IntraText
Indice
:
Generale
-
Opera
|
Parole
:
Alfabetica
-
Frequenza
-
Rovesciate
-
Lunghezza
-
Statistiche
|
Aiuto
|
Biblioteca IntraText
|
Cerca
Federico De Roberto: Raccolta di opere
Federico De Roberto
L'illusione
PARTE SECONDA.
IV.
«
»
Link alle concordanze:
Normali
In evidenza
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
IV.
La
levatrice
,
curvatasi
su di lei che, appena
tornata
in
sensi
, la
interrogava
cogli
occhi
,
esclamò
trionfalmente
:
-
Eccellenza
, un
maschio
!... è un
maschio
!...
E subito
dopo
Guglielmo
entrò
,
pallido
, ancora
tremante
dall'
emozione
.
-
Teresa
!... Come stai?... Hai
sofferto
?
Ella fece un
gesto
vago
, col
braccio
fuori delle
lenzuola
, per
dire
: "Tanto!..."
- È un
maschio
,
sai
?... Io non mi son
fidato
di
vederti
soffrire
...
Portatelo
qui...
E la
baciò
in
viso
.
Intorno
alla
zia
, che
entrava
col
neonato
in
braccio
, la
levatrice
,
Stefana
, le
donne
di
servizio
, facevano un
gruppo
estatico
. Ella
vide
il suo
bambino
,
paonazzo
in
viso
,
cogli
occhi
socchiusi
, e la prima
impressione
fu un
rinnovamento
della
sofferenza
che le
era
costato
.
Guglielmo
lo
tolse
alla
zia
e glie l'
appressò
.
-
Guarda
com'è
grande
e
sano
!
- Sono dunque
buona
a qualche cosa? -
disse
lei, con un
debole
sorriso
.
E come si
sentiva
adesso
al
fianco
la
piccola
creatura
, il
corpicino
fragile
e
tiepido
,
vivo
frutto
delle sue
viscere
, il
ricordo
dei
tormenti
sofferti
si
disperdeva
, si
dissipava
, nel
dilagamento
di una
tenerezza
orgogliosa
, di una
gioia
superba
. Un
rammarico
secreto
però l'
offuscava
: ella
pensava
alla
figlia
che aveva
aspettato
,
sentiva
quasi il
dolore
di
averla
perduta
...
I
giorni
del
puerperio
passarono
rapidamente
,
pieni
di
visite
, di
congratulazioni
, della
gioia
sempre
nuova
di
sentirsi
allato
la
piccola
creatura
, della
sensazione
voluttuosa
di un
ritorno
alla
salute
, del
sapore
che la
vita
cominciava
a
riprendere
. Si
era
ostinata
ad
allattare
la
creaturina
; però essa non si
nutriva
,
diveniva
inquieta
, e
Guglielmo
,
sostenuto
dal
dottore
, l'
assediava
a tutti i
momenti
:
- È una
pazzia
!... Bisogna
prendere
una
nutrice
, il
bambino
deperisce
a
vista
d'
occhio
!...
Soffri
tu stessa...
Finì
per
cedere
, a
malincuore
. Le
pareva
che la sua
sofferenza
sarebbe stata
santa
, che il
conforto
d'un
dovere
compiuto
l'avrebbe
compensata
a
dismisura
. Ma la
salute
del
piccolino
era
a
patto
della sua
rinunzia
. Dinanzi allo
specchio
, la prima
volta
che
lasciò
il
letto
,
rimase
lungamente
a
guardarsi
,
passandosi
una
mano
sulle
tempie
,
trovando
che non
era
molto
imbruttita
, che il
pallore
diffuso
sul suo
viso
le stava
bene
.
Pel
nome
da
mettere
al
bambino
c'
erano state
lunghe
discussioni
. Se avesse avuta la
figlia
che ella
desiderava
, l'avrebbero
chiamata
Costanza
, come la
moglie
di
Enrico
VI, l'
ultima
d'
Altavilla
che
cinse
la
corona
regale
; ma
aspettando
e quasi
pretendendo
un
maschio
,
Guglielmo
s'
era
ostinato
a
volerlo
chiamare
Drogone
, il solo
nome
di
famiglia
che s'
era
perduto
nel
corso
dei
secoli
. Ella non aveva voluto
acconsentire
,
parendole
troppo
curioso
:
Drogone
,
Dragone
!... Le sue
preferenze
erano per
Tancredi
, lo
zio
marchese
aveva
proposto
Ruggero
, ma tutti s'erano finalmente
accordati
sopra
Roberto
. Per la
festa
del
battesimo
arrivò
il
nonno
da
Milazzo
; la
cerimonia
venne
celebrata
in
casa
, dinanzi a un
altare
improvvisato
, tutto
risplendente
di
ceri
, tutto
odoroso
di
fiori
, tra una
folla
di
parenti
, di
amici
, di
conoscenze
. Dei
bambini
e delle
bambine
,
intorno
al
gruppo
formato
dal
prete
, dal
piccolo
chierico
, dalla
levatrice
e dai
compari
,
reggevano
delle
grosse
torcie
,
serii
,
impettiti
,
cogli
occhi
sgranati
dinanzi al
nuovo
spettacolo
; e
lacrime
di
commozione
le
rigavano
le
guancie
, a quella
vista
, nell'
udire
le
sacre
parole
, nel
baciare
in
fronte
la sua
creatura
divenuta
cristiana
...
A poco a poco,
finì
di
rimettersi
, le
rose
della
salute
le
fiorivano
in
viso
; però il suo
corpo
s'
era
sformato
, aveva
preso
delle
pieghe
indelebili
. Una
tristezza
sottile
la
penetrava
:
ripensava
al suo
passato
di
fanciulla
come a quello di una
morta
. I
sorrisi
di
Bébé
la
riconfortavano
: ella sarebbe
vissuta
tutta per lui. Aveva
ripreso
a
ricevere
, a
rivedere
le
amiche
: il
matrimonio
di
Bice
Emanuele
col
barone
Ragalna
si
compiva
giusto
in quei
giorni
. Che
brutto
uomo
! che
maniere
goffe
! E
pensare
che quella sua
compagna
aveva
sdegnato
tutti i
corteggiamenti
dei
giovani
più
graziosi
ed
amabili
, non
trovandoli
abbastanza
rispondenti
al suo
ideale
!... Che
sorprese
riserbava
la
vita
!...
Adesso
, nelle
conversazioni
mondane
, da certe
allusioni
, da qualche
reticenza
, ella s'
accorgeva
che la
voce
riferita
da
Sampieri
intorno
a
Giulia
Víscari
si faceva
strada
, che le
davano
Toscano
per
amante
. L'
amica
era
come prima
gaia
e
spensierata
: a
seguirla
in tutti gli
atti
della sua
vita
non si poteva
comprendere
se le
allusioni
della
gente
fossero
fondate
o no. Ed ella
passava
lunghe
ore
pensando
a quel
mistero
, con un'
avida
curiosità
di
penetrarlo
. Se
era
vero
quel che si
mormorava
, voleva
dire
che
Giulia
aveva
fatto
un
calcolo
sposando
un altro,
aspettando
di
tradirlo
- e qual
fede
,
dopo
questo, poteva avere in lei il suo
amante
? Ma non
era
anch'egli un
uomo
leggiero
,
incapace
d'un
vero
sentimento
?... A
momenti
, li
invidiava
imaginando
le
secrete
felicità
che
dovevano
gustare
; più
tardi
,
vedeva
nella loro
condotta
la
negazione
d'ogni
poesia
. Ma se
era
stata invece una
fatalità
che li aveva
rimessi
in
presenza
l'uno dell'altra?... E quelle
imaginazioni
la
stordivano
.
Venivano in
casa
sua molti
uomini
, dei
giovanotti
eleganti
; per
difendersi
dalle
tentazioni
ella
metteva
fra loro e
sè
stessa il suo
bambino
, come un'
egida
, come un
baluardo
. Però un
bisogno
di
carezze
la
spingeva
verso suo
marito
- ed egli
tornava
ad esser
freddo
con lei.
Era
pazzo
pel
figliuolo
,
restava
lunghe
ore
a
giuocare
con lui,
lasciandosi
strappare
i
capelli
, facendolo
ballare
,
buttandosi
per
terra
,
ridiventando
bambino
; ma poi,
consegnatolo
alla
balia
, si
vestiva
,
andava
via
e non
tornava
che all'
ora
del
desinare
.
Ella gli
leggeva
in
viso
nuovi
tradimenti
,
nuove
tresche
; però non si
ribellava
più come un
tempo
.
Comprendeva
che
oramai
tutto
era
inutile
, che
bisognava
lasciarlo
fare,
rassegnarsi
a non
contar
su di lui.
Crescendo
,
Bébé
si faceva
irrequieto
, aveva delle
smanie
nervose
durante le quali si
dibatteva
e
gridava
,
ostinatamente
,
ferocemente
, senza che nulla
valesse
a
calmarlo
. Quelle
strida
finivano
per
irritarla
, per
darle
quasi la
voglia
di
picchiarlo
. E
doveva
anche
sentire
suo
marito
che
incolpava
lei,
perchè
non
sapeva
prenderlo
con le
buone
. Poi si
rimproverava
d'
essere
una
cattiva
madre
,
tornava
vicino al
figliuoletto
,
sopportando
pazientemente
le sue
bizze
, il suo
pianto
, la sua
rabbia
.
Erano
andati
ancora in
campagna
:
Sampieri
non
c'
era
più. Ella
passava
il suo
tempo
leggendo
,
divorando
romanzi
sopra
romanzi
, d'ogni
genere
e d'ogni
dimensione
,
fino
a
stordirsi
,
fino
ad
ubbriacarsi
. Questa
volta
la
vita
dei
campi
la
seccava
, le
goffaggini
dei
contadini
non la facevano più
ridere
.
Pensava
all'
inverno
, alle
feste
dove
sarebbe
andata
, alle
tolette
che avrebbe
portate
; e appena
tornata
a
Palermo
andò
a
trovare
Giulia
Víscari
, per
prendere
i suoi
consigli
.
Al
portone
, fecero qualche
difficoltà
prima di
lasciarla
passare
, come se per lei l'
amica
non
fosse
sempre in
casa
.
- Sei
visibile
? -
disse
,
entrando
nel
boudoir
mezzo
buio
. - Si può aver l'
onore
e il
piacere
?...
Giulia
le venne
incontro
, la
baciò
, e si
mise
ad
ascoltare
ciò che ella
narrava
della
villeggiatura
, del suo
bambino
, dei suoi
progetti
.
- Che cosa si
porta
, quest'
anno
?... Hai
ricevuti
i
figurini
?... Tu
vedi
in me una
massara
di
Borgetto
!
L'
amica
le
diede
dei
giornali
di
moda
, che ella
sfogliò
,
appoggiandoli
sulle
ginocchia
di lei,
sollevando
la
veletta
per
veder
meglio
le
figure
colorate
.
-
Guarda
che
traînes
!... E come si fa a
muoversi
?... Da per tutto
giallo
, intanto...
pare
che si
porti
molto?...
- Sì,
credo
...
- Ma coteste
pettinature
basse
sono un
orrore
!...
Guarda
che
teste
!...
sembrano
schiacciate
... È una
moda
disgraziata
, non
trovi
?
- Sì...
Giulia
, col
viso
in
ombra
, non
guardava
i
giornali
,
rispondeva
a
monosillabi
.
- Tu non hai
pensato
a nulla, ancora?
- Non ancora...
- Io,
sai
, vorrei
cambiar
sarta
: quella
Rabbi
non me ne
azzecca
una. Vorrei
prendere
Grandoni
, ma per un
abito
così... il
bello
lo farò venire da
Parigi
. Ti
decidi
anche te?...
L'
amica
non
rispose
.
-
Diamo
insieme
la
commissione
!... Se non sei
decisa
, t'
aspetterò
... Bisogna
eclissare
tutte le altre, non
debbono
guardare
che noi!...
A un
tratto
, ella
udì
un
rumore
sommesso
, come un
singulto
.
-
Cos'
è?...
Giulia
, con la
testa
sul
petto
, il
corpo
sollevato
da
rapide
scosse
,
rompeva
in
pianto
disperato
.
-
Giulia
!... Tu
piangi
?...
Giulia
,
cos'
hai?...
L'altra
scrollava
le
spalle
, con un
moto
convulsivo
,
mormorando
:
- È
finita
!.... Per me è
finita
!.... Non v'è più nulla!...
- Ma
Giulia
!...
Giulietta
!...
Buon
Dio
!...
Guardami
,
ascolta
!...
E
cavato
di
tasca
il
fazzoletto
,
fattasi
vicina
all'
amica
, le
asciugava
gli
occhi
, l'
abbracciava
amorosamente
, le
prendeva
la
testa
fra le
mani
guantate
.
- No....
lasciami
!... io sono
morta
!... - Di
repente
la
scostò
,
porgendo
ascolto
, con una
paura
mortale
sul
viso
.
Ella s'
era
alzata
,
mettendosi
innanzi alla sua
compagna
,
pronta
a
difenderla
, a
coprirla
col proprio
corpo
. Ma nessuno veniva, e
Giulia
riprendeva
a
gemere
,
sommessamente
.
Delle
domande
le
salivano
alle
labbra
,
temeva
però di
essere
indiscreta
.
Chiese
soltanto
:
- Tuo
marito
?
- Sì, mi
ucciderà
... lo
ucciderà
...
Dio
!...
Dio
!...
Va'
,
corri
,
salvalo
!
- Sì, quel che tu vuoi!...
conta
su di me, per la
vita
e per la
morte
!...
Ella aveva già
compreso
che si
trattava
di
Toscano
; senza
nominarlo
,
Giulia
le
narrava
confusamente
, a
frasi
lacerate
dai
singhiozzi
, la
storia
di quella
passione
, il
tradimento
di una
cameriera
, la
scena
fatta dal
marito
la
notte
innanzi, i suoi
tentativi
di
difesa
, l'
incertezza
paurosa
in cui
ora
viveva
.
- Ma allora
vattene
di qui!...
Torna
da tua
madre
!...
- Per
confermare
i
sospetti
di lui?... Mio
Dio
!... Mio
Dio
!... E non poter
avvertire
quell'altro... non
potergli
mandare
una
parola
!...
- Sono qua io!...
- Tu?..,. Sì, è il
Signore
che ti
manda
!....
Ascolta
... questo
biglietto
... lo avevo
preparato
stamani
... lo
metterai
alla
posta
?...
Teresa
,
sorella
mia!...
Ella
andò
via
tutta
turbata
dalle
rivelazioni
dell'
amica
, da quel
soffio
di
passione
fatale
che s'
era
sentito
alitare
in
viso
.
Adesso
giustificava
i due
amanti
; e negli stessi
pericoli
che
pendevano
sul loro
capo
trovava
un
fascino
arcano
. Quelle
lotte
, quelle
emozioni
non
davano
un
prezzo
alla
vita
? Più che di
compianto
,
Giulia
le
pareva
degna
d'
invidia
!.. La
trovava
soltanto
troppo
debole
: al suo
posto
, ella si sarebbe
lasciata
straziare
il
petto
senza
piangere
, senza
confidarsi
a nessuno, neppure alla sua
mamma
! Si sarebbe
composta
una
maschera
in
viso
, avrebbe
recitata
una
parte
da
commedia
,
sorridendo
con la
morte
nel
cuore
!...
La
sera
dopo
,
Guglielmo
,
girando
intorno
alla
tavola
da
pranzo
prima di
prendervi
posto
,
annunziò
:
- Il
barone
Turi
ha
cacciata
via
sua
moglie
. Non si
parla
d'altro.
- Come?... Quando?...
-
Oggi
; ha
intercettata
una
lettera
di
Toscano
,
chiara
ed
esplicita
... Ha
mandato
a
chiamare
i
parenti
di lei, ha
detto
loro: "
Conducete
via
questa
signora
." L'ha
cacciata
via
come si
trovava
, in
veste
da
camera
e
pantofole
, dinanzi a tutti i
servi
. Ha
fatto
benissimo
.
Ella
rispose
,
lentamente
:
- Se questo
signore
fosse
qui, gli
direi
sul
viso
che è un
facchino
.
- Ah, è un
facchino
?... Allora, che cosa
doveva
fare?
Dirle
: "
Continuate
pure
,
accomodatevi
, volete anzi che io vi
regga
il
candeliere
?..."
- Come sei
volgare
!
- La
distinzione
che mi viene dinanzi!... È un
facchino
, eh?
perchè
la
scaccia
via
,
perchè
difende
il suo
onore
?... Ma io l'avrei
accompagnata
a
calci
in
dietro
!
- Si può
difendere
il proprio
onore
senza
degradarsi
.
Perchè
fare uno
scandalo
? Che cosa vi si
guadagna
? Che tutti
sanno
subito quel che si sarebbe
saputo
, in
modo
vago
, più
tardi
!... Avrebbe invece potuto
aspettare
,
cogliere
un
pretesto
per
separarsi
tacitamente
... E non
esporre
una
signora
agl'
insulti
della
servitù
.
- Una
signora
, eh?... La
chiami
una
signora
?...
Ella lo
piantò
lì
.
Era
brutale
,
volgare
ed
egoista
come tutti gli
uomini
; sarebbe
stato
uno
sprecar
tempo
inutilmente
il
discutere
con lui. Un
dovere
adesso
le
incombeva
:
sostenere
la propria
amica
,
aiutarla
,
provarle
che l'
amicizia
non
era
un
nome
vano
per lei. Avrebbe voluto
andare
a
trovarla
subito, quella
sera
stessa o il
domani
mattina
; però la sua
presenza
, in quei
primi
momenti
di
spiegazioni
intime
, avrebbe potuto
essere
inopportuna
. Invece, le
scrisse
: "
Amica
mia, in quest'
ora
che una
catastrofe
tremenda
sconvolge
la tua
vita
, che il tuo
animo
nobile
e
buono
si
colma
di un'
amarezza
infinita
, io vorrei esserti al
fianco
per
dirti
quanta
parte
prendo
al tuo
dolore
e quanto vorrei
adoperarmi
per
alleviarlo
!
Ignorando
se tu sei in
istato
di
veder
gente
,
aspetto
con
ansia
tue
notizie
e mi
ripeto
sempre, sì nei
tristi
come nei
lieti
eventi
, tua
affezionatissima
sorella
,
Teresa
."
Quantunque
Toscano
fosse
partito
subito, una
tempesta
di
condanne
, di
dileggi
, di
disprezzi
piombava
intanto sulla
caduta
,
uomini
e
donne
s'
accanivano
contro di lei e il
vuoto
le si faceva d'
intorno
. Ella
andò
a
trovarla
, in
carrozza
aperta
, di
pieno
giorno
, innanzi al
mondo
; e
sola
contro tutti la
difendeva
,
trovando
ingenerosa
la
condotta
delle altre,
ripetendolo
ad
alta
voce
, in ogni
occasione
. Ed ecco che una
malignità
vigliacca
le
arrivava
all'
orecchio
:
dicevano
che ella
difendeva
l'
amica
perchè
all'
occorrenza
avrebbe
contato
sul
ricambio
.... Il
colpo
la
ferì
profondamente
. Così dunque il
mondo
apprezzava
quello che
era
in lei
moto
generoso
e
sentimento
sincero
: così,
chiamandolo
un
calcolo
, con la
gratuita
rinnovazione
dell'
augurio
malvagio
!... Per
fortuna
, ella non aveva nulla da
rimproverarsi
, la sua
coscienza
era
netta
; ma una
solidarietà
con tutte le
oppresse
la faceva
ribelle
alla
ipocrisia
sociale
. Come se quelle che eran le
prime
a
scagliar
pietre
, fossero tutte
immacolate
! Come se la
virtù
di cui certune si
ammantavano
non
pesasse
loro più di una
cappa
di
piombo
!...
Ella
continuava
a
veder
Giulia
, ad
accompagnarla
in
pubblico
; però
trovava
che l'
amica
s'
era
rassegnata
molto
facilmente
alla
separazione
dall'
amante
.
Mettendosi
col
pensiero
in una
posizione
simile
a quella di lei,
trovava
che non avrebbe potuto
resistere
a
viver
lontano
dall'
uomo
amato
; tanto, il
danno
era
fatto
; ma se vi
fosse
stata qualche cosa da
sfidare
ancora, chi l'avrebbe
arrestata
?
Suo
marito
,
inaspettatamente
, le
disse
una
sera
:
- Potresti fare a meno di star tutti i
giorni
con la
Turi
.
- Ti
dispiace
? -
rispose
ella,
freddamente
,
pronta
a
prorompere
.
- Mi
dispiace
,
sicuro
, tutti i
giorni
, come se
fosse
tua
sorella
!... Io
vedo
che le altre non la
trattano
...
- Se le altre son
vili
, non è una
ragione
che io
segua
il loro
esempio
.
-
Adesso
lascia
stare la tua
cavalleria
da
tavola
rotonda
!... Ti ho
detto
che mi
dispiace
...
Ella
disse
, ancora più
freddamente
:
- Non ho che farci.
-
Sentiamo
questa,
adesso
...
-
Guglielmo
!... È
inutile
che tu
insista
. Ho un'
amica
a cui
accade
una
disgrazia
... le altre le
dànno
addosso
; io la
difendo
e la
difenderò
...
- Ah, la
chiami
una
disgrazia
?...
Povera
innocente
! è stata una
tegola
piovutale
sul
capo
, eh?... Chi glie l'ha
fatto
fare, dunque? Che cosa le
mancava
, in
casa
di suo
marito
?
- Tu
credi
che queste
cose
si facciano per un
bisogno
materiale
?
- Ah, lo
so
... i
bisogni
del
cuore
! il
vuoto
dell'
anima
!
Di'
piuttosto
che l'aveva nel
sangue
, quella...
Ella
sorse
in
piedi
,
pallida
,
fremente
.
-
Bada
come
parli
.
-
Parlo
come si
merita
...
-
Guglielmo
,
bada
! È una mia
amica
...
Bada
che non
tollero
che tu l'
insulti
in mia
presenza
!
Egli
brontolò
qualche cosa,
cedendo
dinanzi alla
minaccia
. Ella s'
acquetò
a quella
sodisfazione
; non
sapeva
dove
si sarebbe
arrestata
se egli avesse
continuato
.
Abbandonare
Giulia
, fare come le altre, le sarebbe
parsa
una
indegnità
, tanto più che non v'
era
in quel
momento
nulla da
rimproverare
nella
condotta
dell'
amica
. Un
bel
giorno
, però,
Toscano
tornò
a
Palermo
. Allora, l'
accanimento
contro la
caduta
ricominciò
, più
feroce
. Ella
raddoppiava
d'
attenzioni
per lei.
Toscano
glie ne
era
grato
, le
dimostrava
, in certi
saluti
rispettosi
, in certe
strette
di
mano
, quanto
apprezzava
quella
condotta
. Egli del
resto
obbligava
anche gli altri al
rispetto
; aveva
provocato
Platamone
, che
era
stato
uno dei più
malvagi
contro la
caduta
, gli aveva
assestata
una tale
sciabolata
sul
braccio
, da
storpiarlo
malamente
. E
vedendosi
ossequiata
da lui,
ammirando
il suo
coraggio
, la sua
eleganza
, la
distinzione
dei suoi
tratti
, ella
pensava
: "Se egli s'
innamorasse
di me?..." Un
romanzo
s'
intrecciava
nella sua
fantasia
: ella
vedeva
Toscano
lottare
tra la
vecchia
passione
e la
nuova
,
Giulia
accorgersi
di avere in lei una
rivale
; l'
amicizia
contrastare
con la
gelosia
, l'
amore
col
dovere
, dei
sacrifizii
compiersi
da una
parte
e dall'altra...
Fantasie
di cui
sorrideva
,
creazioni
della sua
imaginazione
eccitata
, che non avevano nessuna
base
nella
realtà
,
poichè
Toscano
, come
diventato
un altro
uomo
,
viveva
esclusivamente
per
Giulia
,
compensava
coi
trasporti
d'una
passione
sempre più
calda
i
dolori
che la
falsa
situazione
le
procurava
... Se l'
amica
sua
era
dunque tanto
felice
, voleva
dire
che non aveva più
bisogno
di lei; ma, più che questa
idea
,
era
una
specie
d'
invidia
,
sottilissima
ed
inconfessata
, che la faceva
allontanare
a poco a poco; una
sorda
gelosia
, non per
Toscano
, che non le veniva nulla, ma per le
gioie
arcane
di cui la
vita
di
Giulia
doveva
esser fatta...
Però ella
adesso
vedeva
dovunque
delle
felici
.
Lisa
Ramondetti
era
amata
da
Vadalà
: l'uno
andava
dove
andava
l'altra, e quale
emozione
non
doveva
procurare
l'
incontrarsi
in
pubblico
,
cerimoniosamente
, con chi si aveva avuto al
fianco
, nella più
grande
delle
intimità
!... La
Molina
le faceva
vedere
, nel suo
salottino
, l'
angolo
in cui
passava
il suo
tempo
,
circondata
da tutti gli
oggetti
che le erano
cari
: un
quadretto
con una
iniziale
nera
per
firma
, un'
anfora
di
bronzo
, un
tagliacarte
di
filigrana
d'
argento
, un
cofanetto
sempre
chiuso
- dei
regali
d'
amanti
! La
baronessa
Marcieff
, una
russa
che
svernava
a
Palermo
,
seguìta
da un
marito
vecchio
e
filosofo
che la
lasciava
libera
di fare tutto quel che le
piacesse
,
era
entrata
in
relazione
col
conte
Roberto
di
Diana
: tutti lo
sapevano
,
sapevano
i loro
convegni
in una
casa
di
via
del
Papireto
, le
passeggiate
notturne
che facevano
insieme
, al
porto
, fuori
porta
Vittoria
. La
principessa
parlava
dell'
amante
innanzi alle
persone
; a lei una
volta
aveva
detto
,
spiegando
perchè
non
era
andata
ad una
festa
: "
Roberto
non può
venirci
!" Una
nuova
conoscenza
, quella di
Antonietta
Rossi
,
moglie
di un
capitano
di
vascello
venuto in
missione
,
era
diventata
presto
intima
.
Era
bionda
come lei, ma più ben fatta,
souple
,
élancée
dall'
espressione
più
langoureuse
. Si
lagnava
del
soggiorno
di
Palermo
, della
lontananza
dal proprio
paese
. Quando ella le
proponeva
di
andare
insieme
in qualche
posto
, di far
toletta
,
rispondeva
:
- E
perchè
poi?... Son
cose
di cui
vale
la
pena
quando
c'
è un
interesse
, uno
scopo
...
Più
tardi
, con la
confidenza
cresciuta
, aveva
spiegato
meglio
:
- Quando si
deve
piacere
a qualcuno, quando si
va
ad
incontrare
l'
amante
... Per chi vuoi che mi
vesta
?... Tu, sì...
Ella non
protestò
. A poco per
volta
Antonietta
le
narrava
il suo
romanzo
, il
grande
amore
della sua
vita
: un
conte
veneziano
,
discendente
dai
Dogi
,
ricchissimo
, che
possedeva
non
so
quante
ville
, una delle quali aveva
messa
a sua
disposizione
; poi, le
gelosie
del
marito
, certe
scalate
di
notte
, per
mezzo
di
corde
di
seta
; delle
lettere
anonime
, la
denunzia
d'un
segretario
che s'
era
innamorato
di lei; un
seguito
di
avventure
che ella
ascoltava
a
bocca
aperta
,
credendole
tutte, con la
secreta
mortificazione
della propria
inesperienza
che non le
suggeriva
nulla da
raccontare
a sua
volta
. Poi le
confidenze
dell'altra si erano fatte più
intime
: aveva avuto un altro
amore
, prima di
maritarsi
, suo
marito
non l'aveva
trovata
ragazza
; ma neanche lui aveva
aspettata
la
cerimonia
nuziale
... Allora, s'
era
messa
ad
enumerare
altre
cose
: quello che gli
amanti
pretendono
, le
sensazioni
che essi
procurano
...
Tutto questo l'aveva
leggermente
nauseata
;
udendo
parlare
l'
amica
dei suoi
antichi
amori
con un
tono
di
voce
tranquillo
, anzi con una
specie
di
lieta
compiacenza
, ella si
diceva
che colei
doveva
essere
molto
leggiera
, per non
commuoversi
al
ricordo
degli
uomini
dai quali
era
stata
amata
, per
restare
così
indifferente
dinanzi all'
evocazione
della sua
vita
sentimentale
. Ma se ella avesse
amato
, se
fosse
stata
amata
, solo la
morte
avrebbe potuto
cancellar
dal suo
cuore
le
memorie
d'un
grande
affetto
!... L'
invidia
secreta
per le
fortune
delle altre
donne
si
temperava
allora col
sentimento
della propria
superiorità
; ella
sentiva
che esse
meritavano
il
severo
giudizio
del
mondo
. Però, fuori della
colpa
, nella
santità
del
matrimonio
, la
passione
non avrebbe potuto
esistere
?
Mondini
, uno degli
avvocati
di
casa
Duffredi
, aveva
preso
in
moglie
una
cugina
: come l'
amava
! Ella
era
stata un
giorno
a
trovare
la
giovane
coppia
, in una
casetta
di
campagna
,
nascosta
tra gli
aranci
sulla
via
di
Monreale
;
era
tornata
via
tutta
rimescolata
:
Mondini
,
cogli
occhi
umidi
, non aveva
parlato
d'altro che della sua
felicità
, dell'
adorazione
che aveva per sua
moglie
; a un certo
punto
, senza
curarsi
della
presenza
d'un'
estranea
, le aveva
messo
una
mano
sui
capelli
e l'aveva
baciata
in
bocca
...
Precisamente
come suo
marito
!... Egli
era
adesso
più
freddo
di prima: aveva
assunto
con altri
amici
l'
impresa
del
teatro
di
musica
,
rimettendoci
quattrini
a
palate
, per fare il
pascià
in
mezzo
alle
cantanti
e alle
ballerine
; e tutto il
giorno
se ne stava con dei
giovanotti
scapoli
, con le
combriccole
di
viveurs
, di
coureurs
de
femmes
, con tutti coloro ai quali venivano
raccomandate
le
donnine
allegre
di
passaggio
e che se le
passavano
di
mano
in
mano
... Ella
cercava
di
rifarsi
col suo
bambino
; ma questo
diventava
ogni
giorno
più
irascibile
e
sembrava
nutrire
un'
avversione
per lei. Col
padre
, che gli
lasciava
fare tutto quel che voleva, stava
volentieri
; con la
zia
Carlotta
che lo
guastava
peggio
,
era
tutto
sorrisi
e
battute
di
mani
; se lei lo
prendeva
in
braccio
, la
picchiava
sul
capo
, le
graffiava
il
viso
, le
afferrava
il
naso
, le
strappava
i
capelli
, si
torceva
come un
serpe
,
rosso
quasi stesse per
iscoppiare
, e non si
chetava
se non quando
tornava
con la
balia
o con
Stefana
.
I
giorni
di lei
passavano
monotoni
,
vuoti
, o
pieni
soltanto
di
fantasticaggini
, di
rimpianti
, di
aspettative
vaghe
e sempre
deluse
che
accrescevano
la sua
irrequietezza
. Le
distrazioni
che un
tempo
aveva
amato
adesso
la
tediavano
;
sentiva
che
mancava
uno
scopo
alla sua
vita
, e un'
oppressione
insoffribile
,
atroce
, l'
accasciava
all'
idea
che gli
anni
passavano
, che il
tempo
volava
... La
gioventù
! la
stagione
più
bella
della
vita
! la
stagione
che non sarebbe
tornata
mai più!... E dei
sorrisi
d'
amarezza
le
spuntavano
sulle
labbra
.
Un
giorno
era
così,
sola
, nel suo
salottino
dalle cui
finestre
socchiuse
filtrava
una
scarsa
luce
, quando
Guglielmo
rientrò
,
insolitamente
presto.
- Ti
conduco
una
vecchia
conoscenza
, -
disse
.
Un altro che
era
con lui s'
avanzò
. Nella
penombra
, ella non
distingueva
i suoi
tratti
.
- Non mi
riconosce
?...
-
Accardi
!... -
esclamò
,
sollevandosi
e
tendendogli
una
mano
. - E come a
Palermo
?... Da quando?...
- Per
affari
, appena da
ieri
l'altro.
-
Aspettami
un
momento
-
disse
Guglielmo
all'
amico
... Poi,
rivoltosi
a lei,
avvertì
: -
Stasera
resta
a
desinare
con noi...
-
Naturalmente
!... E che
notizie
mi
porta
da
Milazzo
?
Egli
cominciò
a
riferirne
tante: dei
matrimonii
, delle
morti
, delle
emigrazioni
.
- E di
Bianca
Giuntini
, ne
sa
nulla?... S'è poi
maritata
?
-
Maritata
?... È già
divisa
!
- Come?
Egli
raccontò
una
storia
. Mentre
parlava
, ella stava a
guardarlo
;
pareva
non
fosse
cresciuto
; a
trent'
anni
, quanti
doveva
averne
oramai
,
conservava
l'
aspetto
minuto
e
gentile
dell'
adolescenza
. Quando ebbe
finito
di
raccontare
,
guardò
intorno
per la
stanza
.
Chiese
:
- E lei?... Ha già un
bambino
?
- Sì.
Aggiunse
ancora,
guardandola
:
- È
felice
?
Ella
rispose
,
vagamente
:
- Sì...
Sopravvenne
Guglielmo
; i due
amici
andarono
via
. Ella
restò
inchiodata
sulla sua
poltroncina
, con le
mani
inerti
, la
testa
bassa
. Come per un
sasso
caduto
in
mezzo
ad
acque
stagnanti
, un'
agitazione
si
diffondeva
nel suo
pensiero
, ne
guadagnava
a
ondate
le
pieghe
meglio
riposte
...
Luigi
, l'
antico
amore
, i
giorni
lontani
di
Milazzo
, il
presente
così
diverso
dell'
avvenire
sognato
, la
fatalità
che le
rimetteva
ora
dinanzi quell'
uomo
, ciò che sarebbe
accaduto
fra loro
prolungandosi
il
soggiorno
di lui...
Pensava
ancora quand'egli
tornò
insieme
con suo
marito
. Il
desinare
fu
gaio
,
Guglielmo
era
di
buon
umore
,
parlava
continuamente
con l'
amico
, che però si
rivolgeva
quasi sempre a lei,
dicendole
delle
cose
gentili
,
approvando
ciò che ella
diceva
. Quando
passarono
nel
salotto
,
Guglielmo
li
lasciò
un poco
soli
.
Accardi
rammentò
alcune
scene
di
Milazzo
, la
rappresentazione
, la
seduta
fotografica
,
insistendo
sulla
parte
che vi aveva
presa
lei stessa; ed ella
credeva
di
leggere
delle
allusioni
al loro
passato
,
imaginava
che egli non avesse potuto
dimenticarlo
. L'altro
parlava
ancora, la faceva
ridere
al
ricordo
di certi
incidenti
comici
, quando suo
marito
tornò
per
condurlo
via
.
Venne a
trovarla
due
giorni
dopo
; ella
era
sola
.
-
Partirò
presto... -
annunziò
, con una
sfumatura
di
tristezza
nell'
accento
,
dopo
averle
parlato
di
cose
indifferenti
.
Ella
disse
, con un
falso
sorriso
, per
provocarlo
:
- Non la
tratteniamo
... L'
aspetteranno
!
- S'
inganna
!... Nessuno m'
aspetta
... come nessuno m'ha
aspettato
.
Il
colpo
era
diretto
a lei. Ella
abbassò
gli
occhi
. L'altro
continuava
:
- Avevo
sognato
... avevo
sperato
di poter
ottenere
una
immensa
felicità
... Mi
duole
troppo di
vedere
che questa
felicità
è d'un altro... Non
so
rassegnarmi
ad esserne
spettatore
!...
Il
cuore
di lei
batteva
violentemente
. Una
musica
di
parole
turbatrici
, mai
udite
; una
sincerità
commossa
d'
accento
in quel
rammarico
sommesso
di cui ella
era
l'
oggetto
... Ella
era
l'
oggetto
di quella
passione
! qualcuno l'
amava
! glie lo
diceva
!...
Egli s'
alzò
,
sospirando
. Fece qualche
passo
; poi le si
avvicinò
nuovamente
, le
disse
:
- Come avete potuto
dimenticare
?
Ella
rispose
,
guardando
lontano
:
- È la
colpa
della
vita
!
Subito si
pentì
,
indietreggiando
,
poichè
egli le
era
quasi ai
piedi
, le
prendeva
una
mano
, glie la
stringeva
con
forza
.
- Dunque lo
confessate
? Voi non siete
felice
?...
Sapevo
che non
era
possibile
!.. Quell'
uomo
non è
fatto
per voi!.. Oh, se
sapeste
!... - Poi, con più
fervore
,
stampandole
un
bacio
sulla
mano
,
soggiunse
-
Teresa
, io vi
amo
!...
-
Barone
!...
S'
era
alzata
,
liberandosi
da lui.
- È troppo
tardi
... io non posso
ascoltarvi
!... Qualunque sia lo
stato
dell'
animo
mio, ho dei
doveri
: bisogna che io li
adempia
, a qualunque
costo
.
- A
costo
del vostro
cuore
, a
costo
della vostra
felicità
?
- A qualunque
costo
!
Ella si
lasciò
ricadere
nel suo
cantuccio
.
Vide
che egli si
stringeva
la
fronte
tra le
mani
; a un
tratto
le
tornò
dinanzi.
- Ebbene, sia... ma
lasciatevi
amare
, se non mi
amate
!... non è un
delitto
questo!... Voi non potete
impedirlo
!...
Era
il suo
sogno
: un
amor
puro
, un
affetto
secreto
che
occupasse
l'
anima
, che
illuminasse
la
vita
.
Ella
taceva
,
dicendo
di sì col
pensiero
. Così egli non
partiva
,
tornava
ancora a
trovarla
, a
ripeterle
delle
parole
di
fuoco
quando erano
soli
, a
dirle
con lo
sguardo
: "
Vedete
a chi vi
sacrificate
?" quando
Guglielmo
, non
prendendosi
più
soggezione
dell'
amico
, si
rivelava
qual'
era
. Le
baciava
la
mano
,
tentava
di
abbracciarla
: ella gli
sfuggiva
,
mettendolo
a
posto
con una
parola
,
godendo
del
dominio
che
esercitava
su di lui,
inebbriata
dalla
passione
che aveva
destata
, dagli stessi
pericoli
che
correva
,
impedendogli
di
continuare
quand'egli si faceva troppo
insistente
, ma
aspettando
sempre che
ricominciasse
.
Ella si
domandava
: "
Cadrò
?..." e al
pensiero
colpevole
, all'
idea
del
peccato
,
chiudeva
gli
occhi
,
giungeva
le
mani
:
mormorando
: "No, no!..."
Una
volta
ella aveva il suo
bambino
in
braccio
; come si
mise
a
baciarlo
lungamente
, egli
disse
:
- Non
baciate
così!
- Oh!... da quando in qua si
proibisce
alle
mamme
di
baciare
i proprii
bambini
?...
- Si
proibisce
di far
dannare
la
gente
!...
Ella
rideva
,
sentiva
disarmarsi
, e come anche lui
dava
dei
baci
al suo
figliuolo
dove
ella stessa lo aveva
baciato
, si
sentì
turbare
,
chiamò
Stefana
per
riconsegnarle
il
piccolino
.
Di tanto in tanto, egli
annunziava
drammaticamente
:
-
Partirò
domani
...
-
Fate
un
buon
viaggio
-
augurava
ella, con un
sereno
sorriso
.
- Come siete
fredda
!... Come siete senza
cuore
!... Come nulla vi
scuote
!... Io potrei
morirvi
dinanzi senza
costarvi
un
palpito
solo!
- Non sono
fredda
, sono
saggia
.
- Siete senza
pietà
!
Altre
volte
egli
supplicava
:
- Se
andrò
via
, se non
resterò
qui, che cosa
temete
?... Chi
saprà
nulla?... Non avrete a
temere
neppure di
incontrarmi
: non vi verrò mai più dinanzi...
- E la mia
coscienza
?
- Ma un'
ora
d'
ebbrezza
, il
paradiso
per un'
ora
, da
ricordare
per tutta la
vita
?... Sì?...
dite
di sì?...
Ella
rispondeva
,
sentendosi
struggere
:
- No.
Non
sapeva
ella stessa come quelle
risposte
le
salissero
alle
labbra
. Quell'
uomo
le
piaceva
, la
tentazione
era
piena
di
fascino
, ed ella si
stupiva
di non
trovare
l'
argomento
capitale
contro quegl'
incitamenti
: l'
impossibilità
, per lei, di
ammettere
il
capriccio
di un'
ora
.
Un
giorno
che
Guglielmo
era
in
campagna
, egli fu più
insistente
del
consueto
.
- Abbiate
pietà
di me!... Siamo
soli
, che cosa
temete
?
E la
baciò
sulla
bocca
.
-
Scostatevi
!... Io ho in
custodia
l'
onore
di un
uomo
... di un vostro
amico
!... Sarebbe una
slealtà
...
- Ma egli vi
tradisce
... con chi è
indegna
di
alzar
gli
occhi
su di voi!
-
Vorreste
che
diventassi
un'
indegna
anch'io?...
- Sempre il
freddo
ragionamento
! Come siete
calcolatrice
!... ed io, come sono...
Ad un
tratto
l'
afferrò
per la
vita
, la
piegò
a
viva
forza
, la
rovesciò
sul
divano
.
Tremando
,
balbettando
,
respingendolo
con le
braccia
irrigidite
, ella
disse
:
- Per
pietà
... ve ne
scongiuro
....
lasciatemi
... No, per
pietà
!...
Egli si
sollevò
,
pallido
e
sconvolto
.
- Sta
bene
...
poichè
non volete...
Si
contorse
i
baffi
,
girò
intorno
il
capo
come in
cerca
d'
aria
; poi
soggiunse
:
- A
rivederci
.
Ella gli
stese
una
mano
,
supplicando
:
-
Accardi
,
sentite
... siate
ragionevole
...
- Sta
bene
, sta
bene
... A
rivederci
.
E
andò
via
.
Qualche
giorno
dopo
Guglielmo
venne a
dirle
:
-
Luigi
ti
saluta
; non è potuto venire. È
ripartito
per
Milazzo
.
Ella
restava
immersa
in un
muto
stupore
dinanzi alla
forza
della propria
virtù
.
«
»
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText®
(VA2) - Some rights reserved by
EuloTech SRL
- 1996-2010. Content in this page is licensed under a
Creative Commons License