Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Oggi si recita in casa dello zio Emilio

GLI ANELLI D'ORO (DRAMMA PER BAMBINI)

SCENA QUARTA. Teresina e Giacomino.

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SCENA QUARTA.

 

Teresina e Giacomino.

 

Teresina.

 

Sei qui? Che cos'hai? è vero che sei pallido.

 

Giacomino sottovoce.

 

Chiudi l'uscio....

 

Teresina.

 

Eseguisce e torna.

 

Che c'è? tu tremi.

 

Giacomino.

 

Una gran disgrazia. Non ci può sentire la mamma?

 

Teresina.

 

Di' piano....

 

Giacomino.

 

Faremo un brutto Natale, forse più brutto di due anni fa.

 

Teresina.

 

Tu mi spaventi.

 

Giacomino.

 

Certo più brutto se Dio non ci pone un rimedio.

 

Teresina.

 

Conta, per amor di Dio.

 

Giacomino.

 

Padron Pietro mi ha cacciato via.... peggio, mi farà forse arrestare come un ladro.

 

Teresina.

 

Ladro, ladro tu?

 

Giacomino.

 

Tu sai che io non sono un ladro....

 

Teresina.

 

Oh Giacomino!... ma come è accaduto?...

 

Giacomino.

 

T'ho detto che in bottega c'è un nipote di padron Pietro, un ragazzo grande di sedici anni, un certo Beniamino....

 

Teresina.

 

E mi hai detto anche che egli ha il vizio di far scomparire gli anelli di suo zio....

 

Giacomino.

 

Beniamino sa che io mi sono accorto di questo suo vizio e mi ha minacciato bruscamente una volta, se osavo parlare....

 

Teresina.

 

Me l'hai detto. Tu hai anche qualche sua lettera di minaccia....

 

Giacomino.

 

Ora padron Pietro si è accorto e ha aperto gli occhi. Beniamino per sviare i sospetti ha pensato di tendermi una trappola. Stamattina uscivo per una commissione quando sentii chiamarmi nello studio del principale. Entro e lui mi dice: Vien qua.... Mi afferra per un braccio, mi caccia la mano in tutte le tasche del soprabito, e qui, nel taschino di sotto, tira fuori due anelli d'oro....

 

Teresina.

 

Chi? padron Pietro?

 

Giacomino.

 

Sì.

 

Teresina.

 

Che cosa t'ha detto?

 

Giacomino.

 

- ....Ora capisco chi fa scomparire i miei anelli - grida fuori di il vecchio furioso. - ....To' questo per ora - e mi un gran ceffone. - Va via, e preparati a render conto di tutto davanti alla giustizia....

 

Teresina.

 

Davanti alla giustizia?... e tu che cosa hai detto?

 

Giacomino.

 

Ho protestato ch'ero innocente.... Ma non mi ha lasciato parlare; mi ha cacciato via come un cane. Come può permettere nostro padre questa vergogna?

 

Teresina.

 

Tu non hai detto che Beniamino è il ladro?...

 

Giacomino.

 

Non mi crede, non vuol credere; Beniamino è suo nipote, e ogni mia scusa è un'ingiuria che io faccio alla sua famiglia.

 

Teresina.

 

Eppure è stato lui a nascondere gli anelli nella tasca del tuo soprabito....

 

Giacomino.

 

Certo è stato lui, ma io non posso provarlo. Mi farà arrestare....

 

Teresina.

 

O Madonna addolorata, abbiate compassione di noi....

 

Angelica di dentro.

 

Teresina....

 

Teresina.

 

Zitto, la mamma. Non diciamolo nulla. Sta' su, fingi di accomodare il presepio.... Vengo, mamma.

 

Piano.

 

Se si potesse andare insieme da padron Pietro?...

 

Angelica.

 

Ora, Enrichetto, mi pare addormentato. Io scendo qui sotto dalla signora Bettina e torno subito; tu accendi intanto il fuoco....

 

Esce a sinistra.

 

Teresina.

 

Sì, mamma..... - Se andassimo insieme da padron Pietro, tu potresti dargli le prove della tua innocenza....

 

Giacomino.

 

Quali prove se egli non mi vuol credere? e che servirà la mia innocenza quando io sarò arrestato e condannato? Se io fuggissi?

 

Teresina.

 

No. no, se tu fuggi ti crederanno colpevole. E poi dove vuoi andare? che cosa dire alla povera mamma? noi andremo Insieme dal giudice. Parlerò io per te.

 

Giacomino.

 

Il giudice crederà più a padron Pietro che a te.

 

Teresina.

 

Madonna, mandatemi un buon pensiero. Se tu scrivessi una bella lettera al tuo padrone?

 

Giacomino.

 

Se non crede alle mie parole e alle lagrime, non crederà alla mia lettera.

 

Teresina.

 

Quando tu levi il soprabito dove lo lasci di solito?

 

Giacomino.

 

Nel magazzino cogli altri. Beniamino ha colto il momento In cui ero occupato in bottega e ha nascosto gli anelli. Dopo è andato ad accusarmi allo zio.

 

Teresina.

 

E lo zio vuol bene a questo suo nipote?

 

Giacomino.

 

Più che a me. È un uomo severo e un poco avaro.

 

Teresina.

 

Eppure Dio non può lasciar condannare un innocente!

 

Giacomino.

 

Zitto, hanno bussato alla porta.

 

Teresina.

 

Chi sarà?

 

Giacomino.

 

Se fossero le guardie? se venissero per arrestarmi?

 

Battono.

 

Teresina.

 

Il cuore mi vuol scoppiare....

 

Giacomino.

 

corre a guardare nella serratura.

 

Dio mio, è lui.

 

Teresina.

 

Chi?

 

Giacomino.

 

Padron Pietro.

 

Teresina.

 

Venga pure; gli parlerò io. Non lasciarti vedere; va di e non uscire se non ti chiamo.

 

Lo manda via.

 

Ora vedremo questa faccia di vecchio tiranno. - Avanti, avanti, signor Pietro riverito....

 

 

 


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