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Ebbi ieri sera la tua lettera. Ogni volta ch’io ne ricevo una rivivo realmente con te, e fuori di qui. Già, oggi, non mi pare di essere... impiegato. Sembra ch’io debba essere costà tra un attimo.
Ieri sera mi provai a continuare il lavoro senza il quale sarebbe impossibile avere il permesso, ma dovetti andarmene a casa per le becerate chiassose. Stasera, se sarà lo stesso, farò rapporto.
Sai una cosa? Vorrei che per un giorno tu fossi qua, tanto per vedere dove sto io.
Oggi il monte pistoiese era meraviglioso. E se staremo qua vi faremo una gita.
A me la primavera fa bene. Ma tutto è per l’illusione che ho di essere con te. Da vero! Non avevo mai provato questa cosa certa. Mi sembra di vederti incontro a me: rivedo il tuo sorriso.
Tu hai ancora da comprendere, forse, quel che fa il tuo affetto a me. Tu sei tutto... io ti devo ringraziare di tutta la festività che allieta la mia anima, ti devo ringraziare del senso indicibile di cui s’empie il mio animo.