Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Oggi si recita in casa dello zio Emilio

UN UOMO AMANTE DEL QUIETO VIVERE (SCHERZO IN UN ATTO PER GIOVINETTI).

SCENA SECONDA. Monologo di Don Tranquillo.

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SCENA SECONDA.

 

Monologo di Don Tranquillo.

 

Si accomoda prima la veste indosso, fa un nodo al fazzoletto del collo, si schiaccia in testa la callotta, piglia un pizzico di tabacco, e con tono di filosofo rassegnato comincia:

 

Proprio un bel divertimento! crescentino era un paesetto quieto, solitario, quasi perduto in mezzo ai boschi, di costumi pastorali e semplici, dove un galantuomo amante del quieto vivere poteva sperare di trovare un vero e perfetto riposo nel seno innocente della natura.

Crescentino era un'oasi in mezzo a questo arido deserto che si chiama il mondo degli intrighi, dei pettegolezzi, degli affari, delle invidie, delle ambizioni, dove io venivo tutti gli anni in questa mia villa a rifarmi lo spirito nella contemplazione di queste praterie belle, verdi, fiorite,

 

le farà quasi vedere col gesto

 

dove non odi che il gorgoglio dei ruscelli, qualche gorgheggio o cip cip d'uccellino, e il dlen, dlen, dlen....

 

con voce delicata

 

degli armenti pascolanti....

 

Rimane un istante come beato in contemplazione.

 

Ma era scritto che doveva spuntare anche per Crescentino il giorno del progresso. Mio cognato Ippolito, deputato. consigliere, segretario, tre o quattro volte cavaliere, uomo omnibus, venuto un giorno a far colazione da noi, scoprì che a Crescentino non c'era nemmeno una strada ferrata e una stazione.

 

Affrettando il discorso.

 

Presto, presto, carta, penna e calamaio, scriviamo una petizione al Consiglio di Stato, un'altra al Parlamento, si aprono sottoscrizioni d'azionisti; si facciano subito i rilievi, ed ecco arrivato il beatissimo giorno della inaugurazione.... S'invitano le autorità, la banda, ed il clero e cim e cim andiamo ad inaugurare il progresso di Crescentino.... Oh! un bel gusto: alzarsi presto, infilare l'abito a coda, i guanti chiari, metter tanto di cravattino bianco, per rimanere poi due ore e mezzo sotto la pioggia esposti ai colpi del vento, coi piedi nel fango, in mezzo ai villani che ti pigiano, ti urtano, ti ammaccano le costole e tutto ciò per il profitto di.... di.... di....

 

starnuta

 

di prendere un bel raffreddore....

 

Chiamando verso l'uscio.

 

Melchisedecco, le mie pantofole! ....un raffreddore e forse anche una bron.... bron....

 

tossisce

 

bronchite e tutto questo per il piacere d'intendere il signor vice - prefetto a proclamare il progresso economico delle nostre castagne. Bah! ne troveremo sette per guscio adesso.... e c'è della gente che si diverte! Povera umanità! Se Crescentino era prima un paesello simpatico ed idilliaco come un'egloga virgiliana, adesso colle sue quattro corse al giorno di arrivo e quattro corse di partenza, coi treni merce, gli espressi, gli straordinari, ecc., è un paesaccio come tutti gli altri. Anche quelle poche quaglie scapperanno via.

La mattina non avrai ancora aperti gli occhi che sentirai fiiii

 

imita il fischio

 

di qui, poi di nuovo fiiii di , poi dlen dlen, dlen dlen, dlen dlen

 

con voce aspra

 

e poi ciuff.... ciuff.... bum.... bum.... La sera lo stesso;

 

affrettando il discorso

 

starai per chiudere gli occhi quando di nuovo.... fiiii.... dlen, dlen, dlen.... perepèè bum, bum.... La domenica sarà un andare e venire di villani e di borghesucci festajoli

 

c. s.

 

che prima stavano a casa loro a rosicchiare castagne; d'autunno sarà una persecuzione di visite nojose, tutta gente che prima si contentava di scrivere e che adesso vorrà approfittare di questa comodità per riempirti la casa, per....

 

Forte.

 

E queste pantofole?

Per me son dell'opinione del Chinesi, che dopo averlo provate le hanno strappate tutte le ferrovie. Gran paese la China! Vorrei anch'io poter innalzare una gran muraglia di porcellana intorno alla mia casa per tener lontani questi nuovi barbari del progresso. Mio cognato è di questi. Egli farebbe una strada ferrata anche sotto il tuo letto. E mia moglie gli va dietro, si scalda la testa e per qualche libro francese che ha letto, per qualche elogio che le hanno fatto i giornali, crede d'essere la regina Teodolinda.

 - Melchisedecco, lumaca.

Mia moglie vorrebbe che anch'io mi agitassi, mi scalmanassi, mi facessi portare candidato in qualche cosa.... Io! pazienza benedetta! non mi fido nemmeno degli asini che mi portano e devo farmi portare dagli elettori!

Se è necessario soccorrere il poverello e far del bene al popolo, eccovi la mia borsa, pigliatevi pure un pezzo della mia terra, fabbricatevi pure scuole, asili, ospedali....

 

con rilievo

 

manicomi, fin che volete. Se vi son lagrime da asciugare pigliatevi pure tutti i miei fazzoletti o anche qualche lenzuolo, ma per carità, non mi seccate con idee incomode e ambiziose.

Mol....chi....sedecco! lumacone.

 

 

 


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