Federigo Tozzi
Novale

Parte seconda

27 gennaio 1907.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

27 gennaio 1907.

Il Commendatore mi ha fatto il biglietto di presentazione per... senza parlarmi di te, né della tua amica. Mi ha promesso anche di interessarsi di più parlando con altri amici suoi; ma non ha dissimulato la difficoltà dell’intento. Dunque, dovranno passare alcuni giorni.

Scrivo nello stesso tempo a mio padre per i denari.

Hai ancora in mente le brutte parole che ti dissi? Perdonami: mi vengono perché ti amo .

Fai ch’io ritrovi l’antico io. Mi parve, al contrario, che tu sia ironica con me. E basterebbe che le nostre anime riaccendessero la loro fiaccola!

Quando da Siena scrivevo di essere impazzito, non esageravo. Veramente io sono inceppato da una nuova vita, che non ho capito. Mi sembra di camminare tra le nebbie grosse di un mattino di cui sento l’immenso sole. Ma fai che le mie mani non carezzino mai l’imagine della follia, amata da me più che la vita. Mi sembra di vederla, capisci, questa follia! Una faccia bianca, quasi floscia, senz’occhi, e sorridente. È qui.

Non dubitare se non sempre produco. Mi sono assicurato anche oggi che è cosi. Non ti dico i nomi degli artisti viventi, ai quali accade lo stesso... Ma è vero.

Non mi tormentare. O meglio: tormentami. Ti ringrazio di averti trovata indifferente.

Emma, anche quando credo di aver ragione di trattarti male, poi sento da tutto il mio animo un affetto più grande.

Guariscimi interamente. Sai che non ho altri che te.

Ma è proprio vero che mi credi qualche cosa? Dimmelo. Ti credo ironica; che tu sappia ch’io son pazzo inutilmente.


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License