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Federico De Roberto: Raccolta di opere
Federico De Roberto
Il colore del tempo
IL FEMMINISMO
IV.
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IV.
I
critici
della
presente
legislazione
dell'
amore
hanno
buono
in
mano
. Tanti sono gl'
inconvenienti
delle
leggi
e dei
costumi
, che non
occorre
rappresentarli
: noi tutti,
giovani
e
vecchi
,
uomini
e
donne
,
celibi
e
coniugati
, ne
conosciamo
per
prova
i
danni
. Al
giovane
, cui non è
offerto
altro
appagamento
del
bisogno
d'
amore
se non l'
amaro
e
velenoso
piacere
che si
compra
; alla
moglie
, che non può
vivere
insieme
con chi non
ama
; alla
sciagurata
, che
vive
del
mercato
di
sè
stessa; agli
amanti
, cui i
pregiudizî
sociali
vietano
di
unirsi
agli
adulteri
, che
debbono
nascondere
l'
amor
loro e
tremare
per la loro
vita
, lo
stato
presente
non può
piacere
. Su questo
punto
tutti possono
mettersi
d'
accordo
. La
quistione
è un'altra, la
quistione
è questa: gl'
inconvenienti
lamentati
sono
eliminabili
?
Dipendono
da un
artifizio
maligno
che si può
combattere
, o da
fatalità
naturali
contro le quali siamo
impotenti
?
I
fautori
dell'
amore
libero
accusano
la
società
. Tutto il
danno
viene da lei. Essa,
badando
agli
interessi
materiali
,
cupida
soltanto
di
denaro
,
contrasta
l'
amore
, la
passione
pura
,
ideale
. Questi
critici
non
lodano
già lo
stato
di
natura
. Allo
stato
di
natura
, anzi,
riconoscono
che l'
amore
nel
senso
umano
,
migliore
, più
grande
ed
alto
della
parola
, non
esiste
:
esiste
l'
accoppiamento
. L'
infima
e
primitiva
umanità
è appena
capace
di una
scelta
sessuale
simile
a quella che
esercitano
gli stessi
animali
; le
prime
coppie
umane
sono appena
durature
quanto quelle di certi
uccelli
e di certi
mammiferi
; anzi meno. L'
amore
, da questi
germi
, si è
sviluppato
a poco a poco: la
facoltà
di
scelta
è
divenuta
passione
morale
, la
tendenza
a
rendere
stabile
la
coppia
si è
mutata
nel
bisogno
d'un
legame
indissolubile
,
eterno
.
Già si potrebbe a questo
punto
osservare
: se ciò è
avvenuto
durante quello stesso
processo
storico
che ha
portato
il
mondo
al
presente
ordinamento
, possiamo
dire
che gli
ordini
attuali
sono tanto
contrarî
all'
amore
? Non potrebbe
darsi
, al
contrario
, che l'
amore
sia
nato
insieme
con questi
ordini
, e per
effetto
di essi? I
giovani
, le
fanciulle
segnatamente
, sono
tenute
nell'
ignoranza
delle
funzioni
sessuali
: questo
fatto
è
denunziato
dall'
Albert
come un
abuso
di
confidenza
commesso
dalla
famiglia
contro l'
amore
, come uno dei
numerosi
espedienti
adoperati
dalla
società
moderna
per
impedire
all'
istinto
sessuale
di
epurarsi
. Non potrebbe
darsi
, invece, che le
cose
andassero
al
contrario
? Il
costume
dell'
ignoranza
, del
mistero
, è certamente
nocivo
; ma, se
nuoce
, non
nuoce
appunto
nel
senso
di far
credere
l'
amore
una cosa più
arcana
. più
pura
, più
sublime
che in
realtà
non è? E dalla
scienza
della
realtà
sessuale
impartita
senz'altro alle
fanciulle
e ai
giovanetti
, dalla loro
libera
educazione
in
comune
, non potrebbero
derivare
altri
inconvenienti
nel
senso
opposto
? L'
Albert
dovrebbe
sospettarlo
, egli che pur
nota
come una
forma
di
prostituzione
, l'
etairismo
,
nacque
dalla
libertà
sessuale
accordata
alle
giovani
prima del
matrimonio
. La
verità
vera
non è forse che vi sono
inconvenienti
in tutti i
sistemi
? E gl'
inconvenienti
non
dipendono
dall'
ambiguità
della
natura
umana
, che non è tutta
bruta
nè
tutta
pura
,
nè
tutta
senso
nè
tutta
sentimento
,
nè
tutta
spirito
nè
tutta
materia
? Come ha
detto
Sully
Prudhomme
Tout
ce
que
son
génie
ouvre
en
haut
de
carrière
En
bas
la
pesanteur
à
ses
pieds
l'
interdit
...
L'
amore
libero
dovrebbe
essere
fondato
sull'
intimità
fisica
e
morale
degli
amanti
. Ma
nè
il
senso
e il
sentimento
vanno
sempre d'
accordo
,
nè
vi è nel
genere
umano
, come in tutto il
mondo
vivente
, un
assortimento
così
rigoroso
delle
creature
, una tale
convenienza
fra gl'
individui
presi
a due a due, che le
coppie
siano
indissolubili
. I più
nobili
fautori
dell'
amore
libero
non
intendono
già che esso
debba
consistere
nella
possibilità
di
cambiare
dall'
oggi
al
domani
di
amante
, nel
rompere
e
riannodare
le
unioni
continuamente
, a
capriccio
: vogliono tutto il
contrario
. L'
Albert
, per
esempio
,
dice
espressamente
che l'
unione
dev'
essere
unica
e
costante
, che nel
reiterare
le
prove
prima di
contrarla
vi sarebbe «
sciupio
di
forza
umana
e
disordine
nell'
economia
della
vita
». Ma la
scelta
della
creatura
unica
con la quale poter
vivere
eternamente
è
impossibile
,
perchè
la
creatura
unica
non
esiste
. Si è
riso
abbastanza
dell'
ansiosa
e
patetica
ricerca
dell'
anima
sorella
al
tempo
che il
romanticismo
era
in
voga
! Se ne è
riso
perchè
l'
anima
sorella
, l'
anima
unicamente
conveniente
all'
anima
nostra, non
c'
è. Quando abbiamo
creduto
di
trovarla
, ci
accorgiamo
, più o meno presto, che non fa più per noi come
credevamo
dapprima
, che non è più quella che
pareva
, che ve ne sarebbero molte altre
migliori
, più
convenienti
, o
capaci
, se non altro, di
ridarci
, nei
primi
tempi
, l'
illusione
di una
assoluta
convenienza
; e allora vogliamo
riprovare
quest'
illusione
, che è molto
dolce
paragonatamente
ai
disinganni
prodotti
dai
malintesi
, dal
disaccordo
e dalla
guerra
di tutti i
giorni
. E se l'
amore
libero
non
deve
implicare
la
possibilità
di
mutare
continuamente
di
amante
, non sarà anch'esso una
specie
di
matrimonio
? Il
nome
, più che la cosa, sarà
mutato
. Nel
matrimonio
attuale
c'
è un
dovere
materiale
di
restare
accanto alla
persona
che abbiamo
scelta
; nell'
amore
libero
ci sarà un
dovere
morale
; ma,
oltrechè
il
dovere
morale
dovrebbe
essere
più
rigoroso
del
materiale
, qualunque
dovere
, sia
materiale
o
morale
, sia
scritto
o
pensato
, non è tutto il
contrario
del
piacere
? «Non v'ha nulla che ci
tenti
come le
cose
proibite
. Non vi sono
persone
altrettanto
disposte
a
odiarsi
e
fuggirsi
come quelle alle quali è
stato
comandato
di
restare
insieme
».
Parole
delle quali nessuno può
negare
la
verità
: ma quando i
nuovi
amori
,
dopo
la prima
unione
libera
, saranno
vietati
, non più dal
codice
, dai
giudici
e dai
carabinieri
, ma dalla nostra
coscienza
, dal
ricordo
del
primo
impegno
, dal
rimorso
di
annullarlo
, il
frutto
proibito
cesserà
forse di
eccitare
la nostra
bramosia
?
La
società
moderna
è contro l'
amore
,
dicono
,
perchè
gli
antepone
la
proprietà
, il
denaro
, il
ventre
;
viceversa
l'
amore
si
vendica
terribilmente
,
producendo
drammi
,
tragedie
,
rovine
d'ogni
sorta
e
affermando
così la propria
onnipotenza
. Questi sono
fatti
e non si possono
negare
. Ma che cosa
significano
essi?
Significano
che tra l'
amore
e l'
amor
proprio, fra l'
istinto
della
conservazione
individuale
e quello della
riproduzione
della
specie
,
c'
è un
contrasto
, un
dissidio
, un
conflitto
. Certo,
considerati
all'
origine
, i due
istinti
si possono
identificare
: l'
individuo
si
conserva
per
riprodursi
, e si
riproduce
per
conservarsi
, per non
perire
del tutto, per
durare
in un altro
individuo
a lui
simile
e da lui
generato
. Ma questa
identità
essenziale
,
filosofica
e
metafisica
, non
vieta
che
realmente
,
praticamente
, nella
specie
umana
, che i due
istinti
vengano in
urto
, e che
ora
vinca
l'io
ora
l'altro o l'altra; che
ora
trionfi
l'
amore
,
ora
il
denaro
;
ora
gridi
il
ventre
,
ora
... un altro
organo
. E se il
ventre
ha, come
dicono
i
critici
della
società
attuale
, più
culto
ed
onore
che non l'
amore
, ciò
dipende
appunto
dal
fatto
naturale
che l'
istinto
della
conservazione
, nella nostra
specie
,
opera
continuamente
,
incessantemente
, dal
primo
all'
ultimo
giorno
della
vita
, ed è
assolutamente
indomabile
; mentre quello della
riproduzione
comincia
ad
operare
un
buon
tratto
dopo
la
nascita
,
finisce
di
operare
prima della
morte
, - della
morte
naturale
, per
vecchiezza
, -
nè
opera
continuamente
, ma ad
intervalli
, ed è anche,
relativamente
,
domabile
. «Nella
sfrenata
concorrenza
degli
appetiti
,»
dice
l'
Albert
, «nel
conflitto
mortale
dei
bisogni
, l'
uomo
moderno
si
sente
perduto
se si
disvia
dal
segno
al quale è
ribadito
:
nutrire
il proprio
corpo
. Egli
sa
inoltre
che l'
ebbrezza
d'
amore
trascina
lungi
dai
calcoli
meschini
e che l'
amore
disperde
le più
elementari
precauzioni
dell'
interesse
personale
». È
difficile
dir
meglio
. Sì, l'
istinto
della
riproduzione
, dal quale
dipende
il
sentimento
dell'
amore
, questo
istinto
che
dovrebbe
fare tutta una cosa con quello della
conservazione
personale
, quest'
amore
che
dovrebbe
confondersi
con l'
amor
proprio, gli si
oppone
, invece,
terribilmente
; ma non sempre: quello che
opera
sempre, che
urla
sempre, è il
bisogno
di
nutrire
il
corpo
. Ma, se è così, è
naturale
e
fatale
che la
società
, cioè l'
insieme
degli
individui
umani
,
posponga
l'
amore
all'
amor
proprio. Se è così, possiamo
sperare
che la
passione
d'
amore
si
affrancherà
dalle
passioni
strettamente
egoiste
?
Sciaguratamente
, se è così, noi
dobbiamo
prevedere
che il
dissidio
durerà
finchè
durerà
l'
attuale
costituzione
organica
dell'
animale-uomo
.
L'
amore
libero
,
dice
l'
Albert
,
dev'
essere
«la
vita
sessuale
indipendente
dalla
vita
individuale
». Ma questa
indipendenza
, questa
autonomia
, non
esiste
. Prima di tutto le due
vite
, i due
istinti
operano
insieme
in uno stesso
individuo
e lo
sospingono
in
vario
senso
e vengono in
contrasto
; poi, e qui è la
gravità
maggiore
, mentre ciascun
individuo
è
indipendente
e
autonomo
nell'
esercizio
della
vita
sua propria,
dipende
strettamente
dall'
individuo
dell'altro
sesso
per l'
esercizio
della
vita
sessuale
. E dal
contrasto
appunto
di questa
parziale
indipendenza
e di questa
parziale
soggezione
,
nasce
un'altra
enorme
serie
di
inconvenienti
. E se
pure
ciascun
individuo
di un
sesso
,
soffrendo
del
contrasto
,
trovasse
nell'
individuo
dell'altro
sesso
un
contrasto
egualmente
forte
, meno
male
ancora; ma nei due
sessi
la
forza
di questo
contrasto
è
diseguale
. Una delle
cose
più
notevoli
, nelle
relazioni
dei
sessi
, è questa: che mentre essi sono entrambi
egualmente
necessarî
a
compiere
l'
ufficio
della
propagazione
della
vita
, l'
appetito
dell'
amore
è più
gagliardo
negli
uomini
che non nelle
donne
, in tutti i
maschi
animali
che non nelle
femmine
. E di qui un
numero
infinito
di altri
danni
.
Il
padre
Roesler
ha
lodato
la
verginità
ed
affermato
che essa sarebbe, come fu, una
soluzione
della
quistione
femminista
.
Ora
, se egli può
dire
e
credere
questa cosa, ciò
accade
perchè
la
verginità
, l'
astinenza
, è nelle
donne
relativamente
facile
, mentre agli
uomini
è molto più
difficile
. Ma
poniamo
che tutte le
donne
capaci
di
castità
si
ritraessero
dal
mondo
: esse avrebbero
risolto
il
problema
per
conto
loro; per tutte le
rimanenti
e tutti i
rimanenti
, cioè per il
consorzio
umano
, la
quistione
si
aggraverebbe
;
poichè
,
scemato
il
numero
delle
donne
disponibili
, la
lotta
sessuale
diverrebbe
acutissima
. E quando si
dice
lotta
sessuale
, non s'
intende
soltanto
quella che i
maschi
, che gli
uomini
concorrenti
e
rivali
,
sostengono
tra loro; ma anche, e
principalmente
, quella tra
uomini
e
donne
. Questa
lotta
esiste
ed è sempre
esistita
, non solamente nel
genere
nostro, ma anche in tutto quanto il
regno
organico
: ai nostri
giorni
la
biologia
e la
psicologia
non hanno
fatto
altro che
metterla
in
evidenza
; nel
momento
che
scrivo
, uno
studioso
italiano
,
Pio
Viazzi
, ne ha
fatto
oggetto
di un
libro
,
intitolato
appunto
La
lotta
di
sesso
.
I
sessi
implicano
diversità
; senza
diversità
essi sarebbero un
controsenso
. Le
diversità
non sono
soltanto
negli
organi
, ma anche nelle
funzioni
, negli
atteggiamenti
, negli
appetiti
. Il
maschio
è
attivo
e
ardente
; la
femmina
è
passiva
e
tepida
. Questi due
esseri
diversi
sono
destinati
ad
accoppiarsi
, a
intendersi
, ad
amarsi
; e ciò
accade
realmente
, e la
legge
d'
amore
regola
il
mondo
; ma l'
intesa
non si
avvera
semplicemente
,
facilmente
, subito: al
contrario
, è
preceduta
da una
contesa
, e prima, durante e
dopo
l'
amore
c'
è un
lievito
d'
odio
. «L'
amore
,»
dice
ancora l'
Albert
, «è
fatto
di
uguaglianza
». No,
purtroppo
, - o per
fortuna
.
Giacchè
, se l'
attrazione
è un
bene
, una
fonte
di
piacere
, essa
nasce
dalla
diseguaglianza
, dalla
diversità
. Ma la
diversità
non è
cagione
soltanto
di
attrazione
, o di
attrazione
pura
: l'
avversione
,
fatalmente
, la
intorbida
. «
Oggi
,»
continua
l'
Albert
, «l'
uomo
e la
donna
stanno l'uno in
faccia
all'altra nella
situazione
di due
esseri
d'
ineguale
importanza
. La
nozione
d'una
stretta
equivalenza
non ha potuto ancora
stabilirsi
fra le due
serie
di
esseri
che
collaborano
per una
parte
eguale
, sebbene in
modo
diverso
, all'
opera
vitale
». Sì,
uomini
e
donne
importano
egualmente
; ma i loro
portamenti
sono
diversi
; e la
diversità
dei
portamenti
non è
piccola
,
lieve
,
trascurabile
o
semplicemente
correggibile
. In
avvenire
,
prevede
questo
scrittore
, in una
civiltà
migliore
, più
pura
, più
disinteressata
,
veramente
civile
, «l'
amore
non
implicherà
più, come
oggi
, quella
parte
di
odio
che
allontana
l'
idea
dell'
unione
vera
,
franca
e
leale
. Non
sussisterà
più, tra l'
uomo
e la
donna
, quel
secreto
pensiero
d'
ineguaglianza
che
dà
tanto
spesso
all'
amore
moderno
il
carattere
d'una
lotta
snervante
e
subdola
». Questa cosa
accadrà
se la
natura
degli
esseri
umani
cambierà
;
finchè
saranno come sono, e come sono sempre
stati
, la
lotta
continuerà
. Non è sempre
esistita
? Lo stesso
Albert
, che
pure
accusa
la
società
, non
dice
che le
diverse
abitudini
morali
degli
uomini
e delle
donne
sono
effetto
«d'una
lunga
tradizione
e di una
costante
esperienza
?»
Ora
dai
fatti
di
esperienza
costante
derivano
le
leggi
; e la
lotta
sessuale
è una
legge
della quale possiamo
dolerci
, ma contro la quale la
buona
volontà
è
inefficace
. «Le
brutalità
passionali
, come tutte le altre,
sembrano
essere
il
risultato
degli
ostacoli
che la
società
oppose
all'
espansione
degli
individui
». Ma negli
ostacoli
opposti
dall'
ordinamento
sociale
si potrà
trovare
l'
occasione
delle
brutalità
: la loro
ragione
, la loro
origine
è nella
inimicizia
, nell'
avversione
che si
sovrappone
all'
amore
. Quando i
maschi
e le
femmine
animali
si
feriscono
, si
dilaniano
, si
uccidono
, ciò non
accade
per gli
ostacoli
frapposti
dal
gregge
o dallo
sciame
; ma
perchè
ì
maschi
non
intendono
le
femmine
, e tanto meno le
femmine
intendono
i
maschi
; e il
risultato
finale
dell'
intesa
, che
pure
si
ottiene
, è
pagato
con le
violenze
, gli
errori
, gli
orrori
e i
dolori
.
La
prostituzione
è una
piaga
, una
vergogna
, un
danno
. Noi possiamo
rintracciarne
le
origini
sacre
e le
profane
; possiamo
denunziare
e
combattere
le
condizioni
che la
favoriscono
, le
occasioni
che la
provocano
: ma la
causa
prima, la
ragione
essenziale
che la fa
sussistere
è ancora nella
diversità
dei
sessi
, nel
maggior
prezzo
che ha l'
amore
, la
sensazione
d'
amore
, per l'
uomo
; nel
minor
prezzo
che ha per la
donna
: il
pagamento
ristabilisce
l'
eguaglianza
:
pagamento
indiretto
, ma pur sempre
materiale
, sotto
forma
di
protezione
, di
aiuto
, di
compagnia
;
pagamento
morale
, sotto
forma
di
gratitudine
;
pagamento
diretto
,
brutale
, col
denaro
. Quando le
donne
non si fanno
pagare
, gli
uomini
hanno il
dovere
di
mantenerle
, di
sostenerle
, o più
semplicemente
di
amarle
. Il
matrimonio
è
veramente
molte
volte
una
specie
di
prostituzione
. Ma se noi
sopprimeremo
la
società
attuale
, col suo
stato
civile
e con la sua
moneta
, i
matrimonî-mercati
, o per
dir
meglio
le
unioni-mercati
sussisteranno
, e la
prostituzione
con essa;
perchè
noi non potremo
impedire
che la
donna
tepida
o
frigida
calcoli
e
speculi
sugli
ardori
maschili
e si
dia
a quegli
uomini
dai quali
crede
di poter
ritrarre
maggiori
vantaggi
.
E, per
concludere
, l'
amore
libero
come l'
intende
l'
Albert
, e come
merita
di
essere
inteso
, è l'
amore
perfetto
, l'
ideale
dell'
amore
, l'
amore
affrancato
da tutte le
soggezioni
, l'
amore
sottratto
ad ogni
pericolo
, l'
amore
garentito
da ogni
danno
. I due
istinti
di
conservazione
e di
riproduzione
sono
diversamente
proporzionati
: nell'
amore
libero
debbono
essere
tutta una cosa. Fra l'
autonomia
e la
dipendenza
delle
creature
sessuate
c'
è un
contrasto
: questo
contrasto
deve
sparire
. Il
senso
e il
sentimento
operano
a
volta
a
volta
, o
diversamente
: queste
alternative
e queste
diversità
non
debbono
più
esistere
. Ogni
individuo
d'un
sesso
può
amare
una
quantità
d'
individui
dell'altro; questa
possibilità
deve
finire
, ci
dev'
essere
invece un
rigoroso
assortimento
di tutte le
coppie
.
Uomini
e
donne
vedono
,
pensano
,
operano
diversamente
: essi
devono
ridursi
eguali
in tutto... o quasi in tutto.
Questo è uno dei
caratteri
salienti
del
tempo
nostro: la
credenza
e la
previsione
che le
fatalità
naturali
dalle quali ci vengono i
danni
si possano
combattere
,
eludere
e
sopprimere
. Ma, dall'altra
parte
, se non si
credesse
così, se non si
nutrisse
questa
speranza
, se tutti fossimo
convinti
che tutto è
ineluttabile
, che cosa
faremmo
?...
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