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Devomandartiquesta lettera? No. La devo stracciare.
La leggerai quale conferma di ciò che avevi intuito da te medesima.
Ma tu attendi da me la tua letizia spirituale ed io così ti contristerei se ti avessi scritto tali cose. Non te le ho scritte. Ti scrivo che devi essere lieta, così come abbiamo vissuto alcuni istanti. E devi leggere nei miei occhi il mio affetto. Sei mia. Scrivo, ciò con gaudio senza limite. Io non ricordo più quel che non mi piace del tuo sguardo alcuna volta. Quando m’è sembrato che tu vivessi solo in te stessa, e che tu fossi addolorata. Quando ho supposto che i tuoi occhi fossero stati torbidi; se io li avessi potuti vedere. Quando il mio affetto, la mia vicinanza, avrebbero solo sfiorato il tuo animo. Ma quando penso che il mio affetto è come sensibile sul tuo volto, e che il tuo sorriso è il mio affetto, allora mi s’aduna nell’anima come una moltitudine di pensieri tutti giocondi.
Stamani non mi hai scritto? Ciascuna lettera mi fa sognare.
Quando lessi quella con la rosa sfogliata, io sentii trascinarmi nell’infinito del nostro affetto, che ha Dio sulla sua vetta. Dio, cui io ho percepito per il tuo affetto. Tu m’hai aperto a questa soglia, dove le nostre anime tremano per la delizia.