IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Da Siena, a Roma,
5 giugno 1907.
Mio padre è affezionatissimo ed è pronto a qualunque volere mio. Ora sta alla fortuna. Perdonami. Sono così agitato dalla fatica e dalle impressioni di Siena che non potrei dirti nulla.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Ho vedute le solite facce di vagabondi e di persone non molto per bene. Credo che per la salute mia (e tua) dovremmo tentare d’uscirne per sempre.
Che silenzio e che antipatia! Sono in una camera in via del Refe Nero e vi sto bene .
Come t’ho detto, mio padre mi vuol bene. Onde tutto è da credere.
Ti devo spiegare. Mio padre non m’ha fatto nessuna domanda. M’ha accolto da vero padre. Nel suo viso si vedeva tutto.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Vuole ch’io faccia una cura ricostituente, perché m’ha trovato molto magro...
Ho tanta voglia di lavorare. Non so; porrei mano a tutto.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Ho mangiato in una stanza di questa casa. Un lume a petrolio, al quale assomigliavo me; e i canti dei beceri dentro le taverne. Io sono sopra una taverna.