Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Oggi si recita in casa dello zio Emilio

CHI NON CERCA TROVA (PER BAMBINI).

SCENA PRIMA. Ghita, Nunziata, Albina e Lucia.

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SCENA PRIMA.

 

 

Ghita, Nunziata, Albina e Lucia.

 

Le ragazze stanno filando e cucendo intorno a un tavolino, e cantano un'aria campestre.

 

Ghita.

 

Ragazze, chi di voi vuol maritarsi?

 

Nunziata e Albina.

 

Io.

 

Ghita.

 

Vedete le pretenziose. Non sanno tenere in mano l'ago e la pezzetta e già pensano a maritarsi.

 

Nunziata.

 

Ai vostri tempi, nonna Ghita, non era così?

 

Albina.

 

E non l'avete trovato anche voi il vostro Bartolomeo?

 

Ghita.

 

Ai miei tempi le ragazze non avevano il capo alle frasche. Facevano quel che volevano il e la mamma. Non si perdeva il tempo in ciarle alla fontana, e al marito si portava una dote di buona volontà di lavorare.

 

Nunziata.

 

Che bei tempi! allora le ragazze portavano gli zoccoli d'oro.

 

Albina.

 

Non aprivano la bocca che per dire dei rosari.

 

Ghita.

 

Erano meno ambiziose, signor sì. Non si vedevano tanti nastri e tante fettuccie. Un giovinetto quando andava a cercare la sposa guardava se aveva il dito punzecchiato dall'ago. Certe manine da contessa erano una cattiva raccomandazione.

 

Nunziata.

 

Insomma ai vostri tempi, mamma Ghita, piacevano le brutte.

 

Albina.

 

Ora capisco perchè vi siete maritata anche voi

 

Lucia.

 

Senti le brutte sfacciate!

 

Ghita.

 

Tu non vuoi maritarti, Lucia?

 

Lucia.

 

Io no. Io proferisco curare le oche.

 

Ghita.

 

Sapete chi è arrivato al mulino?

 

Nunziata e Albina.

 

Chi?

 

Ghita.

 

Martin dell'Olmo, il figlio di Iseppe mugnaio, che ha finito il suo servizio militare.

 

Nunziata.

 

È venuto una volta vestito da bersagliere.

 

Ghita.

 

È un bel giovanotto eh?

 

Albina.

 

È vero che cerca moglie?

 

Ghita.

 

Per le curiose è stata fatta una prigione nuova.

 

Albina.

 

Si diceva che volesse sposare voi, nonna

Ghita.

 

Ghita.

 

Guardate ragazze che chi scherza le vecchie non arriva a portare la cuffia.

 

Lucia.

 

Io non ho detto nulla di male, nonna Ghita.

 

Ghita.

 

Tu, Lucia, sei la meno diavola, quantunque anche a te piaccia far la gatta morta. Vedo però che ti piace lavorare e in chiesa tu gli occhi li tieni sempre verso l'altare.

 

Nunziata e Albina.

 

E noi, forse?

 

Ghita.

 

Voi cercate sempre qualche cosa che stentate a trovare. Ai miei tempi le brutte si maritavano, ai vostri le belle restano a spulciare li gatto.

 

Nunziata.

 

Questa è per te, Albina.

 

Albina.

 

Ti pare? Io non sono un sole di bellezza.

 

Nunziata.

 

Che cosa racconta di bello questo Martin dell'Olmo?

 

Ghita.

 

Ora voi mi fate la corte, eh?.... Sapete che nonna Ghita ha la mano felice per certe cose. E me ne vanto! Da che ho perduto il mio povero Bartolomeo avrò a quest'ora combinato più di quarantacinque bei matrimoni. E tutti mi benedicono. Non c'è in tutto il circondario per un giro di dieci miglia un giovinotto un po' in gambe che non venga a cercare consigli a nonna Ghita della Vela.

 

Nunziata.

 

Sai tu, Albina, perchè nonna Ghita porta queste saccoccie così grandi?

 

Albina.

 

Di qua tiene i bei giovinetti e di le brutte ragazze.

 

Ghita.

 

Sissignore, sissignore: di qua i bei giovinotti e di le ragazze di giudizio.

 

Albina.

 

E tra una castagna e l'altra fa così...

 

Fa il gesto di unir le mani.

 

Ghita.

 

Sissignore, faccio così. E ho visto molte ragazze che prima soffiavano di superbia venire a battere al mio uscio: "Nonna Ghita, fate la carità a una povera ragazza".

 

Nunziata.

 

Noi non andiamo a cercare la carità.

 

Ghita.

 

Verrete anche voi.

 

Nunziata e Albina.

 

No, no....

 

Lucia.

 

Nonna Ghita, se trovate un maritino di carta pesta, tenetelo in serbo per me.

 

Ghita.

 

Allora ti metto nella saccoccia, Lucia.

 

Nunziata.

 

Si vive benissimo anche così....

 

Albina.

 

Io odio quel brutti serpenti che si chiamano uomini.

 

Ghita.

 

Già, già, già....

 

Nunziata.

 

Sono tutti ubbriaconi, bestemmiatori....

 

Albina.

 

Ci picchiano come carne di polpette.

 

Ghita.

 

Già, già, già....

 

Lucia.

 

Ma che sia piccino, da poter chiudere nell'agoraio.

 

Ghita.

 

Tu lascia fare a me. Ti ho già messa nella saccoccia.

 

Nunziata e Albina.

 

Anche noi, anche noi.

 

Ghita.

 

Lor signori non son della nostra pasta, per loro verrà qualche principe di Calicut a cavallo d'una lumaca. Ma che si diceva di Martin dell'Olmo? Ah, che si è fatto un bel giovinetto. A soldato me l'hanno ripulito e ha messo un paio di baffetti che è una meraviglia. Mi contava poi una certa storia....

 

Nunziata e Albina.

 

Che storia?

 

Ghita.

 

Eccolo qua. La faremo contare a lui.

 

 

 


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