L'Imperio
    Capitolo
1 I| I~ ~ ~ ~Quando Ranaldi s'affacciò dal parapetto 2 I| alto ordine dei banchi.~ ~Ranaldi comprese che quella doveva 3 I| nella tribuna distolsero Ranaldi dalla contemplazione. Due 4 I| nuova voce più squillante Ranaldi si rivoltò e scorgendo il 5 I| Che ti prende?...»~ ~Ranaldi, guardando col cannocchiale 6 I| campo del cannocchiale di Ranaldi, e invano il giovane cercava 7 I| giornalisti romani più reputati, Ranaldi, si volse a guardarlo. Lungo, 8 I| reumatismo al Borsetti!»~ ~Ranaldi considerò il giornalista 9 I| che proferiva la freddura, Ranaldi gli sorrise. Appiccar discorso 10 I| scambiate sorridendo, e Ranaldi ammirava la virtù di quella 11 I| fu risposto: «Eccolo!»~ ~Ranaldi provò una delusione. Baldassarre 12 I| anche Sua Eccellenza.~ ~Ranaldi, spianato ancora una volta 13 I| a strusciarsi così...»~ ~Ranaldi sorrise ancora una volta. 14 I| seggio, e gli sguardi di Ranaldi andavano, dietro il cannocchiale, 15 I| usciere veniva distribuendo. Ranaldi lo vide avvicinarsi, poi 16 I| Dalla confusione, alzandosi, Ranaldi mise un piede in fallo e 17 I| falsetto del segretario. Ranaldi al secondo ordine di banchi, 18 I| come il grave Colombo che Ranaldi aveva adesso sotto di sé, 19 I| quali parlava animatamente; Ranaldi guardava in giro un po' 20 I| sorgeva in quel momento; ma Ranaldi dovè mettersi in piedi per 21 I| fecondi...» Deluso e irritato Ranaldi sporgevasi quanto più gli 22 I| se stesso verso di lui, Ranaldi comprendeva il senso delle 23 I| faceva un poco sorridere Ranaldi. Il suo posto, rispetto 24 I| la ripresa della seduta: Ranaldi vide sorgere a sinistra 25 I| gli badavano. A un tratto Ranaldi udì intorno a sé scoppii 26 I| è veramente sublime...» Ranaldi era scandalizzato del contegno 27 I| leader dell'Estrema Sinistra. Ranaldi che aveva riso con gli altri 28 I| che arrivava alla tribuna. Ranaldi comprendeva però, dal solo 29 I| giornalisti ministeriali: Ranaldi lo comprendeva a certe frasi 30 I| quantunque non fosse parso a Ranaldi molto sicuro, dimostrava 31 I| resoconto sommario del quale Ranaldi aveva chiesto una copia 32 I| Momi, la marcia!...» E Ranaldi, intontito, sdegnato, e 33 I| onorevoli, se ne uscivano; Ranaldi, a cui le gambe cominciavano 34 I| negati, la curiosità di Ranaldi cresceva. Egli comprendeva 35 I| promesse e di impegni, pareva a Ranaldi rigido, grigio, stranamente 36 I| un battimano nutrito. Ma Ranaldi sentiva ancora l'impressione 37 I| volontà di continuare.~ ~Ranaldi udiva i giornalisti formare 38 I| votazione come aveva votato... E Ranaldi, un momento persuaso che 39 I| traditori...»~ ~Parve a Ranaldi come se dei colpi di moschetto 40 I| accettare quello di Pitti. Ranaldi credeva che avrebbe risposto 41 I| ministero pareva ormai a Ranaldi inevitabile; se mezza destra 42 I| a non esser più dubbio. Ranaldi, affranto, esausto, intirizzito 43 I| piazza in rivoluzione.~ ~Ranaldi che non ne poteva più e 44 III| presentarvi uno dei collaboratori, Ranaldi, un giovane di molto ingegno, 45 IV| IV~ ~ ~ ~Ranaldi era venuto a Roma trionfando 46 IV| il commendatore Gaspare Ranaldi, intendente di finanza, 47 IV| i vecchi amici di casa Ranaldi, ai quali lo avrebbero affidato!~ ~ 48 IV| lieve - e questo era parso a Ranaldi, il vero, il grande, il 49 IV| vita del marinaio. Tanto i Ranaldi quanto i Caravita, la famiglia 50 IV| della madre, erano nobili, e Ranaldi non divideva il senso d' 51 IV| per gesuita e borbonico. Ranaldi era prima che ogni altra 52 IV| vetrate aveva fatto correre Ranaldi al balcone: le persone intorno 53 IV| borbonico!..."~ ~Il commendatore Ranaldi veniva infatti dall'amministrazione 54 IV| pochi beni di fortuna, i Ranaldi entravano tutti negli uffici 55 IV| così il capitano Lodovico Ranaldi aveva ottenuto l'avanzamento 56 IV| consolò: il commendatore Ranaldi aveva bensì potuto appartenere 57 IV| anni, era cieca nei coniugi Ranaldi. Il commendatore, pur disapprovando 58 IV| freschi di laurea come Ranaldi, stavano a udire, o prendevano 59 IV| capi-parte e di giornalisti che Ranaldi credeva superiori al sospetto; 60 IV| stesse cose. Per suo mezzo, Ranaldi andò alla Camera, nella 61 IV| leggere la tesi di laurea di Ranaldi, una tesi politica, I doveri 62 IV| lode sincera ed assoluta. Ranaldi, che da un pezzo trovava 63 IV| idee. Non venivano nuove a Ranaldi; da che era a Roma, le aveva 64 IV| interessi della nazione... e Ranaldi era già persuaso della giustezza 65 IV| invece molta opinione di lui, Ranaldi, e sarebbe stato veramente 66 IV| disse il padrone di casa.~ ~Ranaldi non sapeva ancora che il 67 IV| compagna di lavoro infiammava Ranaldi, quantunque non l'avesse 68 IV| primo vederla, dispiacque a Ranaldi. Non già che fosse brutta, 69 IV| Seduta accanto a Ranaldi, ella si rivolgeva a tutti 70 IV| incontrava interamente.~ ~«E lei, Ranaldi, non dice nulla?»~ ~Il giovane 71 IV| colmavano di sdegno l'animo di Ranaldi. Sfogandosi, la scrittrice 72 IV| Adesso si rivolgeva a Ranaldi: «Un bravo di cuore!... 73 IV| tagliente come d'acciaro!...». E Ranaldi che le stava vicino dall' 74 IV| principe, l'on. Buci, e Ranaldi. Il Buci abitava in via 75 IV| gelato? Io ho sete...»~ ~Ranaldi entrò per restare in loro 76 IV| No, prima; davvero. Ranaldi, dite voi: pare siciliano? 77 IV| Fontane, vicino a casa di Ranaldi. Allora il principe, lasciandola 78 IV| vicino, quasi all'orecchio; e Ranaldi sentivasi altero d'aver 79 IV| arrivata; tante grazie, Ranaldi... E rammentatevi i miei 80 V| redattori della Cronaca. Ranaldi non mancava mai. Prima d' 81 V| prodighi, più cari degli altri. Ranaldi che non si occupava mai 82 V| Ma no!» protestava Ranaldi. «Nient'affatto! Soltanto 83 V| lodatrice, ella si volse a Ranaldi gridando: «Ranaldi, dite 84 V| volse a Ranaldi gridando: «Ranaldi, dite voi, con quella competensa 85 V| rispose l'interrogato.~ ~«Ranaldi, voi siete un giovane d' 86 V| siete un giovane d'ingegno! Ranaldi, io vi amo!...»~ ~«Uuuuh!... 87 V| onorevole Sonnino, preso a parte Ranaldi, gli parlava del nuovo fatto 88 V| gli stessi, infatti!...»~ ~Ranaldi, dopo tre mesi che lavorava 89 V| grand, l'è antico: neh, Ranaldi? Ghe saria de far un quaicoss 90 V| de artistico, neh?...» E Ranaldi rammentava che un mese addietro 91 V| guardò il poeta, guardò Ranaldi, poi disse:~ ~«La visita 92 V| a lavorare l'altra mano; Ranaldi fece col capo un gesto d' 93 V| quanto l'è bel!...» Poi a Ranaldi: «Bene, mi vadi de . Vado 94 V| voltò, tornò indietro: «Ranaldi, ch'el disa... ch'el senta...» 95 V| troppi strafalcioni...»~ ~E Ranaldi ebbe un bel protestare: 96 VI| sociale. Non lavorava solo, Ranaldi lo aiutava.~ ~Dapprima, 97 VI| Scusate, principe: l'ho dato a Ranaldi». A stento egli aveva frenato 98 VI| essere stato scoperto da Ranaldi; ma poi se l'era presa con 99 VI| ripreso a ricercarne l'aiuto. Ranaldi, capito da sua parte che 100 VI| senza chieder consiglio a Ranaldi. Per la relazione parlamentare 101 VI| revisioni della Vanieri e di Ranaldi, e romanzi francesi e drammi 102 VI| Voi avete sbagliato, caro Ranaldi, perché vi siete messo con 103 VI| stanno freschi, mio caro Ranaldi!»~ ~Il giovane non era più 104 VI| idealista come voi, a Federico Ranaldi. Sarà scetticismo il mio; 105 VII| disegno di novità!~ ~«Addio, Ranaldi,» gli disse il conte Borromeo, 106 IX| suo.~ ~Ella tornò in casa Ranaldi il domani, e tutti i giorni 107 IX| quando non c'era, in casa Ranaldi, le figlie, i generi ed 108 IX| stendendogli la mano:~ ~«Ranaldi!... Non mi riconosci?»~ ~ 109 IX| straniero. Il commendatore Ranaldi diceva che un simile orrore
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License