(segue) I viceré
     Parte, Cap.
6001    3,    9|                che a casa propria, egli era stato imbevuto di superbia
6002    3,    9|         imbevuto di superbia signorile, era stato avvezzo a considerarsi
6003    3,    9|            diversa dalla comune... Dove era la sua camera? Egli la cercava,
6004    3,    9|               nobiltà e della ricchezza era dunque veramente imperituro,
6005    3,    9|            rappresentare la parte che s'era assunta. Lì, fra quelle
6006    3,    9|                 fra quelle mura, egli s'era messo col partito dei sorci,
6007    3,    9|                d'un ragazzo! Giovannino era morto, non poteva tornar
6008    3,    9|                L'aspetto della palestra era grandioso. Duemila seggiole
6009    3,    9|             principessa. Ma allora egli era servo stipendiato, e adesso
6010    3,    9|            tempo... ci vuole un'ora...» Era possibile lasciar entrare
6011    3,    9|              onda umana vi si rovesciò. Era ancora la folla anonima,
6012    3,    9|             Venite dentro!...» Egli non era più maggiordomo, ma le cose
6013    3,    9|        veramente straordinario: l'arena era un mare di teste, serrate
6014    3,    9|               Ma l'aspetto più sontuoso era quello dei portici: tutta
6015    3,    9|               la migliore società vi si era riunita, le dame nelle prime
6016    3,    9|               Dalla palestra la folla s'era levata in piedi, i colli
6017    3,    9|               corse una voce: Garibaldi era alle porte della nostra
6018    3,    9|       cooperative, libertà di sciopero. Era così sciolta la quistione
6019    3,    9|                 ma forse il panslavismo era un fenomeno non scevro di
6020    3,    9|                il sistema dei premi non era scevro d'inconvenienti.
6021    3,    9|        sogghignavano alcuni; l'uditorio era schiacciato dal peso di
6022    3,    9|              parlava da un'ora e mezza, era tutto in sudore, la sua
6023    3,    9|          strozza; non ne poteva più, ma era alla perorazione.~ ~«Queste
6024    3,    9|                  Il suo comitato oramai era tutta la città, tutto il
6025    3,    9|                 La sera della vigilia c'era al palazzo un vero pandemonio:
6026    3,    9|                casa rispondeva che egli era presso lo zio duca, il quale
6027    3,    9|               principe, affermavano, si era messo d'accordo, nelle ultime
6028    3,    9|              non vi fu più dubbio: egli era il primo con 6043 voti;
6029    3,    9|              non ne aveva più di 700!~ ~Era notte alta, ma il palazzo
6030    3,    9|               del popolo»; per le scale era un brusìo incessante; nelle
6031    3,    9|           sorgeva, mentre egli non solo era tramontato politicamente,
6032    3,    9|               generosità con la quale s'era visto trattato al tempo
6033    3,    9|              trionfare. Ma Teresa non c'era. Il portinaio gli disse
6034    3,    9|             disse che la duchessa nuora era uscita con la carrozza di
6035    3,    9|                 lavoro accanto al quale era seduto un foglietto stampato,
6036    3,    9|             vecchia, in quella casa dov'era venuto tante volte bambino,
6037    3,    9|         vorrebbe vederla.»~ ~La vecchia era capace di non riceverlo;
6038    3,    9|                Ferdinanda, udendo che c'era di là Consalvo, rispose
6039    3,    9|             sdegno, dall'ira; ma adesso era ammalata, l'egoismo della
6040    3,    9|            apostasie e i vituperi, egli era tuttavia il principe di
6041    3,    9|                  prima di credere... ed era santo!... Ma francamente,
6042    3,    9|             Razza degenere!»~ ~La botta era diretta anche a lui. Consalvo
6043    3,    9|              muoveva, pensò che forse s'era assopita e che egli parlava