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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Dietro la mia aia ci sono due pagliai quasi uguali, l'uno
accanto all'altro che a pena ci passa tra il mezzo un uomo. Sedendomi in cima
all'aia, dove tira meno vento, vedo tra i due stolli, un pezzo d'orizzonte. Non
c'è mai niente; né meno le stelle, perché stanno più alte; ma non so perché
seguito mezze ore a tenerci gli occhi pensando tante cose.
Una sera mi divertivo a veder le nuvole che, a brancare fitte, una dietro l'altra,
passavano tra quei due legni. Era già più di un'ora; ma il vento tirava sempre
eguale facendo un brusio tranquillo dietro le mie spalle, nel bosco di una
villa. A volte, ascoltando, pareva che il brusio crescesse sempre di più; ma mi
accorgevo subito che era un'illusione.
Dunque, le nuvole venivano forse per ruzzare, ma senza mai urtarsi o
trattenersi, dubitando della strada: talvolta, se tenevo il capo riverso, mi
pareva un'enorme nevicata a sguiscio, orizzontale: e, in fatti, quelle nuvole
parevano immensi fiocchi di neve; ma non traballavano e non deviavano. Da
dietro all'ultima collina facevano a pena in tempo ad apparire che già erano
sopra i due stolli: di quelle passate dietro di me non me n'occupavo, ma mi
pareva di udirle correre cadendo sopra l'altra cerchia di poggi dove tramonta
il sole. Ad un tratto, si diradarono; il vento cambiò, mulinando un poco e
buttandomi su gli occhi la polvere dell'aia. Allora una nuvola sola, grande,
piatta, candida nel chiaro di luna, ma soffice e leggera leggera, si fece
avanti. Di mano in mano che s'avvicinava, si stese di più, perse qualche lembo;
si forò, ma si richiuse; non molto compatta, quasi per cadermi addosso; a pena
sorretta dal vento che doveva durare fatica a smuoverla. A mezzo cielo, si
fermò. Allora m'accorsi che tutto l'orizzonte ormai ne era coperto. La luna che
io non potevo vedere, la illuminava così bene di sotto che quasi abbagliava gli
occhi; specie la sua punta; mentre il turchino del cielo s'era fatto più nero,
senza stelle. Quando smisi di guardarla, e girai gli occhi intorno, mi sentii
smarrito e per morire subito; ed avrei avuto bisogno di appoggiarmi: ma mentre
così aspettavo che mi passasse il malessere e di tornare bene in me per
andarmene, mi rasentò, come se fosse mandato da quella stesa di nebbia così
alta, un vipistrello.
* * *