Novelle agrodolci
    Novella
1 2| moriva anche in quel mondo , dove tutti parevano già 2 4| cadute dall'albero che vedo in terra.~ ~- Ma che gli 3 6| pareva che l'acqua fosse lì per rovesciarsi a torrenti 4 6| pareva che l'acqua fosse per rovesciarsi a torrenti 5 9| sentito il coraggio di star a guardarla; ma, appena 6 9| comprò una cambiale, e , per la strada, colla penna 7 9| stato meno sorpreso. Perchè per lì, come in una vertiginosa 8 9| sorpreso. Perchè lì per , come in una vertiginosa 9 9| sul petto. La vedeva bene, sul marciapiede, fra lui 10 11| al cielo, come se fosse lì per spirare.~ ~Passarono 11 11| cielo, come se fosse per spirare.~ ~Passarono 12 12| interessava tutti e tre, ma rimase , a guardare il vecchio che 13 13| sue colonne d'Ercole erano .~ ~Partendo dal campo paterno, 14 15| scalzo, piangendo.~ ~Di a poco, mentre le diligenze 15 15| me: - Gli è stato quello , accidenti a chi ce l'ha 16 15| col dito) di quel rosso ....~ ~Una vecchia mi disse 17 15| nipote».~ ~- Vediamola!~ ~Di a poco arrivò una giovane 18 16| alla stretta.~ ~Poi rimase , colle pupille imbambolate, 19 17| scaccino che passava di , per caso, la centesima 20 18| se me ne rammento! Era , fra mezzo alle canne, fulminata, 21 19| strada, e che quella roba non aveva senso; era nulla, 22 20| detti pietosi radunatisi intorno avevano già trascinato 23 22| occhietti, come se fosse lì per scoppiare.~ ~Ogni 24 22| occhietti, come se fosse per scoppiare.~ ~Ogni tanto 25 22| pareva non si fosse mosso di .~ ~Il gatto aspettava da 26 25| presentò la grama Eugenia!~ ~ per lì, con un sorriso da 27 25| grama Eugenia!~ ~Lì per , con un sorriso da tigre, Novelle selvagge Novella
28 1| vi era modo d'installarsi , per un poco.~ ~Mi fecero 29 2| a puntino, i roventini e , tra un bicchiere di vino 30 2| viscidi e paurosi.~ ~Ma solamente si poteva esser 31 2| bell'esemplare di volpe, e si andò.~ ~La luna si sarebbe 32 2| dalla propria ombra: di sarebbe venuta la volpe 33 2| sarebbe venuta la volpe e sarei riuscito a stenderla 34 3| sempre seguìto dal cane, e cominciò a singhiozzare 35 3| il "Castellaccio"; stava in du' stanze, lontane un 36 3| facendo una ribòtta, chiusi in casa, col fiasco davanti 37 4| invischiato, e si fosse messo a guardarlo morire adagio 38 4| esterrefatta.~ ~Il Monco era , sulla soglia, col fucile 39 5| naturali de' fulmini.~ ~ stava e ci sta ancora Cirillo, 40 5| Ma quando li sorpresi, , vicino alla macchia, quel 41 6| rondini, e il figlio era , accanto al letto, in quella 42 7| sua casa è il bosco, di non si muove, e lì, signorino, 43 7| bosco, di lì non si muove, e , signorino, è impossibile 44 7| dote e la dote.... eccola .~ ~Come potrei descrivere 45 7| parole: "E la dote.... eccola !".~ ~– Settemila lire di 46 7| qua aprirono una strada, costruirono una fabbrica.... 47 8| buttavano di sella anche loro e una battaglia, una lotta, 48 8| fosse fissato il posto! Era , tutta vestita di scarlatto, 49 8| traverso lungo sdraiato.... e si vide chi era Leone, perchè 50 8| traverso al mio letto, restò , singhiozzando, chiedendo 51 9| proprio nulla!~ ~– Sicchè, sotto, – disse il mio amico 52 9| precocemente bianchi, – sotto c'è un mistero~ ~– 53 9| come stanno le cose, eccolo ; ma il difficile consiste 54 9| dieci mulini?~ ~– Sì, e , a una svoltata, nella gola 55 9| qua s'è stabilito di casa !~ ~– Lì? ma allora è un 56 9| stabilito di casa lì!~ ~– ? ma allora è un artista!~ ~– 57 9| Alberto si turbò tutto, rimase inchiodato, pareva che ci 58 9| tromba d'un'automobile e di a mezz'ora, tutto sudato, 59 9| Alberto fino al Palazzo, e chiama, urla, bussa.... 60 9| Adelaide: Eccolo! è lui! e di a poco il sor Alberto, in 61 10| sua buona razza, rimase , sotto il sole ormai ardente, 62 11| Eppure la ragione, eccola . In quel figliolo. La sua 63 11| se una volta mi fermerò son sicuro che avrò da mangiare 64 12| poggio e detta la Rósa. sopra subito, Fido ululava 65 12| una nube.~ ~– È entrata dentro! – gemè Buriglia; – 66 12| il ventre. La faìna era . E cominciò, come negl'incendii, 67 13| che s'adattasse a tornare , su quello scoglio a punta, 68 13| troppo di mondo, quella .~ ~Ai pescatori della barca, 69 13| di vino e aspettava. Di a poco l'acqua cedeva il 70 13| d'armi per i Turchi.... ci sono Spagnoli e Greci 71 13| era figliolo del mare e, o o in Africa, si credeva 72 13| aveva fatto ad arrivare fin ?~ ~La paura l'aveva sentita 73 13| che ci porti da bere.~ ~Di a pochi minuti il vino giallo 74 13| Crisopolos parevano d'udirle, vicine, laceranti, distintissime.~ ~ 75 14| a Giannutri.~ ~"– Eccolo ! – rispose il mio povero 76 14| posizione del faro), – eccolo ! chi lo vuole, pensa alla 77 14| dell'isola di Giannutri, a due passi da noi.~ ~"Appoggiammo 78 14| scaraventato in mare.~ ~"Di a un minuto, legato com' 79 15| accorsi che Vendetta era li per venir quasi meno come 80 15| oh! se ci fossi stato io, , a guardarli con quest'occhi 81 15| dopo tanti anni, l'idea era , inchiodata nel mio cervello 82 15| dipinti come se fossi stato senz'allontanarmene mai; 83 15| perchè anche l'uomo venne , accanto al bambino e poi 84 15| voglia d'urlare che ero , che ero tornato, la voglia Novelle toscane Novella
85 1| alla posta più vicina e aspettava che la canizza 86 2| stemmi medicei; stettero , seduti in giro sui fondi 87 2| sparpagliati per aria, sì che, sotto, il terreno era quasi 88 3| Dio in cantina e lasciarla , ai signori topi, perché 89 4| Antonio! — Dov’è? — Eccolo , nel caffè. — Lì dentro? — 90 4| Eccolo lì, nel caffè. — dentro? — Sì. — Non lo vedi, 91 4| Antonio parve fosse lì per cadere.~ ~Si ributtò 92 4| Antonio parve fosse per cadere.~ ~Si ributtò 93 4| posto! — È corso subito . — Povero sor Antonio! —~ ~ 94 4| mezzanotte, erano tutti ancora , intorno alla tavola, estatici, 95 5| le [71] cicale al mulino, dagli ontani, su quel prato 96 6| avrebbe finito per rimaner , ammazzato da un fulmine 97 6| innanzi, alle dieci, proprio , alle Preselle, la banda 98 8| una disgrazia accaduta o lì per accadere...~ ~Smontai, 99 8| disgrazia accaduta o lì per accadere...~ ~Smontai, 100 8| Nel mentre stavo attento, dall’abetina, dove andasse 101 8| ferro, corro alla selva, e mi butto a strillare: «Stelliiiino, 102 8| correva incontro sull’aia, e , salti, corse di su e giù; 103 8| strascicava un po’, restava a guardar me col dito ritto 104 8| venne detto: “Sta’ zitto, !...” Oh, signorino, signorino!... 105 8| stasera, con queste mani, alla proda del campo, di 106 8| seppellito in quel punto? Perché ci ho seminato il trifoglio, 107 9| processione.~ ~La Nena rimase , sotto quel sole, come smemorata; 108 9| commentavano.~ ~La Nena stava intontita, senza capir nulla, 109 9| pensiero che la Maria era , in processione, e non lo 110 9| calando lenta, li trovò ancora nella cucinetta bassa a 111 10| correva a perdifiato; ma di a un momento si risentì 112 11| essendo stato pescato per lì come testimone, adagio 113 11| essendo stato pescato lì per come testimone, adagio adagio, 114 11| fiatò più e Martino, di a poco, pieno di cibo fino 115 12| a momenti, portavano fin i fruscii caratteristici 116 12| muso, e un cacciatore stava col fucile armacollo e il 117 12| Io?»~ ~«Voi!...».~ ~E da una parola all’altra 118 13| densissime, non arrivava fin .~ ~D’intorno erano ossi 119 13| pollame! Il pollaio era , a portata di ugnelli, non 120 13| sarebbe mai staccato di ; ma una voce scordata, di 121 14| tratto, per ricominciare, di a poco, a torcersi, a sfrascare, 122 14| E la Betta, cosa faceva ? a quell’ora a coglier l’ 123 16| diventavano turchini, e di a poco la corrente arrivava, 124 16| disfarsi lentamente, e, , in quella rocca pericolante, 125 16| della quercia immane, e , difeso dalla sua ombra 126 16| tenerezza squisita.~ ~E era tutto un chiedere e 127 16| casa, per riapparire di a un minuto, terribile, 128 17| uscioguardate pure; è ! —~ ~E spalancò la porta 129 17| silenzio opprimente.~ ~— Stavo , prima; ci stavo di casa 130 17| ridussero alla ferrovia, e , prima di salire in treno, 131 20| e più d’una volta andai lì per lasciargli cascare 132 20| più d’una volta andai per lasciargli cascare un 133 20| nostri piedi; i corvi erano , a due passi. Sicuri dell’ 134 21| vendicarsi di me!~ ~»Ed ecco, di a non molto, placarsi quella Uomini, bestie, paesi Storia
135 1| fuoco alla Clementina».~ ~ per lì non capii chi fosse 136 1| alla Clementina».~ ~Lì per non capii chi fosse la Clementina 137 1| vecchio Omero fosse stato , presente e pizzicante la 138 1| sue figliole dilette. Era , sovrano, in mezzo alla 139 2| ma poichè uno, quello che per lì mi parve il più anziano, 140 2| poichè uno, quello che lì per mi parve il più anziano, 141 6| esempio, pensavo che, di , dove ero io, poteva passare 142 8| secco il motoscafo, che non si poteva ancorare.~ ~ 143 9| essendo stato pescato per lì come testimone, adagio 144 9| essendo stato pescato lì per come testimone, adagio adagio, 145 9| fiatò più e Martino, di a poco, pieno di cibo fino 146 12| rispondere: si seguitava a star , guardando, come se fosse 147 14| definire.~ ~Eravamo rimasti , muti, colle orecchie tese, 148 14| si fa, ora? a lasciarla ..... ~– Si rode lo stinco 149 14| potesse scappare anche di ?~ ~– Prima di giorno, ci 150 15| CAPPONE~ DI CEPPO~ ~Stava , ancora appollaiato sulla 151 15| Fammi vedere il cappone!~ ~E , qualche mano s’allungava 152 15| faticosamente, e..... sì!..... , sopra i ciottoli, fra due 153 15| Che dolcezza, che piacere, vicino alla fiamma rossa 154 18| densissime, non arrivava fin .~ ~D’intorno erano ossi 155 18| pollame! Il pollaio era , a portata di ugnelli, non 156 18| sarebbe mai staccato di ; ma una voce scordata, di 157 21| quello della «berlina».~ ~ i dami, i sensali, i capoccia 158 23| nonno di quei cinque uomini , morto decrepito, un gigante 159 23| non mi sarei mai mosso di se la cornetta dell’auto Uomini e bestie Novella
160 1| se mi spiego; si vede che usavano andare a riposarsi 161 2| scaletta dei passi pesanti e di a un momento le fiamme pallide 162 2| che mòia ammazzato, e di a poco un rumore di rami 163 3| Firenze alla Specola, e , scelgono e mi pagano a 164 4| s'abbatteva a passar di , si fermò, dando un'occhiata 165 4| poteva esser migliore, e di ad un minuto tutto il corpo 166 6| sbattere nel muro di faccia. Di , con un'altra bordata, ammainando 167 7| non lo sentiva più.~ ~Di a poco, ritto sul barroccio 168 7| La senti?~ ~— Bada , per una zanzara!~ ~— E 169 9| avevano rimorchiata fin , e ora la voce s'era sparsa 170 11| una bolla d'aria, restò mezzo rimbambito, vaneggiando 171 11| sigaro in quella faccenda ?! Ma sarebbe andato fino 172 12| dominatore di spazii, giaceva , sul terreno ignudo, rigido,
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