Emilio De Marchi: Raccolta di opere
Emilio De Marchi
Vecchie cadenze e nuove

PARTE III GLI INTIMI SENSI

VOCE DALL'ALTO

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VOCE DALL'ALTO

 

Dalla mia spoglia uscita

Or batto l'agil volo,

Non in un angol solo

Del ciel, com'io credea,

Ma vezzeggiata idea

Dovunque il tuo pensier mi cerca e brama.

 

Nel Dio che a mi chiama,

Che in ogni stella splende,

Lo spirito si accende

Della mia vita corta:

Seco mi tragge e porta

Ovunque il tuo pensier erra e riposa.

 

Quel che la bianca rosa

Dolce profumo esala

Son io: son io dell'ala

Il frullo accanto al nido;

Son io percossa al lido

L'onda che lenta mormora e sospira.

 

Nella sua dolce spira

Il venticel mi vuole,

Senton le mie parole

Le foglie scosse e i rami,

Tutto che cerchi ed ami

Di me racchiude una memoria, un'eco.

 

Quando tu piangi, teco

Intenerir mi fai:

Se al poverel tu dai

La tua pietade io sono;

Io sono il tuo perdono,

Io son di te quel che giammai non muore.

 

Strette in un solo amore,

Fiamme d'un solo Iddio,

Tu sulla terra ed io

Dal ciel donde scendea

Siamo la stessa Idea,

Che vince d'ogni morte ogni furore.

 

*

*  *

 

Pianger perchè? - se mia fortuna piangi,

Giusto non sei, pio,

Che tutta nel morir recai finita

La gioia di mia vita.

 

Pianger perchè? - se il mal che mi fu tolto

Piangi, ed accusi Iddio

Se per assenzio mi fu dato miele,

Il piangere è crudele.

 

Pianger perchè? - se questo pianto amaro,

Ch'ora ti solca il viso,

Non proverò giammai, non è pietosa

Invidiabil cosa?

 

Pianger perchè? - non dir: Morte ha diviso

Di polvere due grani;

Ma ricongiunse in suo voler potente

La goccia alla sorgente.

 

*

*  *

 

Or sai più cose che non t'eran note

Prima e che forman la tua scienza nuova:

Sai che il dolore quanto più percote

Del cor le forze invigorisce e prova.

 

Sai che cenere e fumo, ove le vere

Cose s'infiamman, son le cose vane:

Che come gemma tra le scorie nere

Tra i fuggevoli beni amor rimane.

 

Sai quanto amari son del pianto i rivi,

Che i dolori trascinano del mondo,

E quanta forza danno i morti ai vivi

A portar la speranza fino in fondo.

 

In mezzo al rombo degli umani guai

Dolce rifugio sai che aspetta e tace

Oltre il Tempo la Morte: ed anche sai

Come sorrida un angelo di pace.

 

 

 


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