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S. Alfonso Maria de Liguori
Lettere

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187. A SUOR MARIA GIOVANNA DELLA CROCE.

L'esorta a compiacersi nei disprezzi e ad amare chi gliene porge occasione.

 

Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa.

 

NOCERA, 14 GENNAIO 1755.

 

Sono stato infermo; ora rispondo alla vostra. Sento che state desolata: questo mi piace. Quello che mi dispiace è, che quando vi regalano di disprezzi, voi ve ne lamentate e piangete mesi intieri: segno che non siete umile ancora e non ancora morta. Non mi fate sentir più queste cose, ma fatemi sentire che, quando siete ingiuriata, internamente ve ne consolate e portate amore a chi così vi regala. Queste, nell'orazione, siano le vostre risoluzioni e le vostre preghiere. Quando poi vi fate i difetti, proponete e quietatevi.

Vi raccomando, di nuovo, il giorno di ritiro più che la disciplina.

Il pensiero di non veder più creature, ditemi, come l'intendete? Voi state nel monastero; necessariamente avete da trattare colle Sorelle e servire al monastero. In quanto alle grate poi, non vi scendete, se non è ubbidienza o vera necessità. Spiegatemi dunque qual è il vostro pensiero.

Raccomandatemi sempre a Gesù Cristo, ed amatelo assai. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!

 

Umo servo ALFONSO DE LIGUORI del SS. Redentore.

 

Conforme ad una antica copia.




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