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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
99. AD UN PADRE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ.
Affetto e singolare venerazione del Santo per la Compagnia.
Viva Gesù, Giuseppe e Maria!
NOCERA, 31 MAGGIO 1748.
Ho ricevuto la sua veneratissima, insieme col divotissimo ed abbondantissimo regalo. Io ne son rimasto molto confuso, e con tal confusione ne ringrazio sommamente V. R. In segno del mio gradimento e dell'affetto che porto alla Compagnia ed a ciascuno delle RR. VV., la prego ad accettare alcuni librettini divoti, con alcune figurine di cui noi abbiamo fatti fare i rametti. Gl'invio ancora la Pratica del confessore, che ultimamente
ho dato alla luce, che in sostanza è un compendio dell'opera grande di Morale che prima feci. Prego V. R. ad accettarne il buon animo.
Le notizie circa la Compagnia, non le ho ricevute ancora, perché il Padre Celentano appena lasciò la scatola e seguitò il cammino, ed io non lo vidi; ma venerdì lo vedrò io a Salerno.
Io di queste notizie ne sto quasi più ansioso che se fossero della nostra minima Congregazione; trattandosi d'una Religione che ha santificato (per così dire) tutto il mondo e seguita tuttavia a santificarlo.
Soprattutto poi, la ringrazio della cordialità con cui V. R. mi scrive: e perciò la prego a raccomandarmi di cuore a Gesù Cristo nella santa messa, almeno per tre giorni. E baciandole umilmente le mani, resto rassegnandomi.
Conforme all'edizione romana.