IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
La mattinata è fresca come le rose umide; ma tuttavia non
riesce a convincermi che io posso odorarla.
Tutti questi tetti attraventati addosso alla collina di Ovile si abituano a
farsi guardare di quassù, di sbieco, da questo muricciolo così scalcinato che
tra mattone e mattone c'entra un dito. Se la primavera ci fosse già, potrei
divertirmi a guardare gli alberi fioriti; ma son venuto troppo presto, in vano,
impaziente. Scommetto che quando la primavera ci sarà da vero, io non ci verrò
né meno. Ma finalmente capisco perché mi ci prenda questa dolcezza con la quale
voglio prepararmi a scrivere alla mia fidanzata. Là, da una parte della piazza,
dove la ghiaia è più consumata, c'è la porta del Seminario, verde e sbiadita,
con l'architrave di marmo doventato quasi giallo, contenta di essere accanto a
San Francesco, quasi sotto il campanile. Mi pare ancora di entrarci per andare
a scuola. Ma c'entra il sole, con una striscia che va a ritrovarsi con quella
di dentro il chiostro.
Ed io resto nella piazza. Giù la Porta Ovile, poi campi di olivi e viti; e, su
in alto, la piccola stazione con i vagoni carichi di sacchi e di legname; con una
strada, per salirci, che gira più di un esse fatto per ridere sopra un muro da
qualche ragazzo. È una dolcezza che, se qualche volta pare stanca, tuttavia si
sente anche lontano lontano, tra le pieghe verdi dei colli dove non sono stato
mai.
Il campanile con i grappoli delle campane che fanno escire per la piazza i
rondoni!
Ed i tetti hanno la pazienza di stare lì e l'abilità di non lasciarsi andare
per riposarsi un poco!
Qui, pensando alla fidanzata, ritrovo molta della mia vita, anche quando andavo,
d'estate, all'ombra, sotto il muraglione delle Figlie di Maria ad imparare la
chitarra, e dove m'ebbi un pugno e riescii a non piangere; e ricordo il cavallo
che scappò dalla caserma dei carabinieri.
* * *