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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
241. AL P. D. GASPARO CAIONE.
Sollecitudine del Santo per la casa d'Iliceto e la salute degli studenti.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
NAPOLI, 20 MARZO [1756].
La prima cosa, D. Gasparo mio, vi prego a ripigliarvi il corpo [l'opera] sulla Scrittura. A me neppure troppo mi sodisfa,1 ma è Scrittura; almeno nelle comunità servono assai quest'opere. La seconda. Vedete che, ad Iliceto, i novizi non hanno pane e stanno in troppa miseria; onde andavo pensando a farneli ritornare. Per ora ho fatto loro mandare 10 ducati da Ciorani, e 5 da Pagani. Prego ora V. R. a mandar loro 10 altri ducati, quando può. Fratello Michele [de Michele], non voglio che studi. Non vi vuol niente a ricadere, e perdiamo tutto l'acquistato. Basta che
senta qualche cosa; e fatelo uscire e fare esercizî, e dopo Pasqua mandatelo alle missioni che si faranno col P. Fiocchi, prima a S. Angelo ecc. Dite a Fratello Castaldo che mi consolo della sua consolazione; che preghi Iddio per me. Non rispondo a parte, perché tra poco ho d'andare a predicare. Io vi promisi il P. Fiocchi per una muta; ma stando qui non so che dispongano i PP. di Nocera e Ciorani, a' quali ho rimesso tutti gli esercizî da farsi. Qui si fanno cose buone per la Congregazione. Benedico tutti. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Conforme all'edizione romana.