Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Vecchie cadenze e nuove

PARTE II LE VAGANTI IMMAGINI

A VICTOR HUGO

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A VICTOR HUGO

 

SALMO

 

Anno 1885

 

Tu muori, o te felice, ultimo vate,

A cui sorrise eterna giovinetta

La gloria, a cui sorride oggi la morte.

 

Bello è il morir ove chi passa incontri

Già festeggianti sull'aperta via

Le create speranze pellegrine.

 

Ahi tristo se allo spegnersi del sole

Non si ralluma una segreta lampa

Nella cella del cor! Piomba la creta

 

Negli abissi dell'umida spelonca

Ove regna la morte e si dissolve

Anche l'amore al crepitar dell'ossa.

 

A Te i campi si schiudon della luce,

A Te l'azzurro padiglion del cielo,

E il fluttuante mar dell'infinito.

 

Dalla soglia del mondo anche dipartono

Teco i fantasmi del tuo santo core:

E come nebbia in un baglior di sole

 

Volano teco ove in lor patria stanno

I sogni e stanno l'anime fanciulle

Delle belle fanciulle e degli eroi.

 

Ecco vengon dai gotici segreti

Di Nostra Donna le vaganti istorie,

Teco vengon le mitiche leggende

 

Cozzanti nel rumor aspro dell'armi

E i regi e le fortune alte di Francia

E il pianto e il core dell'afflitto Reno.

 

A Te vengono incontro in un sereno

Nembo di fiori e di farfalle i bimbi

Come a padre gentil - Salve - gridando,

 

- Candido vecchio, o coronato araldo

Della pace, o signor del dolce canto,

Che porti in ciel la voce della terra.

 

- Noi siamo i sogni, le speranze, gli astri,

Che tu chiamavi coi notturni inviti,

O poeta, noi siamo gl'Ideali.

 

- Noi, se ci prega un pio col mesto canto,

Scendiam nei solchi arsi dal sol e siamo

Ai solchi la rugiada mattutina.

 

- Noi scendiamo alla culla ove sospira

L'orfanello ed entriam larve ridenti

Nella rete dei suoi teneri sonni.

 

- Obbedienti al delicato incanto

Delle tue dita scorrerem di fiori

 A seminar la terra, e di sorrisi,

 

- Finchè ritornerà sopra i gradini

Del tempo l'armonia della tua cetra

Finchè un sospir mandi dal cor Natura -

 

O vivi, o gente altera ed infeconda,

Più amor non freme nell'umana selva?

Ahi, la voce di Lui spinta dal vento

 

Come una voce d'organo si perde

Nei silenzi del ciel! - Col suo poeta

Muore un raggio di Dio sopra la terra.

 

 

 


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