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Federico De Roberto: Raccolta di opere
Federico De Roberto
L'illusione
PARTE PRIMA.
I.
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»
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In evidenza
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
L'
illusione
PARTE
PRIMA.
I.
- Il
nonno
! Il
nonno
!...
Arriva
!... È qui!...
Lasciata
a
precipizio
la
finestra
insieme
con
Lauretta
, ella si
mise
a
correre
per le
stanze
,
gridò
dinanzi all'
uscio
della
mamma
: "È
arrivato
!... È qui!..."
scappò
a
dare
l'
allarme
alle
persone
di
servizio
, e
tornò
verso la
sala
,
chiamando
:
-
Nonno
!...
Nonno
!... Eccoci,
nonno
!...
Il
nonno
,
seguìto
dal
portiere
e dal
facchino
con le
valigie
,
era
a
mezza
scala
quando la
vide
scendergli
incontro
.
Abbracciandola
e
baciandola
sulle due
guancie
,
esclamò
:
-
Teresa
!... Come stai? come sta la
mamma
?...
-
Bene
,
nonno
... tutti
bene
!... anche
Lauretta
.... Dov'è
andata
?...
To
': eccola
lì
!
E
scoppiò
a
ridere
perchè
la
sorellina
,
rimasta
indietro
,
ansimante
,
cominciava
appena allora a
scendere
i
gradini
, uno alla
volta
,
strettamente
afferrata
alle
bacchette
della
ringhiera
. Allora
risalì
di
corsa
e
traversò
di
nuovo
la
casa
,
gridando
:
-
Mamma
!...
Ohè
,
mamma
!... È qui!...
Come la
mamma
, un po'
pallida
,
usciva
dalla sua
camera
mezzo
buia
, le si
buttò
addosso
, con le
braccia
in
aria
:
- Vieni anche te!... Fai presto! Eccolo,
guarda
!
E mentre il
nonno
,
entrato
,
abbracciava
la sua
figliuola
, lei gli
girava
intorno
,
saltellando
,
tirandolo
per le
falde
dell'
abito
,
rovesciando
domande
su
domande
:
- Ma quando sei
partito
?... Quanti
giorni
sei
stato
per
via
?... Hai avuto un
bel
viaggio
?... Cosa si
dice
in quel
brutto
Milazzo
?...
Nonno
,
ohè
nonno
!...
Tacque
subito, quando lo
udì
chiedere
,
sottovoce
:
- Dov'è tuo
marito
?
- È
andato
fuori....
Anche la
mamma
aveva
risposto
piano
; tutti e due
restarono
un
pezzo
a
parlare
in
disparte
, poi il
nonno
se ne
andò
in
camera
sua a
disfare
le
valigie
, in
mezzo
a
Lauretta
che lo
aiutava
,
seria
e
composta
, ed a lei che gli
metteva
sossopra
ogni cosa,
ricominciando
a
interrogarlo
:
-
Nonno
, da quanto
tempo
non venivi a
Firenze
?.. A questo
Senato
non ci vuoi proprio
andare
?...
Vai
a
Torino
pel
Senato
? Ah, è
bella
Firenze
!... Io
vo
' star sempre nella mia
bella
città
!...
Senti
una cosa,
nonno
: a
Milazzo
non ci
ritorno
, di
sicuro
!...
- Se ci
tornano
babbo
e
mamma
, -
osservò
Lauretta
- ci
tornerai
anche te.
Il
nonno
smise
di
sistemare
i suoi
effetti
per
stampare
dei
baci
sulle
guancie
magroline
della
bimba
.
- Così
parlano
le
ragazze
a
modo
!... Queste son le
nipotine
che fanno la
gioia
dei
nonni
!...
Ella
scosse
il
capo
, si
mise
un
dito
sul
mento
e
guardò
il
nonno
di
sottecchi
.
-
Bravo
, ed io non
conto
, eh?... E tu non vuoi
sentirti
chiamare
Bià
, come ti
dicevo
quand'ero
piccina
?..
E il
nonno
si
chinò
ancora su di lei, la
baciò
in
fronte
,
chiedendo
con un
sorriso
:
-
Adesso
sei una
donnina
matura
?
- Ho dieci
anni
!
- Vuol
dire
che è
tempo
di
metter
la
testa
a
partito
. Io
so
che ne hai fatte delle tue, che hai
dati
dei
dispiaceri
alla
mamma
!...
- Chi te l'ha
detto
?...
- Lo
so
... che t'
importa
?... Non è
vero
,
Matilde
?
La
mamma
che
entrava
in quel
momento
, si
strinse
a
fianco
la
bambina
,
mormorando
:
- Sì, ma non ne
darà
più; l'ha
promesso
, l'ha
giurato
, questo
amorino
...
Entrò
anche
Miss
, per
riverire
il
barone
,
chinandosi
tutta d'un
pezzo
, come se avesse
inghiottito
il
manico
della
granata
, e per
avvertire
poi alle
piccine
:
-
Maintenant
,
mademoiselles
,
c'
est l'
heure
de
votre
leçon
.
Laura
quasi stava per
seguirla
, quando lei
saltò
su:
- Ah,
vous
savez
,
Miss
,
aujourd
'
hui
c'
est
fête
...
c'
est l'
arrivée
de
grand-papa
;
on
ne
travaille
pas
!...
Si
parlamentò
un poco,
fin
quando, a
maggior
contento
delle
bambine
,
Miss
se ne
tornò
indietro
mogia
mogia
. Il
nonno
,
scavando
in
fondo
alle sue
valigie
, ne
trasse
due
puppattole
,
grandi
,
vestite
di tutto
punto
, alla cui
vista
Lauretta
giunse
le
mani
e lei
ricominciò
a
saltare
.
Adesso
, mentre con la
sorella
si
rifugiava
in un
cantuccio
a
prender
possesso
dei
regali
, il
nonno
e la
mamma
parlavano
un'altra
volta
fra loro.
Tratto
tratto
, lei
alzava
il
capo
,
guardando
da quella
parte
; si
udiva
il
nonno
che
borbottava
: "Ci
penserò
io!... Avrà da fare con me!..." e la
mamma
rispondeva
: "No, no, per
carità
..."
portando
poi il suo
fazzoletto
agli
occhi
. Come il
babbo
rincasò
,
Stefana
venne a
prendere
le
bambine
e le
condusse
via
.
-
Cos'
ha il
nonno
col
babbo
, che non l'ha neppur
salutato
?... -
domandò
lei alla
cameriera
.
- Nulla, che
dovrebbe
avere?...
Però, a
desinare
il
babbo
non
comparve
, e la
mamma
,
cogli
occhi
rossi
, non
toccò
quasi niente. Solo il
nonno
parlava
per tutti,
narrava
delle
cose
di
Milazzo
,
diceva
delle
burlette
guardando
sua
figlia
,
chiedeva
conto
a
Miss
dei
progressi
delle sue
allieve
.
Miss
prodigava
elogi
a
Laura
che
otteneva
sempre dieci
punti
nel
dettato
; ma per la
sorella
maggiore
faceva delle
riserve
:
-
Elle
ne
veut
pas
étudier
,
elle
manque
de
suite
.
Et
c'
est
bien
dommage
,
car
elle
aurait
du
talent
...
Monsieur
le
baron
devrait
lui
dire
de
songer
un
peu
moins
à
sa
toilette
...
- Come se un
bel
giorno
non t'
apparirà
il
diavolo
, a
furia
di
guardar
nello
specchio
!...
- Già!... -
protestava
lei, con un'
aria
d'
incredulità
non molto
sicura
.
-
Davvero
!
Ella
buttò
indietro
, con una
rapida
scossa
del
capo
, la
massa
dei suoi
capelli
d'
oro
,
ripetendo
:
- Già, a me non la
date
a
intendere
!...
Ma
alzatosi
di
tavola
, il
nonno
andò
a
chiudersi
in
camera
con la
mamma
, intanto che
Stefana
metteva
a
letto
le
bambine
. Ella
chiese
ancora:
- Dov'è il
babbo
?
Perchè
non ha
desinato
in
casa
?
- Avea un
invito
...
- Proprio
oggi
che
arrivava
il
nonno
!...
Ella
scuoteva
il
capo
, non
bene
persuasa
; ma
recitando
le
preghiere
della
sera
,
cacciandosi
sotto le
lenzuola
,
pensava
ridendo
alla
festa
che sarebbe
cominciata
con la
presenza
del
nonno
.
Era
molto
tempo
che se ne stava
lontano
, dall'
ultima
volta
che avevano
lasciato
Milazzo
; ma ella non
rammentava
bene
questo. Le avrebbe fatte
divertire
, lui che
giuocava
con loro come un
ragazzo
, che le
contentava
in ogni cosa! La
mamma
era
stata tanto di
cattivo
umore
! e il
babbo
! Una
volta
, non
sapeva
dove
, li aveva
uditi
che si
bisticciavano
; il
babbo
gridava
, la
mamma
scoppiava
in
pianto
:
rammentava
l'
abbraccio
fitto
che le aveva
dato
,
scorgendola
.
Ma anche il
domani
, e gli altri
giorni
che
restava
a
casa
, il
babbo
non
parlava
con nessuno,
sgridava
terribilmente
le
persone
di
servizio
, non
rispondeva
nemmeno alle
carezze
delle
figliuole
. La
mamma
non volle
andare
a
passeggio
, la
domenica
;
diceva
di
sentirsi
poco
bene
, ma non si
metteva
a
letto
.
Inutilmente
, mentre la
carrozza
aspettava
sotto il
portone
, lei
insisteva
:
-
Mammina
, vieni anche te!... Non è
giusto
,
sai
,
lasciar
solo il tuo
babbo
adesso
che è con noi!..
Guarda
: tu
metterai
l'
abito
mauve
, quello che ti sta tanto
bene
...
Nonno
,
sapessi
com'è
bella
la
mamma
con quella
toletta
!... Vieni dunque,
mammina
!...
La
mamma
invece la
pregava
di non
insistere
, e esse
andarono
sole
col
nonno
.
Andarono
alle
Cascine
,
dove
c'
erano tante
belle
carrozze
, tanti
signori
a
cavallo
; e lei,
composta
come una
damina
, col
piccolo
busto
eretto
, gli
sguardi
brillanti
dal
piacere
,
spiegava
tratto
tratto
:
-
Guarda
,
nonno
, quella
lì
è la
Treggiani
; la
conosci
? Quell'altre due sono le
sorelle
Lorenzetti
: una è
maritata
col
marchese
Bicci
e l'altra con
Martinari
...
Tò
,
guarda
il
babbo
!..
Il
babbo
, a
cavallo
, stava
fermo
vicino a una
victoria
, a
discorrere
con una
signora
elegantissima
, che aveva delle
perle
enormi
alle
orecchie
e
rideva
mostrando
i
denti
più
bianchi
delle
perle
. Il
nonno
si
voltò
bruscamente
dall'altra
parte
, ella
tacque
un poco. Poi, come
passavano
altre
carrozze
,
riprese
:
- La
principessa
Roskoff
... Non mi
piace
punto
com'è
vestita
,
oggi
!... Quella è la
Giacomelli
,
sai
, la
signora
che ha i più
bei
brillanti
di
Firenze
... ma io non li ho
visti
... La
mamma
non vuole
andar
mai a
teatro
!...
Nonno
, tu ci
condurrai
?...
Di'
la
verità
: un
passeggio
come questo a
Milazzo
non lo
sognano
neppure!...
Ma come la
sorellina
tossicchiava
un poco, il
nonno
diè
l'
ordine
di
tornare
a
casa
; e
lì
, intanto che la
svestivano
, lei
enumerava
un'altra
volta
, per la
mamma
, tutte le
carrozze
che aveva
incontrate
,
descriveva
le più
belle
tolette
,
criticava
le
brutte
.
-
Sai
,
c'
era
anche il
babbo
...
Però non
aggiunse
altro,
vedendo
che la
mamma
chinava
gli
occhi
. E quando il
babbo
rientrò
anche lui, s'
udirono
delle
voci
aspre
, si
vedeva
il
nonno
passare
da una
stanza
ad un'altra, su tutte le
furie
- e
Stefana
veniva ancora a
portar
vie
le
bambine
.
- Sono in
collera
, il
babbo
e il
nonno
... -
notava
lei. - E anche la
mamma
... Non
dice
niente, ma le
dànno
dispiaceri
... io me ne
accorgo
bene
!...
Certi altri
giorni
, invece,
pareva
che tutti avessero
fatto
pace
: il
desinare
era
animato
, il
babbo
discorreva
, la
mamma
sorrideva
un poco, le
diceva
di
mettersi
al
piano
. Lei
cominciava
a
suonare
qualcuno dei
pezzi
meglio
studiati
; ma,
giunta
ai
passaggi
complicati
, s'
impuntava
,
sbuffava
, si
dimenava
sulla
seggiola
; intanto che
Miss
, con la sua
voce
pacata
che
era
un'altra
disperazione
,
ammoniva
:
-
Faites
attention
,
mademoiselle
...
recommencez
, s'il
vous
plait
.
Ella
tornava
da
capo
, ma ad un
nuovo
imbroglio
si
lasciava
scivolare
dallo
sgabello
,
buttando
indietro
i suoi
capelli
.
-
Assez
,
maintenant
!...
E
cedeva
il
posto
a
Lauretta
che
eseguiva
gli
esercizii
a
puntino
, senza
sbagliare
una
nota
, e si
guadagnava
tutti i
baci
e tutte le
carezze
.
- Questo si
chiama
studiare
!...
Perchè
non
studii
anche te come tua
sorella
?
Ancora tutta
fremente
per l'
irritazione
che le
difficoltà
incontrate
le avevano
messa
, dalla sua
poltrona
dove
se ne stava
sdraiata
sbattendo
le
gambe
, ella
esclamava
,
sorridendo
sul
punto
di
piangere
:
- Eh,
studio
anch'io... ma le
dita
non ci
vanno
!.. cosa posso farci?... Io vorrei
saper
suonare
senza
perder
tanto
tempo
!...
Alcune
volte
veniva il
conte
Rossi
, il loro
padron
di
casa
, tanto
amico
del
babbo
: un
bel
giovane
, il più
bel
giovane
di tutta
Firenze
. Allora ella
provava
una
grande
soggezione
; se egli la
guardava
, se la
carezzava
, si
sentiva
tutta
rimescolare
; e non voleva esser
trattata
come una
bambina
in sua
presenza
. Il
babbo
andava
via
col
conte
; ella gli
chiedeva
,
piano
:
-
Dove
vai
,
babbo
, a
teatro
?...
Conduci
anche noi!.
- Un'altra
sera
...
E la
mamma
tornava
ad avere l'
umor
nero
, si
chiudeva
in
camera
, non voleva
veder
gente
. Certi
giorni
, come venivano delle
visite
, il
portiere
aveva
ordine
di
riferire
che la
signora
non
riceveva
, e lei,
dietro
la
finestra
,
guardava
con
rammarico
le
belle
carrozze
riluccicanti
tornarsene
indietro
.
- La
calèche
della
marchesa
Castelli
... la
victoria
della
Santamarta
...
Durante le
lezioni
, mentre
Miss
correggeva
il
dettato
francese
, o
assegnava
la
traduzione
inglese
, o
spiegava
la
geografia
, se
udivasi
uno
scalpitar
di
cavalli
padronali
, ella s'
alzava
,
correva
a
vedere
.
-
Thérèse
!... -
esclamava
Miss
.
- Me
voici
...
-
Je
voudrais
savoir
qui
vous
a
appris
ça
?...
Vous
n'
aurez
pas
de
dessert
, ce
soir
...
Ella
alzava
le
spalle
,
mormorando
: "
Je
m'
en
moque
!" E prima di
desinare
faceva tante
moine
al
nonno
, che il
castigo
finiva
per esser
condonato
.
- Mi
secca
,
sai
, quella
vecchia
!...
Perchè
lei è
vecchia
,
crede
che tutte
debbano
essere
a un
modo
...
- Ma no, che non è
vecchia
.
- A
quarant'
anni
suonati
?... Allora,
cos'
è, una
ragazzina
?... E poi
brutta
,
nonno
!... Io non le posso
soffrire
le
persone
brutte
!... Per mia
fortuna
, ho un
babbo
e una
mamma
che sono tanto
belli
!...
Sai
, la
mamma
, quando
passa
per le
vie
, le
persone
si
voltano
a
guardarla
.... io me ne
accorgo
!... E il
babbo
, quando
monta
a
cavallo
, com'è
elegante
!... Non ti
pare
,
nonno
?...
Il
nonno
evitava
di
rispondere
. Ella
riprendeva
:
- Hai
viste
le
signore
che
vanno
a
cavallo
?.. A
Milazzo
non se ne
incontra
!... Come stanno
bene
!... Quando sarò
grande
, voglio
andare
a
cavallo
anch'io...
Allora il
nonno
cominciava
un
predicozzo
:
bisognava
avere il
capo
ad altro, allo
studio
, alle
cose
serie
,
prendere
esempio
da
Laura
; ma sul più
bello
ella lo
interrompeva
:
-
Va
bene
,
va
bene
,
nonno
; hai
ragione
,
studierò
di più; ma
Laura
,
vedi
, è fatta a un altro
modo
, si
secca
ad
andar
fuori, a
veder
gente
; tutt'al
contrario
di me... A me
piace
il
passeggio
, la
società
, il
teatro
...
Nonno
, non
par
vero
: da tanto che siamo
tornati
a
Firenze
, non m'hanno
condotta
una
sola
volta
a
teatro
!...
E come finalmente il
nonno
, per farla
contenta
, le
annunziò
che aveva
preso
un
palco
al
Niccolini
, pel
Crispino
e la
comare
, ella si
mise
a
ballare
per le
stanze
,
ridendo
,
battendo
le
mani
:
-
Lauretta
, a
teatro
!...
andremo
a
teatro
!...
C'
è il
palco
:
fila
seconda
,
numero
nove...
Gioia
, verrai anche te!...
vedrai
che
bellezza
!
Si
stringeva
al
petto
la
sorellina
, le
stampava
dei
baci
fragorosi
sulle
guancie
, ed
esclamava
, tutta
sola
,
saltarellando
:
-
Fila
seconda
,
numero
nove!...
Fila
seconda
,
numero
nove! - Poi
correva
dalla
mamma
, le
chiedeva
: - Quale
veste
metterò
?... La
bianca
o la
celeste
?... La
bianca
è un po'
antica
, ma non mi sta
meglio
?... Eh, cosa ne
dici
?...
Proviamo
?
Tutto il
giorno
, il
pensiero
di quello
svago
le
impedì
di far nulla, di star
ferma
due
minuti
di
seguito
;
andata
fuori con
Miss
, non aveva
occhi
che pei
cartelloni
annunzianti
lo
spettacolo
; ma quando
rincasarono
e
chiese
alla
mamma
se aveva
preparato
il suo
abito
, il
nonno
, che
era
lì
,
rispose
brusco
, con una
voce
che non gli
conosceva
ancora:
-
Andate
via
, non si
va
a nessun
posto
.
Ella lo
guardò
un poco,
corrugando
le
sopracciglia
,
battendo
un
piede
; e appena fuori di quella
camera
, si
cavò
il
cappello
, lo
buttò
per
terra
, si
mise
a
strappare
la
veste
,
pallida
e
muta
.
Stefana
,
accorsa
,
tentava
di
calmarla
; ella
gridava
, coi
denti
stretti
,
respingendola
bruscamente
:
-
Va'
via
,
sai
!...
va'
via
...
- Tua
madre
,
Teresa
!... non le
dare
un altro
dispiacere
...
-
Esci
, ti
dico
!...
E
andò
a
chiudersi
nella sua
cameretta
.
Stefana
la
seguiva
,
picchiava
all'
uscio
,
insistendo
:
-
Teresa
!..
Teresina
! Non esser
cattiva
!..
apri
!..
ascolta
, ho da
dirti
una cosa...
Ella non
rispondeva
. Poi s'
udì
un
passo
e la
voce
del
nonno
,
terribile
, che
gridava
:
-
Apri
!
E come ella non
rispondeva
ancora, un
urto
violento
dischiuse
l'
uscio
. Il
nonno
,
rosso
in
viso
, coi
pugni
stretti
, le s'
avanzò
incontro
,
gridando
:
- Anche tu?... Siete tutti di una
razza
?...
Ella
indietreggiò
, dalla
paura
; ma ad un
tratto
la
mamma
entrò
di
corsa
, se la
prese
in
braccio
, se la
strinse
al
petto
,
furiosamente
,
mormorando
con
voce
rotta
:
-
Teresa
!...
Teresa
!...
figlia
mia!...
-
Mamma
!... oh,
mamma
!...
E il suo
rancore
finì
in
pianto
disperato
. I
singhiozzi
le
scuotevano
il
petto
, le
squarciavano
la
gola
, le
torcevano
le
labbra
, e
grosse
,
cocenti
, le
lacrime
solcavano
le sue
guancie
infiammate
.
-
Figlia
mia!...
Teresina
mia!... La tua
mamma
!... Non
piangere
, no; mi fai
male
!...
Sii
buona
;
basta
,
adesso
!
Ella
tentava
di
articolare
una
sillaba
che si
perdeva
nel
brivido
sibilante
dei
singhiozzi
; e
scuoteva
il
capo
,
sconsolatamente
, come per
dire
che tutto, che tutto
era
inutile
.
Ora
la
mamma
,
sedutasi
, l'
adagiava
sulle sue
ginocchia
, la
stringeva
al
seno
, la
cullava
,
mormorando
parole
di
conforto
,
interrotte
da
carezze
e da
baci
; e a poco a poco la
tempesta
si
sedava
, le
lacrime
cessavano
di
scorrere
, i
singhiozzi
si facevano più
rari
, si
mutavano
in
grossi
sospiri
.
- Non più,
adesso
....
Figlia
mia,
figlia
mia
cara
!
Aspetta
,
asciùgati
gli
occhi
....
Bambina
mia
bizzosa
! Tu non farai più questo, un'altra
volta
, non è
vero
? - ella, con un
moto
del
capo
,
assentiva
. -
Vedi
come
indovino
? come
conosco
quel che hai nel tuo
cuoricino
?...
Adesso
,
dimmi
che mi vuoi
bene
...
- Tanto,
mamma
!...
- Quanto mi vuoi
bene
?
Ella
cercava
un poco; poi,
alzati
gli
occhi
:
- Quanto il
cielo
.
-
Cara
!...
Cara
!...
Adesso
andiamo
dal
nonno
; vieni a
domandargli
perdono
....
Ella
doveva
aver
fatto
molto
dispiacere
ai
parenti
,
perchè
, anche
dopo
la
pace
, la
mamma
continuava
a
piangere
; e il
nonno
andava
di su e di
giù
per la
casa
,
borbottando
cose
che non si
capivano
, poi
tornava
a
chiudersi
in
camera
con sua
figlia
; e il
babbo
non si
vedeva
,
nè
quel
giorno
nè
il
domani
.
- O il
babbo
dov'è?
Non le
rispondevano
; solo
Stefana
le
disse
, una
sera
:
- È
partito
... Aveva da fare, a
Palermo
....
E un
bel
giorno
la
casa
fu
messa
sottosopra
:
armadii
spalancati
dai quali
cavavano
biancheria
e
vestiti
;
bauli
,
valigie
e
sacchi
da
notte
che si
andavano
colmando
di
roba
;
mobili
che i
facchini
venivano a
caricarsi
sulle
spalle
e
portavano
via
.
- Che cosa fanno? -
chiese
a
Stefana
.
- Si
parte
anche noi, si
torna
a
Milazzo
.
Ella
rimase
, dallo
stupore
. E
perchè
a
Milazzo
? Cosa volevano farci?
C'
era
già il
babbo
?... Le
domande
le
morivano
sulle
labbra
,
vedendo
il
viso
patito
della
mamma
, che non aveva
animo
di
levarsi
dalla
poltrona
, e la
cera
del
nonno
così
minacciosa
, come s'ei
fosse
sul
punto
di
picchiare
qualcuno. Ella
guardava
le
finestre
del
conte
Rossi
, che erano
dirimpetto
alle loro, nella
corte
; e si
sentiva
stringere
il
cuore
,
pensando
che non lo avrebbe più
riveduto
. Prima che
partissero
, egli venne a
salutarli
:
era
un
pomeriggio
scuro
, il
conte
parlava
piano
col
nonno
; quando s'
alzò
,
baciò
la
mano
alla
mamma
. A lei,
dette
un
bacio
sulle
guancie
; ne
restò
come
stordita
.
La
casa
adesso
era
vuota
:
restavano
i
letti
e le
seggiole
; e i
bauli
ingombravano
la
sala
.
Miss
le
conduceva
fuori, e lei si
guardava
intorno
,
leggeva
il
nome
delle
vie
, i
cartelli
delle
botteghe
,
chiedendo
:
-
Est-ce
que
nous
ne
reviendrons
plus
à
Florence
?
-
Je
ne
sais
pas
.
Il
giorno
della
partenza
, la sua
povera
mamma
stava così
male
, che
dovettero
reggerla
nel
discendere
le
scale
e nel
salire
in
carrozza
. Lei
sporgeva
il
capo
dallo
sportello
per
vedere
la
sfilata
delle
case
, delle
vie
, delle
piazze
, per
salutare
la sua
bella
città
, col
cuore
stretto
, con una
gran
voglia
di
piangere
. E dal
finestrino
del
treno
che si
metteva
in
movimento
,
stendeva
un
braccio
,
apriva
e
chiudeva
la
mano
,
esclamando
:
-
Addio
,
Firenze
!...
Arrivederci
....
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