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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
409. AL P. D. ANGELO MAIONE, A NAPOLI.
Sollecitudini del Santo per un confratello infermo. L'incarica di diversi affari.
Sento che Fratello Francesco [Tartaglione] sta travagliato colla rottura. Fate venire qualche norcino a spese mie che l'osservi, perché in questi mali vagliono più i pratici che i medici. Penso che, verso il largo del Castello, vi sia più di uno di questi pratici. Io ho patito bene e patisco ancora di rottura; onde dico che primieramente bisogna attendere a fare entrare dentro quel che è uscito di fuori, poco a poco, senza far violenza; e giova ammollire la parte con mantechiglia.
Io sono stato travagliato più volte coll'intestino uscito di fuori e con gran dolore, e così ho rimediato. Dopo poi che il tumore è entrato dentro, bisogna adattarvi il riparo, non di legno che non serve a niente, come ho fatta la sperienza, ma di pezza che più assetta colla parte: e così io mi sento bene da molto tempo. Ma il riparo bisogna tenerlo bene stretto, non dico la notte quando si sta al letto, ma quando si cammina o si sta in piedi.
Penso di più che Fr. Francesco anderà a Nocera e vi starà molto tempo. Onde fatevi lasciare i danari e conservateli voi, perché non voglio che li tenga qualche Fratello; giacché non possiamo fidarci di tutti.
Fatevi ancora lasciare i conti dell'esazione di Carmignano e del Collegio, ed anche i conti collo stampatore e col cartaro.
Quest'infermità di Fr. Francesco mi è stata di molta pena, ma bisogna far la volontà di Dio. onde vi prego a darmi distinta notizia di quel che dicono i medici della sua infermità, perché D. Salvatore non me ne ha saputo dar conto distinto. Onde, se deve partire per Nocera, vi prego a farvi istruire di tutto, acciocché poi V. R. possa istruire il Fratello che resterà
in suo luogo. E ditemi qual Fratello vi pare più atto a sostituire a Fr. Francesco, se mai resta inabile.
Fatevi ancora istruire circa le stampe che si conservano in casa, per sapere almeno dove stanno i corpi principali, come l'Homo Apostolicus, Verità della Fede, il libro sopra il Concilio, Via della Salute, la Pratica di amare Gesù Cristo, la Monaca Santa, Esercizî ai Preti, ecc. Almeno credo che di questi libri ne sia inteso il legatore, Girolamo Cuomo, il quale mi si dice che è puntuale, perché almeno esso piglierà le stampe a legare quando servono.
Ma il più che importa è informarvi bene dell'esazione di Carmignano, e più specialmente delle rendite del Collegio, che stanno soggette a perdersi se non vi è attenzione. Si era appuntato che si dasse un carlino, il mese, al portiere del Collegio che venisse ad avvisare quando si fanno dottori, acciò si andasse poi al Collegio ad esigere; mentre, per lo passato, si son passati guai circa l'esazione, per non usarsi qualche cautela.
Vi prego a rispondermi sovra a tutti i punti che vi ho scritti.
Ho detto al Fratello di qua che vi mandi 25 rotoli di farina, la quale verrà nell'entrante settimana, perché dee venire da S. Agata.
Vi benedico.
Conforme all'originale esistente a Roma.