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UN UOMO AMANTE DEL QUIETO VIVERE (SCHERZO IN UN ATTO PER GIOVINETTI). SCENA QUINTA. Don Ippolito e Don Tranquillo. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Don Ippolito e Don Tranquillo.
Si può venire?
raccoglie l'ombrello caduto in terra e lo colloca in un cantuccio.
Mi rincresce disturbarvi, Vostra moglie vi cerca per mare e per terra, caro don Tranquillo, Ha cento cose da dimandarvi.
A me basta questo piede da grattare.
Che ci avete fatto a quel piede?
Non sapete! poco fa, laggiù, nella folla, una bestia ferrata l'ha creduto un ciottolo.... e paf! sicuro.... Un male, vi dico, che fa vedere tutte le stelle come un telescopio.
O diavolo, vi siete fatto molto male? Lasciate vedere.
Ahi ah! non toccate.... La bestia dalle lunghe orecchie ha voluto vendicarsi.
Ora che hanno fatta la ferrovia ci sarà meno lavoro per lei; e poichè si sa che anch'io sono azionista.... ahi! ahi!
Volete che faccia venire il dottor Cerotti? è qui.
No, no, è quasi passato: è una semplice contusione. Vedete la differenza, cognato mio, tra noi; io li porto gli asini, e voi.... vi fate portare.
Pare che il vostro piede non v'impedisca di fare dello spirito. Comincio quasi a dubitare che sia un male, dirò così, diplomatico.
Pigliatelo come volete, ma non toglietemi alle mie pantofole.
E se invece io vi pregassi d'un piccolo sacrificio?
Volete che io sottoscriva ancora diecimila lire per una strada ferrata nelle nuvole?
Vi ringrazio: nelle nuvole ci si va anche senza strade. Vengo a darvi la bella notizia che avremo tra i nostri invitati anche il Segretario generale del Ministero dei Lavori Pubblici.
Davvero? è un onore che mi fa dolere anche l'altro piede.
Io devo molta gratitudine al Segretario generale perchè, si può dire, è merito suo se Crescentino oggi ha una strada ferrata.
Davvero? se mi capita nelle mani sta fresco.
Egli viene apposta per voi.
Per me? io non ho strada in aria.
Nella mia molto specificata relazione al Ministero, intorno all'esecuzione di questo nuovo tronco che allaccia Crescentino coi principali centri industriali dell'Alta Italia....
....insieme ai sacrifici compiuti dai diversi comuni ho dovuto naturalmente tener conto delle offerte dei privati e specialmente di quelle date a premio perduto. Quindi il vostro nome figura primo nella lista.
Dovevate dire ch'è stata mia moglie.
O voi o vostra moglie poco importa nel caso nostro. Il fatto è questo: che Sua Eccellenza il Ministro, sensibile come sempre per tutti coloro che cooperano direttamente o indirettamente alla prosperità e al miglioramento morale e materiale del paese, ha preso nota della mia relazione e
con rilievo
vi manda oggi per mano del suo Segretario generale le insegne di cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro....
Ahi! ahi! queste sono pugnalate al cuore d'un galantuomo che ama il suo quieto vivere. Caro cognato, e non potreste pigliarle voi queste insegne?
Vi farei volentieri questo piacere se potessi.
E perchè non potete?
Son già cavaliere.
Guarda che disgrazia! anche questa mi doveva capitare quest'oggi.
Io capisco, caro cognato, che un uomo possa amare il suo quieto vivere; ma ci sono dei doveri sociali, ai quali un buon cittadino non può sottrarsi senza incorrere nel biasimo delle persone oneste.
Tra i doveri del buon cittadino mettete anche quello di lasciarsi crocifiggere?
Capisco la semplicità della vita o dei costumi, ma guardate che questo eccessivo amore al riposo non sia poi in fondo della poltroneria bella e buona. E la poltroneria è sorella dell'egoismo.
Non è la prima volta che noi disputiamo su questo argomento o pur troppo, come due filosofi di scuole diverse, siam fatti per non intenderci. Voi avete scritto (scusate la mia franchezza), sulla vostra bandiera: Seccare il prossimo come sè stesso. Io invece: Vivere e lasciar vivere. Son due bandiere che possono liberamente sventolare all'aria libera. Io non impedisco che voi conduciate in casa mia non soltanto il Segretario generale, ma anche il Ministro se vi garba, il prefetto, il maresciallo e tutta la guarnigione di terra e di mare, non esclusa l'artiglieria e qualche fregata. Similmente non impedisco a mia moglie d'invitare non solo il sindaco e il segretario comunale, ma anche, se occorre, l'organista, il sagrestano e il facente funzione di vice - campanaro. Ma invoco per me.... un pajo di pantofole.
Don Ippolito un poco irritato.
Nessuno vuol rubarvele le vostre pantofole.
Ma non posso ricevere quei bravi signori in questo arnese.
Non vi manca nemmeno un pajo di scarpe.
Don Tranquillo più eccitato.
Mi manca la volontà di metterle.
Son cose di convenienza, meno faticose di quel che credete.
Ho io cercato qualche cosa al signor Ministro?
E allora perchè siete venuto al mondo, se vi seccano tanto gli uomini?
Ho io domandato al buon Dio che mi mettesse al mondo?
Voi fareste uscire gli usci dai gangheri.
E voi pure se la mia pazienza non avesse gangheri d'acciaio.
E non vi pare che per troppo amore al vostro quieto vivere facciate vivere molto incomodamente gli altri?
Lasciatemi nel mio guscio.
Forse che è minor fatica calzare una scarpa, infilare un abito, che fingere la parte di zoppo, tossire e starnutare per forza, inventare bugie e paradossi, tormentare il vostro servo con centomila bisognini e fare innanzi al mondo la figura d'un orso selvatico?
E aggiungete: ascoltare delle prediche noiose....
....con citazioni.
Voi non siete un egoista, no....
Meno male.
Il vostro cuore è aperto a tutti i buoni affetti del bene.
Don Tranquillo con ironia.
La vostra mano soccorre e benefica largamente; ma avete un gran torto....
Don Tranquillo c. s.
Oh, oh!
Invece di lasciar venire da sè quella pace che tien dietro naturalmente ad ogni buona azione, vi affaticate a cercarla dove non c'è....
Dove?
Nelle pantofole.
Ah cognato! che direste di me s'io vi rinfacciassi tutto quel che penso di voi in questo momento?
Avrei la pazienza d'ascoltarvi e di perdonarvi.
Credete forse che non vi sia un mestiere più degno di un libero cittadino, di quello di mettere il naso
con sarcasmo
nelle pantofole altrui!..
Scusate, non lo farò più. Dirò dunque al Segretario generale che una bestia ferrata....
Come vi piace. Dirò che un asino vi ha morsicato....