Federigo Tozzi
Novale

Parte seconda

7 luglio 1907.

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7 luglio 1907.

Ho sognato di te oggi e dopo ho pensato. È orribile la via che abbiamo presa. Non è possibile che io, alla mia fidanzata, a te che comprendi tutti i miei sentimenti, possa scrivere tali lettere. Ed ho pensato che il mio grande affetto fosse la causa di turbarmi tanto. Dove è grande altezza è grande profondità.

Onde anche il ricordo delle questioni passate, a cui non è da negare la verità, mi fa talvolta esaminare se io dovessi aver tale dolore un’altra volta da divenire un bruto. Non potrei lasciarti senza impazzire. Perché tutto ciò che è mio è da te.

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Ma, purtroppo, per giungere all’affetto quasi divino che abbiamo già provato è necessario, se ce n’è bisogno, togliere tutte le questioni. Amando te, la mia anima è quieta.

Mio padre ha risposto al C. voler fare i fogli da sé. Onde io gli devo dare la lista dei documenti necessarii. Ma non ti pare... curiosa? Starò a vedere se vorrà scrivermi anche la domanda. Del resto, è meglio ch’io m’ approfitti di questa... idea per togliermi le noie. Ma, nello stesso tempo, sento l’impeto di distruggere questa noia. E farò il concorso con la deliberazione di andare poi fuori di Siena.


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