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S. Alfonso Maria de Liguori
Glorie di Maria

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PER DECIMO ED ULTIMO - unisco qui diversi altri ossequi che possono praticarsi in onor di Maria.

I. - Celebrare o far celebrare o almeno sentir Messa ad onor della S. Vergine. Non si nega che 'l santo sacrificio della Messa non può offerirsi che a Dio, a cui principalmente si offerisce in riconoscimento del suo supremo dominio; ma ciò non impedisce, dice il sacro Concilio di Trento (Sess. 22, c. 3), che non possa insieme offerirsi a Dio in ringraziamento delle grazie concedute a' santi e alla sua SS. Madre, ed acciocché facendo noi memoria di loro, essi si degnino d'intercedere per noi.1 E perciò si dice nella Messa: Ut illis proficiat ad honorem


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nobis autem ad salutem.2 Quest'ossequio della Messa, come anche di dire tre Pater, Ave, e Gloria alla SS. Trinità in ringraziamento delle grazie fatte a Maria, rivelò ella stessa ad un'anima esserle molto gradito;3 poiché non potendo la Vergine ringraziar appieno il Signore di tutti i pregi a lei conceduti, molto gode che i suoi figli l'aiutino a ringraziare Dio.

II. - Riverire i santi più congiunti a Maria, come S. Giuseppe, S. Gioachimo, S. Anna. La stessa Vergine raccomandò ad un nobile la divozione a S. Anna sua madre (Barry, Par. ap.).4 E così anche onorare i santi più divoti della divina Madre, come S. Gio. Evangelista, S. Gio. Battista, S. Bernardo, S. Gio. Damasceno difensore delle sue immagini, S. Idelfonso difensore della sua verginità, ecc.

III. - Legger ogni giorno qualche libro che parli delle glorie di Maria. Predicare o almeno insinuare a tutti, specialmente a' suoi congiunti, la divozione alla divina Madre. Disse un giorno la Vergine a S. Brigida: Fa che i figli tuoi siano figli miei.5 Pregare ogni giorno per li vivi e defunti più divoti di Maria.


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Notinsi poi le molte altre indulgenze concesse da' Pontefici a coloro che onorano in vari altri modi questa Regina del cielo: 1. A chi dice: Sia benedetta la santa ed immacolata Concezione della B. Vergine Maria, stan conceduti cento anni d'indulgenza; e quando dopo la parola immacolata vi si aggiunge e purissima, porta il P. Crasset esservi altre indulgenze per le anime del purgatorio.6 - 2. Alla Salve regina, 40 giorni.7 - 3. Alle litanie, 200 giorni.8 - 4. A chi china la testa alli nomi di Gesù e di Maria, 20 giorni.9 - 5. A chi dice cinque Pater ed Ave alla Passione di Gesù e a' dolori di Maria, diecimila anni.10 - Ed a comodo delle anime divote, voglio qui notare altre indulgenze concedute da' Sommi Pontefici ad altre divozioni: 1. A chi sente la Messa, 3800 anni.11 - 2. A chi fa gli Atti Cristiani col proposito di ricevere in vita ed in morte i santi sacramenti, Benedetto XIII concedé 7 anni; e continuandoli per un mese indulgenza plenaria applicabile per lo purgatorio e per sé in articulo mortis.12 - 3. A chi recita 15 Pater ed Ave per li peccatori, la remissione della terza parte


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de' peccati.13 - 4. A chi fa l'orazione mentale per mezz'ora il giorno, il Papa Benedetto XIV ha concesse più indulgenze, e plenaria una volta il mese confessandosi e comunicandosi.14 - 5. A chi recita l'orazione Anima Christi, etc., 300 giorni.15 - 6. A chi accompagna il Viatico, cinque anni, e se con lume, sei: e chi non può, recitando un Pater ed Ave, guadagna 100 giorni.16 - 7. A chi genuflette avanti il SS. Sagramento, 200 giorni.17 - 8. A chi bacia la croce, un anno e 40 giorni.18 - 9. A chi inchina la testa al Gloria Patri, 30 giorni.19 - 10. A' sacerdoti che prima della Messa recitano Ego volo celebrare Missam, etc., 50 giorni.20 - 11. A chi bacia l'abito regolare, 5 anni.21 - Altre indulgenze possonsi leggere appresso il P. Viva (Append. Indulg. in calce Trut., § ult.).22 Procuri poi ciascuno in prendere le suddette indulgenze di fare un atto di contrizione, acciocché si renda disposto a guadagnarle.

Lascio altre divozioni che si trovano in altri libri, come delle sette allegrezze, de' dodici privilegi di Maria e simili, e termino quest'opera colle belle parole di S. Bernardino (Serm. 61): O donna benedetta fra tutte le donne, voi siete l'onore del genere umano, la salute del popolo nostro. Voi avete un merito che non ha termini ed una intiera podestà sopra tutte le creature. Siete la Madre di Dio, la Signora del mondo, la Regina del cielo. Siete la dispensatrice di tutte le grazie, il decoro


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della S. Chiesa. Siete l'esempio de' giusti, la consolazione de' santi e la radice della nostra salvazione. Siete l'allegrezza del paradiso, la porta del cielo, la gloria di Dio. Ecco abbiamo pubblicate le vostre lodi. Vi supplichiamo dunque, o madre di bontà, a supplire le nostre debolezze, scusare la nostra audacia, aggradire la nostra servitù e benedire le nostre fatiche, con imprimere nel cuore di tutti il vostro amore, affinché dopo avere onorato ed amato in terra il vostro Figliuolo, possiamo lodarlo e benedirlo eternamente nel cielo. Amen.23




1 CONCILIUM TRIDENTINUM, Sessio 22, Doctrina de Sacrificio Missae, cap. 3: «Et quamvis in honorem et memoriam Sanctorum nonnullas interdum Missas Ecclesia celebrare consueverit, non tamen illis sacrificium offerri docet, sed Deo soli, qui illos coronavit; unde nec sacerdos dicere solet: Offero tibi sacrificium, Petre, vel Paule; sed Deo, de illorum victoriis gratias agens, eorum patrocinia implorat; ut ipsi pro nobis intercedere dignentur in caelis, quorum memoriam facimus in terris.»

2 Orazione Suscipe, sancta Trinitas, dopo il Lavabo.

3 Chi sia quell'anima divota, non sappiamo. S. Alfonso ricorda ancora questa rivelazione, tacendo però della Messa, nelle Divozioni diverse. Si veda ivi, nota 33, pag. 432, quel che riferiamo da S. Metilde e da S. Geltrude, sulla pia pratica di ringraziare la SS. Trinità per le grazie e i privilegi conceduti a Maria SS.

4 «La cathédrale de Reims est une église dédiée à la Mère de Dieu et fort célèbre. Hors du chœur de cette église, il y a un tableau assez ancien écrit en lettres gothiques. Il y est dit qu'un Romain, fort affectioné à la sainte Vierge, lui récitait tous les jours plusieurs oraisons, nommément l'Ave Maria. Comme un jour il était en prières, Notre-Dame lui apparut, et lui dit, entre autres choses, qu'elle eût désiré qu'il eût encore prié et salué sa mère sainte Anne. Ce bon homme lui ayant répondu qu'il ne savait pas de prière pour lui dire, la sainte Vierge lui repartit: «Quand vous serez arrivé à ces paroles de l'Ave Maria: et benedictus fructus ventris tui, Iesus, ajoutez celle-ci: et benedicta sit sancta Anna mater tua, ex qua sine macula caro tua processit virginea. Et puis poursuivez: Sancta Maria... et le reste.» Paul de BARRY, S. I., Le paradis ouvert à Philagie, chap. 7. dévotion 7ème. Paris, 1868, pag. 196. - La prima edizione è di Lione, 1636.

5 «Quippe cum ipsam (Donna Cecilia, quarta ed ultima figlia di S. Brigida) beata mater sua paritura in eius partu periclitaretur, et de eius vita desperaretur, Virgo Maria, quasi serico albo induta, visa est ad eam ingredi; et stans ante lectum singula iacentis membra tangebat, mulieribus quae ibi tunc aderant stupentibus et mirantibus universis; qua iterum egrediente, mox sine difficultate peperit partum suum. Unde paulo post ipsamet Virgo Maria hoc ipsi sanctae Birgittae revelavit, dicens: «Quando, inquit, difficultatem in partu habuisti, ego ad te ingressa sum. Ideo ingrata es si non diligis me: labora igitur ut filii tui int etiam filii mei.» Revelationes S. BIRGITTAE, Vita abbreviata S. Birgittae, pag. 594, col. 1.

6 Alla giaculatoria: Sia benedetta la santa ed immacolata Concezione della beatissima Vergine Maria Madre di Dio, è stata annessa da Leone XIII, 21 nov. 1893, l'indulg. di 300 giorni. Cf. Raccolta, pag. 341. - L'aggiunta riferita dal P. Crasset non si trova indicata nelle Raccolte autentiche.

7 Per la Salve, Regina e il Sub tuum praesidium, recitando la Salve la mattina e il Sub tuum la sera, con i versetti Dignare, Domine, die isto (nocte ista) sine peccato nos custodire, e Benedictus Deus in donis sius et sanctus in omnibus operibus suis, 100 giorni una volta al giorno; 7 anni e 7 quar. la domenica; plenaria: in due domeniche del mese, in tutte le feste della Madonna, nella festa d'Ognissanti, e in articulo mortis. Raccolta, pag. 213.

8 Alle Litanie lauretane sono annesse 300 giorni ogni volta, e indulgenza plenaria, alle solite condizioni, nelle feste dell'Immacolata, Natività, Annunziazione, Purificazione e Assunzione, a coloro che le avranno recitate ogni giorno. Raccolta, pag. 238.

9 Oggi non vi è nessuna indulgenza.

10 Il S. P. Pio XI ha concesso l'indulg. di 3 anni a chi reciterà 5 Pater, Ave e Gloria, in onore delle piaghe del Signore, con la giaculatoria: «Sancta Mater, istud agas...»: la plenaria una volta al mese, alle solite condizioni, a chi l'avrà recitata per tutto il mese. Acta Ap. Sedis, XXVI, 1934, pag. 561. - La S.C. delle indulgenze, con Decreto del 10 agosto 1899, regola 5, dichiarò false o revocate le indulgenze di 1000 e più anni.

11 All'assistenza alla S. Messa non è annessa alcuna indulgenza particolare. - Ferraris, Prompta Bibliotheca, alla parola Indulgentiae, art. 6, n. 6, dice che a chi ascolta divotamente la Messa sono concessi 30800 anni. Cf. Decreto citato nella nota precedente.



12 Sono confermate nella Raccolta, pag. 19.

13 Sono sostituite: 7 anni e 7 quarantene una volta al mese, a chi per un'ora prega la Madonna per la conversione dei peccatori; plenaria, se adempie le solite condizioni. Collectio, pag. 276.

14 Breve del 16 dic. 1746. Raccolta, pag. 559.

15 A chi recita Anima Christi, 300 giorni ogni volta: 7 anni una volta al giorno, dopo la Comunione; plenaria una volta al mese, alle solite condizioni. Raccolta, pag. 109.

16 A chi accompagna il S. Viatico e prega secondo l'interesse del S. Pontefice, 5 anni e 5 quarantene; se, impedito, manderà un'altra persona con lume, 3 anni e 3 quarantene; se, impedito, recita un Pater ed Ave, 100 giorni. Raccolta, pag. 115.

17 Indulgenza di 100 giorni, ogni volta, a chiunque farà un atto esterno di riverenza passando vicino ad una chiesa od oratorio dove si conserva il SS. Sacramento. Pio X, 28 giugno 1908. (Continuazione della Raccolta 1898, pag. 36).

18 Non c'è più. - Per i moribondi che confessati e comunicati o almeno corde contriti, baciano un Crocifisso a questo fine benedetto, invocando il nome di Gesù e accettando la morte, indulgenza plenaria. Pio X, 11 giugno 1914. Acta Ap. Sedis, VI, pag. 347 e seg.

19 Non si trova nulla nelle Raccolte autentiche.

20 Gregorio XIII. Raccolta, p. 611.

21 Non vi è un'indulgenza generale per tutti; infatti non se ne fa menzione nelle Raccolte autentiche. Bisogna vedere i privilegi che i singoli Ordini o Congregazioni possono avere.

22 P. Dominicus VIVA, S. I., De Iubileo, praesertim Anni Sancti, ac de Indulgentiis universim Enchiridion, Ferrariae, 1757, pag. 82 e seg. - Il libro era stato già approvato e pubblicato nel 1699.

23 «O igitur femina ab omnibus et super omnia benedicta: Tu nobilitas et praeservatio generis humani: Tu meriti latitudo et consumamta potestas omnium creatorum: Tu unica Mater Dei: Tu Domina universi, Regina mundi: Tu dispensatrix omnium gratiarum: Tu consummatio universi, et Ecclesiae sanctae decor: Tu nostra satisfactio digna coram largitore cunctorum bonorum: Tu omnium virtutum, donorum et gratiarum incomprehensibilis magnitudo: Tu praeelectum et dignissimum vasculum a primo artifice fabrefactum essentiae Dei: Tu templum Dei: Tu hortus deliciarum. Tu exemplum omnium bonorum, consolatio devotorum, et totius salutis radix et ornamentum: Tu porta caeli, laetitia paradisi, et, ultra quam dici possit, gloria summi Dei. Vere balbutiendo has laudes et excellentias tuas enuntiamus, sed tuam immensam dulcedinem suppliciter exoramus: Tu supple benignitate tua insufficientiis nostris, ut te digne laudare possimus per infinita saecula saeculorum. Amen.» S. BERNARDINUS SENENSIS, Pro festivit. B. M. V., sermo 13, art; 2, cap. 3: Venetiis, 1745, IV, 130, col. 2. - Venetiis, 1591, Quadragesimale de christiana religione, sermo 61, art. 3, cap. 3 (in fine sermonis), pag. 526, col. 1, 2.




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