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Federico De Roberto: Raccolta di opere
Federico De Roberto
Il colore del tempo
IL FEMMINISMO
III.
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III.
Il
nodo
della
quistione
è questo:
poichè
gli
uomini
sono
superiori
alle
donne
, come più
intelligenti
, più
attivi
, più
liberi
, così
c'
è da
parte
loro una
tendenza
a
trascurarle
, a
sottoporle
, ad
opprimerle
, e talvolta anche a
sopprimerle
; ma
poichè
le
donne
,
rispetto
alla
specie
,
valgono
altrettanto quanto gli
uomini
, e
uomini
e
donne
sono
egualmente
necessarî
alla
continuazione
della
vita
, così
c'
è un'altra
tendenza
a
considerare
nulli e
vani
i
vantaggi
maschili
ed a
parificare
in tutto e per tutto i due
sessi
. In
China
la
nascita
delle
femmine
è
considerata
come una
calamità
;
spesso
le
figlie
sono
buttate
via
,
muoiono
abbandonate
per le
strade
; così
pure
in
India
: in certi
villaggi
indiani
, non molti
anni
addietro
, si
contava
una
sola
fanciulla
sopra cento
ragazzi
. L'
abuso
della
supremazia
maschile
non potrebbe
essere
dimostrato
meglio
che da questa
infamia
. Se i
Chinesi
e gl'
Indiani
riuscissero
a
sopprimere
tutte le
donne
, si
troverebbero
in una
situazione
piuttosto
difficile
. Se volessero
soltanto
ridurne
il
numero
, le
difficoltà
della
scelta
e l'
asprezza
della
lotta
sessuale
crescerebbero
, e il
danno
sarebbe tutto loro. Da noi le
bambine
non si
lasciano
morire
, ma son
accolte
con
minor
festa
: come più
civili
, noi
sostituiamo
ad una
infamia
una
sciocchezza
. La
funzione
vitale
è
ugualmente
importante
, la
dignità
umana
è
ugualmente
grande
nei due
sessi
; ma, se
ripetiamo
troppo
spesso
questa
verità
, ecco alcune
donne
, e i
femministi
con esse,
pronti
ad
abusarne
. In ogni
tempo
, ma specialmente nel nostro, il
pensiero
umano
procede
in questo
modo
: per
esagerazioni
.
Nell'
antico
Egitto
i
figli
maschi
non
dovevano
mantenere
i
vecchi
genitori
; quest'
obbligo
incombeva
alle
figlie
. In un
gran
numero
di
società
barbare
e
selvagge
gli
uomini
non
lavorano
:
obbligano
le
donne
a
lavorare
per essi. Quando ciò
accade
perchè
essi
sostengono
le più
gravi
fatiche
della
guerra
contro i
nemici
o contro le
forze
naturali
, nulla di più
giusto
: le
cose
, allora, stanno
press
'a poco come nelle
società
civili
,
dove
le
donne
lavorano
per gli
uomini
in
casa
, e gli
uomini
per le
donne
fuori di
casa
,
attendendo
, invece che alla
guerra
, ai
commerci
, alle
industrie
, alle
professioni
. «Non è il
caso
,»
dice
l'
Albert
,
citando
l'
autorità
del
Geddes
e del
Thomson
, «di
vituperare
scioccamente
, come fanno la
maggior
parte
dei
femministi
, il
selvaggio
che
resta
sdraiato
, al
sole
,
intere
giornate
, di
ritorno
dalla
caccia
, mentre la
donna
sua,
pesantemente
chinata
,
macina
e
lavora
senza
lamento
e senza
tregua
; anzi,
tenendo
conto
degli
estremi
sforzi
che
costa
a lui la
lotta
incessante
contro la
natura
e i proprî
simili
, per il
nutrimento
e la
sussistenza
, e
tenendo
conto
della
conseguente
necessità
di
utilizzare
ogni
occasione
di
riposo
per
rifarsi
e
vivere
la sua
vita
tanto
corta
e
precaria
, ma
indispensabile
alla
donna
ed ai
figli
, si
vedrà
che questa
grossolana
economia
domestica
è la
migliore
, la più
morale
, la più
umanamente
praticata
,
date
le
circostanze
». Ma
dove
gli
uomini
costringono
le
donne
a
mantenerli
senza far nulla, o
lavorando
meno di loro, essi
infrangono
la
legge
naturale
; e queste
infrazioni
sono, in
verità
,
rarissime
.
Poichè
l'
uomo
è più
forte
della
donna
, ma la
donna
è
necessaria
all'
uomo
, la
conseguenza
logica
e
naturale
è che egli
adoperi
una
parte
della propria
forza
a
proteggere
, a
mantenere
questa
creatura
debole
della quale ha
bisogno
, e che a sua
volta
lavora
un poco per lui e moltissimo per la
prole
comune
. E, tranne le
eccezioni
, questa è
veramente
la
regola
alla quale
obbedisce
tutta quanta l'
umanità
.
Ora
invece i
femministi
vogliono che la
donna
faccia
la
concorrenza
all'
uomo
: cosa altrettanto
innaturale
ed
assurda
quanto la
pretesa
di quegli
uomini
che vogliono
lasciar
le
donne
macerarsi
per loro.
Il
cristianesimo
,
dice
il
padre
Roesler
,
operò
una
rivoluzione
nei
rapporti
dei
sessi
,
conferendo
alla
donna
una
dignità
che prima non le
era
attribuita
,
afforzando
il
vincolo
matrimoniale
,
difendendo
la
famiglia
. E il
fatto
non si può
negare
; non è
negato
neppure dall'
Albert
, che
attribuisce
alla
rivoluzione
cristiana
«il più
gran
progresso
morale
: l'
amore
sessuale
moderno
, prima
sconosciuto
». Ma questa
rivoluzione
non fu tanto
radicale
quanto
pare
: e lo stesso
padre
Roesler
lo
riconosce
, e se ne
loda
;
perchè
, infatti, la
supremazia
dell'
uomo
fu
mantenuta
.
Ora
questa
soluzione
pare
veramente
la più
conforme
ai due
fatti
naturali
e
contraddittorî
, ma certi: cioè, da una
parte
, l'
eguaglianza
dei
sessi
dinanzi alla
specie
, la loro
reciproca
dipendenza
, l'
impossibilità
per ciascuno di essi di fare a meno dell'altro; e, dall'altra
parte
, la
supremazia
muscolare
e
intellettuale
degli
uomini
. Le
società
barbare
,
considerando
soltanto
questa
supremazia
,
avvilirono
la
donna
; il
cristianesimo
,
considerando
l'
eguale
importanza
dei
sessi
, la
sollevò
; ma non oltre certi
limiti
, cioè
riconoscendo
la
naturale
preponderanza
dell'
uomo
. Noi possiamo
seguire
questo
ragionamento
in uno dei
maggiori
Padri
della
Chiesa
.
San
Paolo
dice
che l'
uomo
è il
capo
della
donna
come
Gesù
Cristo
è il
capo
della
Chiesa
; che l'
uomo
è
immagine
della
gloria
di
Dio
, mentre la
donna
è
immagine
della
gloria
dell'
uomo
; e
fin
qui l'
apostolo
ragiona
al
modo
antico
; ma
tosto
egli
soggiunge
che, se la
donna
è stata
tratta
dall'
uomo
, l'
uomo
non
esiste
senza la
donna
, e che entrambi hanno la stessa
dignità
: «nel
Cristo
non
c'
è
differenza
alcuna tra
uomo
e
donna
,
perchè
entrambi
egualmente
partecipano
ai
benefizî
della
creazione
e della
redenzione
».
La
soluzione
cristiana
della
quistione
sessuale
è dunque un
temperamento
, e come tale potrebbe
darsi
che
fosse
la più
ragionevole
, la più
pratica
e
veramente
la
migliore
. Da
principio
,
dovendo
lottare
contro l'
eredità
della
morale
barbara
, il
cristianesimo
abbondò
nel
senso
di ciò che
oggi
si
chiama
femminismo
; il
linguaggio
di
San
Giovanni
Boccadoro
dovrebbe
, per
esempio
,
piacer
molto ai suoi
moderni
campioni
: «
Dio
,»
dice
il
Santo
, «non
impone
sull'
uomo
tutto il
fardello
della
vita
, e non fa
dipendere
da lui solo la
perpetuità
del
genere
umano
. Anche la
donna
ha
ricevuto
un
grave
ufficio
affinchè
sia
stimata
.
Iddio
non le
assegna
un
destino
minore
di quello dell'
uomo
; la
Scrittura
ce lo
rammenta
con queste
parole
:
Diamogli
una
compagna
simile
a lui». Ma più
tardi
, quando l'
evangelica
esaltazione
della
donna
degenerò
nella
goffa
glorificazione
che ne fece la
cavalleria
, una
reazione
in
senso
inverso
si
manifestò
con la
Riforma
, la quale non si
oppose
agl'
istinti
poligamici
degli
uomini
e
tolse
le
donne
dal
trono
ideale
dove
erano state
collocate
, per farne
semplici
e troppo
spesso
umili
massaie
.
Queste
fluttuazioni
del
pensiero
e queste
modificazioni
del
costume
umano
, che il
padre
Roesler
e molti altri
studiosi
hanno
notato
,
dipendono
dal
contrasto
dei due
fatti
naturali
dianzi
definiti
. Un
esempio
curioso
della
perplessità
del
giudizio
lo
troviamo
in quella
dottrina
morale
del
Maeterlinck
che abbiamo già
esaminata
. Senza
entrare
direttamente
nel
dibattito
, egli
crede
alla
supremazia
maschile
quando
afferma
che l'
uomo
è più
morale
: «Tra un
uomo
e una
donna
di
eguale
potenza
intellettuale
, la
donna
impiegherà
sempre una
parte
molto
minore
di questa
potenza
a
conoscersi
moralmente
». Un
centinaio
di
pagine
più innanzi
sostiene
che, nella
vita
ordinaria
, «la
donna
è quasi sempre
superiore
all'
uomo
che ha
dovuto
accettare
...». La
quistione
femminista
è
appunto
per ciò, e sarà sempre una
quistione
:
perchè
, quando si
considera
l'
innegabile
eguaglianza
morale
e
ideale
dei due
sessi
, e l'
abuso
sciocco
o
nefando
della
maggior
forza
maschile
, l'
esaltazione
della
donna
sembra
ragionevolissima
; quando si
considera
la non meno
innegabile
loro
diseguaglianza
reale
,
specifica
, e l'
inferiorità
della
donna
,
sembra
ragionevolissima
la sua
subordinazione
.
Nel
temperamento
trovato
dal
cristianesimo
c'
è un
punto
del quale il
padre
Roesler
si
loda
moltissimo: l'
istituto
della
verginità
, il
celibato
monastico
. Anzi, per lui, questa è la
vera
soluzione
della
quistione
femminista
. «I nostri
padri
»,
dice
, «avevano dunque
trovato
la
soluzione
della
quistione
femminista
: non solamente, tra loro, i
numerosi
monasteri
offrivano
un
ritiro
sicuro
alle
donne
senza
famiglia
; ma le
grandi
anime
potevano
prendervi
tutto il loro
slancio
, e la
donna
rimasta
nel
mondo
godeva
degli
esempî
della
religiosa
, come
pure
del
rispetto
col quale costei
era
considerata
». Per
giudicare
a questo
modo
, bisogna anche
credere
che
astenersi
dalla
funzione
sessuale
sia
meglio
che
compierla
; e tale è infatti il
pensiero
del
Roesler
. Come il
Tolstoi
, egli
giudica
che il
vero
cristianesimo
, se
loda
il
matrimonio
, gli
preferisce
la
castità
. «
Maritarsi
è
bene
»,
dice
con
San
Paolo
; «ma non
maritarsi
è
meglio
». Questo
giudizio
, in un
mistico
come il
Tolstoi
, in un
negatore
dei
fatti
, in un
nemico
della
scienza
, è
logico
; non è
logico
nel
Roesler
, il quale, per
stabilire
razionalmente
i
rapporti
dei
sessi
, ha voluto
studiare
la
fisiologia
, la
biologia
e la
zoologia
. Le
scienze
della
natura
avrebbero
dovuto
insegnargli
che le
leggi
della
natura
non si
trasgrediscono
impunemente
. Se i
sessi
sono
stati
creati
per
accostarsi
,
impedire
i loro
accostamenti
è
operare
contrariamente
alla loro
ragion
d'
essere
; questa non è una
soluzione
del
femminismo
; è al
contrario
, come nel
Tolstoi
, una
forma
di
nihilismo
. Che la
castità
sia
possibile
, in certe
condizioni
, per certi
temperamenti
, non si
nega
: ma la
legge
è quella della
procreazione
. E se i
voti
di
castità
furono e sono, per certe
creature
,
facili
e
benefici
, per moltissime altre furono e sono
terribile
cagione
di
orribili
disordini
. Il
femminismo
, non che
essere
risolto
con la
castità
,
deve
assicurare
, al
contrario
, la
formazione
della
coppia
umana
: esso non
cerca
la
soluzione
nel
celibato
, vuole anzi l'
amore
libero
.
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