Federigo Tozzi
L'incalco

ATTO SECONDO

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ATTO SECONDO

 

SCENA PRIMA

 

Virgilio e Mario

 

Virgilio

lietamente, ma con una certa preoccupazione

Tutto va secondo il mio desiderio. Meglio di così sarebbe impossibile. Figurati come mi sono subito incoraggiato quando è venuta Silvia! Non m’aspettavo che si decidesse così presto.

L’ho fatta restare in casa; e, ormai, non avrebbe più tempo a tornare indietro.

 

Mario

Io dubito, invece, che sarà peggio.

 

Virgilio

Non è vero! Ormai, mio padre è stato messo alle strette. E la sincerità, in tutti i casi, è sempre da preferirsi. Basta che non mi venga un altro malessere come quello di ieri... Tu, in tal caso, resterai qui finchè non sono tornato in me e risponderai tu; perchè non debbono illudersi che io mi senta perduto d’animo. Ma anche tu non hai abbastanza confidenza in me.

Mario

rimproverandolo

Sei sospettoso, ma sbagli.

 

Virgilio

con dolcezza cordiale

E perchè, allora, non m’hai detto chi è quella che ami? Ti ci devo costringere, forse?

 

Mario

Non ho il coraggio di chiederti scusa. Te l’ha detto lei?

 

Virgilio

In uno dei momenti più belli della sua anima; senza che le avessi domandato nulla.

 

Mario

Devi scusarmi. Ma non osavo mai; perchè avevo paura di perdere la tua amicizia. Era una paura che non mi lasciava mai tranquillo. E per essa avrei perfino rinunciato ad amare Silvia.

Io la credo ancora in potere del marito; e non so se vorrà mai essere mia.

 

Virgilio

Spettava a te dirmi tutto.

 

Mario

È tanta la mia confusione che non so da che parte farmi.

 

Virgilio

Dovresti abituarti ad essere sincero con me.

 

Mario

La differenza è troppa; sebbene fra me e te ci sia la nostra amicizia.

 

Virgilio

Ma non capivi quant’era importante dirmi subito ogni cosa?

 

Mario

Hai ragione.

 

Virgilio

Ho ragione, ma ti devo scusare. E devo sempre aiutarti. Lo faccio volentieri. Tu esigi da me questa specie di missione. E sia pure. Soltanto è indispensabile che tu e Silvia vi amiate davvero. Il vostro sentimento dev’essere così puro che esalti anche di più la nostra amicizia e dia torto a mio padre e a chiunque altro trovi da ridire.

Quanto tempo è che l’ami?

 

Mario

È più di un anno. Ma quando è cominciato veramente non saprei. S’io ti dovessi dire quando è stata la prima volta che dagli occhi di tua sorella io non mi sono sentito più padrone di me stesso, non mi riescirebbe. L’ho amata subito fin dalle prime volte che l’ho incontrata qui da te. Tuttavia, c’imponemmo di vederci soltanto di rado. Tu lo capisci come io l’amo.

 

Virgilio

Non potresti amarla di meno.

 

Mario

E tu mi credi degno di lei?

 

Virgilio

Come della mia amicizia.

 

Mario

Senza meno dircelo ci siamo trovati d’accordo perchè il nostro sentimento restasse incontaminato. Ed ora tua sorella non deve essere più incerta!

 

Virgilio

ripreso dalla sua inquietudine

E perchè dobbiamo sentire questo malessere se desideriamo vivere a modo nostro? Perchè, mentre sono risoluto a tutto, mi piacerebbe che anche mio padre fosse d’accordo con me? Io vorrei andare a trovarlo e dirgli: non t’accorgi che a tuo figlio non dovresti negargli niente di quel che ti chiede? E, invece, sono costretto a trattarti come il mio nemico peggiore? Ma, per aver detto la verità, noi non c’intenderemo più. Quel che io penso sembra che venga piuttosto da un mio istinto di fare il male. E non mi riesce ad essere tranquillo. Se io sbaglio, come egli dice, perchè non m’insegna a non sbagliare?

Andremo via tutti e tre insieme. Mi sento riprendere animo. Discutere è inutile. Ora vado ad avvertire Silvia. Dev’essere già desta. L’ho lasciata ieri sera, dopo un colloquio con i nostri genitori, che ormai sanno tutto, un poco abbattuta. Sembrava che fosse per venirle la febbre.

 

Mario

L’avranno insultata e basta

 

Virgilio

Ma potremo vantarci d’aver fatto a modo nostro. Sento che ho mille volte ragione. E come mi sento più buono secondo il senso di questa libertà che i vecchi e gl’idioti non conoscono!

 

Mario

Con te ogni cosa è bella.

 

Virgilio

Con me? Io non ho nessun merito. E tu non hai il coraggio di confessarmi che mi sei amico così perchè sei innamorato di Silvia?

 

Mario

Noi la difenderemo da chiunque.

 

Virgilio

Dicono che sono illusioni!

 

Mario

Impareranno da qui, in avanti.

 

Virgilio

Non più meno un giorno solo, dentro a queste mura.

 

Mario

Sembra perfino di sognare.

 

Virgilio

Ed ora fai un confronto, se ti riesce, con la vita passata.

 

Mario

Non è più la stessa cosa.

 

Virgilio

Se non facessimo così, dovremmo rinunciare alla nostra dignità. Non saremmo due giovani!

 

Mario

Quando torneremo, tutto sarà cambiato per forza.

 

Virgilio

Ieri, mio padre mi parlava dei nostri antenati. Vedi? Eccoli . Non ti sembrano fantocci da buttarsi fuori dalla finestra? Quasi sono tentato di prenderli a calci, dal primo fino all’ultimo. Altro che antenati!

 

Mario

Come sono buffi.

 

Virgilio

Ci manca mio padre e mia madre.

 

Mario

Perchè non chiami subito Silvia?

 

Virgilio

Ti ama, e da questo sentimento dipende tutta la nostra vita.

 

Mario

Diranno che è una donna perduta.

 

Virgilio

L’hanno già detto.

 

Mario

Non sanno che vedere il male anche dove non è. Vorrebbero essere le altre donne come lei!

 

Virgilio

Tuttavia, le vogliono più bene che a me; perchè la credono più debole.

 

Mario

Obbedire, per loro, significa sacrificarsi. Io debbo alla tua amicizia la mia rigenerazione. Non mi sento più malato di volontà. Sentivo che mancavo di qualunque iniziativa, ed ora la mia natura s’è cambiata da .

 

Virgilio

Ognuno di noi non deve rispettare che la propria coscienza. Bada che tutto consiste in questa regola. Ma chissà se anch’essi non abbiano avuto uno scatto come il nostro durante il loro tempo giovanile? È il dubbio di questa somiglianza pericolosa che io voglio evitare.

 

Mario

Tu sei l’uomo che non conosce delusioni.

 

Virgilio

La mia gioia è così grande che mi sento destinato a fare tutto quel che voglio.

 

 

 

SCENA SECONDA

 

Virgilio, Mario e Flora

 

Flora

entrando

Virgilio!

 

Virgilio

Mamma!

 

Flora

Sei ancora ostinato nel tuo orgoglio cieco?

 

Virgilio

Sempre.

 

Flora

Tuo padre, se non ero io, ti avrebbe già maledetto. Se non lo trattenessi, verrebbe a dirti che non ti considera più per figlio. Non ti ama più. Ma sei in tempo a pentirti. La mia devozione ti salverà. Vai da lui e parlagli da figlio sottomesso. Io spero di evitarti il suo castigo.

 

Virgilio

E che esigete da me?

 

Flora

Niente altro che il tuo rispetto. È troppo? Tu dovresti ringraziare la Provvidenza che noi ti vogliamo così bene.

 

Virgilio

Non capite il male che mi fate.

 

Flora

Noi possiamo farti del male? Dio ti ha tolto la ragione.

 

Virgilio

Mamma, non dovresti metterti tra me e lui. Lascia fare tutto a me.

 

Flora

con severità dignitosa

E questo è il tuo amico che ti ragione?

 

Virgilio

Se non sono solo, dovresti ammettere che forse t’inganni tu e non io.

 

Flora

Che ne sa egli?

rivolgendosi a Mario

Mi dica quel che pensa lei, vedendo il mio dolore. Ha il coraggio di non aprire gli occhi a Virgilio? Che sorta di amico è lei?

 

Mario

con rispetto

Signora, egli spiegherà da .

 

Flora

Io sono spaventata. Mi farai morire prima. Tu avrai sempre questo rimorso. Ascoltami, Virgilio. Non ascolti più la tua mamma? Che hai contro di me? E tuo padre che male ti ha fatto? Dove vuoi andare? Che farai senza i tuoi genitori? Ascoltami, se tu sei mio figlio.

 

Virgilio

con tenerezza

Era meglio che tu non fossi venuta qui.

 

Flora

Non avresti più pace. Nessuno vorrà stare con te.

 

Mario

Signora, io sono un vero amico.

 

Flora

Lei non può capire quel che passa dentro il mio animo.

 

Mario

Lasci che Virgilio ottenga quel che vuole.

 

Flora

Mai. Crederebbe che potessi essere colpevole come lui?

 

Mario

Egli l’ama.

 

Flora

Così non si amano i genitori.

 

Virgilio

meno i figli.

 

Flora

Ogni tua parola è odio.

 

Virgilio

Non lo so; non lo voglio sapere.

 

Flora

E dovrai portare tutte le conseguenze di quel che fai.

 

Virgilio

Ne sono contento. Anzi, se qualcuno me le volesse evitare, non mi sentirei la coscienza tranquilla.

 

Flora

Lasciati persuadere da me. Tu sai che anche io senza tuo padre non stimerei nulla la vita. Ne avrei una paura folle.

 

Virgilio

Tu vuoi una cosa sola: che io rinunci ad essere come sono.

 

Flora

Ti sei esaltato e basta.

 

Virgilio

Perchè mi vuoi umiliare credendomi incapace a compiere quel che penso? Vedi che anche Silvia è stata costretta a lasciare la sua casa. Siete voi che ci costringete ad andarcene.

 

Flora

E io che sarei capace di uccidermi, se non mi sentissi una cosa sola con tuo padre!

Tu vorresti che anche Silvia si perdesse. Ma la tengo io, lei!

 

Virgilio

Bada che questo sarebbe per me lo strazio più forte.

 

Flora

Il primo che ti farà capire tutti gli errori.

 

Virgilio

Uno strazio che mi darai tu.

 

Flora

Per tuo bene e per l’onore di lei.

 

Virgilio

Ti pare che sarebbe una cosa giusta se ella si piegasse alla vostra prepotenza?

a Mario

Diglielo tu quel che è vero e buono. Diglielo tu!

 

Flora

Se Dio l’aiuta, lo vedrai. E tu, se non ti ravvedi, sarai sempre senza famiglia. Perdi la nostra, e non ne potrai mai trovare un’altra.

a Mario

E lei, che si dichiara amico di mio figlio, non può rinunciare alla vergogna di Silvia?

 

Virgilio

Egli è leale. Come me.

 

Flora

Leale con se stesso, ma non con gli altri.

 

Virgilio

Tu vorresti metterti a traverso a tutto. Ma non ti passa per la mente che sia stato Dio stesso a staccare per sempre Silvia dal suo vincolo? Non dici tu che tutte le cose avvengono per volontà di Dio?

 

Flora

Ma non queste.

 

Virgilio

Soltanto quelle che fanno piacere a te?

 

Flora

Sì; perchè io non mi allontano dalle leggi della nostra coscienza. Avere una madre è una grazia sublime. Se meno il mio amore ti persuade, vuol dire che per te non c’è più nessuna speranza. Per i genitori, se è necessario, si deve anche morire. Ma ti si chiede soltanto che tu abbia rispetto e un poco di scrupolo. Va’ a tuo padre e piega le ginocchia dinanzi a lui.

 

Virgilio

Che mi avete insegnato voi? Soltanto l’obbedienza. Vi siete mai preoccupati d’altro?

Perchè tu non mi sai dire una parola di dolcezza?

 

Flora

Tu sei sedotto dalla vanità dei tuoi discorsi. Dovrebbe bastarti il mio nome di madre, per farti tornare in te stesso. L’ira di tuo padre è giusta.

 

Virgilio

La mia stessa sincerità è cosa buona. E tutto ciò che apertamente un uomo dice è buono.

 

Flora

La tua insensatezza non ha più limiti.

 

Virgilio

con affetto

Io ti lascio qui sola, per non contristarti di più. Non c’è cosa che mi faccia dispiacere quanto questa.

 

Flora

Onora tuo padre e tua madre: è il primo comandamento di Dio.

 

Virgilio

Si tratta di ben altro.

Virgilio e Mario escono per l’ingresso del parco

 

 

 

SCENA TERZA

 

Flora ed Enzo

Flora è restata accasciatissima

 

Enzo

Ti sei persuasa?

 

Flora

Io non credevo che fosse ridotto a quel punto.

 

Enzo

Che concetto puoi farti di lui se dalla mattina alla sera sta con l’amante della sorella?

 

Flora

Non vorrei credere a me stessa e ai miei orecchi. Ma sii più mite con Silvia.

 

Enzo

È la nostra vergogna.

 

Flora

Forse, è la meno responsabile.

 

Enzo

Il tuo bene t’illude.

 

Flora

Non mi resta altro.

 

Enzo

Ma saprò io lavare la nostra casa.

 

Flora

Li perderemo ambedue.

 

Enzo

E pensare che noi facciamo perchè siano nostri!

 

Flora

Sono troppo avvilita. Io stessa mi vergogno ad alzare gli occhi verso di te.

 

Enzo

Ci vendicheremo perchè la vendetta li riconduca a noi.

 

Flora

Da soli non ci riesciremo.

 

Enzo

Lascia fare a me. Quel che posso fare io non teme nulla.

 

Flora

Se mi avesse spezzata, non m’avrebbe fatto altrettanto male.

 

Enzo

Egli stesso sarà spezzato: così è la legge.

 

Flora

Una figlia che dice alla madre: non amo più mio marito

 

Enzo

Vedremo se tra poco dirà lo stesso.

 

Flora

Ma quando si è peccato fino a questo punto, bisognerebbe essere come Dio per non ricordarsene mai più. Se fossi capace a farla tornare in ! Questo sarà il dovere che m’imporrò.

 

Enzo

Ti lascerò fare solo a patto che io la veda tremare dinanzi a te.

 

Flora

Non le fare troppa violenza; per via di suo figlio.

 

Enzo

Deve piangere.

 

Flora

Prima, ascoltala. Mi pare impossibile che da se stessa non trovi la via di tornare quale era.

 

Enzo

Io so quel che dirà.

 

Flora

Ho visto che soffriva da vero!

 

Enzo

Non basta. Se io non sarò energico, giungerà a macchiare per sempre anche noi: di fronte a chiunque. E io ne sono responsabile.

 

Flora

Bisogna che tutto resti nascosto.

 

Enzo

O io le leverò la voglia di andarsene di casa sua.

 

Flora

Dio l’ha mandata da noi appositamente. Se non fosse venuta qui?

 

Enzo

Sono sicuro di quel che deve accadere.

chiama

Silvia!

 

 

 

SCENA QUARTA

 

Enzo, Flora e Silvia

 

Silvia si presenta da una delle due porte laterali senza parlare: appoggiandosi ai drappi della portiera. Enzo e Flora l’aspettano seduti accanto.

 

Flora

con dolcezza molto austera

Entra pure.

 

Enzo

con severità implacabile

Ho mandato a chiamare Guido. Tra poco dovrà essere qui. Spero che egli verrà.

vedendola con la testa bassa

Non eri mai stata costretta a vergognarti della tua faccia.

 

Silvia

Se io sono tornata in questa casa come quando ero giovinetta, e vi ho detto tutto senza che ci fossi obbligata, vi prova che io non volevo agir male e da sola.

 

Enzo

Non basta.

 

Flora

Come convincerai tuo marito?

 

Silvia

Prima, devo convincere me stessa.

 

Enzo

Ma tu appartieni a lui e non a te.

 

Flora

Non mettere tra te e lui una distanza che non c’è.

 

Silvia

I miei sentimenti non contano nulla?

 

Enzo

Quali sono i tuoi sentimenti?

 

Silvia

Purtroppo, io li conosco.

 

Enzo

E tu li cambierai.

 

Flora

con più moderazione

Sta a te.

 

Silvia

Nessuno, meno voi, può costringermi a fare una cosa che mi ripugna.

 

Flora

Ricordati che le tue parole sono giudicate per sempre. I tuoi genitori rappresentano Dio. Devi far conto di parlare con Lui. Tu non sai che anche io, una volta, ho sbagliato come te.

 

Enzo

a Flora con violenza piena di tenerezza

Zitta! Tu non devi rivelare ai tuoi figli quello che è accaduto soltanto tra me e te, prima che essi venissero al mondo. Non li riguarda. Tua figlia non doveva ascoltarti. La tua vita di affettuosa purezza e di devozione incontaminata, ti innalzano per sempre nel mio animo e in questa casa. Quel che avvenne, conta meno di un minuto, che non esiste più, in tanti anni di amore. La tua coscienza è esatta; ma non ce n’era bisogno. Silvia ha da imparare da te anche come una donna respira.

 

Flora

Io le insegnavo come si parla dinanzi a Dio.

 

Enzo

Tu occupi il primo posto nella mia famiglia. E la mia famiglia è l’incalco fatto con le mie mani che non sbagliano e non tremano. Anche i nostri figli debbono sentire questa nostra virtù. Debbono entrare, come voglio io, senza meno una incrinatura, in questa forma che io trasmetto a loro prima di morire. E l’incalco deve essere perfetto. Tua figlia deve cedere.

 

Silvia

Voi mi dovete consigliare.

 

Enzo

senza lasciare la sua severità aspra

Io esigo da te la più intera obbedienza.

 

Silvia

sommessamente

Vi ho sempre obbedito.

 

Enzo

Che dirai a tuo figlio? Tu non sarai che una cattiva madre.

 

Silvia

Mi devo preoccupare di lui?

 

Flora

È necessario.

 

Silvia

Egli dovrà rispettarmi.

 

Enzo

Come tu fai con noi.

 

Silvia

Io, dunque, non sono più padrona di me stessa!

 

Enzo

Se tu non possiedi la rettitudine che è indispensabile, no.

 

Silvia

Ma la mia rettitudine non dipende da quel che dovrò dire a mio figlio.

 

Enzo

Anche da quello.

 

Silvia

Ma voi, dunque, mi parlate fino da ora per lui.

 

Enzo

È la tua fortuna.

 

Silvia

Dovrò sacrificarmi per tutta la vita?

 

Enzo

Non c’è via di scampo.

 

Flora

Noi confidiamo che tu abbia questa virtù.

 

Enzo

Ma io non ammetto meno che tu possa amare un altro; invece che tuo marito.

 

Silvia

Dovrò mentire per sempre?

 

Flora

Se sei costretta a mentire, la colpa è tua. Ma non mentirai, perchè amerai Guido.

 

Silvia

Ho fatto di tutto. Mi sono mortificata giorno per giorno. Non ho trovato niente che mi potesse sollevare. È stata una lotta che ha richiesto tutte le mie forze. Ed io ho creduto che la sincerità, qualunque cosa ne potesse derivare, era sempre un mio diritto.

 

Enzo

sbeffandola

E come te ne trovi?

 

Flora

Non riconosci che noi possiamo insegnarti quello che non sai?

 

Silvia

Dunque, non mi è più possibile rifare la mia vita?

 

Enzo

Soltanto accostandoti alla felicità che volevi perdere. Ognuno ha il suo destino già fatto.

 

Flora

Ogni moglie che ama suo marito è come se amasse se stessa.

 

Silvia

Non ci può essere nessuna eccezione?

 

Enzo

Tutti crederebbero di essere quell’eccezione.

 

Silvia

Ma io ho fatto quel che potevo per credere che fosse vero così.

 

Enzo

La prova dev’essere più lunga.

 

Flora

E con più fede nei sentimenti che una volta ti hanno legata a Guido.

 

Silvia

I miei sentimenti nuovi sono più fermi di quelli.

 

Enzo

Non ci si lega che una volta sola.

 

Silvia

Ci si può sciogliere, però.

 

Enzo

meno se tuo marito acconsentisse.

 

Silvia

Chi dice questo?

 

Enzo

Te lo dico io; te lo insegno io. Perchè a me è stato detto e insegnato così.

 

Flora

All’infuori di ciò, tutto è sbaglio. Se ti senti madre, devi ringraziare tuo marito. Puoi essere madre soltanto a patto di essere anche sposa.

 

Silvia

Ma io non dovrò dire a Guido tutto quello che voi avete saputo spontaneamente da me? Io non lo voglio ingannare.

 

Enzo

Questo non è un desiderio di sincerità, come vorresti che noi credessimo, ma tenti di mettere fra te e lui un pretesto che vi tenga separati anche di animo. Tu cercherai, invece, soltanto con la devozione più tenera di meritare da lui di essere perdonata. Egli dovrebbe sapere tutto; ma non vogliamo che egli sia spinto a ripudiarti.

 

Flora

Soltanto perchè tu non perda la felicità della tua vita. Di questo suggerimento siamo responsabili noi.

 

Enzo

Saresti meritevole, invece, di portarne le conseguenze; anche se ti costassero lacrime e sangue. Ma il rimorso di avere ingannato sarà peggiore della confessione.

 

Silvia

Mi ripugna troppo che io ritorni a lui, se tornerò, senza che egli mi conosca fino in fondo.

 

Flora

Disgraziata! Ogni parola che dici è contro di te.

Enzo e Flora escono dalla porta di destra

 

 

 

SCENA QUINTA

 

Silvia

passeggia nervosamente, incerta della decisione da prendere

Bisognerà che io mi sappia decidere!

 

 

 

SCENA SESTA.

 

Silvia e Mario

 

Mario entra dalla porta del parco, cercando di Virgilio. Vedendo Silvia, si arresta prima sorpreso poi con tutta confidenza dell’animo, le va incontro.

 

Mario

Come è stato buono Virgilio!

 

Silvia

Non è più possibile che io e voi ci diciamo una parola.

 

Mario

Egli mi ha detto ogni cosa di voi.

 

Silvia

come parlando a stessa

Io devo soffocare il mio sentimento.

 

Mario

Per la purezza della nostra passione, io vi prego di dirmi quel che passa nella vostra anima.

 

Silvia

Non lo so: non mi domandate altro; perchè le mie parole non seguono più i miei pensieri consueti.

 

Mario

È un momento di debolezza! Ho capito! Noi dobbiamo dare al nostro sentimento una decisione più elevata. Perchè, per tanto tempo, abbiamo perfino avuto paura di vederci?

 

Silvia

È stato bene così. Ed è stato bene che voi non mi abbiate baciato meno le mani.

 

Mario

Ma il mio desiderio, in questo vostro rifiuto che ancora non capisco, è più vivo; e vi chiedo di essere completamente mia. Non basta più contentarsi del nostro sentimento, che è stato fino ad ora una promessa.

 

Silvia

Resterà così.

 

Mario

Come si accordano le vostre parole con quelle di Virgilio?

 

Silvia

Non mi è possibile rendermi conto di quel che faccio. Certo, nel mio impulso ho anche sentito il bisogno di essere contraccambiata da voi. Ma, ora, tutto mi sembra impossibile e scompigliato; senza che possa io stessa far nulla per dare alle mie parole una persuasione che vi basti.

 

Mario

Silvia! Da oggi noi siamo più che mai liberi. Potremo amarci senza più nascondere nulla a nessuno.

 

Silvia

La vostra voce mi è ancora troppo dolce; e non dovrei ascoltarla.

 

Mario

Se potessi dirvi come questo vostro cambiamento mi fa soffrire! Lasciate che io ve lo dica.

 

Silvia

Una decisione dev’essere presa; ma non so ancora quel che farò.

 

Mario

Dovrete amarmi come sempre. Lasciatevi convincere.

 

Silvia

Lo so, e vi capisco. Ma, se è necessario, dovrete fare come me.

 

Mario

Mai. Io vi amerò sempre.

 

Silvia

Anche se io non vi amerò?

 

Mario

Lo stesso. E perchè voi non mi amereste?

 

Silvia

Ci sono nella vita certe cose più forti di noi.

Mario

Non dite così! Parlate con Virgilio.

 

Silvia

Bisognerà non vedersi più.

 

Mario

Non acconsento. Non potrei rassegnarmi. Voi mi avete amato fino ad oggi; e, così, da un minuto all’altro pretendete che anch’io non vi ami più!

 

Silvia

Non v’ho detto questo. Lasciatemi qui sola. Ho bisogno di essere sola. Andate da Virgilio.

 

Mario

È possibile che io non possa più dirvi nulla?

 

Silvia

No. Bisogna che io trovi da me la via da prendere.

 

Mario

Come vi amo. Basta che io vi parli, perchè senta un tremito che mi fa battere il cuore! Come vi amerò sempre!

 

Silvia

Dovrete accontentarvi di quel che vi dirò io. Non esigerete da me niente che sia diverso da quello che vorrò io.

 

Mario

Basta che mi promettiate di non lasciarvi ingannare e sopraffare dagli altri.

 

Silvia

Sono sempre libera.

 

Mario

Temo che non sia più vero. Avete parlato con i vostri genitori e, già, non vi rendete conto di come mi costringete a soffrire. Perchè?

 

Silvia

Lasciatemi qui sola!

 

Mario

Ma, ormai, abbiamo tutto deciso anche con Virgilio.

 

Silvia

La colpa non è mia.

 

Mario

Perchè proprio oggi parlate così? Che cosa pensate? Non mi avete detto quel che pensate.

 

Silvia

Se ve lo dicessi, soffrireste anche di più. Non soffrite. Dobbiamo dare retta alle cose che sono sopra a noi.

 

Mario

Prima d’oggi non ci avevate pensato mai.

 

Silvia

Ho fatto male.

 

Mario

Dunque, non mi amate?

 

Silvia

Non dipende da me.

 

Mario

E da chi?

 

Silvia

Non me lo domandate.

 

Mario

con affetto

Non è possibile che voi siate così ostile.

 

Silvia

Devo soffrire per me e per voi.

 

Mario

Non è vero; perchè io vi amo. Ma non sapete quanto vi amo? Ditemi che lo sapete. Toglietemi subito da quest’angoscia che è contro anche il vostro sentimento.

 

Silvia

Devo tacere.

 

Mario

Non mi amate!

 

 

 

SCENA SETTIMA

 

Silvia, Mario e Flora

 

Flora

venendo dalla porta di sinistra. A Mario

Non mi aspettavo di trovare lei qui. Che cosa vuole? Esca. Subito.

A Silvia

C’è tuo marito. Per quale presagio m’è avvenuto di entrare prima di lui?

Mario esce per la porta di sinistra, per dove crede di incontrare Virgilio

Che cosa gli dicevi?

 

Silvia

Mamma, era necessario che noi ci parlassimo.

 

 

 

SCENA OTTAVA

 

Silvia, Flora, Enzo e Guido

 

Enzo

Ti riconsegnamo tua moglie.

 

Flora

È stata una leggerezza da bambina. Ne è pentita.

 

Guido

Virgilio non m’aveva detto così. Ma io sono contento di sentire lei stessa. Il mio dolore è stato forte.

 

Enzo

Noi ti chiediamo scusa anche per lei. Saprai come stanno le cose.

Enzo e Flora escono per la porta di destra

 

 

 

SCENA NONA

 

Guido e Silvia

 

Guido

Non sarei venuto, se i tuoi genitori, che io stimo, non mi avessero richiamato.

 

Silvia

con un rimprovero appassionato

Dovresti stimare me.

 

Guido

sinceramente

È quello che desidero.

 

Silvia

con rimprovero più angoscioso

Hai detto, però, che se non ti chiamavano non saresti venuto.

 

Guido

con rammarico

Ero, forse, obbligato di venirti a ricercare?

 

Silvia

Obbligato, no; ma perchè mi vuoi bene, sì.

 

Guido

Tu, dunque, conti sul bene che io ti voglio?

 

Silvia

Soltanto in quello.

 

Guido

E quale è stata la ragione di esserti comportata così? Tuo fratello, difendendoti, ti ha compromessa. Tu sai quello che mi ha detto? Hai sentito? Sono io che ti amo: tu no. Ed ora piangi! Non è la prima volta che tu mi rendi lacrime quando io ti tutto il mio amore. Perchè piangi? Non vuoi dirlo a me? Bada che si potrebbe spezzare il desiderio immenso che ho di parlarti con dolcezza.

Potrebbe accadere che io ti dicessi cose che a me stesso farebbero male.

 

Silvia

con abbandono

Dimmi quel che vuoi. Tu puoi dirmi tutto.

 

Guido

Non ti dirò niente. Basta che noi ci spieghiamo. Se te ne sei andata, vuol dire che credevi di far meglio così. Accetto qualunque spiegazione, perchè tu sei buona, e credo in te; soltanto in te. Alza su il viso. Guardami negli occhi come faccio io. Che hai da rimproverarmi?

 

Silvia

Niente. Per questo mi viene da piangere.

 

Guido

Dimmi se non sei contenta di me.

 

Silvia

La colpa non è tua: è mia.

 

Guido

Che male puoi avermi fatto? Tu me lo diresti.

 

Silvia

È la mia anima, che io non capisco più.

 

Guido

Dimmi, allora, che cosa ha la tua anima. Me lo vuoi dire?

 

Silvia

Ma io ti voglio bene!

 

Guido

Non te ne saresti andata.

 

Silvia

con angoscia

Vedi che ora tu dubiti di me? Non dubitare di me. Ho bisogno soltanto di questo.

 

Guido

con dolore

Non cerco altro. Ma le tue parole mi traggono, forse, in errore. Tu hai un modo insolito di parlarmi. Non sei più tu. Perchè ti sei cambiata così?

 

Silvia

Non dipende da me.

 

Guido

Non ti capisco.

sempre con dolore maggiore

Tu devi parlarmi con tutta la franchezza che hai.

 

Silvia

E, allora, ho paura di dirti quel che non è vero. Perchè anche io ti voglio bene.

 

Guido

Tu preferisci restare lontana da me?

 

Silvia

Meglio da me.

 

Guido

Volevi sparire da tutti?

 

Silvia

Avrei dovuto non farmi vedere più.

 

Guido

Queste sono idee che prima non avevi. È vero che prima non le avevi?

 

Silvia

Dovevo uccidermi, e non mi sono capita.

 

Guido

E tu m’avresti lasciato solo?

 

Silvia

Soltanto per questo, forse, non mi sono uccisa; e ora ritorno con te.

 

Guido

Se mi dici così, vuol dire che mi nascondi qualche cosa.

 

Silvia

Non ti nascondo niente. È necessario che tu mi creda.

L’ha detto anche la mamma.

 

Guido

con slancio

Ti crederò.

 

Silvia

tentandolo

Non ti dispiace?

 

Guido

Ti vorrei vedere più lieta.

 

Silvia

Farò di tutto: te lo prometto. Qualche volta, si sbaglia più di quel che non pare. Qualche volta si crede di far bene in un modo e, invece, è tutto il contrario.

 

Guido

Anch’io, dopo che te n’eri andata mi domandavo se non fossi stato capace a non pensare più a te. Ma era un’assurdità. Lo sento bene, ora che ti vedo e sono in faccia a te. Non ti dimenticherò mai. Mai! Quando ti stringo mi pare che le tue braccia siano come due ali e il tuo respiro è come l’aria mossa perchè si scuotono. Ma io te le chiudo con le mie mani, stavo per dire con i miei pugni.

 

Silvia

E allora non volo più?

 

Guido

Tu voli; ma verso di me. Sempre verso di me; e pare che il volo non finisca mai. E il tuo petto è largo a posta, perchè mi basti.

 

Silvia

con dolcezza angosciata

Mi amerai sempre? Avevo pensato di potere essere amata di più. Era questo il mio desiderio. E avevo paura che restando con te vi dovessi rinunciare.

 

Guido

Non senti, invece, quanto ci vogliamo bene?

 

Silvia

È vero.

 

Guido

E io ti amerò anche di più.

 

Silvia

Potrai dimenticare quel che oggi e accaduto?

 

Guido

Non ci penserò mai. Basterà che io ti guardi negli occhi per trovare sempre la tua anima.

 

Silvia

Se è così, perdonami. Mi sono comportata male. Troppo male.

 

Guido

Forse, era necessario per sentirsi più l’uno dell’altro; come oggi.

 

 

 

SCENA DECIMA

 

Silvia, Guido e Virgilio

 

Virgilio

venendo dal parco

Silvia!

 

Silvia

senza lasciare il marito, benchè piena di sentimento per il fratello

Ti parlerò dopo. Verrai da me. Sono troppo felice perchè io possa rinunciare.

 

Virgilio

con dolore

Tu sei felice?

 

Silvia

vinta dalla sua felicità

Tanto! Come ne avevo bisogno!

Guido la prende sotto il braccio e la porta con , verso la porta di destra.

 

 

 

SCENA UNDICESIMA

 

Virgilio

 

va verso il sofà. Vi si abbandona sopra e singhiozza coprendosi la faccia

Ma io no! Vorrei che ella mi vedesse qui a piangere!

 


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