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(segue) All'erta, sentinella! Racconto, Cap.
1001 Ert, II| di delizia. La madre si era messo il cappellino e i 1002 Ert, II| i terrori della padrona. Era la moglie di un galeotto, 1003 Ert, II| marito, e questo sacrificio era compito in silenzio quasi 1004 Ert, II| quasi nascostamente, tanta era la paura di esser mandata 1005 Ert, II| guardando anch'ella il mare che era il sogno del suo bambino. 1006 Ert, II| pallida, quasi svenuta. Era un posto quasi deserto, 1007 Ert, II| maschia, ma umile.~ ~Donde era sorto quel galeotto dal 1008 Ert, II| che la voce di sua madre era turbata.~ ~— Ora sei stanca 1009 Ert, II| Un acuto odore di rose era nell'aria, quelle rose delle 1010 Ert, II| un muretto la divideva: era forse un orto, che ci avevano 1011 Ert, II| poi terribile si offrì.~ ~Era un grande campo in declivio: 1012 Ert, II| piccola croce di legno che era stato nero, ma che il tempo 1013 Ert, II| alle croci, ad alcune, era attaccato un cartellino 1014 Ert, II| fruscio. Il suo bambino era sempre disteso nella sua 1015 Ert, II| più lontano, fra i fiori, era buttato il berretto rosso 1016 Ert, II| paura. Rocco Traetta si era levato su, in piedi, e restava 1017 Ert, III| medesima casa del direttore: era un piemontese di una cinquantina 1018 Ert, III| capite, sul principio, le era insopportabile.~ ~— Adesso 1019 Ert, III| Allora il galeotto si levò. Era piccolo e grosso, con un 1020 Ert, III| invece di ogni due mesi. Era una domanda giusta, l'accordai.~ ~— 1021 Ert, III| lettere del parricida.~ ~— Era naturale, — disse il rigido 1022 Ert, III| visitare l'infermeria che era all'ultimo piano. Mentre 1023 Ert, III| L'ospedale dei galeotti era formato da un solo stanzone 1024 Ert, III| aperti sul mare; il pavimento era di terra battuta nera nera; 1025 Ert, III| dove dormivano i sani: non era il solito sacco a righe 1026 Ert, III| è morta la moglie mentre era qui? — domandò l'ispettore, 1027 Ert, III| andarsene.~ ~— L'ha uccisa lui. Era un venditore di neve di 1028 Ert, III| arrestarono subito, seppe dopo che era morta, piangeva come un 1029 Ert, III| gran dolcezza crepuscolare era intorno e il giorno bigiastro 1030 Ert, III| lo riprendeste?~ ~— No, era un marinaio di Napoli, di 1031 Ert, III| Quando il piccolo Mario era preso da quella grande indolenza 1032 Ert, III| importava? Il suo strazio era per quel piccolo figlio, 1033 Ert, III| un'ora del meriggio, che era notte, egli avrebbe mormorato: 1034 Ert, III| malgrado il novembre, tanto era soleggiato il terrazzino. 1035 Ert, III| Sciurillo.~ ~— Sissignore.~ ~Era rimasta un po' d'acqua nell' 1036 Ert, IV| notte il capitano Gigli era stato molto agitato. La 1037 Ert, IV| sempre udito che il marito era agitato. Il capitano Gigli, 1038 Ert, IV| capitano Gigli, al mattino, si era alzato prestissimo, appena 1039 Ert, IV| passeggiata.~ ~All'ora di pranzo era tornato un po' pallido, 1040 Ert, IV| proveniente da Napoli, era entrato e aveva consegnato 1041 Ert, IV| marito: il capitano Gigli era pallido come un morto, teneva 1042 Ert, IV| Venezia è italiana.~ ~Tacque. Era un soldato: ma la pelle 1043 Ert, IV| ma la pelle bruna che si era oscurata e indurita al sole 1044 Ert, IV| sole e alle intemperie, era coperta da un mortale pallore 1045 Ert, IV| quattro un rullo di tamburo si era udito per tutta l'isola, 1046 Ert, IV| si restrinse un poco.~ ~Era comparso il capitano Gigli, 1047 Ert, IV| valor militare, la terza era la medaglia commemorativa 1048 Ert, IV| padre in uniforme, gli si era attaccato alle ginocchia, 1049 Ert, IV| bianco di cui il fanciulletto era tanto fiero. Il fanciulletto 1050 Ert, IV| fiero. Il fanciulletto si era trionfalmente attaccato 1051 Ert, IV| la maggiore di Nisida, era piena, e la gente traboccava 1052 Ert, IV| quadrato dei soldati si era ristretto sempre più e formava 1053 Ert, IV| poi, attorno attorno vi era la gran popolazione dei 1054 Ert, IV| carceri, strade e piazzette, era deserto, senza un'anima; 1055 Ert, IV| concentrazione della vita di Nisida era in quella piazza e che tutto 1056 Ert, IV| piazza e che tutto il resto era un gran paese abbandonato.~ ~ 1057 Ert, IV| grande soffio di emozione era passato su tutta quella 1058 Ert, IV| soldati e degli ufficiali; era una sola parola che si ripeteva, 1059 Ert, IV| gridò:~ ~— Viva Venezia!~ ~Era il piccolino che gridava 1060 Ert, IV| Attaccata a un alto palo era stata formata, a tre colori, 1061 Ert, IV| suoni.~ ~Difatti la musica era incominciata alle otto: 1062 Ert, IV| incominciata alle otto: era la musica dei soldati residenti 1063 Ert, IV| quella sera.. La musica si era messa sulla piazza, dove 1064 Ert, IV| ufficiali e dei carcerieri era di sorvegliare, ma di lasciar 1065 Ert, IV| un rombo simile al tuono, era l'altro grido:~ ~— Viva 1066 Ert, IV| suonare con più forza. Non vi era stato vino, pei soldati 1067 Ert, V| e un silenzio profondo era nella stanza.~ ~— Raccontami 1068 Ert, V| orrore per la galera le era rinato in cuore. La sera, 1069 Ert, V| smuovere: tutta la sua vita era concentrata in quel lettuccio 1070 Ert, V| estenuata. Non dormiva, no: era un sonnecchiamento affannoso, 1071 Ert, V| dolore che Grazietta se ne era sgomentata e per dare un 1072 Ert, V| Traetta, dal giorno in cui era cominciata la malattia del 1073 Ert, V| il medico Caracciolo. Non era mai stato ammalato, Rocco 1074 Ert, V| disse il dottore che era un po' burbero e che era 1075 Ert, V| era un po' burbero e che era abituato a trattar ruvidamente 1076 Ert, V| E, veramente, nel dirlo, era così umile e appassionato, 1077 Ert, V| cruccio di Rocco Traetta era di non poter entrare in 1078 Ert, V| non potendone più, egli era entrato nell'ufficio di 1079 Ert, V| capitano Gigli scriveva. Era pallido, il capitano Gigli, 1080 Ert, V| avvertendo che qualcuno era nella stanza, smise di scrivere.~ ~— 1081 Ert, V| non osava. Poi, giacchè era venuto là per quello, disse:~ ~— .. 1082 Ert, V| per quistioni d'interessi: era il parricidio più terribile 1083 Ert, V| dieci minuti della sua vita era stato più micidiale di una 1084 Ert, V| che quel fragile fiore che era l'anima di sua moglie, diventava 1085 Ert, V| che intorno alla casa vi era un'anima in pena. Silenzioso, 1086 Ert, V| anche dal dormitorio, dove era così vigile la sorveglianza, 1087 Ert, V| Rocco Traetta. Il suo cuore era doppiamente impietosito, 1088 Ert, V| suo mondo e il bimbo, vi era lei, la madre, misticamente 1089 Ert, V| potuto salvarlo. La sua anima era immersa in una continua, 1090 Ert, V| disperata preghiera, ella era tutta una invocazione a 1091 Ert, V| pensando che quel riposo era un conforto, per i due martiri. 1092 Ert, V| smania di quel gracile corpo era invincibile. Il dottore 1093 Ert, V| invincibile. Il dottore era andato via pensoso, come 1094 Ert, V| Nella serata, mentre Cecilia era seduta accanto al letto 1095 Ert, V| notte fu migliore; il bimbo era pallido, accasciato, ma 1096 Ert, V| Il sonno del fanciullo si era fatto più grave e il respiro 1097 Ert, V| cuscino, si accorse che madre era sempre là, riposante. Egli 1098 Ert, V| come per riposo.~ ~ ~ ~Egli era lassù.~ ~ ~ ~ 1099 Ert, VI| Ricordati la promessa.~ ~Era la moglie che scriveva, 1100 Ert, VI| porta della stanzetta dove era il bimbo: ne usciva un debole 1101 Ert, VI| casa dalle porte aperte vi era un profondo silenzio: e 1102 Ert, VI| chiarore dei ceri. E in ufficio era una sfilata di gente, uomini 1103 Ert, VI| sottovoce, al padre, se era possibile vedere il bimbo. 1104 Ert, VI| vedere il bimbo. Questo era il costume meridionale. 1105 Ert, VI| andato in paradiso.~ ~Traetta era rimasto come istupidito.~ ~— 1106 Ert, VI| diceva.~ ~E da quell'ora era entrato nell'anticamera 1107 Ert, VI| lo aveva visto, ma non si era fermato, imbarazzato dalla 1108 Ert, VI| quarta volta, Traetta si era levato e gli aveva detto~ ~— 1109 Ert, VI| sono mai entrato quando era malato, perchè non mi ci 1110 Ert, VI| allontanò: ma dopo un'ora egli era a capo nell'anticamera dell' 1111 Ert, VI| sul pavimento. La madre era seduta, un po' staccata 1112 Ert, VI| morto: e certo lo strappo era meno straziante che se avessero 1113 Ert, VI| andava dietro. Il paesaggio era diventato un po' brullo, 1114 Ert, VI| dappertutto di lui, ma egli era dimentico di tutto, egli 1115 Ert, VI| nella bara. Il fanciullo era lontano, sbarcava ora: lo 1116 Ert, VI| altri salivano nell'altra. Era lontanissimo, il fanciullo: 1117 Ert, VI| via di Fuorigrotta. Tutto era finito. Il fanciullo era 1118 Ert, VI| era finito. Il fanciullo era morto, sparito.~ ~ ~ ~ 1119 Ert, VII| VII.~ ~ ~ ~La notte era senza luna. Il sottile velo 1120 Ert, VII| cielo, durante il giorno, era diventato, nel crepuscolo 1121 Ert, VII| bufera, nè la pioggia; anzi era grande la quiete dell'aria 1122 Ert, VII| ma la fiochissima luce era mascherata dal corpo del 1123 Ert, VII| La voce della domanda era più viva, suonava come una 1124 Ert, VII| mentre la voce della risposta era tranquilla, pacata, quasi 1125 Ert, VII| sorveglianza. La quiete era così profonda in quella 1126 Ert, VII| la solitudine, intorno, era percorsa da un uomo o da 1127 Ert, VII| di essersi ingannato. Ma era un calabrese avvezzo a camminare 1128 Ert, VII| quiete profonda. Ma non era passata mezz'ora, che per 1129 Ert, VII| tutta l'isola, dovunque era una sentinella, la parola 1130 Ert, VII| ciecamente, perchè la consegna era di sparare in giù, dove 1131 Ert, VII| riaccesi i lumi, tutta Nisida era in piedi: semivestito, pallido, 1132 Ert, VII| rispondevano a tempo, ed era un urlare, un bestemmiare 1133 Ert, VII| forse non mancava nessuno; era forse un falso allarme della 1134 Ert, VII| Voltandosi al vice direttore che era diventato terreo, gli disse:~ ~— 1135 Ert, VII| dormiva, chiacchieravano, era impossibile farli tacere; 1136 Ert, VII| detto Ingannalamorte, non era stato possibile ritrovarlo, 1137 Ert, VII| Traetta, detto Sciurillo, era stato ritrovato, disteso 1138 Terno, I| entrò un po' di fianco. Era una creatura alta e sottile, 1139 Terno, I| giovanetta fine e malaticcia era sproporzionata da una grossa 1140 Terno, I| Pensava al marito, che era una guardia di pubblica 1141 Terno, I| In nome di Dio...~ ~Era la invocazione mattutina, 1142 Terno, I| le rispose una voce che era stata sonora, ma che una 1143 Terno, I| piovvero sulla camiciuola. Era una signora di quarant'anni, 1144 Terno, I| serva.~ ~La signora che era davanti allo specchio crollò 1145 Terno, I| paresse abbastanza pulito, era invaso dagli scarafaggi 1146 Terno, I| bestie ma la casetta si era riempita di cattivo odore 1147 Terno, I| detto uno sguardo attorno. Era così poveramente arredata 1148 Terno, I| pulita: la stanzetta da letto era presa dal grande letto di 1149 Terno, I| napoletani, appena digrezzati; vi era un cassettone dal piano 1150 Terno, I| scriveva, vi si lavorava ed era pulita, bianca, fredda, 1151 Terno, I| pulita, bianca, fredda, era l'orgoglio della signora 1152 Terno, I| anni.~ ~Caterina asserì che era festa, era domenica: nossignora, 1153 Terno, I| Caterina asserì che era festa, era domenica: nossignora, era 1154 Terno, I| era domenica: nossignora, era sabato, contraddisse la 1155 Terno, I| promettendole che l'indomani che era domenica si sarebbe alzata 1156 Terno, I| sbattuto nel caffè, perchè era domenica. La signora, che 1157 Terno, I| vestito di lanetta bigia si era già consumato ai gomiti, 1158 Terno, I| consumato ai gomiti, si era fatto corto e lasciava vedere 1159 Terno, I| questo figlio, la cui nascita era imminente e per cui non 1160 Terno, I| intesero, tacitamente, tanto era il turbamento della giovane, 1161 Terno, I| turbamento della giovane, tanta era affettuosa compassione della 1162 Terno, I| non partecipava. Tommasina era ritornata in cucina, bevendo 1163 Terno, I| talvolta, quando alla notte era tormentata dalla tosse la 1164 Terno, I| calmarsi, per dormire. Ma vi era dello scritto, sulla piccola 1165 Terno, I| giuocare questo terno, poichè era sabato e poichè era forse 1166 Terno, I| poichè era sabato e poichè era forse una grazia che Dio 1167 Terno, I| nel letto della signora? Era proprio un terno, non era 1168 Terno, I| Era proprio un terno, non era nè una busta da lettera, 1169 Terno, I| un biglietto da visita: era una carta con tre numeri 1170 Terno, I| signora: o forse lei, che era veramente un'anima santa, 1171 Terno, I| mercato polli e raguste, si era sfondata. Giusto, sul largo 1172 Terno, I| la vicina di casa, che era anche la padrona del vecchio 1173 Terno, I| venditore ambulante, che era stato chiamato su, dalla 1174 Terno, I| chiamato su, dalla strada, ed era venuto con due larghe canestre 1175 Terno, I| mettendo ogni tanto una parola: era assai brutta, dal viso prominente 1176 Terno, I| ricchezza e la sua bontà, era il segreto tormento della 1177 Terno, I| grandi divertimenti, mentre era una signora che poteva mandare 1178 Terno, I| mattina la cuoca al mercato, era di chiamare su i venditori, 1179 Terno, I| con Gelsomina. Mariangela era la cameriera della marchesa 1180 Terno, I| joekeyclub. Giusto Gelsomina era la figliuola del portinaio 1181 Terno, I| moda popolare delle spose era la coperta all'uncinetto, 1182 Terno, I| dove sta il lustrascarpe, era comparso Federico, il garzone 1183 Terno, I| arricciati alle punte, Federico era l'ideale dell'eleganza, 1184 Terno, I| don Giovanni Caccioppoli era un signore, cioè faceva 1185 Terno, I| o accanto alla bottega, era felice. Ora Federico aveva 1186 Terno, I| giudice Scognamiglio, che si era posato sul banchetto, per 1187 Terno, I| ogni due giorni. Come gli era venuto in mente d'ammogliarsi 1188 Terno, I| tardi.~ ~Intanto Federico era rientrato nella bottega 1189 Terno, I| parrucchiere Rigillo e si era dato al lavoro, poichè una 1190 Terno, I| i giovani del barbiere, era il gran discorrere del sabato 1191 Terno, I| Nova, dove il banco lotto era affollatissimo, si era fermata 1192 Terno, I| lotto era affollatissimo, si era fermata nella piazzetta 1193 Terno, I| nella piazzetta dell'Aiuto; era entrata nella bottega di 1194 Terno, I| faceva i santi. La bottega era piccola e i cinque o sei 1195 Terno, I| delicatamente dipinti: ma egli era il primo stuccatore di santi 1196 Terno, I| Ascione diventava immensa era nelle figure del Cristo 1197 Terno, I| della piazzetta dell'Aiuto. Era così smorto e fiacco, con 1198 Terno, II| e il vespro del sabato era sempre meno affollato, per 1199 Terno, II| ritirava: ogni tanto essa era attraversata da una carrozzella 1200 Terno, II| rose: rose di maggio. E non era un grido, era un canto, 1201 Terno, II| maggio. E non era un grido, era un canto, un lunghissimo 1202 Terno, II| portinaia, e sulla sedia ove era solita sedere pacificamente, 1203 Terno, II| il portone dei Ricciardi era deserto: e mancava finanche 1204 Terno, II| del parrucchiere Rigillo, era comparso sulla soglia della 1205 Terno, II| ricurve di sciancato, si era avviato su, per Banchi Nuovi 1206 Terno, II| Maggiore. Così la piazza era restata completamente deserta, 1207 Terno, II| rialzato il suo carico, e se ne era andato pel vicolo di Donnalbina, 1208 Terno, II| Jaquinangelo, alle cinque, vi era un gran silenzio. Il viavai 1209 Terno, II| porta socchiusa sulle scale, era venuto un gran rumore di 1210 Terno, II| una mano irata la porta era stata chiusa con violenza, 1211 Terno, II| sentire più le voci: e difatti era susseguito un silenzio sepolcrale, 1212 Terno, II| mai nessun affare, non si era udito, come non si udiva 1213 Terno, II| domandando tre volte chi era, prima di aprire la porta, 1214 Terno, II| signora chiamata francese, vi era stato movimento fino alle 1215 Terno, II| infine, dopo pranzo, si era messa a letto per dormire, 1216 Terno, II| riaddormentata subito: tanto, era per dar fastidio alle sue 1217 Terno, II| tranquillità, poichè vi era in casa soltanto Tommasina, 1218 Terno, II| serva: salvo che questa era uscita e rientrata due o 1219 Terno, II| suo marito Francesco, che era guardia di pubblica sicurezza. 1220 Terno, II| andò ad aprire. Francesco era in divisa, inappuntabile 1221 Terno, II| piano, senza far rumore. Era un giovanotto atticciato, 1222 Terno, II| cominciò a narrarle quello che era accaduto nella mattinata, 1223 Terno, II| mattinata, a casa loro. Egli era rientrato alle sei e mezzo, 1224 Terno, II| sino a mezzogiorno. Ma che! era venuta zì Fortunata, quella 1225 Terno, II| se volesse dire che non era quella una buona ragione. 1226 Terno, II| le narrò che più tardi era venuto il fratello di lei, 1227 Terno, II| Tommasina, il giovane muratore: era stato colto dal tifo, il 1228 Terno, II| dal tifo, il muratore, ed era rimasto venti giorni all' 1229 Terno, II| mestiere del muratore non era più per lui con quella debolezza 1230 Terno, II| a Giffoni Valle Piana: era venuto a salutare la sorella.~ ~— 1231 Terno, II| a dodici, a dodici: egli era rimasto guardia di pubblica 1232 Terno, II| andò, mormorando che vi era scirocco, in quel giorno. 1233 Terno, II| Se voleva qualche cosa, era di servizio innanzi San 1234 Terno, II| accasciamento: ma, umile com'era, ricominciò il suo lavoro, 1235 Terno, II| padrone. Alle quattro tutto era pronto: ed ella, abbattuta 1236 Terno, II| selciato. Dopo dieci minuti che era scomparso dalla strada di 1237 Terno, II| di San Giovanni Maggiore, era di ritorno; piantato sull' 1238 Terno, II| Maggiore, intese che quello era un sabato eccezionale. E 1239 Terno, II| gran miseria dei poveri, era realmente il suo tormento 1240 Terno, II| maggiore. L'inverno, è vero, era dannoso per il suo petto 1241 Terno, II| l'estate, l'estate solo era crudele, con la sua povertà. 1242 Terno, II| pronunziata neppure una parola, ma era pallida e tremante, guardò 1243 Terno, II| volta. Fuori la porta vi era Gelsomina Santoro, la portinaia 1244 Terno, II| affacciò alla ringhiera. Era il giudice gobbo Scognamiglio, 1245 Terno, II| quartierino, al terzo piano, vi era un gran silenzio. Macchinalmente, 1246 Terno, II| gridò la fanciulla. Non era Tommasina, era Francesco, 1247 Terno, II| fanciulla. Non era Tommasina, era Francesco, guardia di pubblica 1248 Terno, II| tre soldi di caffè come era suo dovere, e tutta sconquassata, 1249 Terno, II| dovere, e tutta sconquassata, era corsa verso San Carlo, per 1250 Terno, II| Mi ha anche detto, che era tanto contenta, tanto contenta, 1251 Terno, II| voluta bene.~ ~Caterina era lì lì per gridare, per dire 1252 Trent, I| salutato a bassa voce e se ne era andata, lisciando con le 1253 Trent, I| possedute e mai portate: era un miserabile professore 1254 Trent, I| l'altro. Ma pure, la voce era malsicura.~ ~— Scommetto 1255 Trent, I| Inglesi? Mi avevano detto che era Rothschild — osservò, dubitando 1256 Trent, I| il pensionato pensava che era assai curioso che a loro 1257 Trent, I| fine novembre. Nervoso come era, in quel suo malaticcio 1258 Trent, I| lezione di storia, egli che era così laborioso, così coscienzoso, 1259 Trent, I| lungo, magro, piemontese. Era una fissazione o anche lì 1260 Trent, I| nè ricercato, nè amato. Era un'allucinazione, o in quei 1261 Trent, I| cercando di reprimere il riso, era un'allucinazione, o qualche 1262 Trent, I| lo temevano poichè egli era nervoso, ma buono come un 1263 Trent, I| bella scala lo rincorarono. Era giunto in porto e fra dieci 1264 Trent, I| difficile e lungo, che era l'ideale della sua vita 1265 Trent, I| che scendevano. La banca era popolatissima era un gran 1266 Trent, I| banca era popolatissima era un gran salone lungo diviso 1267 Trent, I| sala adibita al pubblico era ammobiliata, con bancaria 1268 Trent, I| sgomento:quello che gli era parso un fatto isolato al 1269 Trent, I| l'operazione di deposito era così semplice! Un elegantissimo 1270 Trent, I| felicemente.~ ~Come la cifra era più grossa, la gente più 1271 Trent, I| punta di piedi, piccolo com'era per guardare dallo sportello 1272 Trent, I| capitale d'Italia, a Firenze. Era andato colà in cerca di 1273 Trent, I| animazione delle vie di Firenze, era andato a cercarlo alla Banca 1274 Trent, I| salone, il suo amico gli era apparso fra tanti impiegati 1275 Trent, I| dietro il grande cancello era tutta una serie di scaffali 1276 Trent, I| taciturni impiegati. Egli era rimasto profondamento colpito 1277 Trent, I| pareva ingrandito, poichè era una ruota di quell'ingranaggio 1278 Trent, I| denari di quest'ultimo, che era un grosso uomo panciuto, 1279 Trent, I| carte unte, sporche, ed era anche un sacchetto di piastre, 1280 Trent, I| Ferdinando secondo di Borbone; era tutto un campionario di 1281 Trent, I| altro già depositato, ed era un grande fascio di carte-valori, 1282 Trent, II| la bella via sopra Napoli era percorsa da venditori di 1283 Trent, II| scalza e morta di freddo; era il primo che vendeva — narrò 1284 Trent, II| sorridere ironicamente. Ella era diventata tutta timida, 1285 Trent, II| posto.~ ~— La mia domanda era sciocca, scusatemi. Il Giardino 1286 Trent, II| indovinando forse qualche cosa. Era proprio vicino a casa sua, 1287 Trent, II| sorrise benevolmente, poichè era sempre buona con quel povero 1288 Trent, II| cui un sorriso di donna era una grazia speciale: e immediatamente 1289 Trent, II| cappello abbassato sugli occhi. Era assai grottesco: ma fermò 1290 Trent, II| per qualche tempo. Invece era per covrire il suo imbarazzo.~ ~— 1291 Trent, II| vagamente, pensando che era meglio andarsene, ma non 1292 Trent, II| niente altro; ma al fratello era parso di scorgere una certa 1293 Trent, II| questo denaro. E forse non era andato solo! Forse, quella 1294 Trent, II| nome falso sicuramente, era con lui. Buttò via il cappello 1295 Trent, II| le mani intrecciate. Non era più gelosa, no: aveva detto 1296 Trent, II| povera anima pericolante. Era sola. Candidamente, onestamente 1297 Trent, II| povero e buon giovane, di cui era la sola ragione della vita, 1298 Trent, II| abisso, una perdizione. Ella era veramente virtuosa e buona, 1299 Trent, II| inverno, e tutta la sua casa era silenziosa, come lo era 1300 Trent, II| era silenziosa, come lo era tutt'attorno, quel vastissimo 1301 Trent, II| grandi. Qual solitudine! Dove era il marito? A Salerno, complicandosi 1302 Trent, II| La solitudine! Ma dove era dunque Paolo Collemagno? 1303 Trent, II| Collemagno? Oh certo quello era poco lontano, nella sua 1304 Trent, II| respingere, per pietà. O forse era In cerca di notizie precise, 1305 Trent, II| chiamarlo a sè: la solitudine era la purità, quella compagnia 1306 Trent, II| cautamente la vide entrare. Era vestita di lana nera con 1307 Trent, II| Concettina, la bizzoca, era di un pallor cereo, uguale, 1308 Trent, II| signora Eleonora, che non era molto ricca, ma aveva il 1309 Trent, II| terribili, dove la sua virtù era per naufragare.~ ~— È vero, 1310 Trent, II| detto che quanto facevo non era contrario alla volontà di 1311 Trent, II| la mano nella borsa, dove era ricamato in tappezzeria 1312 Trent, II| macchinalmente, credendo, come era naturale, che si trattasse 1313 Trent, II| se volea far colazione: era tardi, la ragazza parea 1314 Trent, II| asprezza delle sue pene si era perfettamente attutita. 1315 Trent, II| adesso, l'orrendo minuto era passato. Era sommersa. Le 1316 Trent, II| orrendo minuto era passato. Era sommersa. Le parea di stare 1317 Trent, II| capo. Che poteva più fare? Era sommersa. La fatalità, l' 1318 Trent, II| contro lei la fatalità. Era stata una debole donna, 1319 Trent, II| suprema ora mortale, le era rimasta solamente una malinconia 1320 Trent, II| vestaglia di lana marrone che era stretta alla cintura da 1321 Trent, III| E quell'anno, proprio, era stato il Bambino Gesù, u 1322 Trent, III| immane mercato. Il tumulto era cominciato presto e saliva 1323 Trent, III| più l'avvinceva. Il marito era tornato da Salerno, sempre 1324 Trent, III| a Sorrento, adesso che era di moda andarci anche d' 1325 Trent, III| non aveva mai indossato.~ ~Era assai gentile la signora 1326 Trent, III| andare nella chiesetta dove era solita pregare, accanto 1327 Trent, III| Pasquale. Anche sul Corso vi era una cert'animazione, e i 1328 Trent, III| e quella malinconia che era d'accordo con la tranquilla 1329 Trent, III| volea pensarci, in chiesa, era un peccato, un orribile 1330 Trent, III| massime la povera gente era tanta e le contrattazioni 1331 Trent, III| tutta la febbre napoletana era in quel flusso e riflusso 1332 Trent, III| piccola mano. Sul suolo era una melma che odorava di 1333 Trent, III| marino, e l'aria sciroccale era piena di sentori tra fetidi 1334 Trent, III| che per Napoli gran denaro era corso, che tutte lo tasche 1335 Trent, III| gialli, azzurri e rossi, vi era dipinto un grosso Pulcinella, 1336 Trent, III| questi cartocci di pasta. Era pasta della Costa Vesuviana, 1337 Trent, III| réclame, che pareva ingenua ed era potentissima, cercavano 1338 Trent, III| Che importa! La bottega era sempre piena e coloro che 1339 Trent, III| al lago de]la Carità.~ ~Era da quel punto che cominciava 1340 Trent, III| leggeva macchinalmente: era un manifestino della banca 1341 Trent, III| venti per cento: la banca era aperta dalle dieci alle 1342 Trent, III| operazioni. Niente altro: era come il manifestino di un 1343 Trent, III| qualche cosa, tanto perchè era una carità comperare, ma 1344 Trent, III| quest'anno, e tanta gente era felice di vendere: e contrattazioni 1345 Trent, III| Accanto a ogni bancarella vi era un ragazzetto che dava la 1346 Trent, III| Quando mai, a Napoli, si era visto tanto argento, tant' 1347 Trent, III| arrestasse: la circolazione era impedita innanzi ai portoni 1348 Trent, III| qualche depositante. Chi non era collettore? Tutti potevano 1349 Trent, III| da visita, per due lire, era circondata da intiere famiglie 1350 Trent, III| biglietto da visita: vi era gente finanche presso i 1351 Trent, III| rosso, questa volta. Vi era dipinta su, assai grossolanamente, 1352 Trent, III| l'interesse della banca era salito già del due per cento, 1353 Trent, III| distributore dei manifesti vi era una piccola folla che glieli 1354 Trent, III| in carta. Il cartellone era ampio, i caratteri grossi 1355 Trent, III| ampio, i caratteri grossi e era firmato: Banca Costa e Compagnia. 1356 Trent, III| Dove la folla ricominciava era innanzi ai nuovi magazzini 1357 Trent, III| Ruffo-Scilla.~ ~Eleonora Triggiano era entrata per comperare dei 1358 Trent, III| convenne aspettare, tanta era la folla nei tre magazzini: 1359 Trent, III| napoletana, la maggior ricerca era per i dolci natalizi il 1360 Trent, III| celebrazione del Natale era proprio là, in quella bottega, 1361 Trent, III| scontenta, annoiata. Perchè era uscita, perchè camminava? 1362 Trent, III| il Natale? Per lei non vi era nè Natale, nè Pasqua, nè 1363 Trent, III| Verso San Ferdinando non vi era più quell'urlìo, ma sempre 1364 Trent, III| moschetteria, tutta Napoli era illuminata da quei lumi 1365 Trent, III| quelle fontanine di fuoco. Era impossibile dormire, impossibile 1366 Trent, III| impossibile udire. Lo spariatorio era formidabile. Eleonora Triggiano, 1367 Trent, III| dovesse crollare, tanto era il rumore di quella popolare 1368 Trent, III| artiglieria. Da anni non si era udito nulla di simile, a 1369 Trent, IV| piena di nobili ideali, ella era abbandonata nel vasto mondo, 1370 Trent, IV| e un gran velo bigio si era disteso sulla città; dietro 1371 Trent, IV| gran paese meridionale; era una pioggia confortante 1372 Trent, IV| nuovo, la sua esistenza era una lunga stagione solitaria, 1373 Trent, IV| poichè dietro la pioggia vi era il calore primaverile, poichè 1374 Trent, IV| si avvedea di nulla. Ah, era fuggito per sempre il sonno 1375 Trent, IV| tranquillità, di dimenticanza, ella era nuovamente immersa negli 1376 Trent, IV| lei? Ahi, che il suo cuore era vivo, adesso vivo al sospetto, 1377 Trent, IV| del tempo per lei: ella era rinata alle angoscie dei 1378 Trent, IV| più che cosa è il tempo. Era l'una, quando un sottil 1379 Trent, IV| amava, non voleva amare, ma era risuscitata ai dolorosi 1380 Trent, IV| carrozza corresse, tanta era adesso la sua esaltazione: 1381 Trent, IV| sua esaltazione: ma non era possibile: la strada era 1382 Trent, IV| era possibile: la strada era sdrucciolevole per il fango 1383 Trent, IV| sdrucciolevole per il fango che si era formato e tutta in salita. 1384 Trent, IV| La salita di Santa Teresa era fatta al passo, tanto era 1385 Trent, IV| era fatta al passo, tanto era malagevole pel fango: invano 1386 Trent, IV| sprofondava nella valle.~ ~Era un'ora tranquilla e un paesaggio 1387 Trent, IV| immancabile, Paolo Collemagno. Era un'illusione o le parve 1388 Trent, IV| dovere verso suo marito che era in pericolo. L'ultimo dovere — 1389 Trent, IV| incarico che mi avevate dato, era assai difficile, signora 1390 Trent, IV| che non aveva speranza. Era un essere frivolo e frivolmente 1391 Trent, IV| finzione amorosa dopo la quale era venuta prestissimo una delusione 1392 Trent, IV| sfrontatezza di suo marito. E non era povero, no: il delitto era 1393 Trent, IV| era povero, no: il delitto era anche più grave, così. Che 1394 Trent, IV| dire a un uomo simile?~ ~Era assai tardi, quando arrivò 1395 Trent, IV| ritornato suo marito. No, non era tornato. Era venuto nessun 1396 Trent, IV| marito. No, non era tornato. Era venuto nessun dispaccio, 1397 Trent, IV| lentamente ritornava, perchè era vecchio e flemmatico metteva 1398 Trent, IV| dello spirito. Si capiva che era tornato a casa estenuato, 1399 Trent, IV| ascoltarmi.~ ~E la sua attitudine era così tranquilla la sua voce 1400 Trent, IV| produsse una impressione forte. Era stato sempre abituato a 1401 Trent, IV| corte di assisie.~ ~Egli si era fatto mortalmente pallido, 1402 Trent, IV| tranquillamente, egli si era rimesso dalla sua emozione 1403 Trent, IV| ogni traccia di emozione era scomparsa.~ ~— Ho inteso, — 1404 Trent, IV| disse lui che oramai era stanco e voleva andarsene.~ ~— 1405 Trent, IV| dalla soglia, ove egli si era fermato, la vide che non 1406 Trent, IV| Nossignore, nossignore. Era uno che le voleva bene.~ ~— 1407 Trent, V| febbraio il numero delle banche era salito a centodieci, diffuse 1408 Trent, V| pegni; anzi, dovunque ci era una agenzia, al piano superiore 1409 Trent, V| cancelletti di ferro o di legno. Era roba vecchia, unta, puzzolente, 1410 Trent, V| nuove banche, l'interesse era venuto crescendo precipitosamente, 1411 Trent, V| dare l'interesse anticipato era stato fatto a metà gennaio, 1412 Trent, V| denaro sulle banche: dovunque era un ritrovo di persone, un 1413 Trent, V| un grande turbamento. Si era fatto un duello e un innocente 1414 Trent, V| un duello e un innocente era stato ucciso le banche erano 1415 Trent, V| tutti gli interessati non era per l'opinione pubblica, 1416 Trent, V| già presa, già vinta, ma era per l'impressione che ne 1417 Trent, V| febbraio l'interesse, che era restato per dieci giorni 1418 Trent, V| ci credette. La notizia era già stata data due o tre 1419 Trent, V| occhi nell'abisso dove si era lasciato travolgere un po' 1420 Trent, V| Guglielmo Ruffo-Scilla si era costituito nelle mani del 1421 Trent, V| Quel fallimento per molti era la rovina completa, la miseria 1422 Trent, V| per molti quel fallimento era il disonore: avevano preso 1423 Trent, V| restituirlo, ed ecco il denaro era loro tolto, senza speranza 1424 Trent, V| della favella. Lo straziante era di coloro che non sapevano 1425 Trent, V| donne. Dappertutto dove vi era una banca, alla Trinità 1426 Trent, V| cui nessuno sa resistere, era la nota acuta della mattinata 1427 Trent, V| femminile sentiva bene che tutto era finito, che tutto era perduto, 1428 Trent, V| tutto era finito, che tutto era perduto, che non avrebbe 1429 Trent, V| sommaria dei banchieri. Era impossibile sciogliere gli 1430 Trent, V| persuadere la gente che era inutile aspettare nella 1431 Trent, V| pareti, dove il loro denaro era stato travolto.~ ~Nei circoli, 1432 Trent, V| che la disgrazia propria era più grande di quella di 1433 Trent, V| dicevano loro che non vi era nulla da fare, per il momento, 1434 Trent, V| ghignando, sentendo che vi era una trama per rimandarli 1435 Trent, V| il fratello, o la madre, era rientrato, nelle ore della 1436 Trent, V| altra, una quantità di gente era partita fuggendo innanzi 1437 Trent, V| uccidersi nè di fuggire, era il povero Alessandro de 1438 Trent, V| promesse di un collettore che era giunto finanche nel loro 1439 Trent, V| dolore. Ahi, che il destino era stato più forte di lui! 1440 Trent, V| vaghi presentimenti, si era creduto al sicuro dalla 1441 Trent, V| malaugurati di tutti, che non vi era niente, niente dei dieci 1442 Trent, V| Eleonora Triggiano; ma ella era lontana lontana, avendo 1443 Trent, V| professore, a mezzanotte, era rientrato stanco affranto, 1444 Trent, V| Giffoni o in viaggio. La madre era vecchia e stanca, la sorella Gli amanti: pastelli Par.
1445 Stresa | e il busto del vestito era sostenuto, sulle spalle, 1446 Stresa | tavole, per quattro. Io era con Clara Lieti, e due cavalieri, 1447 Stresa | che mi offendeva, tanto era terra terra, e tanto pareva 1448 Stresa | qualche ingenuità infantile. Era come un bimbo a cui negassero 1449 Stresa | cosa promessa e dovuta: era come se gli si commettesse 1450 Stresa | aveva toccato. Per questo, era un superstizioso dell'amore. 1451 Stresa | inverno, la mia pelliccia era restata nel salone e io 1452 Stresa | attraeva, anche, perchè era giovane, perchè era bello, 1453 Stresa | perchè era giovane, perchè era bello, perchè, infine, a 1454 Stresa | trionfo. Certo, Nino Stresa era innamoratissimo; così assorbito, 1455 Stresa | dove io viveva, mentre io era lontana. Innamoratissimo, 1456 Stresa | la sentimentalità che vi era, sicuramente, come vi è, 1457 Stresa | istinti di elevatezza a cui si era educata e legata per sempre 1458 Stresa | so.~ ~Ma il dissidio che era fra noi, anteriore all'amore, 1459 Stresa | Comprendeva egli ciò? Chi sa! Egli era felice, lo vedevo: e ciò 1460 Stresa | che lo faceva soffrire, era la mia freddezza, la mia 1461 Stresa | anche pietà, nell'amore, gli era ignoto. Mancava di quella 1462 Stresa | premeva della mia casa, perchè era il nido dell'amore; gli 1463 Stresa | materiale gli premeva, perchè era legata strettamente alle 1464 Stresa | temperamento. Il mio amore era diventato per lui una necessità, 1465 Stresa | indomani, io ritornava a lui, era perchè questo Nino Stresa, 1466 Stresa | questo Nino Stresa, come era, esercitava un fascino sulla 1467 Stresa | fascino sulla mia ragione: era perchè talvolta, nella sua 1468 Stresa | spesso su me e su lui, a cui era negato, per fatalità, tutto 1469 Stresa | io, per la gelosia! Ma era una gelosia così cieca e 1470 Stresa | provocarla, giacchè, dopo, io era costretta a essere più amorosa 1471 Stresa | plateale dell'istinto, che egli era ancora e sempre e non altro 1472 Stresa | intenderlo. La sua sola paura, era che lo lasciassi:~ ~- Per 1473 Morell | mio segreto orgoglio. Io era una donna assolutamente 1474 Morell | giustizia. Mio marito non mi era soltanto infedele, era volgarmente 1475 Morell | mi era soltanto infedele, era volgarmente infedele; la 1476 Morell | fisonomia a questo rimprovero: era confusione, rimpianto, rimorso, 1477 Morell | cuore di Giustino Morelli era troppo debole innanzi a 1478 Morell | cuore di Giustino Morelli era mio, tutto mio, così completamente 1479 Morell | sapiente dell'amore. Se io era triste tentavo nasconderlo: 1480 Morell | amore di Giustino Morelli era stato il mio unico conforto. 1481 Morell | portava, sapendo che vi era nel mondo, nel vasto mondo 1482 Morell | soavissimo di colui che era il mio salvatore. Tutta 1483 Morell | beneficio di quell'amore che era il liquore essenziale di 1484 Morell | mi moderavo. D'altronde, era troppo nobile e troppo alto 1485 Morell | amore. Anzi, il nostro amore era senza fatti. Ci vedevamo 1486 Morell | temono di soffrire: e vi era in ogni suo sguardo tanta 1487 Morell | effusione spirituale: vi era nelle sue mani che tenevano 1488 Morell | tanto fluido di affetto: vi era nella sua voce tale onda 1489 Morell | coglieva, orribile. Ma egli era partito da me, almeno in 1490 Morell | apparenza, senza dolore; ma egli era calmo e tenero. Sempre, 1491 Morell | dicevo che solo la sua calma era saggia e pura, che solo 1492 Morell | fede e innanzi alla legge, era morta, ma che, in compenso, 1493 Morell | cara unione soltanto dove era Giustino Morelli. Cominciai 1494 Morell | dolcemente.~ ~Ma quella dolcezza era anche triste. Forse, egli 1495 Morell | quello che prima non vi era mai stato, cioè una titubanza 1496 Morell | più tardi, poi, intesi che era per colpa di Giustino Morelli - 1497 Morell | ne contentavo più. Egli era sempre lo stesso uomo, aveva 1498 Morell | freddissimo. Infine, io era giovane, bella, elegante, 1499 Morell | mio marito, purtroppo, non era ignorata, malgrado le mie 1500 Morell | idea, che il mio amante - era egli, forse, un amante? - 1501 Morell | Perchè sei così freddo? - era la mia interrogazione costante.~ ~- 1502 Morell | diventava grande. La sua voce era infranta, nel parlarmi: 1503 Morell | pazienza, ogni indulgenza era finita. Il legame con quell' 1504 Morell | legame con quell'uomo mi era insoffribile, e tutte le 1505 Morell | amante mio - ma forse egli era l'amante? - mi guardava 1506 Morell | che egli conosceva, tutte, era un insulto; ma io glielo 1507 Morell | essere il mio amante, ed era lui, Giustino Morelli. Questa 1508 Morell | grandissimo.~ ~Grandissimo! Egli era sempre la cara anima che 1509 Morell | ancora, in tutti i momenti, era il mio sostegno e la mia 1510 Morell | oltre questi, per lui non vi era che dolore intimo e represso, 1511 Morell | intimo e represso, non vi era che la rassegnazione a un 1512 Morell | inteso che Giustino Morelli era infelicissimo, perchè era 1513 Morell | era infelicissimo, perchè era diventato il mio amante, 1514 Morell | Sì, sì, Giustino Morelli era una grande anima, un grande 1515 Dias | verso le altre donne, che era una cosa diversa, infine, 1516 Dias | presenza di Massimo Dias mi era impossibile pensare ad altro 1517 Dias | poi, più tardi, che egli era un uomo fatto assolutamente 1518 Dias | d'amore; tutto questo non era che la manifestazione del 1519 Dias | fare suo pro, il segreto era nell'amore che mi portava, 1520 Dias | essere insopportabile e che era piena di delicatezza, come 1521 Dias | sarcasmo, per cui il mio cuore era trafitto ed egli aveva l' 1522 Dias | sprezzante, il mio amante non era un sol uomo, ma dieci uomini 1523 Dias | minuti così intensi in cui io era certa della sua adorazione, 1524 Dias | cara la vita, e che egli era il solo uomo che io potevo 1525 Dias | tenerezza e quanto rispetto vi era in quella negazione del 1526 Dias | stessa la gran parola, se non era un errore e una colpa rinunziare 1527 Dias | sua rinnovellata seduzione era sempre nell'amore, di cui 1528 Dias | sempre nell'amore, di cui era fatta l'essenza della sua 1529 Dias | non poteva più negare, gli era impossibile - era stato 1530 Dias | negare, gli era impossibile - era stato così, senza che lui 1531 Dias | credere che il tradimento era stato un fatto istintivo, 1532 Dias | fatto istintivo, di cui era inconscio, fuori della sua 1533 Dias | che se restavo dove egli era, mi sarebbe bastato di rivedere 1534 Caracc | pieno di pensiero, dove era immersa.~ ~- Tutti gli uomini 1535 Caracc | grandissimi di questo mio amante, era il segreto.~ ~- Il segreto? 1536 Caracc | quello ch'egli meritava.~ ~- Era bello?~ ~- Non bello, probabilmente 1537 Caracc | Ma ti piaceva?~ ~- Era riuscito a piacermi molto.~ ~- 1538 Caracc | piacermi molto.~ ~- Basta così; era bellissimo. Giovane?~ ~- 1539 Caracc | malinconicamente Maddalena Herz. - Era geloso questo tuo amante?~ ~- 1540 Caracc | fece mai nessuna scena: ma era geloso. Lo vedevo dai suoi 1541 Caracc | proponesti?~ ~- Io? mai. Era una cosa che mi faceva ribrezzo.~ ~- 1542 Caracc | amante, un amante! Quello era un angelo!~ ~- No, ti assicuro 1543 Caracc | No, ti assicuro che era un uomo.~ ~- Sentimentale?~ ~- 1544 Caracc | Mi amava.~ ~- Ma che era, dunque?~ ~- Niente altro 1545 Caracc | sacrificio, non l'ho fatto.~ ~- Era un amore triste, però.~ ~- 1546 Caracc | Nessuna di queste cose.~ ~- Era disoccupato, dunque?~ ~- 1547 Caracc | disoccupato, dunque?~ ~- Era occupatissimo ad amarmi.~ ~- 1548 Caracc | fuggiva sempre, che la lotta era accanita.... e che egli 1549 Caracc | Sempre vinto?~ ~- Sì, egli era forte, paziente, acuto, 1550 Caracc | imminenti. Non li ha curati. Era un uomo che credeva nell' 1551 Caracc | Eravamo decisi. O lo scandalo era grave e allora saremmo morti 1552 Caracc | morti insieme: o lo scandalo era ridicolo, e saremmo andati 1553 Caracc | chinando il capo.~ ~- Egli era pronto a dar la vita, per 1554 Caracc | semplicemente. Poichè egli era un uomo semplice, cara Maddalena.~ ~- 1555 Caracc | piace. Forse il tuo amante era un infame, e ha voluto essere 1556 Caracc | dissimulato, anche questo era un omaggio dell'anima sua 1557 Caracc | fanciulletto: per l'amore egli era profondamente buono, ma 1558 Caracc | mai ombra d'infedeltà.~ ~- Era un uomo freddo?~ ~- No, 1559 Caracc | non ti tradiva?~ ~- Perchè era fedele.~ ~- La fedeltà assoluta 1560 Caracc | Herz la sogguardò. Ella era buona, nel fondo del cuore: 1561 Caracc | tardi.... quando l'amore era finito?...~ ~- No, morto 1562 Caracc | passione, morto quando il sogno era diventato realtà e quando 1563 Caracc | guardando nel vuoto.~ ~- Egli era troppo perfetto per vivere 1564 Felice | aprile, tutto il vasto parco era fiorito, fra la collina 1565 Felice | nella gran rotonda luminosa era un cicalìo di bimbi e un 1566 Felice | la solitudine del parco era solo turbata da qualche 1567 Felice | segnavano le quattro in punto. Era sempre quella, l'ora del 1568 Felice | ombrello. Quest'ombrello era la sola nota chiara sul 1569 Felice | terra, ella sentiva che egli era là e un acuto senso di bene 1570 Felice | Il viale degli oleandri era lungo, stretto e sinuoso. 1571 Felice | esuberante che il suolo era sempre coperto di fiori 1572 Felice | fine e singolare profumo era nell'aria del viale; profumo 1573 Felice | fresco e triste, insieme. Era quello degli oleandri, il 1574 Felice | solo banco di marmo che vi era, era seminato di fiori d' 1575 Felice | banco di marmo che vi era, era seminato di fiori d'oleandro 1576 Felice | riempiva l'aria. Per essi era rosso e affascinante il 1577 Felice | si lasciasse amare. Maria era risoluta a vincere la dolcissima 1578 Felice | risurrezioni di forza che era anche amore: e tentava di 1579 Felice | bimbo malato.~ ~Anch'egli era pallido, udendo quel sommesso 1580 Felice | risponderle, il suo sdegno era grande come il suo terrore. 1581 Felice | suo terrore. Ma che uomo era dunque, questo Mario Felice, 1582 Felice | Mario Felice, a cui ella si era avvinta? Ma che sciagurata 1583 Felice | e senza carità, ella si era messa ad adorare? Egli non 1584 Felice | aveva amata giammai; questa era la sola certezza. Aveva 1585 Felice | bene inteso ciò che a lei era insopportabile di udire, 1586 Felice | dolore! Il dissidio fra loro era grande, basato sulle diversità 1587 Felice | non poteva amarla, perchè era maritata ed egli odiava 1588 Felice | esteriore e mondana a cui ella era costretta: sentiva, sì, 1589 Felice | poteva amarla, perchè lui non era stato il suo primo amore, 1590 Felice | che orgoglio inflessibile era dunque quello di quest'uomo 1591 Felice | amore? Ma che anima malvagia era dunque quella di Mario Felice 1592 Felice | potette assisterla, non gli era permesso di andare in casa 1593 Felice | viale degli oleandri che era il nido più caro e più poetico 1594 Felice | la sua grande debolezza. Era estate, ormai, e i tramonti 1595 Felice | violenti di colore: il viale era ancora fiorito, ma una messe 1596 Felice | parola decisiva, quella che era venuta a udire, quella che 1597 Felice | suolo. Per sempre desolato era il cuore di colui che aveva 1598 Vincen | pignatta di creta bruna; vi era dentro acqua di mare e peperone 1599 Vincen | la via di Santa Lucia che era piena di sole, di carrozze, 1600 Vincen | carrozze, di persone, che era attraversata ogni minuto 1601 Vincen | sollevando la pignatta.~ ~Aniello era scalzo, vestito semplicemente 1602 Vincen | paglia, tutto sfondato. Era salito su dalla spiaggia 1603 Vincen | undici, la via di Santa Lucia era tutta presa dal sole, Vicenzella 1604 Vincen | soldi di polipo, non ve n'era più.~ ~- È finito adesso 1605 Vincen | mentalmente, se la mezz'oretta era passata. Giusto, i bambini 1606 Vincen | Ciccillo doveva venire. Fortuna era andata a giuocare con la 1607 Vincen | si avvicinò a Vicenzella. Era una donnina magra e bruna, 1608 Vincen | strada, ma Ciccillo non era comparso, non compariva. 1609 Vincen | non compariva. Gesualda era tornata, col suo passo di 1610 Vincen | pugno pieno di soldi: e si era portata con sé Fortuna, 1611 Vincen | piazza Vittoria, il tram era fermo, lasciando discendere 1612 Marqui | aspirazioni: il guardaroba era sempre pieno zeppo di vesti, 1613 Marqui | prima. Questo, lei, giammai! Era nata frivola, prodiga, adoratrice 1614 Marqui | Cristina, Emma Lieti si era procurata una buona serata. 1615 Marqui | impressione generale, Emma che era abbastanza miope, coi suoi 1616 Marqui | femminile e tutto il salone era occupato, nella sua grandezza! 1617 Marqui | cifre, di brillanti, vi era il suo motto, spagnuolo: 1618 Marqui | corse, dell'anno prima, era di merletto nero ricamato 1619 Marqui | giorno delle corse, ella si era sentita così giovane e così 1620 Marqui | persona bionda: e Massimo Dias era partito, dall'autunno, per 1621 Marqui | ambasciata di Pietroburgo, dove era addetto. Quel vestito di 1622 Marqui | corto, ma molto ricco, era servito, l'anno prima, per 1623 Marqui | convenienza, dove la sposa era così smorta e aveva pianto 1624 Marqui | presa la sua decisione, era una delle rivali di Emma 1625 Marqui | signora partiva: o egli era preso da una più viva passione, 1626 Marqui | leggiera e molle, molto fine, era fatto di una gonna con un' 1627 Marqui | sui fianchi; e il corpetto era coperto da una mantellina 1628 Marqui | via. Con l'occhialino dove era scritto Nada, cioè Nulla, 1629 Marqui | mentre dalle sue labbra era sparito il sorriso e tutto 1630 Marqui | voce immensamente triste.~ ~Era con quella veste di seta 1631 Marqui | tenera, austera voce, ecco, era taciuta per sempre e il 1632 Marqui | il piccolo mobile cuore era ricaduto nella frivolità 1633 Marqui | questa sublime speranza era un inganno; poichè in un 1634 Marqui | gran giorno, quando egli era giunto alla Villa delle 1635 Marqui | alba di maggio. Ella gli era andata incontro nel viale 1636 Marqui | uomo intendeva che tutto era finito.~ ~ ~ ~Ardevano i 1637 Heliot | eccentricità di Luisa Cima era il giapponesismo: e minacciava 1638 Heliot | tutte le altre a cui si era abbandonata la giovane donna, 1639 Heliot | La penultima stravaganza era consistita in una immensa, 1640 Heliot | deliranti come lei: infine, si era stancata e aveva dichiarato 1641 Heliot | così le due più prossime, era stato l'alpinismo: Luisa 1642 Heliot | sempre l'alpenstock e si era dichiarata un'alpinista 1643 Heliot | crespo, giapponese. La veste era di un colore azzurrino molto 1644 Heliot | pallido, come scolorito: e vi era tessuto dentro un disegno 1645 Heliot | nessun'altra veste e che era, quindi, affascinante nella 1646 Heliot | giapponese. Ora, Luisa Cima era una donna di media statura, 1647 Heliot | li hanno brevi e rotondi: era pallida, sì, non tendente 1648 Heliot | momento a giurarle che ella era la più graziosa creatura 1649 Heliot | candelabro come ogni fermacarte, era del carattere più autentico. 1650 Heliot | portava che quella e nulla era più piacente che vedere 1651 Heliot | Loti: Japoneries d'automne. Era anche un ufficiale di marina, 1652 Heliot | scatolino di domino. E il libro era anche così triste, poichè 1653 Heliot | da Paolo Collemagno, ella era presa, immediatamente, da 1654 Heliot | mormorava, in quel francese che era stato sempre la sua lingua 1655 Heliot | accadde che Paolo Collemagno era diventato molto innamorato 1656 Heliot | di mestizia. Anche ella era innamorata di Collemagno, 1657 Heliot | cose della vita: ed egli si era rassegnato, tanto più che 1658 Heliot | più che l'inclinazione non era ancora vivace, tanto più 1659 Heliot | carriera. Luisa Cima si era anche maritata, in un minuto 1660 Heliot | mortali; e Luisa Cima che era stata una moglie stravagantissima 1661 Heliot | stravagantissima ma fedele, era una vedova dedita a una 1662 Heliot | egli disse di no, ella non era mica una minuta e vezzosa 1663 Heliot | e qui egli intese che vi era di segreto spasimo, in quel 1664 Heliot | l'adorava e perchè ella era irresistibilmente adorabile, 1665 Heliot | Collemagno, innamoratissimo come era di madame Héliotrope, non 1666 Heliot | Così, madame Héliotrope era più ardente, più appassionata, 1667 Heliot | Collemagno, benchè triste, era rianimato da una speranza 1668 Heliot | viaggio della corazzata dove era imbarcato Paolo Collemagno 1669 Heliot | molto. Che importa? L'uomo era innamorato e fedele e il 1670 Sorel | consumato, disfatto, vi era l'espressione di una mortale 1671 Sorel | espressione di spavento si era unita, sulla sua faccia, 1672 Sorel | freddezza disinvolta, si era avviato innanzi con tanta 1673 Sorel | austero, e più artistico e si era fermato nel hall, nel salone-serra, 1674 Sorel | fiori più esotici. L'aria vi era riscaldata, tiepida: e un 1675 Sorel | strano e inebriante profumo era in quell'aria. Seduto in 1676 Sorel | bionda~ ~e snella donna gli era avanti, lo fissava coi suoi 1677 Sorel | piuma bianca volitante onde era guarnita la sua vestaglia 1678 Sorel | massa dei capelli biondi era sostenuta da un gran pettine, 1679 Sorel | della sua candidissima pelle era più veramente roseo di qualunque 1680 Sorel | Sì, è vero, la tua bugia era la mia più grande felicità.~ ~- ... 1681 Sorel | dell'ultima desolazione.~ ~- Era una dolce e bella bugia, 1682 Sorel | il pallore del suo volto era diventato livido. L'uomo 1683 Sorel | la estrema ferita: ma gli era anche stata indicata una 1684 Sorel | via Angelica: Gwendaline era vestita di molle seta bianca, 1685 Sorel | la riva di via Angelica, era ancora lei che gli suggeriva 1686 Sorel | gli suggeriva questa idea. Era a piazza Venezia, quando 1687 Sorel | porta del Popolo non vi era quasi nessuno: e quella 1688 Sorel | e affondando nel fango, era il degno compimento della 1689 Sorel | dietro un cane e lo guardava. Era un bruttissimo, sporchissimo 1690 Sorel | che faceva schifo. Donde era sbucato? Julian Sorel non 1691 Sorel | sulla via Flaminia: forse era sbucato, inopinatamente, 1692 Sorel | singolare.~ ~Anche il cane si era fermato: e teneva il capo 1693 Sorel | truce fiume. Ma il cane era dietro a lui, lambendogli 1694 Sorel | senza piangere. Il cane si era seduto accanto a lui, aveva 1695 Maria | immediatamente represso. Gli era parso di rivedere gli occhi 1696 Maria | Quando le fu vicino, tutto era finito: gli occhi della 1697 Maria | rivelava. Nulla più: si era ingannato. Restò ancora 1698 Maria | riapparizione. Ma non vi fu: si era perfettamente ingannato. 1699 Maria | in punta di piedi, poichè era molto piccola, per arrivare 1700 Maria | forte e coraggioso. Maria era scomparsa: ma in lui era 1701 Maria | era scomparsa: ma in lui era restato tutto quello che 1702 Maria | trasalì dolorosamente. Maria era pallidissima, come se mai 1703 Maria | grandi giornate, egli si era sgomentato, così, di quel 1704 Maria | sonnolento dolore. Così era, per lui, sempre, lo spettacolo 1705 Maria | e della ribellione, non era che un voler addormentare 1706 Maria | risvegliarlo, che quando gli era impossibile di vincere sè 1707 Maria | gli occhi di Maria, o gli era parso, in quelli della padrona 1708 Maria | avevano riso di lui, che era solo, ed egli era veramente 1709 Maria | lui, che era solo, ed egli era veramente così solo, come 1710 Maria | che nulla aveva compreso, era partita, portandosi via 1711 Maria | violazione, adesso. Il tempo che era trascorso, poteva rendere 1712 Maria | inguaribile e inconsolabile. Tutto era inutile. Andò a casa.~ ~ 1713 Maria | sua stanza da studio che era anche il suo salotto, egli 1714 Maria | tende. La stanza, così, era raccolta e calda e confortante. 1715 Maria | il suo primo nemico, che era il suo dolore, tacque, per 1716 Maria | coperchio di argento, dove era il cognac: e i giornali, 1717 Maria | mensoletta, presso a lui. Era un orologetto minuscolo, 1718 Maria | segnate in caratteri azzurri. Era un dono di Maria: l'unico 1719 Maria | orologetto piccolo come ella era piccola, un pezzettino di 1720 Maria | pezzettino di carta su cui era scritto, col bizzarro caratterino 1721 Maria | le tue ore! L'orologetto era sempre lì, con le brevi 1722 Maria | e ostinatamente, ella si era ripreso tutto: ed era, poi, 1723 Maria | si era ripreso tutto: ed era, poi, andata via anche lei. 1724 Maria | attendeva una parola da lei, era il segreto della sua felicità 1725 Maria | comunicava, con qualche parola: era il miraggio di un pomeriggio 1726 Maria | pel giorno seguente, se era libera. Ogni volta la maliarda 1727 Maria | stecca che sfogliava i libri era caduta dalle mani di Paolo, 1728 Maria | e il resto della stanza era in penombra. Egli non vedeva 1729 Maria | orologetto, su cui ancora era fissato il suo sguardo; 1730 Maria | suo sguardo; e tutto si era rallentato in lui, il pensiero 1731 Maria | indicibile, ma torpente amarezza. Era voltato sopra un fianco, 1732 Maria | venire, a quell'ora? Nessuno. Era una fantasia. Ma poco dopo 1733 Maria | intorno, follemente. Non vi era nessuno. Eppure egli aveva 1734 Maria | venne, sonnacchioso. Non era venuto nessuno? No, nessuno, 1735 Maria | nessuno, proprio nessuno era entrato. No, no. Il servo 1736 Maria | amore lo aveva abbandonato. Era la voce di Maria quella 1737 Maria | amata, dicendogli che egli era solo, che niuno entrava 1738 Maria | parlava, e che la notte era alta e la stanza si faceva 1739 Maria | silenziosamente e quietamente era sparita, detta l'amorosa 1740 Maria | felicità. Forse, Maria non era penetrata nel suo appartamento, 1741 Maria | quella notte strana, ed era una visione della sua fantasia, 1742 Maria | vicino al suo orecchio, ed era un inganno del suo udito, 1743 Maria | materiale? L'appello vi era stato, l'appello sentimentale 1744 Maria | schietto e così tenace? Non era ella stata di una brutalità 1745 Maria | ma addormentandolo, non era restato nel fondo di tutte 1746 Maria | desiderasse? Ebbene, ebbene, era accaduto il miracolo spirituale: 1747 Maria | spirituale: il tragico capriccio era fuggito e la crudel donna 1748 Maria | momento di solitudine, Maria era stata presa dal soffocante 1749 Maria | amare ancora. Il fato si era compiuto: e Paolo non aveva 1750 Maria | nella casa del loro amore. Era in questo momento che si 1751 Maria | fuggire più, poichè ella era solamente il suo amore e 1752 Maria | aveva sofferto e quanto era felice. Chiudere nelle sue 1753 Maria | casa del loro amore. Non era molto lontana, proprio nel 1754 Maria | pallida donna: e il loro nido era posto in un qualunque volgare 1755 Maria | Ebbene, dal giorno in cui era stato abbandonato da Maria, 1756 Maria | abbandonato da Maria, Paolo non vi era mai più tornato. Ne portava 1757 Maria | il coraggio, mai. La casa era chiusa da un anno. Anche 1758 Maria | chiave. Ella, certo, non vi era tornata, mai. Ma vi sarebbe 1759 Maria | trasalimento. La sua emozione era diventata acuta e il respiro 1760 Maria | il respiro gli mancava. Era quasi sera, già. Faceva 1761 Maria | amore, dell'unico amore, che era lei! Qui, sulla spalliera 1762 Maria | scappar via: e ancora vi era un mezzo spillone, rotto, 1763 Maria | piccola, affascinante: ma ella era già là, in quella fotografia 1764 Maria | raso, dove la testina si era posata, egli si trascinò 1765 Maria | spezzava il petto. Qui, era la casa, era il nido, era 1766 Maria | petto. Qui, era la casa, era il nido, era il santuario, 1767 Maria | era la casa, era il nido, era il santuario, dove egli 1768 Maria | dimenticate subito, come Maria gli era apparsa e piaciuta. E invece 1769 Maria | fuggiva, beffandosi di lui, era così trionfante, ancora, 1770 Maria | osato venirci: perciò vi era venuto solo per aspettarla.~ ~ 1771 Maria | dandogli il convegno. Forse era in via; forse già arrivava; 1772 Maria | forse già arrivava; forse era quello il suo passo. Egli 1773 Maria | levò dal divano dove si era buttato, che udendo battere 1774 Maria | cristallino. La candela era quasi consumata. Maria non 1775 Maria | quasi consumata. Maria non era venuta. Freddamente si rammentò 1776 Maria | rammentò tutto quello che era accaduto, fra loro, nel 1777 Maria | la sua, il convegno a cui era venuto, ineluttabilmente. 1778 Gerald | nessuno. Miss Geraldina era ricca, possedendo per sè 1779 Gerald | ottantamila lire di rendita; era senza fratelli, senza sorelle, 1780 Gerald | seccassero, e a ventotto anni, era perfettamente libera di 1781 Gerald | il pianoforte e l'arpa; era un'acquarellista molto abile; 1782 Gerald | centoquindici. A centoquindici si era fermata da un anno e pareva 1783 Gerald | che non ingrassasse più. Era naturalmente e mostruosamente 1784 Gerald | l'uniformità del grasso; era un grasso coscienzioso ed 1785 Gerald | lucido, polputo nelle nari, era sommerso fra le due masse 1786 Gerald | piccola, troppo infantile, era sempre un po' schiusa di 1787 Gerald | naso cremisi. Pei cappelli, era un affar serio; piccoli, 1788 Gerald | grassottelle ma gentili, non era fatto per allietare il suo 1789 Gerald | pensava nessuno. In verità era troppo enorme perchè si 1790 Gerald | cuciva nè ricamava perchè era inutile. Non piangeva perchè 1791 Gerald | rideva, perchè il suo destino era di far ridere.~ ~Questa 1792 Caricl | odor grave di malattia che era nell'aria. Esse si posavano 1793 Caricl | Il silenzio della camera era rotto dal rantolo cupo o 1794 Caricl | quei polmoni agonizzanti; era rotto dallo scoppio di quella 1795 Caricl | il petto di quel figlio. Era stupefatto. Egli viveva, 1796 Caricl | egli pensava. Che madre era stata quella per lui! Per 1797 Caricl | per lui! Per lui quella era la madre delle madri, era 1798 Caricl | era la madre delle madri, era stata l'amor materno come 1799 Caricl | problemi di aritmetica. Pietro era impertinente, nervoso; la 1800 Caricl | saliva al viso.~ ~Tale madre era stata la moribonda per lui; 1801 Caricl | tratto per tratto, tanto era stato fatto da lei. Nell' 1802 Caricl | fatto da lei. Nell'anima era come lei, tanta era stata 1803 Caricl | anima era come lei, tanta era stata la trasfusione del 1804 Caricl | sentimento. Fra quei due vi era un continuo scambio di vita. 1805 Caricl | vita - ma questo bambino era un uomo, a diciannove anni, 1806 Caricl | poichè il polmone sinistro era consumato.~ ~- Mamma.... - 1807 Caricl | che la idolatrava, che era la sua mamma cara, unica, 1808 Caricl | mostruosità, in cui l'amore era egoismo e l'egoismo amore.~ ~ ~ ~ 1809 Angel | Sangiorgio mi avrebbe amato. Era l'uomo del mio cuore, Francesco: 1810 Angel | del mio cuore, Francesco: era l'uomo dell'anima mia, destinato 1811 Angel | interrogate, insieme. Ah egli era il fratello dell'anima mia, 1812 Angel | fratello dell'anima mia, era il mio fratello e il mio 1813 Angel | guardandomi, e la sua voce era triste, parlandomi, perchè 1814 Angel | tutti andavano via: la notte era avanzata, egli non sarebbe 1815 Angel | desolazione. Signora, egli era presso voi, in quelle sere, 1816 Angel | sentimentale dell'amor vostro mi era riferita, da mille testimoni 1817 Angel | mare, vi ho incontrati. Era la prima volta, che vi ho Le amanti Parte, Cap.
1818 Fiamm, I| solitaria, dove sola vivente era una pia lampada consumantesi 1819 Fiamm, I| volto sul gelido cristallo. Era alta la notte; nella strada 1820 Fiamm, I| vinta da uno spavento folle. Era allora che, levatasi, nella 1821 Fiamm, I| ora gelida, la sua febbre era domata, era caduta: ella 1822 Fiamm, I| la sua febbre era domata, era caduta: ella tremava di 1823 Fiamm, I| della terzana; il viso le si era allungato e come pietrificato 1824 Fiamm, I| cuscini disordinati su cui era abbandonata la foltezza 1825 Fiamm, I| scriveva. Eppure egli non era nè un fanciullo, nè un pazzo, 1826 Fiamm, I| un pazzo, nè un infermo; era un uomo di trent'anni, vigoroso, 1827 Fiamm, I| vivere, amare, soffrire. Era un forte lottatore che le 1828 Fiamm, I| spesso vincitore, mai domato: era un sagace conoscitore di 1829 Fiamm, I| di pensiero, quando gli era concesso di dialogare con 1830 Fiamm, I| cui avea dato il suo nome era assente, lontana, nemica, 1831 Fiamm, I| assente, lontana, nemica, egli era solo, in tutta la sua lunga 1832 Fiamm, I| volta. Tutta la loro vita era sospesa a quei due giorni 1833 Fiamm, I| fra quei due giorni non era che una lunga aspettazione 1834 Fiamm, I| e divorante; il ricordo era vasto, immenso, vago, quale 1835 Fiamm, I| quei due giorni, come ella era vestita, la foggia della 1836 Fiamm, I| Grazia!...~ ~Così identica era la loro passione nel carattere, 1837 Fiamm, I| grande fiamma che li ardeva era giunta in entrambi, era 1838 Fiamm, I| era giunta in entrambi, era loro insopportabile vivere 1839 Fiamm, I| dalle lettere incoerenti, si era fatta così acuta, così squisita, 1840 Fiamm, I| che quanto li circondava era complice del loro abbandono. 1841 Fiamm, I| addossata al muro della realtà, era entrata in un periodo positivo, 1842 Fiamm, I| Anche l'aspetto degli amanti era mutato. Si eran fatti, nell' 1843 Fiamm, I| si prendono i biglietti era quasi vuota. Ella non vi 1844 Fiamm, I| la crisi del suo amore; era fremente di sdegno e di 1845 Fiamm, I| collera. Vediamo, quale era la piccola, meschina causa, 1846 Fiamm, I| per cui tutto l'edifizio era crollato? E cercava, invano, 1847 Fiamm, I| invano, di ricordarsi: se era stata la propria lentezza 1848 Fiamm, I| partenza - tanto in lei si era fatta la convinzione che 1849 Fiamm, I| fatta la convinzione che era inutile più partire, che 1850 Fiamm, I| non l'amava più, che tutto era finito. Tutta la notte del 1851 Fiamm, I| sentendo bene che fra loro era già sorto e consumato il 1852 Fiamm, I| che il proprio ritardo non era stata una crudele esitazione, 1853 Fiamm, I| semplicemente dirgli che era stata la perdita di cinque 1854 Fiamm, I| senso triste di sfiducia che era nato nell'animo di Ferrante.~ ~ 1855 Fiamm, I| E il verbo accompagnare era stato molto sottolineato.~ ~- 1856 Fiamm, II| amarezze. Ma tanta gente era loro intorno, dovunque, 1857 Fiamm, II| dallo sguardo acuto! Ella si era chiusa nella sua stanzetta, 1858 Fiamm, II| che vi entrava; Grazia si era chiusa lì dentro, e un profondo 1859 Fiamm, II| perdonare, poichè egli solo era buono e giusto. Ma mentre 1860 Fiamm, II| buono e giusto. Ma mentre era lì per premere il campanello 1861 Fiamm, II| stanza attigua. Si fermò: non era sola dunque, malgrado che 1862 Fiamm, II| della stazione, la giornata era dolce e bella, Grazia, stette 1863 Fiamm, II| bussarono alla sua porta. Era Ferrante: ma non entrò, 1864 Fiamm, II| potea dirgli nulla: ma vi era nei suoi occhi, nella sottile 1865 Fiamm, II| paesaggio fuggente. Ferrante si era seduto accanto a Grazia: 1866 Fiamm, II| a Grazia: la mano di lei era fra le sue, stretta mollemente: 1867 Fiamm, II| non la voce di Ferrante, era l'anima che parlava e l' 1868 Fiamm, II| cristallo, per vedere come era bello il mondo esteriore, 1869 Fiamm, II| Tacevano. Sentivano che era quella l'ora invocata tante 1870 Fiamm, II| affannose; sentivano che era quella la realtà del loro 1871 Fiamm, II| poteano dire che il mondo era scomparso, o era stato assorbito 1872 Fiamm, II| il mondo era scomparso, o era stato assorbito nella incommensurabile 1873 Fiamm, II| naturalmente, a tanta dolcezza. Era una mestizia fuor di loro, 1874 Fiamm, II| ma forte terrore, ella si era stretta a lui, infantilmente, 1875 Fiamm, II| affannava un poco. L'aria si era raffreddata. Una angoscia 1876 Fiamm, II| sopra uno sgabello, ella era ridiventata la bella, vivace 1877 Fiamm, II| Improvvisamente ella si era fermata, nel vano dello 1878 Fiamm, II| Bologna-Venezia. Donna Grazia si era seduta dietro lo sportello, 1879 Fiamm, II| udire, intendere, tanto era fioca la voce seduttrice: 1880 Fiamm, II| acqua, e tutto l'orizzonte era della stessa tinta, senza 1881 Fiamm, II| Invece, la voce di lui era un po' stanca. Senza dire 1882 Fiamm, II| libera; ma dopo un poco, era preso da tale insoffribile 1883 Fiamm, II| come sempre, mentre in casa era sempre vestita di bianco: 1884 Fiamm, III| Quel giorno lo scirocco era più pesante del solito e 1885 Fiamm, III| corrente, la faceva avanzare. Era tutto bruno, arcuato, quasi 1886 Fiamm, III| gran leggenda tragica, che era durata, sinistra e tetra, 1887 Fiamm, III| seguivano canali: l'acqua era, dove verdastra, dove bigia, 1888 Fiamm, III| all'ultimo piano. La linea era pura, bella, artistica: 1889 Fiamm, III| traspirava da tutto l'ambiente era grande, ma portava un profumo 1890 Fiamm, III| nova aureola di rispetto. Era la gondola del carcere che 1891 Fiamm, III| tetra barca della laguna. Era tutta nera, come le altre, 1892 Fiamm, III| prua, il rostro lucido; era più larga, più piatta; si 1893 Fiamm, III| la sottile bara, poichè era la bara di un bambino, e 1894 Fiamm, III| di un bambino, e lassù, era certamente la madre del 1895 Fiamm, III| porticina. Il picciolo morto era solo, là sotto. Ai quattro 1896 Fiamm, III| divanetto.~ ~A un tratto era stata presa dall'orribile 1897 Fiamm, III| disperava dietro la gelosia si era fatto più forte, più alto: 1898 Fiamm, III| funeraria si metteva in moto. Ma era così lenta, che la gondola 1899 Fiamm, III| Grazia e a Ferrante, ciò che era irreparabilmente fuggito. 1900 Fiamm, III| chiederglielo. Due volte Ferrante era uscito, solo, forse per 1901 Fiamm, III| queste sue lettere; mai era giunta una lettera di risposta. 1902 Fiamm, III| che li ardeva, adesso, non era più che dolorosa: era una 1903 Fiamm, III| non era più che dolorosa: era una vampa che li consumava 1904 Fiamm, III| o una grande battaglia; era una fiamma che li devastava 1905 Fiamm, III| problemi morali dello spirito, era quella che li sgomentava. 1906 Fiamm, III| contemplazione: un altro solitario era, colà, un amico di entrambi, 1907 Fiamm, III| leggiere, un po' scettiche. Era il solo che aveva intravveduto 1908 Fiamm, III| silenzio, tutti tre: ognuno era preso dal proprio pensiero 1909 Fiamm, III| spiegò: intese che come a lui era necessario, in quel momento, 1910 Fiamm, III| momento, uno sfogo, ad essi era necessario, in quello stesso 1911 Fiamm, III| Livorno, quattro anni fa. Era una polacca; si chiamava 1912 Fiamm, III| marito brutale, e che ne era molto, molto geloso. Ella 1913 Fiamm, III| molto, molto geloso. Ella era piccola, delicata, con certi 1914 Fiamm, III| Giorgio con semplicità, - Era buona e pia; ma mi ha amato, 1915 Fiamm, III| scosso per la prima volta. Era così geloso il marito, che 1916 Fiamm, III| andava in chiesa, poichè ella era cattolica e lui ateo. Bene, 1917 Fiamm, III| poichè diceva che questo era un sacrilegio, un'offesa 1918 Fiamm, III| venne. - Aveva giurato. Io era da dieci giorni all'albergo 1919 Fiamm, III| talvolta di speranza. Venne. Ma era morente, la piccola adorata; 1920 Fiamm, III| Diciotto giorni. - Una sera che era andato fuori, costretto 1921 Fiamm, III| ritorno, non la ritrovai più. Era venuto il marito, improvvisamente, 1922 Fiamm, III| No - fece Giorgio - era morta per viaggio.~ ~ ~ ~ 1923 Fiamm, III| dell'altro. La stazione era assai lontana, dalla loro 1924 Fiamm, III| dalla loro casa; il tragitto era lungo e camminando così 1925 Fiamm, III| ambedue, la grande fiamma era spenta.~ ~ ~ ~ 1926 Sole, I| sorriso: li vedea discorrere, era contenta di aver bene collocati 1927 Sole, I| voce.~ ~Cantavano, adesso. Era una signora bionda e fine 1928 Sole, I| una illusione, Serra. Ella era cattiva, e voi avete gittato 1929 Sole, I| domanda, se quella croce non era la sua vita.~ ~- Non so 1930 Sole, I| nel salone, il caminetto era acceso, tanta gente vi si 1931 Sole, I| paralumi rosei. Giù la via era fredda, nella prima ora 1932 Sole, I| manicotto. Tutto quello che era accaduto, sopra, da Anna, 1933 Sole, I| passione: ma quello che era accaduto, non le piaceva. 1934 Sole, I| accaduto, non le piaceva. Era scontenta e triste. Sentiva 1935 Sole, I| di fiele! L'incontro vi era stato, ma stupidamente combinato, 1936 Sole, I| egli non le aveva credute; era stata buona e dolce, e non 1937 Sole, I| dolori passati. Ah come era triste, e scontenta, e affaticata, 1938 Sole, I| delusa, di tutto quello che era accaduto!~ ~- Queste cose 1939 Sole, I| nel cuore dieci anni, non era sgorgato, quando quasi quasi 1940 Sole, I| aveva ottenuto: quasi si era abbandonata ed era stata 1941 Sole, I| quasi si era abbandonata ed era stata respinta. Un'ira si 1942 Sole, I| mettendosele accanto.~ ~Era Giovanni Serra. Un po' pallido, 1943 Sole, I| fierezza. Su quelle labbra si era posata una stanchezza che 1944 Sole, I| confidenze, che egli si arretrò. Era pallidissimo: ma Clara, 1945 Sole, I| nuovamente offeso quel cuore che era stato così intieramente 1946 Sole, I| inutilmente affezionato. Era troppo tardi, oramai, anche 1947 Sole, I| No. Nessuno.~ ~Il tono era della più perfetta franchezza.~ ~- 1948 Sole, I| cominciò a salire le scale. Non era forse incerto il passo della 1949 Sole, I| deserta? Il passo dell'uomo era incerto, andando alla sua 1950 Sole, II| dopo un lungo viaggio, era ritornata in patria, egli 1951 Sole, II| invito. Fatalmente, Clara era troppo sola e troppo libera, 1952 Sole, II| Ella vi arrivò prima. Vi era un gran ballo, quella sera, 1953 Sole, II| la grande società romana era colà: l'Argentina era quasi 1954 Sole, II| romana era colà: l'Argentina era quasi vuota, male illuminata, 1955 Sole, II| melodie incantatrici. Clara era vestita di nero: stava in 1956 Sole, II| faccio paura a nessuno.~ ~Ed era umile e semplice, nello 1957 Sole, II| vederla più spesso. Ella era molto stanca, invincibilmente 1958 Sole, II| andava a una passeggiata, era in ore strane e in posti 1959 Sole, II| Se andava in un teatro era alle terze rappresentazioni, 1960 Sole, II| quando diceva qualche parola, era sempre sapiente, detta con 1961 Sole, II| si deve peccare. Egli si era mutato, però. Non poteva 1962 Sole, II| non evocare il passato. Era la sua vita, il suo amore 1963 Sole, II| aveva mai capito quanto era stata amata: ora, lo capiva. 1964 Sole, II| espressivo della bella bocca. Vi era un ritornello, che egli 1965 Sole, II| acuto e ardente, quanto era stata la colpa.~ ~Così, 1966 Sole, II| misteriose scuse alla donna che era stata con lui senz'amore, 1967 Sole, II| illuminate, giacchè ella era fuori, a ridere, a divertirsi, 1968 Sole, II| dei fiori nelle mani, come era il suo costume, un po' pallida 1969 Sole, II| ancora fresca e vivida che era stata la sua adorazione. 1970 Sole, II| questo amore di cui ella si era burlata, come una pessima 1971 Sole, II| sopra - non voleva salire, era inflessibile, non voleva 1972 Sole, II| svenisse. Nella casa non vi era che un sol lume, nella sua 1973 Sole, II| falange muliebre; ma non era men vero che la esistenza 1974 Sole, II| esistenza di Giovanni Serra era stata infranta da quella 1975 Sole, II| gloria, nè la felicità: non era men vero che egli era un 1976 Sole, II| non era men vero che egli era un essere senza molla interna 1977 Sole, II| desiderii e senza speranze: non era men vero che, per questo 1978 Sole, II| gioventù e la sua fortuna: non era men vero che egli possedeva 1979 Sole, II| fronte all'irreparabile: ed era quello che le faceva torcere 1980 Sole, II| ella, con l'animo ansioso - era questa, la sua ansietà - 1981 Sole, II| morto, come la passione era morta. Ed ella, sì, singhiozzava 1982 Sole, II| umiliazione in cui la sua anima era caduta, tanto che parea 1983 Sole, II| Ella pensò, questo: che era suo dovere morale amare 1984 Sole, II| suo cuore; che non solo era suo dovere, ma che era questo 1985 Sole, II| solo era suo dovere, ma che era questo il suo desiderio 1986 Sole, II| irresistibile; che non solo era un desiderio irresistibile, 1987 Sole, II| desiderio irresistibile, ma che era, questo amore, la più cara 1988 Sole, II| del Salmista; che non solo era la sua più cara speranza, 1989 Sole, II| più cara speranza, ma che era la salvazione della sua 1990 Sole, II| un sentimento dove tutto era elemento di ardore, il rimorso, 1991 Sole, II| la sua esistenza di donna era deserta. Aveva trentaquattro 1992 Sole, II| e nell'abbandono in cui era caduta, si sentiva assai 1993 Sole, II| volta l'ignoto dell'amore. Era stata molto amata, due o 1994 Sole, II| il suo cuore, e due volte era stata abbandonata. Esistenza 1995 Sole, II| voler amare Giovanni Serra, era anche la sua salvazione, 1996 Sole, II| Meglio, meglio, se ciò non era un'avventura in un cuore 1997 Sole, II| onta novella: meglio, se era l'amare una creatura nota, 1998 Sole, II| per sè e intorno a sè, non era il dolore, ma era l'aridità, 1999 Sole, II| sè, non era il dolore, ma era l'aridità, non era la tortura, 2000 Sole, II| dolore, ma era l'aridità, non era la tortura, ma era il silenzio,