III| da che Carluccio Scoppa era morto di cholera a Napoli; 9874 5, III| morto non l’avea amata, no: era rimasto in Napoli, avea 9875 5, III| una napoletana; lei, Emma, era rimasta zitella, non si 9876 5, III| si sa perchè, — ma ella era ormai senza rancore, piena Storia di due anime Par.
9877 1 | La bottega dei santi era la penultima della piccola 9878 1 | di cui quella centrale era la porta, erano, anch'esse, 9879 1 | la maniglia della porta era impiastrata di bianco. Chi 9880 1 | impiastrata di bianco. Chi era nuovo della bottega e voleva 9881 1 | dal guerriero di Dio e che era lì lì per essere trapassato 9882 1 | piedistallo anche più maestoso, vi era una grande figura di santo 9883 1 | santa: s'ignorava, poiché era completamente coperta e 9884 1 | che ne celava ogni linea. Era molto più grande del naturale: 9885 1 | lunghette e fini: mentre era tutta vestita di una gran 9886 1 | Giuseppe, alto mezzo metro, era, invece, tutto di legno 9887 1 | suo alto bastone, però, vi era un mazzolino di fiori artificiali. 9888 1 | mentre, nelle sue mani, vi era un vero libro, rilegato 9889 1 | sullo stucco: il collo era stretto da una gorgiera, 9890 1 | il viso di san Michele era roseo come quello di una 9891 1 | Ma questa statua non era completa: mancavano ancora 9892 1 | biacca, su cui ancora non era stato adattato l'argento: 9893 1 | ancora: la spada fulgente era dorata solo per metà: il 9894 1 | feroce e orrendo, anche era tutto bianco e aspettava 9895 1 | protettore contro la peste: era seguito da un piccolo cane, 9896 1 | della piaga: tutto il resto era grezzo: e il fedel compagno 9897 1 | grezzo: e il fedel compagno era informe. Un san Biagio, 9898 1 | l'opera di stuccatura non era neppure cominciata e che 9899 1 | cominciata e che la pittura era lontana. E, su tutta questa 9900 1 | un angolo della bottega era spinta, contro il muro, 9901 1 | santi, aveva ventotto anni. Era di media statura, piuttosto 9902 1 | nei movimenti, quando non era intorno alle sue statue, 9903 1 | discendenza dei Maresca era, però, tramontata con lui; 9904 1 | lavoro, o non lo amava, o era stato sfortunato: tutti, 9905 1 | pare, somigliasse molto, si era spento a trentadue anni, 9906 1 | Suo padre, di cui egli era unico figlio, neanche aveva 9907 1 | toccato i cinquant'anni, ed era morto di una violentissima 9908 1 | metallo argentato? Tutto ciò era parto della coscienza dell' 9909 1 | le aveva riunite, perché era stato sempre riservatissimo, 9910 1 | mai uscirne. Solamente, si era informato, a tempo, delle 9911 1 | ornamenti: qualche santo era risalito in onore, nel culto 9912 1 | persino, dei ritratti. Non era e non poteva diventare, 9913 1 | anacronismi del mestiere: ma era un artefice pieno di coscienza, 9914 1 | scrupoloso. La sua reputazione era così buona che, ad onta 9915 1 | venutogli dal padre che era religiosissimo. Non frequentava 9916 1 | base della sua clientela. Era ritenuto virtuoso; la gente 9917 1 | profferte di matrimonio; si era ricusato, egli, così impacciato 9918 1 | non fossero l'arte sua, si era rifiutato recisamente. La 9919 1 | suo lavoro.~ ~Colei che era entrata, era una donna sulla 9920 1 | Colei che era entrata, era una donna sulla quarantina, 9921 1 | labbra di un viola pallido. Era vestita poveramente, con 9922 1 | ed io conosco lui, che era giovane e ricco, oh tanto 9923 1 | Ha tanta tristezza? Era molto ricco?~ ~- Avevano 9924 1 | sfarzo, quel matrimonio! Io era ragazza, allora, e abitavo 9925 1 | Raramente. Che volete, era ricca, è diventata quasi 9926 1 | uno sforzo. Don Domenico era tornato presso la statua 9927 1 | biacche, dei colori, si era fatto anche più opprimente.~ ~- 9928 1 | biacche, dei colori, si era fatto anche più opprimente.~ ~ 9929 1 | Santa Marta, quell'anno, non era tornata da Turi, in provincia 9930 1 | pagare i fitti, ed ella era restata in provincia per 9931 1 | Buona sera, Mimì.~ ~Era una voce assai tenue, ma 9932 1 | sparve. Il pittore dei santi era rientrato in bottega, aveva 9933 1 | innanzi alla vetrata chiusa. Era un uomo di circa quarantacinque 9934 1 | una certa stanchezza. Egli era chiuso in una pelliccia, 9935 1 | forma celata si rilevava. Era assorto.~ ~- Mi pare piccola - 9936 1 | suo padre, e ove suo padre era morto, Mariangela, l'antica 9937 1 | pulita, una larga terrina era stata collocata, piena di 9938 1 | Gaetano, perché costui era solo, in Napoli. Domenico, 9939 1 | umor torbido e taciturno, era un lavoratore esperto, accanito 9940 1 | del padrone tutto ciò che era servito per la cena. Domenico 9941 1 | ritto in mezzo alla bottega, era assorto in un dubbio, poiché 9942 1 | strada, un'ora e mezzo prima, era entrata nella bottega dei 9943 1 | nettamente, la figura. Gelsomina era una fanciulla di diciotto 9944 1 | prendeva l'aspetto di quel che era, cioè una voglia di fragola. 9945 1 | dei suoi gesti favoriti era di rialzarsi le ciocche 9946 1 | false, di oro falso: ed era lì lì per perderne sempre 9947 1 | una gracilità di forme che era piena di grazia, Gelsomina 9948 1 | uccellino. E di uccellino era la sua voce chiarissima, 9949 1 | La voce della giovinetta era diventata, adesso, malinconica 9950 1 | da prima sera, Domenico era profondamente distratto: 9951 1 | lo legò sotto il mento. Era pensosa, di nuovo: incerta, 9952 1 | Aiuto: l'aria della notte si era fatta gelida, e, ogni tanto, 9953 1 | verso i Banchi Nuovi: l'uomo era chiuso in un pesante cappotto 9954 1 | santi, che, a quell'ora, era ermeticamente serrata. Giunto 9955 1 | sera, lassù, in alto, vi era un balcone illuminato: ma 9956 1 | La persona, una donna, era così lontana, che era impossibile 9957 1 | donna, era così lontana, che era impossibile discernere nessun 9958 2 | si spenzolavano. La folla era fatta di donne in capelli, 9959 2 | dall'Ecce Homo; e tutto era intonato gaiamente, più 9960 2 | Un'aria di festa, invero, era, non solo nella giornata 9961 2 | scampanìo giocondo, una era, anche, nella folla ondeggiante, 9962 2 | franfellicchi, offriva la sua merce; era in circolazione, persino, 9963 2 | isolati innanzi alla gente che era lì, per loro, che li aspettava 9964 2 | dalla platea gremita che era la piazza, dalle gradinate 9965 2 | pudicamente abbassato sul volto, era così lieve che spariva, 9966 2 | santi, si scorgeva quale era, nell'insieme poco regolare 9967 2 | grosso e troppo pesante. Egli era, quel giorno, pallidissimo, 9968 2 | un roseo violaceo. Egli era vestito di nuovo, e aveva 9969 2 | lieve, come lieve e svelto era il passo di questa sposa 9970 2 | compare!~ ~- Una signora, era.~ ~- E perché ha detto sì?~ ~- 9971 2 | sulle sue gambe malferme, era lo sposo, Mimì Maresca, 9972 2 | tragitto, non lungo, che era stato un cammino trionfale 9973 2 | calvario per Domenico Maresca, era compiuto. Ma la folla, tutta 9974 2 | e la sua figliuola Anna, era stato trasformato in quel 9975 2 | aveva visto altri tempi, che era stato ricco, generoso, anzi 9976 2 | Biagio Scafa, colui che era, nel rione di san Biagio 9977 2 | al pittore dei santi. Ed era il solo individuo, dal lato 9978 2 | e invece di baciarle, si era lasciata baciare, come un 9979 2 | in cui soffocava, tanto era stretto, e che portava un 9980 2 | en tasse, della minuta, era davanti a tutti. Il ramo 9981 2 | pittore di santi. Domenico si era dovuto sobbarcare a tutte 9982 2 | di carne, longe de veau, era accolto con entusiasmo, 9983 2 | la jardinièr, di contorno era davastata da tutti, varie 9984 2 | la respinsero. Il rumorìo era forte oramai. I camerieri 9985 2 | tutto alle mense minori, era vivace. impertinente, apostrofava 9986 2 | delicata e inerte, egli era talmente commosso, che il 9987 2 | occhi, verso il giovane che era dirimpetto a loro: un bel 9988 2 | rispose, duramente.~ ~-...era... era una cosa seria?~ ~- 9989 2 | duramente.~ ~-...era... era una cosa seria?~ ~- No. 9990 2 | ballava. Il banchetto nuziale era durato due ore e mezzo: 9991 2 | Dentalesche, e poiché lo Scafa era un personaggio importantissimo, 9992 2 | dall'ultimo posto, ove era stato confinato per la disposizione 9993 2 | sembrava meschina.~ ~La musica era giunta e si ballava. Tre 9994 2 | Scafa che, venti anni prima, era stato grande ballerino, 9995 2 | strillò don Biagio, che era allegrissimo.~ ~Ancora, 9996 2 | della società. Il ballo era aperto: lo stupefatto e 9997 2 | po' di vertigine che gli era venuta, in quelle tre o 9998 2 | aria. Lo chiamarono; fuori era giunto, dalla scaletta di 9999 2 | ufficio di pagatore, che era stato, poi, il più importante 10000 2 | fiammeggiante. Questa loggetta era molto alta, a picco sovra