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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
126. AL P. D. PIETRO PETRELLA,1 IN ILICETO.
L'obbedienza è la cosa la più essenziale nella Congregazione.
Viva Gesù e Maria!
NOCERA DE' PAGANI, 5 GENNAIO [1752].
Mi è pervenuto all'orecchio che costì non si fa molta stima del nuovo Superiore, il P. Gallo,2 perché forse è giovane. Fate sapere a tutti di cotesta Comunità, Padri e Fratelli
che vi sono e verranno appresso, che io voglio che si stimi ogni Superiore che mando, ancorché mandassi una mazza, come la persona mia; e voglio che si stimi e se gli ubbidisca come a me.
E chi non volesse fare così, V. R. me lo scriva puntualmente, perché sarà obbligo mio di correggerlo con penitenze esemplari, ed in fine, se non vi è altro rimedio, di mandarlo dalla Congregazione, ancorché fosse mio fratello carnale. Tolta la stima ed ubbidienza al Superiore, a che serve più la Congregazione? Se il Superiore fa qualche cosa poi che non paresse buona, il soggetto lo scriva a me; frattanto ubbidisca e non mormori con altri. Leggete agli altri questa lettera, e da tempo in tempo V. R. me ne dia conto, e gliel'impongo espressamente. Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
Conforme ad una copia autentica, che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma.