Federigo Tozzi
Bestie

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Il cielo sta per doventare uno specchio; è già impossibile guardarlo.
Qualche uccello, che di rado vedo entrare in una boscaglia di pini, fa credere che sia disseccato come quelli imbalsamati; e la sua ombra affonda passando nella polvere della strada.
C'è una piccola sorgente che a pena è buona ad escire di tra i ciuffi dell'erba verde, sotto l'ombra di una quercia. L'acqua, al buco della sorgente, un ago che si spezza sempre, scintilla e poi sparisce.
In giro c'è nata questi dieci metri quadri di erba che lustra, e basta.
Il luogo è così silenzioso che par di udire l'erba. E la fonte, con lunghi rigagnoli, che non smettono più, va giù per il prato a fare la calligrafia.
Quando ritorno nella strada, la polvere scotta; e io cammino adagio, per non sudare.

* * *


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