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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
125. ALLA MADRE MARIA DI GESÙ, IN RIPACANDIDA.
Brama del Santo di rendere servizio alla Comunità.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
[DICEMBRE 1751.]
Sì signore, ho ricevuto puntualmente tutte le due vostre, e ringrazio V. R. della carità. In quanto al venire io costì, Sorella mia, è impossibile, almeno per ora. Non sono questi
viaggi più per la salute mia; oltre che ora sto con un'opera in mano, di stampa, per li confessori, che non posso per quest'anno lasciare un momento; e perciò non esco mai di casa. Chi sa appresso? se Dio volesse la fondazione1 che non è impossibile a Dio, e Monsignore [di Melfi] ci ha tutta l'inclinazione, ma è difficile per la licenza del Re. Ne facci V. R. orazione. Chi sa? Ma se non vengo io in Ripacandida, non dubiti che le manderò un Padre a fare gli esercizî, ché ne resterà contenta, come spero.
Frattanto ditemi che potrei fare con Monsignore, per servirvi e per aiutare cotesta Comunità che tanto amo, e vi tengo tutte più che per mie sorelle, perché so che volete bene a Gesù Cristo mio. Avvisatemi di che potrei pregare Monsignore circa il confessore e procuratore, e raccomandatemi sempre a Gesù Cristo.
Circa la serva, ho parlato al P. Fiocchi, e non ci ho difficoltà; tanto più che questa era entrata già, e per la salute se n'è, uscita, e l'altre serve sono infermiccie.
In quanto poi alle Coriste, vi prego a star forte di non passare le 21. Ho detto al P. Fiocchi che se mai ha detto qualche parola in contrario, si disdica e ve lo scriva.
E resto....Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Conforme ad una antica copia.