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Io non penso se non avendo dentro di me la tua imagine. E mi è impossibile separare alcun mio pensiero dalla tua presenza spirituale. Che è per me un indirizzo e una volontà morale. Voglio dire che ogni mio atto è segnato dallo scopo di possedere te e di farmi possedere da te. Tutto il tempo trascorso è lo svolgersi delle nostre anime. Alcune volte mi sono domandato se tu avevi sempre presente questa specie di fato... E più di una volta ho riconosciuto che la coscienza del mio affetto mi aveva come nascosto il tuo. Ed ho compreso che io non giungerò mai a riamarti quanto tu mi ami. Il che non è punto un’illusione del mio stesso affetto. Io ti imagino, sempre come una protezione su di me; ma anche tu, forse, provi la stessa sensazione.
Ora avevo interrotto un poco. E sono andato da Pispini alla Certosa, insieme con due fratelli che concorrono.
Non avevo mai provato tanto nettamente la poesia della Terra.