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Novelle agrodolci
Novella
1 2| minuscola vasca rotonda con poca acqua verde e immobile in cui
2 4| pennelli con un resticciòlo d'acqua ragia che trovò in fondo
3 5| un padule, in mezzo all'acqua semi-immobile e putreolente
4 5| poichè questo si buttò in acqua, c'entrò anche lei, tirandosi
5 5| umano, nudo e stillante acqua marina, luccicando come
6 6| mezzogiorno pareva che l'acqua fosse lì lì per rovesciarsi
7 7| da cani, la brocca dell'acqua e una cassa dove aveva due
8 7| di corpo.~ ~Bere, beveva acqua; ma se gli regalavano un
9 12| di porgere un bicchier d'acqua o di cuocere una zuppa meno
10 13| mise sopra il bricco dall'acqua a bollire, poi cominciò,
11 13| bambola di stoppa caduta nell'acqua delle paste, dello spinoso
12 13| verificare se era pronta l'acqua per i pònci, le dava un
13 14| i gradini rovesciando l'acqua attinta con tanta pena.~ ~
14 15| bitume e terra gialla con acqua ragia, disegnai con un pennello
15 16| Non ti ricordi di quando?..Acqua passata, caro Geppino, non
16 17| lentamente, uggiosamente, l'acqua cola dal cielo color cenere,
17 17| nessuno si avvede del cieco; l'acqua ha ripreso a cadere a dirotto,
18 17| la luce non filtra.~ ~L'acqua ormai viene a torrenti,
19 18| giunchi, che emergeva dall'acqua e pareva la testa arruffata
20 18| che stanno in terra e nell'acqua, s'è tuffato (mi spiego)
21 18| di tirarle al salto dell'acqua.... e fu bene.~ ~«Restai,
22 20| Lungo il greto turchino l'acqua gialla gorgogliava rapida
23 21| provviste e cenarono.~ ~L'acqua era diventata, nel fiasco,
24 22| andava in cucina, tirava l'acqua, metteva il paiolo a bollire,
25 22| un cencio inzuppato dall'acqua.~ ~Il gatto, sulle quattro
26 23| fondo, vicino alle pile dell'acqua santa, il «loggione» del
Novelle selvagge
Novella
27 1| viottoli usati e pozze d'acqua le macchie bianche delle
28 1| trovato a dormire sotto un'acqua torrenziale ed egli si scusò
29 2| in un amplesso verde, l'acqua colando e i ghiacci disgelando
30 3| spinse cane e pietra nell'acqua livida che s'aprì e si richiuse,
31 3| veniva, colla brocca dell'acqua, coi piatti, i bicchieri,
32 3| rozzamente contorto, e di fuori l'acqua scrosciava con rumore ampio
33 3| in un languore molle, e l'acqua aveva smesso di cadere;
34 5| risparmiarmi due gocciole d'acqua.... – E, camminando sempre,
35 5| faccia, tra 'l velo dell'acqua, vedevo le pecore fuggire
36 6| esempio! Poi, ripensando all'acqua bevuta di un borriciattolo
37 6| macchia, per via di quell'acqua che ho bevuta, solo come
38 7| incurante di caldo, di freddo, d'acqua o di geli, aveva il corpo
39 9| viottolo il quale accompagna l'acqua di quel borro che fa un
40 9| somigliava come una gocciola d'acqua a un'altra) – e vengo a
41 10| prato dove luceva la pozza d'acqua salmastra ed egli stentava
42 11| quando il crosciare, come d'acqua cadente, della boscaglia
43 13| compare, empì le botti d'acqua e naufragò apposta, in un
44 13| Lui metteva un fiasco d'acqua voltato rapidamente in giù
45 13| aspettava. Di lì a poco l'acqua cedeva il posto al vino,
46 13| secche nascoste a fior d'acqua, che Dio ne liberi a non
47 13| che affiorerà di sotto l'acqua a un tratto, colla punta
48 13| dove ci sono trenta metri d'acqua.~ ~– È tutto qui?~ ~– Non
49 13| dondolava come dormisse sull'acqua e, ogni tanto, colle piante
50 14| gabbiano remeggiava sull'acqua agitata da una maretta incipiente,
51 14| gagliardamente, spruzzandoci d'acqua e di sangue, poi s'irrigidì.~ ~
52 14| lontano balzando a volo sull'acqua che cominciava a spruzzarci,
Novelle toscane
Novella
53 1| me, a furia di fegato e d’acqua con lo zolfo; e non la darei
54 1| casalingo e qualche sorso d’acqua di borro, risposi brusco:~ ~—
55 1| libeccio fresco, che sapeva d’acqua lontano mille miglia; l’
56 1| in lontananza, chiedendo acqua; un lampo rossastro illuminò
57 1| verso la fonte, a prendere l’acqua da versar nella semola.~ ~[
58 1| respinto da una folata d’acqua diaccia. Tutto era buio
59 1| continuavano sempre, mentre l’acqua, ora, scrosciava a diluvio,
60 2| diluvio asfissiante.~ ~E l’acqua non si fece aspettare, davvero.~ ~
61 2| tetto di lamiera, da cui l’acqua si rovesciava, piangendo,
62 2| spazio; ma lo spruzzo di acqua fredda, che dal finestrino
63 2| vicini ora lontani, dell’acqua fitta, regolati dal vento.~ ~
64 2| dell’uragano rinforzava, l’acqua raffittiva, il vento, fischiando
65 2| con frasi senza senso.~ ~L’acqua soltanto rispondeva, scrosciando
66 3| intenti ad asciugare l’acqua che aveva impregnato i loro
67 6| da tutte le parti; poi l’acqua principiò a venir giù a
68 8| senta male e sia andato all’acqua? E via, su per il borro
69 8| un barile, dalla grande acqua che aveva ingollato... Si
70 9| stoppie? E il mare? tutto acqua, acqua, acqua e basta? E
71 9| E il mare? tutto acqua, acqua, acqua e basta? E il bastimento?»~ ~
72 9| mare? tutto acqua, acqua, acqua e basta? E il bastimento?»~ ~
73 10| quella parte; e io vo contr’acqua...»~ ~[120] E mi fermai,
74 15| commossi, fitti velari d’acqua, che si polverizzava sulle
75 15| Finché una sera, mentre l’acqua era stata un poco dal rovesciarsi
76 16| della muraglia, tirava l’acqua, appendeva il paiolo di
77 16| scampo, tuffandosi sotto l’acqua [187] alta a chiappar l’
78 16| masso e masso filtrava l’acqua con uno sgocciolio sordo,
79 16| canneto era battuto da un’acqua sorda e fitta, e i sassi
80 16| respiro gelido e possente dell’acqua che corre veloce lo investì,
81 17| restavo immobile in mezzo all’acqua.~ ~Egli è che questa, sotto
82 17| fui sull’argine, grondando acqua dal ginocchio in giù; e
83 17| nel mezzo alla bufera! L’acqua ogni tanto sboccava dal
84 17| Sotto la violenza dell’acqua, l’argine aveva ceduto in
85 17| turchino; distinsi bene l’acqua gialla abbassata, che, scemando
86 17| petto, e, mentre fuori l’acqua, scrosciando alla fine con
87 18| foresta, vicino a un corso d’acqua, sopra a un prato delizioso
88 18| della cuccia di legno e dell’acqua inzolfata.~ ~— Ma i tuoi
89 21| grandi occhi sereni come l’acqua del ruscello a cielo chiaro,
90 21| lacci me li portava via l’acqua, che aveva mutato tutti
91 21| addirittura velata dall’acqua, che aveva continuato a
92 21| lasciasse piombare nell’acqua, o aggirando in una vertiginosa
93 21| margine del borro, di cui l’acqua cominciava a schiarirsi,
94 21| in una tonda gocciola d’acqua, raccolta nel calice d’un
Uomini, bestie, paesi
Storia
95 1| come deità marine stillanti acqua dai ciuffi neri dei capelli
96 1| si buttarono in mare.~ ~L’acqua, al settemplice colpo dei
97 1| muore mai neanche fuori dell’acqua?~ ~– Di quello!~ ~Il maestrale
98 3| farmacia, un mastello d’acqua sporca colse in capo la
99 6| di pietra alzava a fior d’acqua il vertice del suo triangolo
100 6| mi lasciai scivolare sull’acqua facendo il morto.~ ~» Fu
101 6| nati (si può dire) nell’acqua..... ~» Verso il tramonto
102 6| mi lasciai piombare nell’acqua guardando, sopra di me,
103 8| ormai a risballottolare nell’acqua il guscio di noce a benzina.~ ~
104 12| per piacere, un poca d’acqua di ragia?~ ~Corsi a pigliar
105 12| porgessi la bombola dell’acqua di ragia, dicendomi:~ ~–
106 12| rispondere, la bombola dell’acqua di ragia e ne versò un poca,
107 12| pizzico di gesso spento nell’acqua chiuse la microscopica apertura
108 12| dopo averle bruciate con l’acqua di ragia e quei disgraziati
109 13| foresta, vicino a un corso d’acqua, sopra a un prato delizioso
110 13| della cuccia di legno e dell’acqua inzolfata.~ ~– Ma i tuoi
111 14| cena, e un tegame pieno d’acqua; poi io mi misi, col lampione
112 14| insinuarsi dovunque, come l’acqua.....~ ~Piano piano m’affacciai
113 14| depositarono in terra un catino d’acqua e un bel tegame d’avanzi,
114 15| tentano qualche accordo, l’acqua del ruscello si ferma, quasi
115 17| corna a balestra fuori dell’acqua inutilmente vibrate contro
116 18| incandescente immerso nell’acqua.~ ~Il condannato, tenta
117 18| manciata di paglia, un sorso di acqua soltanto!.....~ ~Poi si
118 19| da alcuni sassi a fior d’acqua che avevamo sapientemente
119 19| insinuava nelle grotte a fior d’acqua, le consumava col suo bacio
120 20| scalzatomi, spinsi la barca nell’acqua, vi saltai dentro e presi
121 20| un’enorme pinna a fior d’acqua.~ ~Non un uccello nel cielo,
122 20| soprannaturale.~ ~Sotto di me l’acqua era di un verde smeraldo
123 20| un tempo dell’aria, dell’acqua, della terra, esistendo
124 21| case, pioviscola adagio. Un’acqua «consolata» che prepara
125 22| dentro, caldo e diaccio, acqua di fuori, nebbia d’un turchino
126 22| asciugarsi dalla fronte l’acqua e il sudore, e mi rispose
127 22| gigliese si riparava dall’acqua, che, ora, pioveva giù grossa
128 22| son mosse dalla costa; l’acqua e la nebbia seguiteranno
129 22| rammontava in faccia e l’acqua obliqua che ci frustava
130 23| intorno alla montagna da cui l’acqua cheta eternata dall’Alighieri
131 23| di baccalà, scuotendoci l’acqua di dosso e appena, tra il
132 23| fra il pulviscolo dell’acqua rammulinata dal vento, le
Uomini e bestie
Novella
133 1| Incurante del freddo, dell'acqua, della guazza che penetra
134 1| in Valdarno bevvi molta acqua da una sorgente, ed era
135 3| gli porto serpi, uccelli d'acqua, grilli, farfalle, lei m'
136 3| antidiluviani i quali vivevano nell'acqua bollente, sottoterra.~ ~
137 4| famosa.~ ~Una notte in cui l'acqua veniva a rovesci, come Dio
138 5| foresta, vicino a un pozzo di acqua, sopra un prato delizioso
139 5| della cuccia di legno e dell'acqua inzolfata.~ ~— Ma i tuoi
140 6| avere assaggiato altro che acqua?~ ~— Ma se è morta di petto!~ ~—
141 6| brutte parole! con tutta l'acqua che m'ha ammollato, col
142 6| prè!~ ~— Sì? ma anche l'acqua — si rivoltò inviperito
143 6| vaso, pigliava un fiasco d'acqua dolce e lo rovesciava a
144 6| Per la legge dei liquidi l'acqua, più pesante, usciva tutta
145 7| due bertuelli, avvelena l'acqua col cloruro e vi piglia
146 7| sbollendo pian piano, come fa l'acqua nella pentola, tirata via
147 7| a lavare?~ ~— Con quell'acqua sudicia?~ ~— E l'anatre?
148 7| urlando.~ ~Ma il rombo dell'acqua che dalla cateratta sollevata
149 7| ora, d'aver buttato via l'acqua della gora e di avermi sciupato
150 9| non essere spruzzate dall'acqua, interrogando il mare se
151 9| aveva un cuore tenero come l'acqua, borbottando fra i denti,
152 9| addormentato sul pelo dell'acqua.~ ~E subito parve che un
153 11| In fin dei conti non era acqua da occhi... E con che modi
154 12| cacciatori, fanno piovere l'acqua grossa come le schegge,