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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Mi piacciono quelle persone che adoprano, parlando, modi di
dire differenti a tutti gli altri. Mi sembrano, le loro conversazioni,
riconoscibili, amicizie a cui ci si possa affidare di più.
E, così , ho imparato che le cose hanno per ogni persona una fisionomia
differente.
Una persona si distingue più profondamente dal suo modo di parlare che dal suo
viso.
Con quale voce, per esempio, dovrei parlare di un bel prato verde? E con quale
altra di questa crocetta d'oro ritrovata per caso e che la mia mamma portava?
Ed io ho la certezza che sia viva da vero, la mia mamma!
Sono venti anni che è morta? No; non è vero. È viva ancora.
Ecco ancora le sue vesti, ch'ella si metterà. Ecco il suo armadio, le bottiglie
dei profumi, il suo cappello.
La porta della mia camera l'ha lasciata aperta lei; stasera non mangerò, se non
c'è lei insieme con me.
Le farò trovare un grande piatto di fichi maturi; ne è ghiotta.
Il pane fresco; e lo metterò al suo posto, su la tavola. Il suo bicchiere alto
e scannellato, di vetro un poco verde e con il fondo rossiccio di vino che non
si può lavare più.
Ho imparato a vivere con la mia anima! Ora devo imparare a vivere con la mia
mamma.
Non abiterò più nessuna casa dove non sia anche lei; io la seguirò con
un'obbedienza che i fanciulli non hanno.
Io non parlerò che alla mia mamma.
Ed ella mi ricomprerà un paio di piccioni a cui taglierà le ali, perché non
volino via.
* * *