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Alfabetica [« »] butto 8 buttò 38 buzzo 1 c' 277 cabala 1 cacato 1 cacature 1 | Frequenza [« »] 298 suo 296 lei 283 altro 277 c' 277 quale 277 sempre 277 sua | Ferdinando Paolieri Raccolta di opere Concordanze c' |
Novelle agrodolci Novella
1 1| dal proprio destino non c'è che morire.~ ~Lei tornò 2 2| esemplare di codeste razze c'era anche nella nostra famiglia 3 2| marito, storie terribili dove c'entravano perfino i briganti!~ ~ 4 2| Laggiù, in quella camera, c'è la culla dove fui messa 5 2| ricongiungerò ai morti.~ ~- C'è anche il nonno, laggiù 6 3| io? Eh! no caro, finchè c'è vita c'è speranza ed io 7 3| no caro, finchè c'è vita c'è speranza ed io credo....~ ~- 8 3| esattamente la situazione. Non c'è nulla d'irrimediabile ( 9 3| la guardava allibito) non c'è nulla di perduto. Di perduto 10 3| perduto e d'irrimediabile c'è la posizione e la onestà 11 3| per tempissimo, quando non c'è nessun impiegato, entra 12 4| faceva più acquisti, perchè c'era la crisi e aveva perduto 13 5| ingiustificato perché non c'era più attaccato nemmeno 14 5| questo si buttò in acqua, c'entrò anche lei, tirandosi 15 7| come fa un lume quando non c'è dentro più olio, badò a 16 7| non farsi toccare perchè c'era da vederlo diventare 17 8| incontro e in quella simpatia c'era il dito del così detto 18 9| strafigurito, e dimolto: c'è forse qualcheduno, in casa 19 9| Sarebbe a dire che a tutto c'è rimedio, caro Semini, fuor 20 9| fra le nostre famiglie non c'è mai stato un dissapore, 21 9| accorderanno?~ ~- Su questo non c'è dubbio possibile.~ ~- E 22 9| Ha ragione! Non c'è da far che così. Creda, 23 9| In fin dei conti la morta c'era, e morta bene.~ ~Per 24 10| sdraiarsi nel letto dove c'era morta lei, passò la notte, 25 10| Rospo è al Mercato in città; c'è andato tardi a causa della 26 10| Ma non vedete che non c'è un ortolano a pagarlo un 27 10| silenzio pauroso perchè c'era da aspettarsi, da un 28 11| ora della digestione?~ ~- C'è da farla morire d'un colpo!~ ~ 29 11| poi, a una resa di conti, c'è gli avvocati, di mezzo, 30 11| fra le cognate e la zia, c'era di mezzo un gran fosso 31 12| un modo o nell'altro.~ ~C'era poco da scegliere, non 32 12| Il babbo».... ~- Bè? che c'è? muore?... è morto?~ ~- 33 14| stelle, se le stelle non c'erano s'affidava a Sant'Antonio 34 15| e annunziò allegramente: c'è quello che fa le fotografie!~ ~ 35 16| a me medesimo: Geppino, c'è un Dio! c'è! Ma cosa tu 36 16| medesimo: Geppino, c'è un Dio! c'è! Ma cosa tu vuoi, con quelli 37 16| bosco la mattina di poi c'era la neve, come aveva detto 38 16| dal signor tenente quando c'era il distaccamento e le 39 17| dove?~ ~- Al Niccolini, c'è Musco.~ ~- Mi fermi un 40 18| luna, in quell'isolotto c'è il caso di vedere accucciarsi, 41 18| capì subito.... - Di qui c'è passato un animale di quelli 42 19| quando, nella stanza accanto, c'era lei che cantava....~ ~« 43 20| anche il moccio.... non c'è nulla da fare. Caricala 44 20| imbarazzo!~ ~- Ma allora.... c'è il caso che mi possa riescire 45 21| a chiudere le finestre c'era da impazzire dal soffoco, 46 23| Sedani è morto. Al suo posto c'è invece Barabba.~ ~Piccino, 47 24| ha detto allegro.~ ~- Ma c'è tutto; è, ancora oggi, 48 25| non chiedeva i dolci, se c'erano in tavola....~ ~Il 49 25| stato è stato.... Eppoi qui c'è anche la tua parte e nessuno Novelle selvagge Novella
50 2| tiri neppure il fiato!~ ~C'era poco da obiettare, benchè 51 3| quella santa; e finalmente c'è capitato, e stanotte gli 52 3| stato un miracolo del cielo: c'è cascato, è in trappola 53 3| bell'e rovinato!~ ~– Badi, c'è corso poco! c'è scattato 54 3| Badi, c'è corso poco! c'è scattato un ètte; ma mi 55 3| com'è di voi, e che quando c'è pericolo son qua io, e 56 3| il suo ospite.... – che c'è?~ ~ ~ ~Pirico gli fece 57 4| prete ha ragione: un Dio c'è!~ ~– Ammazzami! vigliacco! 58 4| caricava la pipa, ridicchiando: C'è un Dio!~ ~– C'è.... c'è.... 59 4| ridicchiando: C'è un Dio!~ ~– C'è.... c'è.... e per questo, 60 4| C'è un Dio!~ ~– C'è.... c'è.... e per questo, salvami!~ ~– 61 5| alle labbra.~ ~– O cosa c'entra il vento? – rincalzai.~ ~– 62 5| no? e neppur io; ma se c'è, può essere come quella, 63 5| galestro e alberese, e ora c'è la sua vite, il suo olivo, 64 5| gli volevo bene, e per lui c'era la porta aperta e il 65 5| perchè non avevano scuse, non c'era remissione, per un'infamia, 66 5| più bassi di me.~ ~"Non c'era versi, non mi riusciva. 67 6| piovevano le benedizioni.~ ~C'era un fattore che taglieggiava 68 6| dei falsi testimoni; non c'era più nessuno che desse 69 7| sposa la Fiamma....~ ~– Cosa c'entra la Fiamma?~ ~– Eh! 70 7| ghiri, delle faine, non c'è più nemmeno il seme. E 71 7| fatica che duro? Ma non c'è nessuno, vede, nessuno – ( 72 7| quei momenti? Il Moro non c'era, non ci poteva essere, 73 8| venivano a cercare quando c'era un bufalo difficile a 74 8| sposa ancora....~ ~"Non c'è più mezza.... quando glielo 75 8| la "Torre" e l'"Oca" non c'è mai stato buon sangue.... 76 8| gente; ma io quando vidi che c'erano i fratelli di lei e 77 8| del Campo pareva il mare, c'eran le genti fin sui merli 78 8| fin sui merli di Palagio, c'erano fino in cima alla torre 79 8| capiranno, fra i due partiti, c'era da veder succedere, a 80 8| tornati al punto di partenza e c'era sempre un cavallo a traverso 81 8| porta di strada, mi dissero, c'erano i carabinieri a tenere 82 9| risata pazza.~ ~– Toh! o che c'è da ridere?~ ~– La mi fa 83 9| precocemente bianchi, – lì sotto c'è un mistero~ ~– E lo vogliamo 84 9| lunga! Perchè qui sotto c'è un mistero, un mistero 85 9| un macigno spettacoloso c'è apparso un terzo castello 86 9| recapitarcelo, e sul biglietto c'era scritto: "Vado a casa, 87 12| con un bigliettino dove c'è scritto: ultima caccia 88 12| ci può dir nulla; qui non c'è "luogo a procedere". O 89 12| stupefatto.~ ~– Ma se non c'è neanche un macigno, una 90 12| come un'anima in pena. Non c'era un secondo da perdere, 91 13| il vostro figliolo non c'è, vero?~ ~– E come lo sapete?~ ~– 92 13| È tutto qui?~ ~– Non c'è altro. Io poi, tornerò 93 13| torretta blindata – non c'era dubbio – il periscopio 94 13| banchetto di Pasqua.... ma non c'è più nulla.... ha finito 95 14| concitata.~ ~– Ma insomma! cosa c'è, sotto a questo vostro 96 14| vivi?!~ ~– "Sì, che cosa c'è da meravigliarsi? Non pretendo 97 14| un certo scirocchetto che c'empiva la vela maestra ci 98 15| processo, naturalmente, non c'ero.~ ~– Ah! ti processarono Novelle toscane Novella
99 1| Capirà che delle donne c’è poco da fidarsi; hanno 100 1| qualunque cosa per vederla. C’è nessuno dentro?~ ~— E chi 101 1| per questo!~ ~— Io? o cosa c’entro io? — domandai sbalordito.~ ~— 102 1| domandai sbalordito.~ ~— Se c’entrate? lo vedrete se c’ 103 1| c’entrate? lo vedrete se c’entrate, e come! ma andiamo 104 1| io!~ ~— O bravo!~ ~— Però c’è chi ci crede!~ ~— Eh, ce 105 1| tutta questa faccenda cosa c’entri io!~ ~— Ecco, ma sentite 106 1| passo di più fuori dell’aia, c’imboccò sullo stradone; e 107 1| delle belle. Per fortuna c’è la Diana, i fucili carichi 108 1| polverizzata, minuta; non c’era verso di fare un ‘buscione’; 109 1| Sbaglierò; ma di sopra c’è gente!~ ~— Ma fammi il 110 1| un’altra stanza, dove non c’era nulla, e la cucina, patriarcale, 111 1| avrete paura anche voi; o c’è gente che vuol male ai 112 1| Eccellentissimo Senato.~ ~Non c’era altro.~ ~Un uscio, ermeticamente 113 1| per nulla di penetrare. C’erano, là, abbastanza ragni, 114 1| più bella, anche perché c’erano due letti; e cominciai 115 1| ragnatele così spesse, che non c’era pericolo cascassero in 116 1| vedete? ha paura anche lei! C’è qualcosa di straordinario!~ ~— 117 1| uccelli.~ ~Il fattore, che c’era venuto incontro tutto 118 3| rispose — a’ tempi miei le un’ c’erano; il mondo peggiora 119 3| fu dura.~ ~Sui vasi non c’era modo di sdraiarsi; e 120 3| vicino a un muricciolo, c’era un caseggiato candidissimo 121 3| figliolo.~ ~— Guarda chi c’è!~ ~— O che siete qui?~ ~— 122 4| da una linea di tranvai, c’è un caffè piccino, piccino, 123 4| le dovute cautele, perché c’era da far pigliare un colpo 124 4| quel bel fico dottato, non c’era più.~ ~La notizia del 125 5| grazia? Ma io domando se c’è senso comune a far la grazia 126 5| il paese dov’era nato.~ ~C’era arrivato quella mattina 127 5| codeste cose non usano più... C’erano forse, quando... quando... 128 5| insomma, quando andaste via, c’erano forse le carrozze senza 129 5| carrozze senza cavalli? c’erano? no? eppure oggi ci 130 5| a capire che per lui non c’era speranza, non c’era salvezza; 131 5| non c’era speranza, non c’era salvezza; in sei mesi 132 5| una porta [70] spalancata, c’entrò, cadde di schianto 133 6| romoreggiare il tuono.~ ~— C’è il dottore?~ ~— C’è sicuro; 134 6| C’è il dottore?~ ~— C’è sicuro; ma chi lo vuole?~ ~[ 135 6| chilometri da Grosseto, c’è un posto solitario chiamato 136 6| mignatte non ce ne sono, e non c’è tempo da perdere. È una 137 6| zampillò, schiumoso e nero.~ ~— C’è pericolo di morte? — chiese 138 6| quello, tutto allegro — c’è bisogno di voi!~ ~— Che 139 7| socchiuso uno dei battenti, c’introdusse nel parco...~ ~— 140 7| tanto il signor Conte non c’è e per quest’anno pare non 141 8| ammirazione, ancora, che lui non c’è?...~ ~— Lui, chi?~ ~— Stellino, 142 8| Bettaaa!... O Betta, vien su! C’è il sor [100] Ferdinando... 143 8| tanto a catena... insomma c’entrò) entrò in bandita, 144 8| proprio alla svoltata, dove c’è quel masso grande con la 145 8| faccia al cartello dove c’è scritto: ‘Bandita’. E sopra 146 9| per carità!~ ~— Ma se non c’è nulla di male! Ancora tutti 147 10| La galoppata~ ~ ~ ~ ~Non c’era più dubbio: mi dovevo 148 10| come stavo! Fortuna che c’era il Muto!~ ~— Il Muto?~ ~— 149 10| bel correre, ma sì! non c’era speranza d’arrivare alla 150 10| fucili a bacchetta, non c’era tempo da ricaricare! 151 10| Se no, ci rovesciano, c’infilano, e bonanotte! è 152 11| di Martino, che cenava, c’era un circolo di gente come 153 11| agli astanti che dentro non c’era nulla, poi cadde a sedere 154 12| arrestarono?~ ~— Fuggì... C’è chi dice sia morto... chi 155 12| a dieci miglia da Siena (c’ero stato da giovane), e 156 12| arrivai alla Croce, dove c’è un intrico di viottoli 157 13| 155] verso l’abitato non c’era da parlarne neppure perché, 158 13| ringhiando; ma nella tana c’era calduccio e il vento, 159 13| freddo!~ ~— Sì, ma quell’anno c’era la luna e non c’era la 160 13| anno c’era la luna e non c’era la neve, e io feci quel 161 13| pollaio... Dal momento che non c’è nessuno!...~ ~— Ragion 162 13| della compagna; lassù non c’erano certo trappole da temere. 163 13| grazia di Dio!~ ~Nel mezzo c’era una tavola apparecchiata, 164 13| in sospetto.~ ~— Ma cosa c’è? — urlava la voce. — Non 165 13| fioco: — Menica! Gosto! Non c’è rimasto un’anima viva, 166 14| smarriva, tanto più che non c’era chi non asserisse che 167 14| in questa faccenda, non c’entrava proprio per nulla 168 14| Betta, qui con noi, ora non c’è? perché non è venuta?~ ~— 169 16| feroce; lo capì subito; non c’era più verso di trattenerlo.~ ~[ 170 17| aveva bell’e capito, non c’era bisogno di altri discorsi:... 171 17| corro per il dottore. Non c’era, oppure gli pareva lontano... 172 17| se ne facevano, e di più c’era da dar mangiare alla 173 17| il tocco; di passare non c’era da discorrerne; m’inginocchiai 174 17| discorso con la cornacchia! —~ ~C’investì una vampa di luce: 175 18| inumidendolo per sentir meglio.~ ~C’era odore d’uomini, da quella 176 18| Fuggite! — ordinò — non c’è più nulla da fare.~ ~— 177 18| poi, a loro..,~ ~— Ma non c’è modo d’ingannare i cani? 178 19| vada sempre così, Donne, c’è il cenciaioloo! Chi ha 179 19| il sole avevan battuto.~ ~C’era perfino chi aveva visto 180 20| Se uccideva la lepre, non c’era pericolo che le picchiasse 181 20| risalire ai tempi, quando non c’erano gli schioppi né [237] 182 21| bozzetto non era peregrino; ma c’era tanta cordialità in quel 183 21| azzurre schierate in giro, c’inondò completamente, io 184 21| a non poterne più. E non c’è da dire che potessi andare Uomini, bestie, paesi Storia
185 1| asciutti?~ ~– Diavolo! Guardi, c’è qui Momo da sè.....~ ~Il 186 2| Non vedo però che cosa c’entri, con lor signori, il 187 2| quale Enrico parlate?~ ~– E c’è stato forse nel mondo un 188 2| questa faccenda, che cosa c’entri io e il Circolo dei 189 2| dissuaso..... ~– Ma insomma, c’è da sapere, sì o no, quello 190 3| il capo dentro per dire: C’è il nipote..... ~– Cercavo 191 3| dopo aver guardato che cosa c’è dentro.~ ~– Il ragazzo 192 4| catapecchie da poveri... c’è la cucina sottosopra... 193 4| bisognerebbe sapere che cosa c’era prima, dove ora sorge 194 4| fu eretta e domandai se c’era modo d’arrampicarsi sulla 195 4| essere dei veri deserti, c’erano due castelli, proprio 196 4| il signor capitano quando c’erano i prigionieri austriaci 197 4| persuadermi che il progresso non c’è, che i1 mondo non ha mai 198 5| aspettava il legale che non c’era mai, al ticchettio monotono 199 5| sul tetto della sua casa c’erano entrati i topi perchè 200 6| diventassi di sughero, e non c’era più versi (l’istinto!) 201 7| vada sempre così, Donne, c’è il cenciaioloo! Chi ha 202 7| il sole avevan battuto.~ ~C’era perfino chi aveva visto 203 8| resultò che in quel punto non c’erano villeggianti, nè ci 204 9| di Martino, che cenava, c’era un circolo di gente come 205 9| agli astanti che dentro non c’era nulla, poi cadde a sedere 206 10| socchiuso uno dei battenti, c’introdusse nel parco..... ~– 207 10| tanto il signor Conte non c’è e per quest’anno pare non 208 11| fra te e codesta farfalla c’è la stessa differenza che 209 12| Una catastrofe; perchè c’era il caso di veder la dispensa 210 12| gli insetti...~ ~In verità c’è troppa differenza tra un’ 211 13| inumidendolo per sentir meglio.~ ~C’era odore d’uomini, da quella 212 13| Fuggite! – ordinò – non c’è più nulla da fare.~ ~– 213 13| poi, a loro...~ ~– Ma non c’è modo d’ingannare i cani? 214 14| che glielo serrava, ma non c’era riuscita, forse perchè 215 14| si accosta per liberarla c’è da avere uno di quei morsi!.... ~– 216 18| spedizioni verso l’abitato non c’era da parlarne neppure perchè, 217 18| ringhiando; ma nella tana c’era calduccio e il vento, 218 18| freddo!~ ~– Sì, ma quell’anno c’era la luna e non c’era la 219 18| anno c’era la luna e non c’era la neve, e io feci quel 220 18| Dal momento che non c’è nessuno!.... ~– Ragion 221 18| della compagna; lassù non c’erano certo trappole da temere. 222 18| grazia di Dio!~ ~Nel mezzo c’era una tavola apparecchiata, 223 18| in sospetto.~ ~– Ma cosa c’è? – urlava la voce. – Non 224 18| fioco: – Menica! Gosto! Non c’è rimasto un’anima viva, 225 19| mi dia la mano..... badi, c’è un bel salto da fare..... 226 20| sappiano esattamente che cosa c’è in codesto posto per farsi 227 22| andare a letto.~ ~Il cane c’era, ma sarebbe stato meglio 228 22| andando sempre diritto, non c’è da sbagliare!~ ~– Bel discorso! 229 22| andare, perchè ogni tanto, o c’è un fosso, o c’è una ragnaia, 230 22| tanto, o c’è un fosso, o c’è una ragnaia, o c’è una 231 22| fosso, o c’è una ragnaia, o c’è una barriera di macigni.~ ~ 232 23| ricordava di quando non c’era la strada, nè, per conseguenza, 233 24| tavolino, sul solito canapè.~ ~C’è un libro, che sfoglio, Uomini e bestie Novella
234 1| guardavo cautamente se c'era verso di trovar, sola, 235 2| interrogazione, meno male!~ ~— C'è speranza?~ ~— Crederei 236 2| battere il bosco...~ ~— Veda, c'è qui questo signore (e il 237 2| l'anno passato? Gigi! Chi c'è che sia capace di tirare 238 2| venti anni fa.~ ~— Se non c'è sotto qualcosa di peggio! 239 2| leggerci chiaro, e qui, invece, c'è del buio e di molto.~ ~— 240 2| non so altro davvero.~ ~— C'è la luna?~ ~— E come! quasi 241 3| svegliai la cacciatora non c'era più. La lepre, che non 242 4| intelligenza... sa lei cosa c'era sotto a quella frase?~ ~— 243 4| di quei malanni!~ ~— Che c'è? domandò brusco.~ ~— Una 244 4| gran disgrazia!~ ~— Che c'è?~ ~— Ma non sa nulla?~ ~— 245 4| proprio.~ ~— Sacramento! c'è un delitto di certo e un 246 4| nella tonaca, indovini cosa c'era?~ ~— Cosa?~ ~— Gliela 247 4| tenete sulla gruccia!~ ~— C'era un cosciotto di cervo.~ ~ 248 4| come la vede....~ ~— O cosa c'entro io'?~ ~— Lei c'entra 249 4| cosa c'entro io'?~ ~— Lei c'entra e come! ora vedrà....~ ~— 250 4| come! ora vedrà....~ ~— C'era poco da dire, sa? dietro 251 5| inumidendolo per sentir meglio.~ ~C'era odore d'uomini, da quella 252 5| Fuggite! ordinò. Non c'è più nulla da fare.~ ~— 253 5| poi, a loro....~ ~— Ma non c'è modo d'ingannare i cani? 254 6| Perchè inventare? Che sugo c'è, quando, guardandoci intorno, 255 6| capriccioso.~ ~Egli è che c'era un vecchio conto fra 256 6| senta un po' di mareggiata, c'è il caso di perder la rotta... 257 7| sghangherò.~ ~La luna non c'era, il lume era spento, 258 7| Margherita?...~ ~— Insomma? cosa c'è? non t'è passata ancora?~ ~— 259 8| metteva in un cantuccio e non c'era pericolo che andasse 260 8| allora benedett'uomo! che c'è bisogno di fare tanti casimisdei? 261 8| o come si fa, Gesù mio! c'è da farci l'aurora.... va 262 8| la trappola infernale che c'era sotto quella confessione 263 8| sacrestia.... E questa volta non c'è stato sigillo che tenesse. 264 9| taglienti come rasoi.~ ~Non c'era agiatezza in casa di « 265 9| Schianta-catene» e non c'era neppure la felicità.~ ~ 266 9| delfino se ne ricorda e c'è da avere qualche brutta 267 10| italiani coi loro attendenti. C'erano in paese polli, uova 268 10| quindi passatista; anzi non c'è epiteto capace di qualificarmi 269 11| Roba da fucilate!~ ~Ma c'era di peggio, ci doveva 270 11| la villa, due mesi dopo c'era venuto a stare, e dopo 271 11| lampante!~ ~Il Pavesi non c'era, era andato in città, 272 11| giunco. Era solo.~ ~— Che c'è, fece di malumore allo 273 11| visita del confinante; che c'è ora di nuovo? un'altra 274 11| vostre pollastre.~ ~— O cosa c'entrano le pollastre?~ ~— 275 11| La vostra figliola! cosa c'entra la vostra figliola? 276 11| tasse e il sigaro! cosa c'entravano le tasse e il sigaro 277 11| la villa era chiusa, non c'erano più!~ ~Emilio chiamò