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Emilio de Marchi, il romanziere conosciuto anche fuori d'Italia, l'autore di quei sani libri di educazione che reser più facile la nostra giovanile esperienza, scendeva spesso colla sua grande bontà al livello di noi, che allora.... eravamo piccini; e componeva monologhi, commediole, farse che poi si recitavano nel suo giardino o nella sua casa, che in quei tempi era la casa della felicità.
Conosceva le nostre forse, le nostre attitudini, i nostri difetti anche, e per divertirci, educarci, e per farci figurare, inventava, scriveva e c'insegnava lui, con la solita pazienza; poi, senza bisogno di palcoscenico, scostando qualche mobile d'una sala e pregando una zietta di suonare al pianoforte un allegro intermezzo, ci improvvisavamo artisti consapevoli della nostra parte e si recitava innanzi a una folla di parenti e d'amici.
Che festa all'annuncio, OGGI SI RECITA IN CASA DELLO ZIO EMILIO!
Vi figurate la gioja dei nonni e bisnonni che da un pezzo non andavano più a teatro, delle domestiche che si affacciavan curiose agli usci, dei piccini che comprendevano tanto bene tutto quanto dicevamo, e cercavan di riconoscerci sotto la cuffiaccia, o il vestito di giardiniere? Bei tempi!...
Una volta anche abbiamo recitato in un grande studio, colle pareti tappezzate di libri, per rallegrare un illustre infermo al tramonto della vita, e non scorderemo mai la sua commozione e il suo benevolo sorriso.
Adesso noi siamo grandi e non si recita più.... ma pensammo di raccogliere per voi bambini questi piccoli lavori di chi ci amò tanto e fece lieta la nostra fanciullezza.
Divertitevi, rallegrate le vostre famiglie e vogliate bene ai